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Biden detta le regole: 7 volte più elettriche entro il 2032

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biden elettriche

Il presidente Joe Biden ha annunciato la regolamentazione più severa mai introdotta negli Stati Uniti sulle emissioni di scarico dei veicoli, nel tentativo di accelerare il passaggio dell’industria automobilistica alle auto elettriche. Ma allo stesso tempo ha concesso più tempo all’industria automobilistica per adeguarsi al passaggio dell’auto elettrica.

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Obiettivo 56% e almeno il 13% di ibride. Stretta alle emissioni delle ICE

E’ quello che si potrebbe definire il classico compromesso onorevole. Intendiamoci: gli obiettivi rimangono molto sfidanti. In pratica, secondo l’Epa (l’Agenzia statunitense per la protezione ambientale), i nuovi limiti prevedoo il 56% delle vendite delle nuove auto fossero elettriche entro il 2032, assieme ad almeno il 13% di ibride.

La rimanente quota resterebbe  coperta da veicoli a benzine e diesel. Ma con motori più efficienti e meno inquinanti. Nella proposta iniziale dell’ Inflation Reduction Act (IRA) dell’anno scorso, l’obiettivo era raggiungere il 62% di elettriche entro il 2032.

In ogni caso, la spinta verso la transizione green rimane, se si pensa che in un decennio la percentuale di nuovo auto elettriche sul totale dovrebbe moltiplicarsi per 7 volte. L’anno scorso le vendite di BEV negli Stati Uniti sono state 1,2 milioni. La quota di mercato ha raggiunto il 7,8%, in crescita del 46,3% rispetto al 5,6% del 2022.

Come ha fatto immediatamente notare il Wall Street Journal in un suo commento, le “vittime sacrificali” dei nuovi limiti imposti dall’Epa alla fine saranno le auto ICE.

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In 30 anni 7 miliardi di tonnellate di CO2  in meno

Ma come è stato possibile arrivare a quel compromesso che gli osservatori politici hanno subito giudicato come una operazione elettorale nei confronti delle grandi case automobilistiche e dei sindacati, che da tempo chiedono più tempo per adeguarsi ai nuovi standard?  Sostanzialmente le nuove norme dell’Epa si applicano ai nuovi modelli a partire dal 2027, ma fino al 2029 saranno meno severi.

«La norma finale – ha spiegato il numero uno dell’Epa Michael Regangarantisce la stessa, se non maggiore, riduzione delle emissioni inquinanti, rispetto alla nostra proposta iniziale». Secondo l’agenzia questo permetterà di evitare 7 miliardi di tonnellate di emissioni di carbonio nei prossimi tre decenni. I  benefici economici saranno pari a 100 miliardi di dollari all’anno. Tra i minori costi per la spesa sanitaria, la riduzione delle spese per carburanti, manutenzione e riparazioni.

A ben guardare, l’amministrazione Biden ha “copiato” l’Europa, seppur senza imporre una data per il passaggio alle elettriche. Ma avviandosi sullo stesso percorso, Washington ha preso la strada di Bruxelles della “neutralità tecnologica”. L’importante è ridurre le emissioni inquinanti nel tentativo di centrare gli obiettivi degli accordi presi a suo tempo alla Cop di Parigi per il contenimento climatico e ribaditi alla Cop 28 di Dubai l’anno scorso.

biden elettricheMa Trump sfida Biden: se vinco io niente auto elettriche e stop alle norme ambientali

Avvicinandosi alla sfida elettorale di novembre con Donald Trump, però, Biden corre sul filo del rasoio. Trump si è impegnato, in caso di vittoria, a revocare tutte le norme ambientali emanate da Biden.

Una portavoce della campagna di Trump, Karoline Leavitt, ha affermato che le regole «costringeranno gli americani ad acquistare auto ultra costose che non vogliono e non possono permettersi, distruggendo nel frattempo l’industria automobilistica statunitense».

Secondo la pubblicazione specializzata Kelly Blue Book, lo scorso anno il prezzo medio di vendita di un veicolo elettrico era di circa 53.500 dollari, circa 5.000 dollari in più rispetto alle auto a benzina. Lo stipendio medio annuo negli Stati Uniti è di circa $ 59.000.

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41 COMMENTI

  1. A me l’unica cosa che incuriosisce di questa notizia è cosa passa per la testa a Elon Musk, accanito repubblicano e Trumpista che si ritrova in Biden il miglior alleato e Trump il peggior nemico…….

  2. È proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire! Mi è rimasta la passione x la meteorologia ( era determinante quando ero agricoltore a tempo pieno) e basterebbe leggere quello che scrivono i meteorologi avvalendosi di dati oggettivi… e faccio notare, qui a pochi chilometri,che in Romagna si è verificato un evento che ha coinvolto un’area vastissima…vedremo a chi toccherà la prossima volta nella speranza che qui non ricada almeno x mezzo secolo quello che ho potuto costatare coi miei occhi. Il Pianeta non può aspettare? Non è vero: avete ragione! Certo perché troverà un nuovo equilibrio e L ‘ umarel si arrangerà! Io , intanto, a 67 ci sono arrivato…fate e pensate come credete e fatevi pure una bella risata……Caro Enzo vai avanti così che vai proprio bene…

  3. Per tutti gli estremisti ossessivi catastrofisici, con calma leggetevi questo studio dell’università di PD fino alla fine

    https://ilbolive.unipd.it/it/news/scoperta-clima-puo-cambiare-lha-sempre-fatto

    E cercate Groenlandia da cosa deriva il nome e cos’è il “periodo caldo romano” e come lo hanno vissuto, dove Plinio scrisse che i faggi cominciavano crescere sui monti.

    Quindi io sono d’accordissimo e ci mancherebbe nel combattere l’inquinamento ma tutto l’inquinamento e ci stiamo mettendo bene lo zampino ad accelerare il cambiamento climatico: ma promuovere ossessivamente in modo talebano un prodotto che invece devasta altre parti del mondo ricordiamocelo quando vediamo una bella silenziosa bev, scomodo complicato variabile costoso e che va in parità per impronta climatica per KM quando l’italiano medio ha già rottamato la macchina (quante volte ripetete che si fanno 30km al giorno o al max 10.000 all’anno?) Trovo alquanto strano e controsenso, e anche il discorso “io la cambio presto tanto qualcun altro la continuera’ ad usare ” quando invece macchine con parecchi Km usate mediamente non vengono considerate visto tutti i discorsi “sull’italiano medio e i km”.

    Chissà perché risulta la Prius SE l’auto meno inquinante.

    • bene, perfetto.
      e tu cercati il valore della concentrazione di CO2 di oggi. oggi 21 marzo 2024.
      poi la confronti con quella di quei grafici.
      poi fai anche il piacere di confrontarla con i valori del 1940, e calcoli di quanto è variata, in quanti anni.

      poi fai la stessa cosa con un periodo qualsiasi del passato.
      i conti li fai tu, non io: almeno così ti fidi.

      poi torni qua e parliamo di cose serie.

      “il clima è sempre cambiato”: ma bravo, ma ben svegliato,
      vieni qui con tono sprezzante a insegnare che il clima è sempre cambiato!
      bella scoperta, lo sapevamo già!

      il problema è come, e con che velocità!
      su questo…beh, fai conti di cui sopra, poi ne parliamo.

      • Guarda che quel titolo dell’articolo l’ha scritto l’università di Padova, e ci saranno tutti i riferimenti se vuoi
        Rileggi bene che ho scritto che concordo eccome come ci mettiamo lo zampino nell’accelerare il cambiamento climatico già iniziato però a metà ‘800 dalle rilevazione geofisiche, c’è spiegato assieme a tantissime cose da leggere con calma e senza paraocchi come le correnti dell’oceano cambino con variazioni temperatura dovute ad eruzioni e cosa comporta.

        Che la glaciale Groenlandia significhi Terra verde e prove confermano che i Vichinghi coltivavano orzo fino alla piccola era glaciale del 13° secolo beh prenditela con loro ;‐)

        • l’articolo che citi è un capitolo di una serie di articoli degli stessi autori, i vari capitoli hanno i link a fondo pagina

          basta che li leggi e ti spiegano bene la questione, che stai travisando

          se sei pigro a leggerli, ti metto un video di uno scienziato che è anche bravo a spiegare e non ti annoierai:

          salta l’introduzione e vai al minuto 14 di questo video, inizia spiegando proprio la storia del clima da 500 milioni di anni fa ad oggi:

          https://www.youtube.com/watch?v=5DvPgbKuuMU

          spiega che sconvolgimenti grandi di molti gradi di temperatura ci sono stati ma tantissimo tempo fa, quando noi non c’eravamo; quando c’eravamo noi, come cavernicoli, è succcesso molto meno

          e negli ultimi 7.000 anni il clima è rimasto stabile e si sono sviluppate le civiltà umane, con crescita della popolazione

          pensa che le variazioni che citi ( epoca vichinghi, romani, etc) erano di solo 0,5 gradi

          mentre negli ultimi 50 anni stiamo causando questa rapida anomali, molto gradi in pochi decenni, p troppo rapido, non potremo adattarci più di tanto

          il punto è che non siamo più quattro cavernicoli nelle caverne, siamo miliardi che ci contendiamo le terre e l’acqua, abbiamo molto più da perdere se dovessimo regredire tra guerre, migrazioni e carestie;

          se non limitiamo il fenomeno, nel prossimo secolo miliardi di persone dovranno migrare perché le loro terre avranno temperature stroppo calde per viverci, e non ci stanno tutti in Siberia o in Canada, cosa potrebbe mai andare male? spero così sia più concreto da visualizzare

          • 2 cose:
            gli umani sono presenti da parecchio più di 7000 anni.

            2000 anni fa la media era di 3° superiore ad ora.

            se poi vogliamo dire che con l’avvento dell’industrializzazione (“150” anni a carbone) si sia accelerato un processo ok, ma di quanto?
            nel 1800 eravamo (si, ero presente 😉) meno di un miliardo sul pianeta, ora siamo oltre gli 8. per arrivare da 7 miliardi a 8 ci abbiamo messo 12 anni: vogliamo dirlo che la crescita della popolazione (con *annessi e connessi) è la causa principale dei problemi o continuiamo a nasconderci dietro al dito?

            *annessi e connessi:
            + agricoltura,
            + allevamento,
            + industria,
            + edilizia,
            + deforestazione
            + acqua consumata
            + miniere,
            + pozzi petroliferi,
            + aria respirata,
            + co2 emessa,
            +
            +
            +
            +
            = bev, fv, eolico, casa coibentata e saremo salvi.
            posso essere di pensiero molto diverso? grazie

          • Lei può pensarla come vuole. Il pensiero debole non è un reato.

        • guarda che unire cafonaggine nella risposta
          a ignoranza diffusa nella stessa
          non migliora la risposta stessa.

          anche io ho visto che è dell’università di Padova, e incidentalmente ho letto anche quel che viene prima e quel che viene dopo quello che è solo uno di una serie di articoli.

          cherry-picking si chiama quel che hai fatto, lo sai vero?

    • Attento perchè l’articoli che hai citato non dice minimamente che i cambiamenti climatici NON sono dovuti all’uomo. Gli autori infatti sostengono esattamente il contrario. A questa domanda hanno infatti risposto alcune settimane prima con il seguente articolo, nel quale dichiarano: “Ma già adesso sappiamo chi è il colpevole dell’accelerazione dei cambiamenti del clima: l’uomo”.

      https://ilbolive.unipd.it/it/cambiamento-climatico-colpa-uomo

      Quindi se dai tanta importanza a questi autori, passerai sicuramente anche tu dalla nostra parte. Ottimo.

  4. Intanto una gigantesca vittoria per quelli che parlavano di “neutralità tecnologica”. Stravincono le soluzioni ibride, come le plugin e altre soluzioni volte a ridurre le emissioni senza abbandonare i combustibili fossili. E’ la rivincita di Toyota su tutta la linea, una vittoria nettissima e proprio le loro plugin sono premiate.

    Toyota 10 – Fanboy elettrici 0. E’ finita così e ora toccherà la stessa sorte anche in Europa.

    Da https://edition.cnn.com/2024/03/20/climate/epa-biden-electric-cars/index.html (dove campeggia una Toyota Prius Plugin in copertina):

    ///[…]But in a concession to automakers and labor unions, the rules will be phased in more slowly than originally proposed and will give automakers more choices for how to comply.

    Nearly a year ago, the Environmental Protection Agency proposed a fast ramp-up into EVs — a rule that would have ensured two-thirds of all vehicles sold were electric by the end of this decade. The EPA pumped the brakes on that plan Wednesday.

    Instead of pushing automakers to sell more EVs to meet stringent pollution targets, the administration is allowing plug-in hybrids — vehicles that combine gas engines and EV-like batteries — to play a much bigger role in the electric transition.

    In 2023, EVs made up just 7.6% of new car sales, according to Kelley Blue Book. The new rule is targeting 35% to 56% for EVs in 2032, and 13% to 36% for plug-in hybrids.

    […]

    Federal officials said the rule doesn’t favor electric vehicles over other types of vehicles, and will reduce nearly as much pollution as the original proposal.

    “Different automakers are going to approach this in different ways,” Zaidi said. “You’ll have some automakers that maybe have a third of their fleet be plug-in hybrid electric vehicles.” Zaidi argued that would “translate into a lot of consumer choice.”

    Carmakers get flexibility

    Automakers like Toyota, who are favoring hybrids and plug-in hybrids and moving slowly on EVs, could be big benefactors of EPA’s new rule.

    Toyota, the world’s largest automaker, is among the companies that aggressively pushed back against the Biden administration’s original proposal.[…]///

      • Assolutamente vero ma solo se nel suo ecosistema riesce sempre a caricare agevolmente. Se non riesce, apprezzerà il vantaggio della doppia alimentazione. Non a caso le plugin sono oggi un terzo delle auto alla spina vendute nel mondo, pur essendo meno performanti e più costose.

      • Chi compra una plug e perché vuole la sicurezza di non restare a piedi e di poter parcheggiare a scrocco con la componente elettrica della sua auto in centro, in azienda e pieno di dirigenti che prendono il plug in solo per questo motivo.

      • Capisco il rammarico ma a volte ( a me capita spesso) occorre farsi delle domande
        Noi guardiamo la situazione americana , però in Olanda abbiamo avuto i segnali con i consensi Timmermans- Wilders
        Le stesse Germania e Francia potrebbero avere sorprese non gradite alle imminenti elezioni europee
        Però di queste conseguenze non si può non analizzarne le motivazioni
        A volte( e io l’ho molto criticato al limite della provocazione) in questo blog si semplifica un po troppo sulle motivazioni( ignoranza , egoismo , prevaricazione dei media) delle reazioni popolari su alcune imposizioni( non spaventiamoci di chiamarle per nome) in linea con i dettami green( non solo le auto)che richiedono sacrifici economici e perché no anche di cambiamenti a volte troppo impopolari
        Vedete come da molti detto noi “occidentali” per fortuna siamo in una democrazia , magari imperfetta ma sempre democrazia è
        Se unite la forma democratica con le debolezze della gente semplice ( che è stragrande maggioranza)capirete facilmente che quando si chiedono cambiamenti e sacrifici troppo “violenti” alle persone queste reagiscono di pancia ( e non ci sono né insulti né sberleffi che li facciano recedere) con i risultati dei Trump al governo
        Io non cambio idea e vi esorto alla moderazione rispettando i tempi che saranno richiesti………il pianeta può aspettare qualche anno e qualche evoluzione tecnologica in piu

        • Il pianeta non può aspettare: anzi, siamo già in ritardo di almeno 20 anni. Basta controllare il termometro. Questo lo capirebbe anche la gente semplice, se i cattivi maestri non la convincessero a voltarsi dall’altra parte. Siamo ai limiti del crimine contro l’umanità, non so se le è chiaro

          • Le assicuro che mi è chiaro ( sulla visione e il metodo per arrivarci probabilmente non troveremo mai la quadra tra noi) ma che sia chiaro a me o a lei è del tutto irrilevante , perché in una ” democrazia ” occorre trovare la chiave per trainare la maggioranza e non ululare alla luna ( è un modo di dire non un’offesa)
            Di tanto in tanto ci pensi e accetti qualche , seppur lieve, compromesso

          • Secondo lei 3-4 gradi di aumento della temperatura annua media sono un “lieve compromesso”?

          • Se il pianeta davvero non potesse aspettare, mi domando perchè stiamo parlando di automobili elettriche che comunque, nel breve periodo, non potrebbero ribaltare la situazione della CO2…se non altro perchè comunque si stanno costruendo fabbriche, estraendo metalli ecc., e quindi non credo che in 5 anni la CO2 inizi a calare, se anche da domani si vendessero solo BEV in tutto il pianeta.
            Se il pianeta davvero non potesse aspettare e fossimo davvero sull’orlo dell’apocalisse, sinceramente secondo me andrebbe fermata proprio la mobilità totalmente.
            E lo dico seriamente.
            In fondo, se l’umanità è realmente in pericolo, vanno prese soluzioni draconiane: fermare la mobilità (eccetto quella a piedi o in bicicletta…pur se la costruzione di cicli inquina comunque), azzerrare la costruzione di case di villeggiatura, impedire l’aumento del bestiame nel mondo, intraprendere un vero controllo delle nascite e far sì che per lo meno la popolazione mondiale non aumenti (meglio ancora se diminuisse)…eccetera eccetera…
            Essendo assodato che l’umanità è in pericolo, propongo le soluzioni sopra elencate.
            Chi crede che l’umanità sia in vero pericolo e non accetta quanto sopra, è un ipocrita.
            Ciao.

          • Quindi, lei non crede che sia davvero in pericolo. Le consiglio di informarsi.

          • Oggi sono esattamente 1,2 gradi, ma continuando ad emettere CO2 a questo ritmo nel 2030 avremo già raggiunto la concentrazione in atmosfera che ci proietta dritti dritti a +2,5-3 gradi a fine secolo. Se continuiamo fino al 2040, superiamo i + 4 gradi. Questi sono i modelli matematici validati dall’IPCC dell’Onu. Non si scappa.

          • Ottimo link, Dubbioso. L’articolo è di Nicola Armaroli, scienziato che i lettori no Watt sbeffeggiano quotidianamente anche su questo sito (non ricordo se lei sia tra questi). E’ datato 2022, sulla base dei dati 2021. Oggi l’aumento medio della temperatura è salito a 1,2 gradi. Continuando ad emettere CO2 a questo ritmo fino al 2030 ci garantiamo un aumento medio a fine secolo fra 2,5 e 3 gradi. Continuando fino al 2040 superiamo i 4 gradi di aumento (sempre rispetto al 1900) e poco meno di 3 gradi rispetto ad oggi. Chieda ad Armaroli se dico fesserie. Ma non credo, perchè sono proiezioni su modelli matematici validati dall’IPCC dell’ONU. https://www.ipcc.ch/report/ar6/syr/downloads/report/IPCC_AR6_SYR_SPM.pdf

          • Diciamo che ci credo ma sono meno apocalittico.
            E con la massima sincerità non capisco come si possa essere apocalittici (non ho altri termini per chi dice che il pianeta è in pericolo oggi, e tardare oltre 4/5 anni è una strada senza ritorno) e ciò nonostante essere così “soft” nelle soluzioni.
            Ripeto: se il pianeta è realmente in pericolo e l’apocalisse è dietro l’angolo, le soluzioni dovrebbero essere molto più drastiche, ma molto molto di più.
            Se la sopravvivenza dell’umanità è in pericolo (come mi sembra scrivano in molti e lei stesso) servono misure ben più forti di un’auto elettrica che, tutto considerato, non potrà mai ribaltare l’apocalisse imminente. Mi sembra lapalissiano.
            Non arrivo a dire che dovremmo agire in maniera violenta, ma in effetti…se stiamo per arrivare alla fine del mondo, forse anche un rivoluzione “manu militari” dovrebbe essere considerata.

          • @Stefano. Concordo al 100%, escludendo la parte sulla rivoluzione militare (meglio morire da uomini liberi che vivere sotto un regime armato). Tra l’altro l’ Epa.ha confermato gli obiettivi di decarbonizzazione, ha solo detto che ognuno ci arriverà come meglio crede. Che poi il rischio è che per rispettare la quota, se nel 2035 la domanda si plugin fosse alle stelle e quella delle bev basse, il prezzo delle plugin volerebbe

          • @massimo ricordi molto male su tutto: non sono NO WATT (banalmente accomunato ai NO VAX e ai negazionisti del clima) e non ho mai sbefeggiato Armaroli.

            Ti rammento che ho solo scritto in passato che trovavo eccessiva l’invettiva di Armaroli contro il servizio di Report e troppo compiaciuta invece la partecipazione a quello di 20 giorni prima di Presa Diretta, nient’altro. Perché in fondo non è che siamo obbligati a pendere al 100% dalle labbra di qualcuno seppur autorevole, abbiamo anche un senso critico per non condividere alcune idee o comportamenti. Altrimenti saremmo solo degli ultras, e qui non ci sono ultras, o sbaglio?

            Rispetto al report linkato, tu non citi la deadline “Secondo lei 3-4 gradi di aumento della temperatura annua media sono un “lieve compromesso”?” e io rispondevo su questo.
            i 3-4 gradi di aumento sono rispetto a quando?

          • Rileggi il mio commento. C’è scritto che l’aumento della temperatura è sempre calcolato rispetto all’inizio del Novecento. Livello che peraltro aveva avuto oscillazioni di 0,5 gradi per i 10 mila anni precedenti. Facciamo che ti leggi il rapporto dell’IPCC, poi ne riparliamo. OK?

          • @massimo ma io l’ho letto il report, che oltretutto non contiene alcun modello statistico ma solo il risultato e da matematico mi piacerebbe accedervi per provare a capire come si sviluppano.
            Ma forse non ci stiamo capendo, il senso della mia risposta non era confutare la veridicità degli organi ufficiali o di chi lavora sull’ambiente che tu hai citato dopo la mia risposta,
            ma pacificamente mi riferivo al fatto che il tuo indicare un aumento di 3-4° gradi sulla media annuale non avesse un riferimento temporale e lo avevo percepito in merito stato attuale del clima. Ecco perchè citavo Armaroli.

            In generale sulle questioni scientifiche sono il primo a considerare solo le fonti ufficiali e lasciare le opinioni ai tiktoker, infatti di Armaroli per esempio non contesto il parere tecnico e mai mi potrei permettere, non ne ho le competenze e non lo accetto su chi lo fa con me sul mio di lavoro, ma ho sono scettico sull’approccio alle problematiche della transizione che non riguardano direttamente la scienza e l’impatto ambientale, quali impatto sociale ed economico e che comunque se tralasciati potrebbero avere un impatto ambientale indiretto. Personalmente ho l’impressione che certi aspetti siano secondari nella sua dialettica e nella sua visione, ma magari sono io ad aver perso dei passaggi.

        • Ivan.s,
          piccola osservazione la democrazia come l’abbiamo conquistata la possiamo perdere in un batter d’occhio; la ricchezza accumulata dagli europei (per non dire dagli italiani) in questi ultimi 80 anni può svanire sempre in un batter d’occhio; la stabilità sociale idem.
          Quali sono i fattori che possono farci ritrovare nel baratro nel giro di nemmeno 30 anni?
          Io una risposta me la sono data semplicemente guardando alle dinamiche già avute nel passato e sono:
          1. arroccamento su un certo tipo di economia (Venezia con la scoperta delle Americhe ha visto la sua economia andare in default visto che ha dovuto usare le sue ricchezze per avere i beni di prima necessità ed non era più lei a venderli), nel nostro caso la transizione elettrica iniziata in Cina che è diventata nel frattempo la fabbrica del mondo fa si che le nostre ricchezze vengono drenate, ma già il dover acquistare e continuare ad acquistare petrolio e metano per spostarci e riscaldarci drena ricchezza che va a finire nelle tasche dei paesi OPEC;
          2. il cambiamento climatico porta a migrazioni così com’è avvenuto ad esempio con i popoli tedeschi all’epoca dell’impero romano che si è trovato con una pressione demografica così elevata con risorse non più sufficiente per la stagnazione della loro economia oltre che a delle carestie e malattie collegate;
          3. venendo alla democrazia, ricordo come agli inizi del secolo scorso i conservatori hanno favorito la nascita delle dittature solo perché il socialismo stava spingendo sempre più ad una maggiore democrazia e diritti per i cittadini; conservatori che in un caso hanno creato le dittature di destra in Germania, Italia, Spagna ed altre piccole realtà ed in un altro caso hanno portato all’oligarchia comunista nella Russia di allora. Oggi abbiamo una Oligarchia di destra nella stessa Russia come reazione conservatrice all’apertura democratica; nei paesi mussulmani invece abbiamo ad esempio l’attuale Iran dove vige un oligarchia religiose come reazione conservatrice alle aperture democratiche dello scià di Persia.
          Ripeto ci vuole poco affinché tutto cambi in peggio.
          Oggi ci troviamo in questa situazione, in Italia ed in Europa c’è una forza conservatrice che cavalca le difficoltà ad attuare una politica ONEROSA ma NECESSARIA che ha il solo unico scopo di migliorare la democrazia ed il benessere o almeno mitigare i problemi che saremo costretti ad affrontare se non mettiamo una pezza al surriscaldamento del pianeta.
          Pertanto, prima di avallare certe scelte politiche, oltre limitarsi a dire “ma io non voglio cambiare una virgola di come vivo”, perché non ci si domanda “ma se non affronto questi sacrifici cosa mi potrebbe aspettare dietro l’angolo?”

          • Di ragionamenti validi ( anche in apparenza contrapposti ) c’è n’è sono molti , mai dubitato , sul passato da Venezia a inizio secolo scorso c’è però una questione
            Nessuna di quelle crisi aveva mai avuto sul pianeta 8 e fischia miliardi di persone ( per altro con una crescita come tempi da follia) e così pochi luoghi per cercarne di nuova
            Quindi anche qui verrebbe da dire chi è causa del suo mal
            Ma non voglio essere così banale , voglio però condire con , quello si , un po di egoismo
            Per chiedere i suddetti “sacrifici occorre vedere all’orizzonte un obbiettivo più o meno raggiungibile, cosa che può avvenire solo con l’intera umanità disposta a questo
            Quindi per chi come me( e sono tanti) non crede ad una vita successiva si devono fornire altre motivazioni perché quella della fine dell’umanità autoprodotta non mi è ancora sufficiente
            I am sorry

  5. Certo l’impero americano deve essere al collasso, se il popolo deve scegliere tra un vecchio rimbambito e un vecchio idiota sesquipedale e anche maneggione seriale, di donne e di affari. Per quanto riguarda il merito dell’articolo, un 10% di differenza fra le BEV e le ICE mi sembra quasi niente. Magari da noi.

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