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Tesla apre i Supercharger a terzi anche in Italia. Il via dal 16 novembre con un Progetto Pilota che include per ora 20 stazioni e 174 singoli caricatori.
Tesla apre i Supercharger: in Italia per ora sono 20
Questi venti Supercharger sono ora accessibili ai conducenti di veicoli elettrici non Tesla tramite l’app della marca americana. Il Progetto Pilota introduce anche un modello di abbonamento, con cui i clienti non Tesla possono versare una quota mensile nell’app per accedere a prezzi al kWh inferiori. Esattamente come avviene per i proprietari di Tesla e come del resto fanno i principali network di ricarica, come Enel X Way e Be Charge. I non abbonati avranno accesso, ma a un prezzo al kWh più elevato. Le tariffe variano in base al sito e si possono visualizzare i prezzi di ricarica nell’app Tesla. I conducenti Tesla possono continuare a utilizzare queste stazioni come hanno sempre fatto. E l’azienda fa sapere che “monitererà attentamente ogni sito per scongiurare congestioni, e ascolterà i clienti circa le loro esperienze”.
Tariffe più basse fuori dagli orari di punta (16-20): 0,60 invece di 0,67
Altra novità sulle ricariche Tesla: dal mese scorso l’azienda ha iniziato ad applicare presso Supercharger selezionati tariffe scontate durante i momenti “off-peak” della giornata. Ovvero fuori dagli orari di punta, tra le 22 e le 6 del mattino. Nei giorni scorsi questa iniziativa è stata aggiornata in questo modo:
La tariffa off-peak è ora espansa a tutte le stazioni Supercharger in Italia, incluse stazioni aperte a veicoli non-Tesla
In seguito alla recente diminuzione dei costi dell’energia, il periodo di off-peak fuori dagli orari di punta è ora espanso a 20 ore al giorno
La tariffa on-peak, ovvero negli orari di punta, si applica solo tra le 16 e le 20, quando la richiesta dalla rete è più alta
In Italia, in media, le tariffe off-peak e on-peak costeranno rispettivamente 0,60€ al kWh e 0,67€ al kWh
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Senza abbonamento da 79 a 83 centesimi a kWh. Persona non vedo motivo di fare l’abbonamento visto l’utilizzo sporadico e come back up in caso di emergenza, il break even é a 92 kWh. E a questo prezzo solo come ultima spiagga in caso di emergenza o di viaggi in zone assolutamente scoperte da altri gestori visto che la mia tatiffa VW é di 49 centesimi al kWh. Comunque sono il solo a pensare che le attuali tariffe delle ricarche DC siano troppo alte?
Ho già scritto a Elon per lamentarmi che non ha “aperto” i due di Dorno, autogrill Milano Genova.
Dove che io sappia c’è una colonnina “non tesla” e “loffia” su entrambi i lati, ma risulta spesso inutilizzabile. Pet non dire sempre
Ecco. ☝️
(Seriamente: l’autostrada Serravalle a oggi è ancora praticamente “scoperta” nel tratto padano. Oserei dire geniale.☝️☝️☝️)
A che tensione sarà quoesto nuono standard, 400V, 800V, o …?
Oltre allo standard di carica e protocollo di comunicazine tra auto e stazione di ricarica, i costruttori di automobili dovrebbero concordare uno standard comune per la posizione della presa sull’auto, in modo da permettere ai costruttori delle aree di servizio di ottimizzare la posizione della colonnina ultrafast rispetto alla piazzola. Più di una volta mi sono trovato nella situazione di dover spostare l’auto perché il il cavo (tra l’altro non piccolo e pesante) era troppo corto. In una occasione per poter collegare la mia auto sono dovuto entrare contromano nel parcheggio (molto stretto, e limitato spazio di manovra) riservato alle colonnine.
pare andrà sia a 900 A – 500V che a 1000V. Il Cybertruck potrebbe essere il primo veicolo ad abbandonare la piattaforma 400V per passare alla 800/900/1000V. Vedremo. Anche il Tesla Semi dovrebbe adottare gli 800V ma non c’è conferma ufficiale …
Suggerimento per la redazione di Vaielettrico, potreste pubblicare un articolo con la lista e la mappa delle stazioni ultrafast in funzione e quelle attualmente in costruzione?
Grazie e saluti dalla Francia.
P.S. Non rispondetemi che per le mie vacanze posso starmene in Francia. Preferisco di gran lunga l’Italia.
Senza abbonamento da 79 a 83 centesimi a kWh. Persona non vedo motivo di fare l’abbonamento visto l’utilizzo sporadico e come back up in caso di emergenza, il break even é a 92 kWh. E a questo prezzo solo come ultima spiagga in caso di emergenza o di viaggi in zone assolutamente scoperte da altri gestori visto che la mia tatiffa VW é di 49 centesimi al kWh. Comunque sono il solo a pensare che le attuali tariffe delle ricarche DC siano troppo alte?
Ho già scritto a Elon per lamentarmi che non ha “aperto” i due di Dorno, autogrill Milano Genova.
Dove che io sappia c’è una colonnina “non tesla” e “loffia” su entrambi i lati, ma risulta spesso inutilizzabile. Pet non dire sempre
Ecco. ☝️
(Seriamente: l’autostrada Serravalle a oggi è ancora praticamente “scoperta” nel tratto padano. Oserei dire geniale.☝️☝️☝️)
L’altra notizia è che i prossimi SuperCharger Tesla saranno a 900 kW con un nuovo standard proprietario aperto agli altri costruttori.
A che tensione sarà quoesto nuono standard, 400V, 800V, o …?
Oltre allo standard di carica e protocollo di comunicazine tra auto e stazione di ricarica, i costruttori di automobili dovrebbero concordare uno standard comune per la posizione della presa sull’auto, in modo da permettere ai costruttori delle aree di servizio di ottimizzare la posizione della colonnina ultrafast rispetto alla piazzola. Più di una volta mi sono trovato nella situazione di dover spostare l’auto perché il il cavo (tra l’altro non piccolo e pesante) era troppo corto. In una occasione per poter collegare la mia auto sono dovuto entrare contromano nel parcheggio (molto stretto, e limitato spazio di manovra) riservato alle colonnine.
pare andrà sia a 900 A – 500V che a 1000V. Il Cybertruck potrebbe essere il primo veicolo ad abbandonare la piattaforma 400V per passare alla 800/900/1000V. Vedremo. Anche il Tesla Semi dovrebbe adottare gli 800V ma non c’è conferma ufficiale …
Ottima notizia per le mie prossime vacanze in Italia.
Ma, gli altri operatori di stazioni ultrafast stanno a guardare, o hanno cantieri aperti?
Non sono un sostenoter che in Francia le cose vanno sembre meglio che in Italia. Ma riguardo a stazioni di ricarica ultrafast, dopo anni di immobilismo, ora stanno procedendo velocemente. Un appassionato di auto elettriche ha creato questa pagina web che riporta la situazione attuale per le stazioni di potenza superiore a 100 kW. https://www.google.com/maps/d/u/0/viewer?hl=fr&ll=46.62854423895616%2C2.1754276499999925&mid=1Di2pheZgnNojK5WxfT-D40dyAuKRvO5L&z=5
Lo stesso autore ha recentemente scritto su Twitter che in questo momento ci sono 200 stazioni in construzione https://twitter.com/DSchoelens/status/1592938895859417089
Suggerimento per la redazione di Vaielettrico, potreste pubblicare un articolo con la lista e la mappa delle stazioni ultrafast in funzione e quelle attualmente in costruzione?
Grazie e saluti dalla Francia.
P.S. Non rispondetemi che per le mie vacanze posso starmene in Francia. Preferisco di gran lunga l’Italia.
Ma in questo momento pare che gli italiani non siano molto popolari in Francia…
un po’ un casino…vedi un supercharger e non sai se è uno di quelli abilitati oppure no…
Vederlo un SUC è già un evento, di solito sono tutti ben nascosti dentro o dietro Hotel e Centri Commerciali.
Nessun problema, ai supercharger “grandi” c’è posto per tutti.
Quello di Dalmine p.e. ha 20 stalli ma almeno 15 durante la giornata sono liberi.
Ottima NOTIZIA !