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Autostrada dei Parchi senza ricariche fast: che fare?

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Una stazione di ricarica sull'Autostrada dei parchi, in A25 (credit foto: Autostrada dei parchi).

Autostrada di Parchi (tra Lazio e Abruzzo) priva di colonnine ad alta potenza: che fare per ricarica re una Volvo C40? Lo chiede Marco, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it .

autostrada dei parchiAutostrada dei Parchi con solo colonnine AC: meglio uscire all’Aquila per rifornire?

“Sono un vostro fan, vi seguo da un paio d’anni, convertito lentamente all’elettrico nel giro di 5 anni. Prima con un’ibrida che mi ha convinto a fare il grande passo, poi con una full elettrica( Volvo C40). Ho affrontato con piacere qualche viaggio, ma ora mi ritrovo a dover andare al paese dei miei in Abruzzo con una poco agevole situazione. L’Autostrada dei Parchi non ha colonnine fast. Il motivo sta nel fatto che l’autostrada è a gestione privata e non sta in mano ad Autostrade. Nel mio tentativo di valutare la tratta Roma -Colledara ho scoperto che le uniche colonnine veloci lungo l’autostrada sono quelle di Tesla (che però  sono aperte ai soli Tesliani), e nella città dell’Aquila. Quindi se io volessi arrivare al paese con del serbatoio sufficiente per spostarmi nelle località del luogo, devo fare una sosta forzata fuori autostrada. Dove ho potuto valutare solo la città di L’Aquila come degna meta per le fast, perché altrimenti dovrò per forza arrivare a Teramo, con il serbatoio agli sgoccioli.

C’è un Supercharger Tesla, fosse almeno quello aperto a tutti…

Mi sembra assurdo che una simile autostrada non abbia punti intermedi di ricarica negli autogrill. Come mi sembra assurda questa politica di Tesla che permette in simili location di ricaricare solo le proprie auto. È come se avessero una sorta di monopolio, scorretto pensando che chi ha Tesla può usufruire del parco colonnine altrui senza limiti. Concludo affermando che le località della mia famiglia nel teramano hanno un forte limite di copertura, che preclude una agevole ricarica. Pochi punti fast e poco estesi, cosa che pregiudica lo sviluppo in simile zone. Grazie per l’attenzione. Saluti“. Marco Polisini

Scelta sbagliata mettere solo colonnine da 22 kWh

Risposta. Al momento l’Autostrada dei Parchi è gestita dall’Anas, a cui il Governo Draghi ha affidato A24 e A25 dopo un contenzioso con il precedente gestore, il gruppo Toto. Non ci risulta che, per quel che riguarda la ricarica, la situazione sia migliorata: in effetti nelle stazioni di servizio ci sono colonnine in AC da 22 kW. Peraltro gratuite, come informava un comunicato, attive dalle 6 alle 22 e con una modalità particolare, “effettuata direttamente dall’operatore presente nell’area di servizio“. Rabboccare una Volvo C40 a queste potenze (le batterie sono da 69 o 82 kWh) richiede almeno un paio d’ore, una sosta un po’ troppo prolungata. Quindi uscire all’Aquila e ricaricare lì in una super-fast  ci sembra al momento l’opzione più ragionevole, anche se è necessario lasciare l’autostrada. Autostrada che ha installato ricariche del tutto inadeguate per le esigenze reali degli automobilisti. Quanto a Tesla, alcuni Supercharger sono stati aperti  alle auto di altre marche anche in Italia. Auspicabile farlo anche per questo in Abruzzo, dove fungerebbe quasi da (apprezzato) servizio pubblico. Solo una domanda finale: sicuro di non farcela con un “pieno” da Roma al teramano?

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13 COMMENTI

  1. “È come se avessero una sorta di monopolio, scorretto pensando che chi ha Tesla può usufruire del parco colonnine altrui senza limiti”
    Perché scorretto? Tesla è un’azienda privata che ha fatto la scelta di installare una rete di ricarica come leva di vendita per il proprio prodotto quando ancora i governi e altri privati non si muovevano.
    Dire che è scorretta questa scelta è come dire che “Metro è scorretta a permettere l’accesso solo ai clienti con P.IVA. quando questi possono andare anche nei supermercati normali”.. trovo il ragionamento assurdo.
    Concordo poi con la domanda finale… da Roma a Teramo sono 176km.. davvero una Volvo C40 non ce la fa a fare andata… e anche ritorno?
    In ogni caso anche se la ricarica fosse lenta e inadeguata alle esigenze del dsig. Marco (e lo comprendo) io per una sosta pipì e caffé la macchina la atteccherei lo stesso… pochi kWh, ma almeno non arriva “agli sgoccioli”.

    p.s. sig. Marco… la prossima volta compri una Model Y, costa meno e così potrebbe entrare nel club dei privilegiati 🙂

  2. Personalmente ho fatto Roma Tortoreto con la mia M3 rwd ad andatura autostradale(130) e sono arrivato con il 45%di carica residua ,anche se leggendo in giro questo modello è molto efficiente non penso che la Volvo consumi più della metà della carica per fare anche meno km

  3. 175 km, ci arriva tranquillamente con oltre il 40% di carica, poi ricarica sempre tranquillamente a casa dei suoi genitori, se possibile naturalmente. Se non fosse possibile, visto che quella zona è effettivamente sprovvista di qualsiasi tipo di colonnina, conviene allora fare una breve sosta alle fast a L’Aquila.

  4. Con i Suc Tesla se non erro paghi una tariffa mensile di 12€ e con qualunque macchina si può ricaricare con le classiche tariffe.
    Conviene? Probabilmente no, ma senza alternative è un costo affrontabile

  5. dove vivo ci sono dei punti Barbecue nei parchi pubblici/aree di sosta in quota. io non ho giardino, e il mio vicino ha un barbecue che non mi fa usare!!

    perchè può sfruttare questa situazione di monopolio? lui si fa il barbecue suo privato e pure ha accesso ai barbecue pubblici.. e io nel suo barbecue non posso andare! questo è scorretto!!!

    come suona?

  6. Al lettore che ha scritto.
    Il percorso da Roma EUR fino a Teramo ed oltre lo conosco benissimo e se come immagino la tua Volvo garantisce oltre 200 km di percorrenza in autostrada puoi stare tranquillo.
    Ti parlo da proprietario di una Tesla Model Y RWD che al momento del ritiro presso il Tesla center sul GRA ha percorso la tratta fino a Teramo e poco più km consumando poco meno del 70% dei 60kWh nominali della batteria.

  7. Marco Polisini: non ti capisco !
    1)Contrariamente a quanto affermi il Supercharger di Carsoli Oricola è a disposizione dei veicoli Tesla e di quelli non Tesla compatibili CCS: basta pagare la ricarica.
    2)Essendo il tratto Roma -Colledara di 150 km non crea certo problemi ad una auto di con una batteria da 69 kWh.
    Il problema casomai è che attorno a Colledara NON esistono colonnine in un raggio di 15 km ! Quindi ad essere onesti bisognerebbe rivolgersi ai Politici locali.
    Infine ricordo che i Supercharger di Tesla sono pagati esclusivamente con soldi Tesla, ovvero essendo privati Tesla fa quello che preferisce.

    • Ben detto Paolo!
      Assurdo piangere per i suc Tesla che si è fatta da sola con soldi propri (senza nemmeno controllare se quanto si dice sia vero). Lamentarsi con il sindaco di Colledara sarebbe più utile. Ma fa meno notizia che incolpare Tesla…

    • Anche io sapevo che il SuC fosse aperto agli altri. Mah.
      Però va detto che ora che sempre più persone hanno le BEV iniziamo a vedere i problemi delle “persone comuni”. Senza offesa per l’autore, sia chiaro.
      Probabilmente è di quegli automobilisti che non si poneva il problema della presenza di un distributore/ads in quel tratto (che, se fai invece da Pescara a Roma e devi andare in bagno dopo avezzano……. saluti) prima della BEV e quindi allo stesso modo da per scontata la presenza di colonnine.

      La mancanza delle colonnine in molte zone è anche dovuto alla… mancanza di domanda. Se gli abitanti si fanno abbindolare dai vari no-watt che spingono per le auto tradizionali, saranno aree a scarso rendimento.
      Benissimo il consiglio di lamentarsi con i sindaci.

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