Brutta sorpresa dal leasing per l’acquisto di una Tesla Model 3: l’aumento dei tassi ha fatto impennare la rata, facendo infuriare Carlo, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
Brutta sorpresa dal leasing: la rata mensile è passata da 408 a 523 euro al mese
“Sono un vostro assiduo lettore di lunga data, vi ho già parlato della mia Tesla Model 3 in una precedente mail che mi avete anche pubblicato . Ora vi vorrei parlare di un problema legato alla rata del Leasing della mia auto che, in 26 mesi, è aumentata da 408 a 523 euro al mese. Ho chiesto spiegazioni al centralino della Banca Ifis ( a cui fa riferimento Tesla Italia per i finanziamenti). E ho scoperto che il mio contratto ha un tasso variabile, di conseguenza se aumenta l’Euribor aumenta la rata. Riconosco la mia ignoranza in materia ma ho alle spalle altri 5 leasing stipulati negli anni per l’acquisto di altre auto e non mi era mai capitata una cosa simile. Al massimo le rate aumentavano di pochi euro, ma mai così tanto e così rapidamente“.
“Perché nessuno mi aveva parlato dei rischi legati al finanziamento a tasso variabile…?”
“Ritengo doveroso denunciare questo fatto. Soprattutto perché all’atto della stipula del contratto, avvenuto presso la concessionaria Tesla di Bologna, nessuno mi ha parlato di Leasing a tasso variabile. E anche quando la stessa concessionaria mi ha inviato presso la filiale della Banca Ifis, il funzionario di turno mi ha presentato il classico elenco di fogli pre-compilati da firmare in sequenza. Non ha fatto nessun cenno alla tipologia di contratto e dopo due minuti ero già fuori dall’edificio. Mancano ancora più di due anni alla scadenza del contratto e sinceramente non so fino a dove potrà “schizzare” la mia rata. Tutto ciò io personalmente lo trovo molto grave. In tanti anni di leasing stipulati con Audi, Mercedes e Bmw non mi era mai capitata una cosa simile. Grazie“. Carlo Culot
Risposta. Il problema è sempre la corretta informazione, ovvero il mettere al corrente il cliente dei rischi a cui sta andando incontro. Carlo è tra le migliaia e migliaia di italiani rimasti vittima del rialzo dei tassi che si è verificato negli ultimi due anni, con i progressivi giri di vite messi in atto dalla BCE. Purtroppo un eccesso di informazioni inutili, scritte in corpo minuscolo, finisce per disorientarci ed evitare che ci concentriamo sui pochi aspetti veramente importanti. Tra cui la variabilità del tasso d’interesse, all’origine del problema capitato a Roberto e a tanti altri clienti, anche con i mutui per l’acquisto della casa.
- E se una corretta informazione valesse più degli incentivi? LA RISPOSTA di Paolo Mariano a un lettore
Guardate che anche i tassi fissi posso essere aumentati dalle banche se sussistono determinate condizioni a contorno (leggete bene le clausole microscopiche).
In generale se si verificano forti oscillazioni dei tassi, in quel caso possono aumentare. Un po’ come fanno con le modifiche unilaterali dei contratti sui C/C.
Le fonti normative dicono altro.
Il contratto di leasing, fondiario, prestito non è paragonabile a un semplice contratto di fornitura di beni o servizi.
I contratti finanziari hanno norme e regolamenti molto chiare e stringenti
Ma non dica fesserie.
Una risposta così non aggiunge molto alla discussione e potrebbe essere formulata in modo più civile, come si addice a questo blog.
Io ho dei finanziamenti sia a tasso fisso che variabile, e guarda caso in 15 anni il prezzo si è mosso sia verso il basso che verso l’alto solo di Suelli a tasso variabile, perché quelli a tasso fisso sono bloccati di fatti costano di più del tasso variabile.
Nel 2012 ho consigliato le mie figlie al tasso variabile,durara 10 anni, perché le condizioni prevedevano stabilità nei tassi. Da pochi mesi c’è stato un aumento della rata di 30..40 euro, ma essendo questo l’ultimo anno potranno pagare 400..500 euro in più in totale ma…quanti ne hanno risparmiati in 9 anni? Attenzione : questa non e’ bravura…e’ una valutazione da fare che è diversa secondo il periodo,le circostanze e… come “ti dà la testa” in quel momento…
Esatto, la questione non è mai semplice. Negli ultimi 12 anni ho risparmiato talmente tanti soldi con il mutuo a tasso variabile che prima di recuperarli i tassi devono aumentare di parecchio per diversi anni. Nel frattempo magari torneranno a scendere. È chiaro però che vanno fatte scelte consapevoli e valutazioni anche sulla base della propria propensione al rischio.
Hai ragione.. non è bravura.. è fortuna con la C maiuscola! Nessuno può prevedere l’evoluzione del tasso di sconto e dei tassi correlati. Già imbroccare i 12/24 mesi successivi alla stipula è un terno al lotto.. oltre ha la stessa validità dell’oroscopo. Per i mutui fortunatamente esiste la surroga, quindi il consiglio è iniziare con un tasso fisso, se dovessero scendere i tassi, potete fare una surroga (o più d’una) per ottenere un tasso migliore, in caso salissero sareste invece coperti. Ma ribadisco.. nessuno può prevedere l’andamento.. ora stiamo fra il 4 ed il 5%.. possono sembrare alti.. ma in passato abbiamo avuto tassi oltre il 15%.. niente ci assicura che non possano salire. Fate attenzione.
Tassi del genere li avevamo ai tempi della lira. I Paesi forti dell’Euro non li hanno mai visti nel Dopoguerra.
Il 5% per il fondiario, per le auto a meno di promozioni siamo al 9%.
Io mi ci metto tra quelli che non sanno e dato che ahimè sono questo io scelgo sempre come si dice dalle mie parti stare dalla parte del frumento io al tempo 2020 periodo covid scelsi a priori il tasso fisso perchè?pervhè 1 si discostava pochissimo dal variabile come rata e 2 sò che da qui a 20 anni saranno sempre e solo quello il valore della rata dormendo sonni tranquilli sapendo che potrò sempre pwrmettermelo di pagare!se ipoteticamente in 1 finanziamento vedo rate troppo alte lascio perdere vuol dire che al momento non fà per me e la voglia della tesla rimane lì dov è e mi sono accontentato di una umile zoe che in 2 anni sono riuscito pure ad estinguere il debito per dire che per avere l auto l italiano cerca l escamotage che pur di avere una cosa cerca di limare sui finanziamenti e mutui rischiando poi di fare un buco nell acqua e ricordiamoci che queste sono cose da finanze di famiglia e giocare con tanti soldi ci si impelaga!
Il sito Tesla indica chiaramente che il leasing è a tasso fisso; quello di Polestar è invece a tasso variabile
Vedo con piacere che in questo forum continuano a essere tutti i professori e infallibili di gente e normale ce n’è ben poca. Loro non sbagliano mai leggono tutte le righe di un contratto sanno fare tutti i calcoli dell’ammortamento dell’auto dell’ammortamento dell’impianto fotovoltaico, di quanto risparmiano, di come ottenere tutte le agevolazioni fino all’ultimo centesimo, sanno come si fa questo e quest’altro e gli altri son tutti gonzi e soprattutto… ben gli sta.
La maggior parte degli italiani…
Vorrei capire: cosa c’è di male nel fare i conti giusti (conti di terza media peraltro)?. E nel renderli pubblici per aiutare chi non li sa fare? Poi lamentiamoci se abbiamo redditi inferiori del 15-20% a quelli tedeschi
Non parlavo chiaramente della redazione.
Certo che si, cosa che non è manco così complicato alla fine anzi mi piace pure in realtà.
Poi quando si tratta di soldi direi che è cosa buona e giusta
è così che si sopravvive nel mondo di oggi, ma i calcoli che fanno gli utenti di questo sito (come sottolineava anche MDE) sono roba da elementare, basta averle frequentate e aver studiato per 5 anni per riuscire a districarsi nei problemi di tutti i giorni.
Poi soprattutto mai fidarsi di chi ti sta vendendo qualcosa (è come chiedere all’oste se il vino è buono…), meglio affidarsi ad amici che hanno superato con successo le elementari se si hanno dubbi.
Puoi stare tranquillo che lo fa anche VW e mi è capitato con il mio T-roc in leasing.
Sono passato da 480 euro a 520 euro tenendo presente che la quota interessi e di 36 su 480. In pratica questo aumento e oltre il 100% degli interessi.
È dal 2021 che si sapeva che i tassi di interesse sarebbero saliti, semplicemente non si poteva immaginare che sarebbero saliti così tanto in così poco tempo. Ad ogni modo il grosso è fatto, la maggioranza degli economisti ritengono che siamo quasi all’apice. La BCE potrebbe alzarli ancora di un 0,25 ma c’è chi ritiene non saliranno più per un pò primo perché l’inflazione sta già rientrando, secondo perché anche finalmente anche la BCE si è accorta che dietro a questa iperinflazione non c’è più un eccesso di domanda, ma semplicemente speculazione da parte delle aziende che stanno gonfiando i propri profitti come mai prima (noi che seguiamo il settore auto lo abbiamo visto molto bene: listini altissimi, zero sconti e utili vergognosi delle case automobilistiche)
Detto ciò io sconsiglio assolutamente di rifinanziare ora il debito perché probabilmente sotto il 10% sarebbe impossibile stare. Meglio sopportare e tenere d’occhio la situazione, anche se bisogna scordarsi un ritorno alla situazione iniziale del leasing
un leasing oppure un mutuo fino alla metà dello scorso anno avevano tassi relativamente bassi tutti proponevano il tasso variabile mentre il tasso fisso era di poco più alto.
il tasso variabile , lo dice il nome stesso, varia le sue condizioni in base a quanto deciso dalla BCE pertanto c’è chi si è ritrovato dal passare da una rata di 3-400 eur mese ad oltre 800 eur mese adesso, chi aveva deciso per il tasso fisso rimane invariato.
il il mutuo della casa lo sto pagando all’1% fisso avendolo aperto nel momento più favorevole che c’era nel mercato .
Comunque esistono anche delle polizze di protezione , quando avevo fatto un leasing molti anni fa a tasso variabile avevo anche sottoscritto una polizza di protezione proposta dalla banca dove, per pochi spicci in più se il tasso andava oltre una cesta soglia di aumento entrava in azione la polizza a copertura degli extra ed ha funzionato , quando ci sono state fluttuazioni importanti sono sempre andato a recupero degli extra costi.
non e’ comunque Tesla ma è la finanziare su cui Tesla si appoggia a decidere l’esborso che si deve fare ed il tasso è la BCE che lo regola, l’aumento avveniva anche con altre case automobilistiche
Stellantis sta applicando un tasso fisso al 10%, per l’ulisse elettrico sei a quasi 600eur di rata
Volkswagen applica il 6,7% variabile e per id4 ed id5 anche li vai a poco meno di 600 eur a rata
sul toyota proace verso elettrico della ditta il leasing è al 7% di interessi però a tasso fisso però l’anticipo è di ben 13000 euro e rate da 400 euro
“Carlo è tra le migliaia e migliaia di italiani rimasti vittima del rialzo dei tassi che si è verificato negli ultimi due anni, con i progressivi giri di vite messi in atto dalla BCE”.
No, Carlo è semplicemente un POLLO!
Esattamente.
Diciamo che l anomalia non è ora con i tassi al 4/5/6% ma è stata quello del mercato drogato con i tassi negativi.
Che poi gli italiano sono “polli” a non leggere i contratti e firmare e via è cosa ormai conclamata
Io ho la stessa situazione di leasing del lettore,ho ancora 2 anni di leasing e mi sono precipitato a vedere il contratto,per fortuna è a 5 anni con tasso fisso però sinceramente non me lo ricordavo, comunque è la stessa banca,a quei tempi la Tesla si appoggiava a ifis
Cosa c’entra Tesla Italia? Il contratto di leasing è tra il cliente e la banca, Tesla riceve un documento, punto.
Se firmo un contratto senza averlo letto, prendersela col venditore del bene e non con il finanziatore è doppiamente un errore.
Ciao Guido, mi permetto di risponderti in quanto ex venditore di auto, il venditore, la concessionaria e nel caso di Tesla probabilmente persino la casa madre di default, (ma dipende dagli accordi delle singole concessionarie con le varie finanziarie, ricevono una provvigione sul monte interesse del finanziamento, per questo solitamente tendono a proporlo in maniera indiscriminata ai clienti in cambio di risparmio sul costo dell’auto (e spesso tale provvigione supera quella derivante dalla vendita dell’auto di molto, sicuramente nel caso di Tesla dove i ricavi della concessionaria rispetto a quelli della casa madre sono miseri… Di moltissimo.)
Ora, é vero. He solitamente si fa si tutto per accontentare il cliente, e chiudere una vendita.. ma garantirsi un monte interesse più alto nel finanziamento ai danni del singolo cliente purtroppo é molto spesso incentivato dalle casi madri, dalle singole concessionarie e dai venditori che non fanno certo beneficenza.
Sul firmare un contratto di leasing di una Tesla senza avere la benché minima idea di cosa si sta formando ma soffermandosi sul costo della rata non mi esprimo, ma concordo in pieno con te. Purtroppo almeno le basi di economia personale se si ha la possibilità di contrarre 5 leasing…….non dico altro!
Guarda che i punti vendita Tesla non sono concessionarie, sono al 100% proprietà di Tesla stessa. Non ha senso quindi parlare di “ricavi della concessionaria”. Ci sarà al limite qualche incentivo per i venditori.
E non sono neanche sicuro di questo, nel senso che sì, Tesla sul sito ti riporta 2-3 esempi di finanziamento e leasing (nel tempo: Banca Ifis, Santander, FCA), ma ti dicono chiaramente che puoi fare il finanziamento o il leasing con chi vuoi. Quando a suo tempo chiesi all’advisor di farmi una simulazione, mi rispose di andare sul sito della finanziaria (e poi mi fece la cortesia di farmelo lei per me). Secondo me un eventuale incentivo lo prende Tesla (sulla base di quello che mostrano su tesla.com), neanche il venditore.
Tesla non è un concessionario. Ignoro se prenda provvigioni (non credo), il prezzo non cambia di un euro che si paghi con bonifico o che sia un leasing: a Tesla basta che qualcuno paghi e farlo tramite banca per loro è solo una seccatura burocratica. Puoi fare un contratto di leasing con chiunque a qualunque condizione, a Tesla non interessa, il prezzo non cambia.
Alcune considerazioni. Primo: usare Tesla come pretesto per pubblicare un lamento verso un prodotto finanziario… mah… E non è la prima volta che succede (come il famoso articolo sul tizio che si è lamentava perché non era riuscito a fare il bonifico… per pagare la Tesla usata).
Seconda cosa: ma il signore in questione non ha mai pagato un finanziamento o un mutuo a tasso variabile, da non sapere come funzionano?
Terza cosa: non è da escludere che i suoi leasing passati avessero una rata costante o pressoché costante perché per anni i tassi sono rimasti bassissimi (persino negativi), a memoria almeno dal 2011 (forse prima) ed hanno ripreso a crescere solo negli ultimi 1-2 anni (ci dimentichiamo quanto successe negli anni 2006-2009 circa, in cui le rate del mutuo erano quasi raddoppiate?).
Ultima cosa: anche io ho fatto leasing con Banca Ifis (a Torino) per acquistare una Tesla l’anno scorso, ma la mia rata è rimasta costante. Strano che abbiano d’ufficio proposto prodotti diversi…
“sul tizio che si è lamentava perché non era riuscito a fare il bonifico… per pagare la Tesla usata”.
Presente! Ricordo agli “scordarelli” e a chi si era limitato a leggere solo il titolo (scelto dalla RedaIone) che il mio intervento non attribuiva a Teala colpe che non ha. Quindi il riferimento ad esso in queso caso è fuori luogo.
Mai ho avuto a che fare con finanziamenti, con leasing o altro ma è probabile che:
con bassa inflazione si tenda a proporre senza mettere in evidenza il rischio del tasso variabile.
Al contrario in tempi di inflazione elevata probabile che propongano il tasso fisso.
Gli operatori di settore hanno maggiori informazioni rispetto alla gente e tendono a lavorare in prospettiva futura.
Insomma pensare che lavorino “per noi” è un tantino rischioso.
MI ricordo a suo tempo (fine anni ’90) che chiesi per un leasing a tasso fisso all’allora BNL per un macchinario di lavoro, ed il funzionario, sicuro di se stesso, disse che i tassi di interesse non sarebbero saliti, ma rifiutè di farmi un leasinga tasso fisso!
Ma infatti il problema non è tesla italia o chi gli ha fattonil leasing di questa auto
Avrebbe avuto lo stesso “problema” con qualsiasi altro leasing
Carlo, mu scusi delle seriamente parlando:
tu HAI contratto un finanziamento (leasing) di 30/40’000 e NON ti sei interessato se il tasso era fisso o variabile ?
Il problema Italiano è L educazione finanziaria, negli ultimi 10 anni L inflazione era a livello mai stati così bassi , ora siamo in un periodo di alta inflazione ma nemmeno paragonabile agli anni 80 e 90 dove le rate si potevano raddoppiare in 2 o 3 anni quindi il signore della lettera si può ritenere anche fortunato ma attenzione ai prossimi anni e scegliere in tasso fisso la prossima volta anche se all’inizio può sembrare la scelta meno attraente.
Sig. Carlo doveva informarsi prima della firma le condizioni del tasse interesse applicato, nei suoi 5 precedenti contratti è andata sempre bene grazie a Draghi ed alla congiuntura economica degli ultimi 10 anni. Ora come a tutti i clienti di mutui a tasso variabile è andata male, ringraziamo la Sig.ra La Garde.
Picco inciso, l’attuale alta inflazione è figlia anche dei “cannoni monetari” di Draghi (che è solo un prestanome di ben altri soggetti)
D’accordo sull’ignoranza finanziaria degli italiani (me compreso), ma dalla lettera del signore mi pare di capire che il problema non sia stato che tipo di tasso abbia scelto al momento di firmare il contratto, ma il fatto che la finanziaria non abbia messo in chiaro che il tasso offerto fosse variabile.
Va bene l’ignoranza, ma se a questa si aggiunge una pratica poco chiara e trasparente poi diventa ancora più difficile.
Forse, ma forse, era scritto nei documenti che ha firmato e non letto.
Togli il forse, stava sicuramente scritto.
Ci possiamo mettere che non era sicuramente nel interesse del venditore farti leggere il contratto.