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Buono mobilità: su 215 milioni ben 44 non sono stati spesi

e bike

Buono mobilità: è andata bene. Sono da 600 a 700 mila i mezzi elettrici in più sulle strade. Ma poteva andare anche meglio. Su 215 milioni a disposizione per buoni da spendere in bici, e-bike e monopattini, hoverbord e monoruota i beneficiari ne hanno spesi 154; e 44 milioni ritornano nelle casse del ministero. Eppure bastava poco per spenderli tutti. La lista d’ attesa di chi o per colpa della Spid di alcuni fornitori andata in tilt, fatto gravissimo, o per incapacità tecnologica non hanno potuto generare il buono è lunghissima.

Con i 44 milioni rimasti si potevano incentivare acquisti per altri 100 mila mezzi (a parte i soldi non spesi perché si è chiesto 500 e usato 300). Ma attenzione, niente è perduto: sono decine di migliaia le persone che hanno già acquistato bici, e-bike e monopattini che dal 9 novembre stanno caricando fatture e scontrini sulla piattaforma Buono Mobilità (clicca qui) che resterà aperta fino alle 23.59 di mercoledì 9 dicembre. Non sono nuovi buoni (e sono stati messi a disposizione ulteriori fondi)  ma i rimborsi per chi ha acquistato tra il 4 maggio 2020 e il 2 novembre 2020.

I rimborsi? Finora pagati a 249.884 beneficiari su 300 mila

Uno dei buoni generati dal sistema

Ancora oggi si legge  di chi non ha ricevuto il rimborso e chiede spiegazioni – su Facebook sono nati quattro gruppi dedicati e noi abbiamo ricevuto centinaia e centinaia di mail  – ma i numeri del ministero sono abbastanza chiari: “Sono pari a 249.884 i rimborsi effettuati verso i cittadini, per un importo di 83,45 milioni, mentre agli esercenti sono stati già effettuati 43.643 rimborsi, per un totale di di 16,68 milioni“. Chi sta impazzendo a controllare ogni giorno il conto corrente può tranquillizzarsi, a questo ritmo entro pochi giorni saranno liquidati tutti i 300 mila beneficiari.

Spesi 154 milioni, altri 44 tornano al ministero

Sergio Costa

In trenta giorni sono stati spesi oltre 198 mila buoni, 100 mila nelle prime 48 ore dopo il click day, per un valore di circa 71,13 milioni di euro. Se a questi si sommano gli 83 milioni dei rimborsi ad oggi sono stati spesi in totale 154 milioni. Ne restano da spendere circa 17 e 44 milioni torneranno nelle casse statali. Ma ci sono decine di milioni di euro da pagare a chi aveva diritto al rimborso e ha perso il treno del click day.

La filiera in tilt: difficile trovare e-mountain bike

Lo abbiamo scritto in due articoli (leggi qui e qui) durante il mese di validità del buono: la scelta dopo i primi giorni era limitata. Noi abbiamo fatto la prova generando il buono e poi acquistando la bici, a meno di una settimana dalla scadenza, e la disponibilità c’era. Ma come ci hanno raccontato gli esercenti è diventato difficile trovare mountain bike elettriche ad un prezzo popolare.

Ha inciso anche la chiusura degli ordini, il 27 di novembre, delle vendite on-line di grandi rivenditori come Amazon. Chi ha aspettato fino alla fine ha dovuto rinunciare. In tanti si sono lamentati nel nostro forum e sui social.

Un nuovo buono nel 2021, ma con rottamazione

Resta l’amarezza per coloro che hanno tentato e non sono riusciti a generare il buono. Bastava creare una lista d’attesa, il click day si è chiuso una volta esauriti i fondi, da cui ora si poteva attingere per far rientrare in gioco altri beneficiari. Fino al 9 dicembre c’è la possibilità di richiedere il rimborso per chi ha speso fino al 2 novembre e dal 2021 dal ministero promettono un nuovo buono, ma sarà necessario rottamare un veicolo inquinante.

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