Raoul ha una barca veloce e con motori potenti, ma è possibile convertirla in elettrica conservando le stesse prestazioni? Eliminando carburante e l’ingombrante motore termico? In questo caso non basta cambiare sistema di propulsione. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it
Ho una barca e voglio sostituire i due motori turbodiesel da 118 CV
“E installare anche un generatore endotermico”
Questa la descrizione, poi l’idea di Raoul: “Ritengo che togliendo il peso dei motori e del serbatoio avrei un budget in kg sufficiente per batterie e motori. Eventualmente si potrebbe anche pensare ad un generatore endotermico, che in ogni caso sarebbe notevolmente più piccolo e leggero degli attuali propulsori“.
Dal termico all’elettrico non è semplice
“Partiamo da un concetto per chi vuole trasformare in elettrico la sua imbarcazione. Questa è stata progettata con uno scopo preciso: l’utilizzo di motore a combustione e non per la propulsione elettrica.
Passiamo al quesito del lettore: l’imbarcazione ha due motori per un totale di circa 230 CV e può arrivare a 26 nodi. Stimiamo che alla velocità di crociera di 20 nodi utilizzi circa 150 CV che corrispondono a circa 110 kW. Un motore elettrico da 110 kW pesa circa 150 kg e una batteria di 110 kWh, che permetterebbe 1 ora di navigazione alla velocità di crociera, pesa circa 800 kg, Prima conclusione: con 950 kg si può viaggiare a 20 nodi per 1 ora.
Possiamo aggiungere un generatore per caricare la batteria: un generatore a giri variabili da 15 kW pesa circa 200 kg (800x500x600 mm) e potrebbe impiegare circa 9 ore per ricaricare la batteria con 2 carica batteria da 6,6 kW (attuale offerta di prodotto sul mercato). Potremmo mettere 2 generatori per dimezzare i tempi. Uno solo da 30 kW pesa 600 kg poiché a queste potenze cambia la tecnologia dei costruttori di generatori.
Pensare allo scafo e con aspettative diverse
Come si può convenire non sembra una installazione che ha una logica, se queste aspettative di prestazioni rimangono tali anche nel passaggio alla propulsione elettrica. Come per le automobili, bisogna progettare le imbarcazioni con obiettivi di autonomia piuttosto che di prestazioni.
Leggerezza prima di tutto e capacità di galleggiare per sopperire ai pesi delle batterie e non offrire resistenza al moto in acqua”.
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