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Cala il prezzo della ricarica? In Francia…

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Cala il prezzo della ricarica? Dalla Francia una buona notizia: Ionity, presente con la sua rete anche in Italia, abbassa il costo al kWh di dieci centesimi.

cala il prezzo della ricaricaCala il prezzo della ricarica? Ionity taglia di 10 centesimi

Dal mercato dell’energia arrivano finalmente segnali distensivi, anche perché le scorte di gas in tutta Europa, Italia compresa, sono su livelli già rassicuranti. La Francia è un mercato di riferimento per l’auto elettrica ed è lì che Ionity, rete fondata dai grandi marchi tedeschi dell’auto, ha deciso di lanciare un primo segnale. Il sito Automobile Propre riferisce che dal 16 agosto con la formula Direct (senza abbonamento, per ricariche una tantum) il kWh costa ora 0,59 euro. Cn un calo di 10 centesimi rispetto al prezzo in vigore fino a Ferragosto. Stiamo parlando di colonnine ad alta potenza, fino a 350 kW. Un calo di analoga entità è arrivato anche per gli abbonamenti con la formula Passport: qui si è passati da 0,49 a 0,39 euro. Un segnale decisamente rassicurante, nel momento in cui i prezzi di benzina e gasolio sono invece in rialzo in tutta Europa.

cala il prezzo della ricarica
I prezzi degli abbonamenti Enel X Way in vigore dal 1° agosto.

Che cosa accadrà in Italia dopo gli ultimi rincari?

Che cosa aspettarsi in Italia? Veniamo da una lunga serie di rincari, che hanno toccato da ultimi anche gli abbonamenti ai pacchetti mensili di Enel X Way, ritoccati dal primo agosto. Si tratta di formule molto utilizzate dagli automobilisti elettrici, perché nei mesi del caro-energia hanno consentito praticamente di dimezzare il costo alla colonnina. Ora i pacchetti proposti dal leader di mercato sono tre. Il City, con 80 kWh, costa 49 euro; il Travel, con 160 kWh, costa 79 euro; il Travel Plus costa 129 euro per 320 kWh. Si va quindi da un minimo di 40 centesimi per kWh a un massimo di 61. BeCharge (gruppo Eni) e A2A al momento hanno le tariffe più competitive, arrivando a 35-36 centesimi con i pacchetti più convenienti. Impossibile prevedere che cosa accadrà da settembre in poi. Potete leggere qui le considerazioni e le previsioni di A2A. Ma gli indizi, finalmente, fanno pensare più a un calo che a nuovi aumenti.

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27 COMMENTI

  1. A quanto riportato da vaielettrico aggiungo che nel video su youtube di automobile propre “Actualités de la semaine” non solo riferisce che il prezzo delle ricariche ionity si è abbassato di 0.1 centesimi, ma lo stesso ha fatto Tesla in Francia nei suoi supercharger per i possessori di un auto Tesla dove la ricarica costa solo 0.2 centesimi, lodando una concorrenza che fa bene al consumatore finale, quando il prezzo dei carburanti arriva vicino ai 2 euro nelle stazioni di rifornimento d’oltralpe.

  2. Ho letto che Ionity ha abbassato i prezzi anche in Germania e Norvegia.
    Inoltre, qualche giorno fa, anche Tesla ha abbassato i prezzi per alcuni superchargers (inclusi quelli aperti a tutti) in diversi paesi EU, tra i quali Francia, Germania e Norvegia.
    Spero che questo sia il segnale che la concorrenza sui prezzi delle ricariche sta iniziando in alcuni paesi EU dove sono più diffuse.

  3. Intanto in Francia i SUPERCHARGER Tesla costano 28 centesimi al kWh, così per gradire 😋😋😍😋😋

  4. All’estero i costi dell’elettricità da colonnine sono inferiori a quelli dell’Italia: in un recente viaggio in Germania le fast non superavano gli 0.69 €/kWh , le quick (22 kWh) 0,54 senza abbonamenti. Questo ricaricando usando provider tedeschi. I provider italiani tenevano lo stesso prezzo dell’Italia (più caro), quindi é politica di mercato più che di costi vivi dell’energia

  5. Quel che mi dà fastidio di Ionity è che la maggior parte delle loro colonnine sta dentro in autostrada. Al contrario di molti a me non piace proprio fare strade a pedaggio, preferisco scoprire posti nuovi e farmi strade normali, anche se ci metto di più. Il vantaggio è che consumo meno e mi stanco meno alla guida (e mi diverto di più). Ho fatto lettore di farmi il pass di evway per avere una tariffa agevolata alle Ionity. Mai più, mi è difficile sfruttarlo. Colpa mia comunque, dovevo controllare prima.

    • Nelle strada urbane ti diverti e ti stanchi meno??? Questa è la prima volta che la sento, mi mancava solo questa. Semmai risparmi in costi pedaggi e ti annoi meno, questo si! Perchè vai a scrivere queste cavolate, non lo so davvero…

  6. In italia tutto dipende da Giorgetti, che è il ministro dell’economia, il cui ministero ha in mano ENI ed ENEL.

  7. Peccato che ionity ( e wecharge di cui fa parte)non faccia le flat..praticamente non ho mai aderito ad una loro tariffa, ionity le avrò usato tre quattro volte tramite altri operatori…..manca sia una espansione del gruppo in Italia che una strategia differente per fare diventare principale l’uso wecharge alle auto dei gruppi tedeschi

    • La Francia non si affida a strumenti inefficienti e costosi come pannelli fotovoltaici (tra l’altro saranno sempre più soggetti a violente grandinate) e pale eoliche, ma a tante e diffuse centrali nucleari. In dieci anni di inutili incentivi potremmo aver costruito almeno 20 reatori nucleari ed ora magari la corrente costerebbe pochissimo. Ma si sa noi italiani siamo i più furbi a chiacchere.

      • La Francia è stata in crisi per sei mesi causa manutenzione delle sue centrali nucleari. La Francia svende in perdita energia all’Italia perchè di notte produce con il nuclaere più di quel che consuma, ma non può spegnerlo. In Francia le centrali nucleari sono sovvenzionate dallo Stato a vita, altrimenti sarebbero economicamente insostenibili. Nonostante questo in Francia l’energia elettrica costa quasi come in Italia. Dal 2015 gli investimenti in nucleare sono crollati in tutto il mondo: nessun privato vuol metterci i soldi (tanti, troppi).
        Si fa presto a fare i furbi, a chiacchiere.

      • Se un fisico del CNR laureato in fisica nucleare come Valerio rossi Albertini dice che il nucleare a scissione è economicamente insostenibile, politicamente instabile per approvigionamento combustibile e potenzialmente pericoloso ( gestione scorie e incidenti/azioni umane vedi ucraina) non capisco come si possa auspicare ad un ritorno al passato…preferisco investire in fotovoltaico ,eolico, energia maree …e dare fondi alla ricerca anche per il nucleare a fusione…ma ci vorranno decenni mentre l’energia serve domani

      • Le centrali nucleari hanno quattro problemi fondamentali: dove farle, con quale combustibile non-russo farle funzionare , quanti decenni ci vogliono per poterle dismettere e cosa fare delle storie radioattive.
        Soffermiamoci al primo aspetto : ci nomini un comune italiano disposto ad ospitare una centrale nucleare.
        Se non ha questa risposta è inutile andare avanti.
        Cordialmente. Sandro

      • COSTI ENERGIA “LCOE”
        (ciclo completo impianti-filiera escludendo sussidi)

        Report BLOOMBERG del 2023-h1
        ( analisti finanziari investimenti energia, trasporti, etc)

        – 42 $.Mwh EOLICO A TERRA – trend costo scende
        – 44 $.Mwh FOTOVOLTAICO – trend costo scende
        – 74 $.Mwh EOLICO IN MARE – trend costo scende
        – 74 $.Mwh CARBONE – costo stabile
        – 92 $.Mwh METANO – costo salito e poi sceso durante crisi russa
        – 123 $.Mwh CARBONE con CATTURA EMISSIONI CO2 – nuovo
        – 128 $.Mwh METANO con CATTURA EMISSIONI CO2 – nuovo
        – 155 $.Mwh STORAGE con BATTERIE – trend costo scende rapidamente
        – 225 $.Mwh NUCLEARE – trend costo SALE ogni anno
        – 239 $.Mwh IDROGENO – nuovo . probabile a scendere

        GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2022 – BLOOMBERG-NEF
        https://assets.bbhub.io/professional/sites/24/LCOEfig1-768×520.png

        GRAFICO COSTI ENERGIE dal 2009 al 2019 – LAZARD (banca di investimenti)
        https://singularityhub.com/wp-content/uploads/2020/12/our-world-in-data-price-solar-electricity-10-years.png

        L’articolo completo (con le proiezioni dei costi) di Bloomberg:
        https://about.bnef.com/blog/cost-of-clean-energy-technologies-drop-as-expensive-debt-offset-by-cooling-commodity-prices

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        Marketing ingannevole reattori SMR

        visto che si sta spargendo l’informazione il nucleare costa una barbarità rispetto qualunque altra fonte di energia, i consorzi provano a pubblicizzare i reattori modulari di piccola taglia ” SMR ” (es. 150-300.MW invece di 1300-1600.MW), con un “costo unitario” per reattore più piccolo da presentare all’opinione pubblica, ma quello che conta ovviamente è il costo x kwh generato, e per ragioni di Fisica (rapporto volume/superficie) i SMR sono un’idea ancora peggiore:

        – costi al kwh superiori a quelli già fuori mercato dei reattori normali
        – moltiplicazione (“aumento” non darebbe l’idea) della quantità di scorie prodotte (sia quelle più critiche che quelle meno critiche), di un fattore che va da x2,5 sino a x30 a seconda di taglia e tipologia, come segnalato con allarme da più gruppi di scienziati di diverse nazionalità

        GRAFICO moltiplicazione della quantità scorie radiottive con SMR
        https://www.pnas.org/cms/10.1073/pnas.2111833119/asset/0c0e868b-a3e6-4932-86d9-08217ff34b6e/assets/images/large/pnas.2111833119fig01.jpg

        PUBBLICAZIONE completa (in inglese), una delle tante:
        https://www.pnas.org/doi/10.1073/pnas.2111833119#fig01

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        INTENSITA’ CARBONICA – NON E’ BASSA

        il conteggio CO2 x kwh, storicamente il dato dichiarato per il nuclerare è una piccola parte del totale; anche oggi la Francia bara sui numeri nel suo conteggio, presentano il conto Co2 relativo solo a gestione ordinaria (es. 40-60 gr Co2 x kwh)

        se guardi un conto LCA ( tutto il ciclo dell’impianto, e includi anche estrazione e lavorazioni del carburante) il nucleare ha emissioni alte rispetto alle rinnovabili:

        – 117gr Co2 x kwh – stima agenzia ambiente tedesca e confronto
        https://static.dw.com/image/59710980_7.png

        – 139-190gr Co2 x kwh – un famoso studio critico di consulenti minerari
        https://wiseinternational.org/nuclear-monitor/886/co2-emissions-nuclear-power-whole-picture

        E il suo conto CO2 aumenta ogni decennio, perchè il minerale di uranio estraibile è sempre meno concentrato (1/10, 1/20, etc), è il meccanismo chiamato “uraniun CO2 trap”

        Al 2060 potrebbe superare i 400gr Co2 x kwh (=come bruciare metano, ma spendendo molto di più, e lasciando ai posteri quantità anomale in natura, create artificialmente, di plutonio e altri elementi transuranici) oltre che arrivare ad un indice energetico negativo:

        http://www.stormsmith.nl/Resources/m35Ecliff%2BCO2trap20191027F.pdf

        Chi ha già speso nei decenni passati per creare impianti e filiera di ritrattamento come la Francia, allunga la vita degli impianti per diluire e rimandare le spese di decommissioning, che se non diluite creerebbero un problema al bilancio statale

        Chi fa impianti oggi perlopiù copre le spese con sviluppo di filiera atomica militare, creando scorte le proprie scorte di Mox e di Plutonio (Cina)

        Per gli altri è decisamente tardi per buttarsi in questo treno, è già da una ventina di anni che è diventato un debito senza fondo di soldi e di emissioni di Co2

        Persino gli U.S.A., una volta avute scorte più che abbondanti di plutonio per usi militari, si sono tirati indietro da questa tecnologia del secolo scorso

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        Pubblicità ingannevole e occulta in Italia

        ho notato che i consorzi per il nucleare su you-tube e su internet da un paio di anni stanno facendo una campagna martellante pubblicitaria ingannevole ma tosta, ben finanziata, come ai tempi del referendum; non saresti il primo ad essere stato “convinto” di recente da questo bombardamento, che utilizza anche una serie di volti popolari su internet

        decine di canali youtube, dai più espliciti nel sostegno e nelle tematiche, a quelli che danno un sostegno non ufficiale ma hanno milioni d visualizzazioni, oltre all’uso delle solite decine di utenze fake che commentano a tema su altri siti o sotto ai video

        Si giocano il tutto per tutto per far partire (rifilare la “sola”, dico io) qualche progetto in Italia, prima che cambi di nuovo il governo (quello che c’è ora è più malleabile sul tema) o si spargano maggiormente le informazioni sui costi delle varie fonti energetiche, che mettono il nucleare fuori mercato

      • Ma dopo quello che è successo in Niger ancora il coraggio di parlare di nucleare?
        Siamo stati in fibrillazione per giorni, pareva che dovesse partire un’operazione militare ed ancora parlate di nucleare?

        Ma allora gerente vedete ad un metro dai vostri passi e basta.

        Il nucleare in Europa C’È, sbagliando nelle quantità, lo ha fatto la Francia. Fine della storia il baseload c’è avanti ora occupiamo della produzione massiccia che deve essere fatta da rinnovabili almeno per 2/3.

        Ormai quello in UE c’è basta mettere insieme le reti e sviluppare ognuno quello vhe ha in casa.

      • “La Francia non si affida a strumenti inefficienti e costosi come pannelli fotovoltaici ”
        Come No! Ti sfugge solo una cosa… una legge esistente che obbliga i parcheggi pubblici ad essere coperti da pannelli fotovoltaici.
        Ritenta con le tue invenzioni, sarai più fortunato…

  8. In realtà credo che Ionity stia abbassando la tariffa di 10cent anche in altre nazioni, almeno sicuramente è così anche in Germania.

  9. Cosa succede? Che in Italia siamo in mano a monopolisti che non appena arrivano i cinesi di turno si fanno i bisognini nelle mutande e corrono da mamma Stato a chiedere sovvenzioni e aiuti. È così per i costruttori di auto. Adesso speriamo che arrivino i “cinesi” di Ionity a fare il mazzo a Enel e Eni, due società parastatali e anche molto paracule.

    • Mah insomma, nonostante sia anche io convinto mangino più di quanto sia onesto fare per una volta in Italia mangiano meno, almeno guardando i costi dell’energia nei vari stati che storicamente è molto più bassa che da noi del 40/70% ma i prezzi alla colonnina sono del tutto simili ai nostri.
      Metto le mani avanti perché non ho idea di come siano i costi di rete accise Iva etc negli altri stati, ma come costo del kwh son sicuramente più bassi
      Da noi per ora le colonnine son esenti dal pagare accise e costi di rete magari è per quello o perché lo stato ha incentivato tot a colonnina alle aziende italiane per la posa

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