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BMW batte Mercedes e Audi nelle vendite 2023

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La BMW i5 M60 xDrive, uno dei modelli elettrici di punta della Casa di Monaco.

BMW batte Mercedes e Audi nelle vendite 2023: tra le tedesche premium sembra essere quella meglio piazzata nel passaggio all’elettrico. Ma rispetto a Tesla…

BMW batte Mercedes e AudiBMW batte Mercedes e Audi, con 330 mila EV vendute

Con 330.596 EV consegnate ai clienti, la marca di Monaco ha fatto un bel balzo in avanti rispetto al 2022: +92,2%. Anche se nell’ultimo trimestre dell’anno il ritmo di crescita è un po’ rallentato: 113.458 immatricolazioni (+55,4%).

Se poi consideriamo anche la Mini, le vendite totali di EV nel 2023 del gruppo salgono a 367.184  (+74,4%) e valgono il 15% del totale. Una bella perforamance, considerando anche che la gamma BMW elettrica è posizionata verso l’alto, con prezzi importanti.

Tra i marchi premium tedeschi al secondo posto c’è la Mercedes, che ha venduto 222.600 elettriche (+73%), pari all’11% delle vendite totali. Quota che sale al 19% se consideriamo anche le ibride plug-in. Con buone performance per EQA (+57%), EQB (+109%), EQE Sedan (120)%.

L’Audi si deve accontentare del terzo posto, nonostante sia stata la prima a lanciare modelli elettrici premium, con 178 mila auto vendute (+51%). Crescita dovuta soprattutto alla buona performance della Q4 (+112%).

BMW batte Mercedes e AudiMa tutti i marchi tedeschi assieme vendono meno di Tesla

BMW batte Mercedes e Audi

Morale della favola: tutti i marchi tedeschi assieme, Volkswagen Group compreso (con Audi, Seat Cupra. Skoda...), vendono meno di Tesla. Siamo a quota 1,359 milioni, contro 1,801 milioni della marca di Elon Musk, che di fatto può contare solo su 4 modelli, contro i venti e più dei costruttori tedeschi.

Tesla ora cresce più lentamente (+38% nel 2023), ma potrebbe diventare irraggiungibile se davvero dovesse lanciare a breve il famoso Model 2 da 30 mila euro. Anche perché i costruttori tedeschi puntano su auto elettriche sempre più performanti e costose, in grado di assicurare i maggiori margini di guadagno.

L’Audi, per esempio, annuncia per la fine del trimestre il lancio della Q6, un grande Suv nato sulla piattaforma Premium Platform Electric (PPE), sviluppata con Porsche. E anche BMW sembra raccogliere i maggiori successi nella fascia alta del mercato. 

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16 COMMENTI

  1. Mi vengono in mente le parole del CEO di BMW, Oliver Zipse, che è ritornato a parlare dello stop al 2035 delle vetture benzina e diesel. Ha parlato di decisione errata, delle persone che continueranno a guidare le vecchie auto più a lungo, l’aumento dei prezzi, la negligenza della scelta.

    Si può essere contrari allo stop del 2035 per benzina e diesel ed essere amati dal mercato e dai media.

    Comunque BMW ha di che gioire. La manovrina le è riuscita: prima ha piazzato le sue elettriche a prezzi competitivi, poi ha iniziato a sparare sempre più in alto in fascia premium/luxury, uccidendo la fascia bassa (a partire dalla “vecchia” i3). Dopotutto lì in alto c’era un vuoto: le Mercedes sono esteticamente brutte e hanno problemi di software (leeeeento), le Audi soffrono i guai di casa VW, le Tesla tutto sono tranne che premium con i loro interni superminimal, se vuoi un’auto elettrica, sportiva, che ha ottime performance in elettrico (anche come autonomia), esteticamente bella e con interni passabili c’è solo BMW.

      • BMW i5 eDrive40: 295 miglia (475 km) secondo il severo standard EPA (quindi abbastanza realistico come dato). Qui un confronto con la Polestar 2 e le Model 3 AWD (Performance e long range): https://www.fueleconomy.gov/feg/Find.do?action=sbs&id=46923&id=46204&id=46205&id=46975

        Comunque non credo che all’acquirente medio di una BMW importi avere il massimo dell’autonomia o delle prestazioni, non è quel tipo di clientela, chi si cura di quei dati sceglierà Tesla e presto Nio o BYD.

        Piuttosto sono estremamente preoccupato per l’estetica della neue klasse che debutteranno nel 2025: BMW si prende un rischio enorme, se dovessero sbagliare la finalizzazione del progetto sarà come fare un frontale con un tir in autostrada … spero per loro che abbiano valutato correttamente l’accoglienza della clientela verso questa novità …

        • caspita:

          BMW 84 kwh di batteria, Polestar 82 kwh, BYD Seal 82,5 kwh

          sono tagli di batteria ceh erano rari anche solo 2 anni fa..sulle EV premium un po’ alla volta stanno arrivando ad accontentare gli utenti che non gradiscono le limitazioni sull’autonomia

    • Tra le auto Premium e taglia grande, che non sono il mio pane, pare faccia benino l’ultima versione delle Polestar 2 RWD, a 130 kwh consumerebbe circa 20,5 kwh per 100 km, ed ha 82 kwh lordi di batteria

      • Sì, è vero, la Polestar fa molto bene ma non credo abbia l’appeal della BMW, almeno sui mercati occidentali (Svezia esclusa). E’ un brand quasi sconosciuto ai più (chi ce l’ha deve spiegare agli amici che brand è e ricordare che è cinese), non ha lo stesso livello di assistenza sul territorio, gli interni mi sembrano meno riusciti (opinione personale) ed esteticamente è meno aggressiva, molto “svedese”, troppo pulita. Credo che Polestar finisca per cannibalizzare solo i clienti Volvo piuttosto che quelli BMW: se confronto i frontali, ad esempio, in quello BMW riconosco “l’aggressività” delle tedesche BMW (penso alla i4 ad esempio) mentre quando vedo i fari della Polestar 2 continuano a venirmi in mente i fari della Volvo V40 (Martello di Thor) che introdusse quella firma luminosa per la prima volta. Magari la Polestar è, numeri alla mano, pure un’elettrica migliore, non lo so, ma non credo che chi acquisterà una BMW elettrica rimarrà deluso, anzi.

        Sia chiaro, Polestar è un brand eccezionale e sta facendo benissimo, i suoi modelli attuali e i futuri sono super interessanti ma ci vorrà tempo e tanta energia per scalzare BMW che, col passaggio all’elettrico, mantiene inalterato il suo fascino (brava BMW!).

  2. Paragonare un produttore come Tesla che ha in listino 4 modelli e solo elettrici con chi ne ha una valanga tra BEV, ICE e PHEV non ha molto senso.
    La triade tedesca ha senza ombra di dubbio volumi e bacini progettuali, costi e differenziazione di assemblaggi sconosciuti a Tesla.
    A quest’ultima va il merito però di essersi presa un fetta di mercato nel momento in cui la concorrenza era pari a zero come pure se oggi le altre case non vendono elettrico hanno altre offerte da proporre, se Tesla non vende le auto elettriche chiude bottega!
    Tra BMW, Mercedes e Audi, quest’ultima è quella che sta messa peggio a livello di elettrificazione dei propri modelli ma il motivo e abbastanza chiaro, a differenza delle altre due Audi è condizionata da VW e quindi non ha una propria autonomia come le altre ma deve seguire i piani del gruppo fatta eccezione forse per l’alto di gamma ultimamente in partnership con Porsche.
    La parola “sostenibile” ha un peso non indifferente nel passaggio della riduzione di emissioni e anche l’UE se ne sta rendendo conto.
    Non per niente le norme Euro 7 sono state addolcite e la stessa BMW al momento non è intenzionata a mollare sulle ICE, con la volontà di rendere anche questi motori il più possibile puliti e meno impattanti per l’ambiente.
    Di certo come ultimamente si legge, man mano che ci avvicineremo al 2035 ed oltre il concetto di inquinamento non sarà più basato sull’emissione allo scarico ma anche su tutto il ciclo produttivo.
    E questo comincia ad avere già un altro senso perchè come ho detto più volte mettere sul banco degli imputati l’ICE per poi elogiare Paesi che producono sfruttando energia ricavata dal fossile è controproducente.
    Siamo solo al 2024, in 11 anni ne vedremo di evoluzioni.

    • Sig Remo, lei insiste a non capire, la direzione per abbandonare i motori che emettono molta C02 è una evoluzione naturale dei trasporti ed è stata presa, nessuna ideologia o partitino politco populista può pensare di tornare indietro, al massimo frenare un poco

      al contrario di quanto sostiene, sono già decenni che si ragiona sull’intero ciclo produttivo dell’auto e dei suoi carburanti o elettricità, e le auto ICE in questo sono delle ciofeche indifendili, emettono Co2 e inquinano molto di più, persino in Polonia dove la corrente in buona parte è fatta ancora a carbone (se guarda studi seri, non Porro e affini)

      per questo si sta abbandonando l’auto termica, lentamente per dare il tempo alle pesrone come lei di capire, alla retediricarica di evolvere, e a tutti di cambiare l’auto con calma, quando lo avrebbe fatto comunque, nuova o usata

      e ogni anno che passa l’elettricità europea è sempre più pulita, e la fabbricazione delle BEV sempre più leggera, mentre lato ICE è tutto statico, i consumi sono già stati limati ilpossibile, un’auto termice non può fare meno peggio di come fa ora, e i biocarburanti sono specchietti per le allodele

      significa che ogni anno che passa il divario come minore impatto e inquinamento delle BEV rispetto alle ICE aumenta ulteriormente

      spero che un po’ alla volta se ne farà una ragione, non c’è niente di male in questo particolare cambiamento nei trasporti, anche le auto sono sempre cambiate nel tempo

  3. “Morale della favola: tutti i marchi tedeschi assieme, Volkswagen Group compreso (con Audi, Seat Cupra. Skoda…), vendono meno di Tesla. ” Veramente Mercedes nel 2023 ha venduto 2,5 milioni di auto, un pochino più di tesla.

      • AHAHAHAHA astuto di nome e basta ennesima figuraccia!!!
        Nasconditi per un pò e torna con l’ennesimo nuovo nick dai che ci divertiamo.

        Tornando al pezzo: questi marchi premium orientati sempre più verso prodotti di nicchia e di (finto?) lusso (strapagato?) mi fanno molta tristezza… lo dico da ex possessore di due BMW serie 3.

      • Carissimo Direttore, il titolo del post è chiarissimo ed evidentemente lei ha ragione: non ho equivocato, semplicemente, a mio avviso, dovrebbe esserlo anche il testo sottostante. La ringrazio comunque del suo intervento e le auguro buona giornata.

    • E Mercedes Group vende più di BMW (non so gli utili, però) anche se meno della metà di VW, globalmente.
      Siccome alla fine quello che conta è il numerino in fondo, nessuno di loro, al momento, sta male e nemmeno è in minima difficoltà. Vedremo tra 5 anni come si sposteranno i numeri.

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