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Bonus e-bike, l’allarme del rivenditore: “Ci mancano le bici”

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Bonus e-bike, problema: non si trovano più le e-bike. I produttori non riforniscono e i venditori si chiedono come mai. Valentino Catarra di Ebikelike: «Rischiamo di sprecare i fondi».

«Il rischio adesso è di veder scadere il bonus statale per le e-bike perché non ci sono in magazzino abbastanza biciclette per soddisfare la clientela». Il grido d’allarme lo lancia Valentino Catarra, responsabile dell’area commerciale e socio fondatore di Ebikelike. Uno dei maggiori rivenditori di bici elettriche del centro sud Italia, che avevamo sentito in pieno boom di vendite a settembre. E durante il lockdown.

Bonus e-bike, il problema

«Viene da chiedersi come mai i produttori di e-bike si siano trovati a questo punto dell’anno senza biciclette da poterci consegnare. Io li contatto quotidianamente e sembra che anche la prospettiva per i primi mesi del 2021 sia quella di carenza del prodotto». Un quesito che Catarra non sa spiegare e che gira direttamente agli addetti ai lavori. 

In Ebikelike si prova a sorridere nonostante le difficoltà

D’altronde basta consultare il sito di Ebikelike per rendersi conto da soli della difficoltà nel muoversi in questo periodo. I modelli a disposizione del magazzino abruzzese sono una cinquantina, ma quelli con prezzi inferiori ai 1.500 euro si contano sulle dita di una mano. «In questo momento sono proprio le e-bike di fascia bassa a essere le più richieste – sottolinea Catarra – ma non le abbiamo».

Black Friday? roba da Amazon

E dire che il rivenditore di  Tortoreto sta applicando sconti ulteriori sulle bici. «Non ci fermiamo mai ai bonus statali o alle offerte dei vari marchi». Gli sconti che Ebikelike fa sempre, anche per il Black friday che però non scalda: «Credo sia una cosa più da Amazon, da grandi venditori in genere».

Offerta per il Black friday

Ma comunque non si sottrae: «Cerchiamo sempre una fidelizzazione con il cliente, per questo abbiamo subito aderito al all’iniziativa del ministero dell’Ambiente, ma non ci siamo fermati». A fermare la filiera però sembra essere la carenza cronica di merce.

Adesso inoltre con l’Abruzzo dichiarato zona rossa e di fatto in lockdown, si somma anche la difficoltà di accogliere clienti in negozio. «Per le nostre caratteristiche possiamo restare aperti – spiega Valentino – ma sono i potenziali acquirenti ad essere meno invogliati a venire, a uscire di casa che è vietato se non per necessità. In più anche venendo troverebbero ben poco».

Bonus e-bike, senza e-bike

Appare lontana l’estate in cui gli  stessi porprietari di Ebikelike ci avevano detto che «pandemia e incentivi sono solo una parte delle motivazioni». «Notiamo una forte richiesta di enduro, anche di modelli buoni per gli sterrati, cambia l’utente e anche le disponibilità economiche. Vendiamo e-bike più costose». Questi i modelli da fuoristrada adattabili anche alla città di cui abbiamo parlato recentemente. 

Una delle 2 folding disponibili: Italwin Flipper

Ora che la pandemia morde e il clima da serrata, pur non ufficialmente, è tornato a farsi sentire si cercano e-bike da città, pieghevoli, poco costose e dunque dove ottimizzare il bonus da 500 euro o 60%. «Con l’onda del covid-19 si vendevano bici da 1.000-2.000 euro, lì lo sconto statale si faceva sentire di più. Tutti volevano e-bike da città, impossibile soddisfare tutte le richieste di pieghevoli».

Prospettiva 2021: difficile

C’è confusione insomma e poca fiducia nei prossimi mesi. «Le modalità operative dopo il 3 novembre mi appaiono poco chiare – continua Catarra – ci sono poche bici e non si può lavorare sulle prenotazioni. Questo è quanto leggo, poi mi contattano i clienti dicendomi che invece si può anche prenotare». Confusione all’italiana su teoria e prassi. 

L’altra è la “solita” The One

«Vorremmo dei chiarimenti su  come spendere il bonus e sui meccanismo. Ma soprattutto vorremmo capire quando potremo ricominciare ad approvvigionare le e-bike sul mercato all’ingrosso. Perché senza prodotti si ferma tutto davvero».

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3 COMMENTI

  1. Scusate ma non capisco i vostri commenti. La notizia qui è che si sono vendute così tante e-bike da non avere più scorte in magazzino. I consumatori pare abbiano apprezzato al di sopra delle strategie delle varie aziende. Poi ognuno deve fare i conti con le proprie tasche

  2. Vi sta bene…fate finta che siano italiane invece le importate dalla Cina. Mia sorella l’ha ordinata da uno che le fabbrica in Italia e gliela consegna oggi su misura!

    • Sono d’accordo! Adottano i nomi di antichi marchi italiani per vendere cianfrusaglie cinesi a prezzi esorbitanti. Credono che i consumatori siano degli sciocchi ma i veri sciocchi sono loro, imprenditori d’arrembaggio!!!

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