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Cara Fiat, guarda la Zoe e pensa che con la 500…

Cara Fiat, guarda il successo della Renault Zoe e pensa a che spazio c’è per la 500 elettrica. I numeri di vendita dell’auto francese non sono più da nicchia di mercato. E il Cinquino a emissioni zero ha grandi potenzialità, a patto che…

Cara Fiat, la Renault elettrica è uscita dalla nicchia

I numeri, dicevamo. A gennaio la Zoe ha messo a segno un’ottima performance. In casa, in Francia, ha venduto 5.331 macchine (+256%). Ma è andata molto bene anche in Italia, sia pur con cifre ben più contenute. Con 411 pezzi è stata comunque l’elettrica più venduta (a gennaio 2019 ne aveva piazzate 57). Anche in Spagna è risultata prima tra le auto a emissioni zero, con 397 immatricolazioni. E pure in Germania la Zoe nel primo mese dell’anno è andata forte, con oltre 1.800 pezzi. Risultando l’elettrica più venduta in un mercato sempre difficile per i costruttori stranieri.

La Fiat 500 elettrica nella prima versione, venduta solo negli Stati Uniti. La nuova sarà più larga e avrà un’autonomia più estesa.

A che cosa si deve questa accelerazione? A molti fattori. Ne citiamo uno tra tutti. Dopo un lungo lavoro di affinamento e diverse versioni, la Renault ha trovato un giusto equilibrio tra prezzi, prestazioni e, soprattutto, autonomia. Con un ultimo allestimento con 52 kWh di batterie e  ben 395 km di range dichiarato (qui l’articolo).

La 500 deve trovare la chimica giusta

Cara Fiat, dunque. La Zoe dimostra che è tempo di essere ambiziose con l’elettrico. E la 500 ha davanti un’enorme prateria su cui correre. È vero che non ha la fama che la Renault si è costruita in sette e più anni di lavoro sulle batterie e sul motore elettrico. Ma è vero anche che ha l’heritage di un marchio storico come il Cinquino, che ha 63 anni di onorato servizio sul groppone. Ma bisogna trovare la chimica giusta.

E non parliamo solo di chimica delle celle, anche se già questa è fondamentale per garantire un’autonomia di percorrenza accettabile. La 500e (o BEV, come la chiamano in Fiat adottando questa terribile sigla) è un’auto da città, lo sappiamo. Ma proprio l’esperienza della Zoe insegna che i clienti vogliono essere rassicurati sull’ansia da ricarica, per non dover ricaricare troppo di frequente.

Il prezzo dev’essere “democratico”, come da promesse

E poi, naturalmente, c’è la componente prezzo, che non dev’essere esorbitante, se davvero la Fiat vuol “rendere l’elettrico democratico” . E c’è la necessità di comunicare l’arrivo di questa auto come l’inizio di una nuova era. Non semplicemente dell’introduzione di un nuovo motore in sostituzione del solito benzina.

Pietro Gorlier, capo del Gruppo FCA per l’Europa.

Se la Fiat sarà capace di mettere in fila questi e altri fattori, siamo convinti che la 500e potrà andare anche oltre gli 80 mila pezzi all’anno  ipotizzati da Pietro Gorlier, capo per l’Europa di FCA. Perché la 500 è l’elettrico che piace a noi: piccola, per combattere anche la congestione, e facilmente ricaricabile anche a casa. Tra meno di un mese, al Salone di Ginevra, sapremo se in Fiat ce l’hanno fatta.

 

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