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Autonomia dichiarata e reale: troppa differenza, non compro

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Autonomia dichiarata e reale: troppa differenza, stando così le cose non compro. Pietro era intenzionato ad acquistare una Volvo EX30, ma a questo punto…Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it
autonomia dichiarata e reale
Fonte: rilevazioni di “Quattroruote”.

Autonomia dichiarata e reale: “Volevo la Volvo EX30, ma guardando i dati delle prove…”

punto interrogativo“Sono un appassionato del mondo automotive, in particolare sto seguendo con interesse l’evoluzione che sta avvenendo, grazie all’elettrico. Personalmente ritengo che sia fondamentale passare alla mobilità elettrica, incrementare l’utilizzo delle energie rinnovabili, costruire e adeguare le abitazioni verso zero emissioni.
Come molti, anch’io sono interessato all’acquisto di un auto elettrica, in particolare della Volvo EX30. Sono andato a vederla, molto bella, prezzo competitivo per un marchio Premium, prestazioni ottime, interni minimalisti ma di qualità elevata. Praticamente mi ero quasi convinto ad acquistarla, fino a quando ho letto le prove strumentali del centro prove di Quattroruote, uscito in Gennaio, relativo alla versione Single motor extended range.
Il risultato della prova che mi ha sorpreso negativamente, è stato quello sulle percorrenze medie e autonomia (in alto a destra).

autonomia dichiarata e reale“Dichiarare dati non veritieri è una pessima abitudine”

Notate la differenza di 150 Km in meno rispetto al dato omologato. Attenzione, chi è  interessato al modello base della EX30, avrà un’autonomia media molto inferiore a questa. 
Ritengo inaccettabile la pessima abitudine, comune a molti costruttori, di dichiarare dati non veritieri, rispetto al normale utilizzo dell’auto. Sappiamo che l’autonomia è  una delle preoccupazioni maggiori per i potenziali acquirenti delle auto elettriche. Insieme alla carenza nel nostro Paese di punti di ricarica, di colonnine non funzionanti, occupate da abusivi e la mancata possibilità di utilizzo della carta di credito. 
Aggiungiamo il costo elevato dell’energia, se non ho un abbonamento (ma perché dovrei abbonarmi costringendomi a consumi che non sempre sono in grado di utilizzare?). E la difficoltà di avere una wallbox se abiti in condominio. Sono consapevole che l’elettrica ha molti vantaggi sulle auto termiche, ma fino a quando non risolveranno questi problemi la diffusione in Italia sarà molto lenta. Io ho deciso di posticipare l’acquisto e magari attendere l’arrivo sul mercato di batterie più performanti“. Pietro Gabusi

autonomia dichiarata e realeAutonomia dichiarata e reale: l’importante è saperlo prima

punto interrogativoRisposta. Per una volta non ci sentiamo di colpevolizzare i costruttori, che sono tenuti a omologare le loro auto rispettando i parametri fissati con lo standard WLTP.
Purtroppo si tratta una serie di test realizzati a temperature e velocità che nella maggior parte delle condizioni reali divergono dai risultati reali, rivelandosi troppo ottimistici. Di fatto il dato che poi viene dichiarato dalle case si rivela attendibile solo se si viaggia in città e con temperature accettabili.
Col freddo e a velocità più elevate, condizioni a cui si è svolta presumibilmente la prova di Quattroruote, i risultati sono quelli indicati nella tabella. L’importante, queste cose, è saperle prima, in modo da potersi regolare e scegliere un’auto con batterie e autonomia adatti al nostro uso vero. Pochi giorni fa abbiamo messo in guardia un altro lettore intenzionato ad acquistare la versione della EX30 con 344 km di autonomia. Uomo avvisato…

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80 COMMENTI

  1. Boh. Io non mi capacito. Ho una Kona 64 e ogni volta che faccio un viaggio superiore ai 60/80 km. controllo i km reali e quelli indicati dall’indovinometro. Al ritorno a casa, invariabilmente, i due dati coincidono precisamente, o al massimo con uno scarto di una decina di km se faccio tratti stradali con un forte dislivello. E questo va ormai avanti da due anni e 33 mila km. Ho imparato ad usare il recupero dell’energia usando le alette al volante, e anche questa forma di grande flessibilità, secondo me, ha un forte impatto positivo sull’autonomia. Il risultato è che il dato originale dell’autonomia fornita dalla casa, che è di 484 km. è arrivato ad oltre 600 in estate e circa 500 in inverno. Tutto dipende da come si guida: se hai il piede sportivo anche il ciclo WLTP te lo puoi scordare….Il bello è che succede la stessa cosa con le auto termiche: fai presto a consumare il 30% in più con una guida sportiva, ma di questo nessuno parla….

  2. Invito tutti ad andare a vedere il video su Youtube di 4R di un viaggio fatto con la Mazda ibrida, dove hanno ottenuto un consumo per la parte elettrica, dato empirico e verificato, che è stato, nello stesso video, sconfessato dal centro prove. A riprova (scusate il gioco di parole) che il centro prove ha un modo tutto sui di rilevare i dati, metodo che si discosta dalla realtà.
    Da possessore di un’auto elettrica posso mettere la mano sul fuoco che la Volvo EX30, soprattutto in estate, faccia più di 300 km in autostrada. E sono certo che youtubers noti, a incominciare da Paolo,

  3. Ma tutti quelli che scrivono qui lamentando dell’elettrico e della lobby che ci vuole imporre questa cosa, sono gli stessi che fino a 2 anni fa gridavano contro la lobby dei petrolieri?
    Da cattivi i paesi OPEC ora sono diventati i buoni…
    Così per capire eh…

  4. Non riesco a fare una colpa all’autore della lettera. Dal suo punto di vista ha pienamente ragione.
    Aggiungo: perchè uno dovrebbe prendere oggi a prezzo pieno un’auto che manterrà quell’autonomia (scarsa) anche tra 10 anni? Giustamente chi l’auto la paga, attende.

    Però delle due è una…o nasce un circuito di professionisti (alla faccia della perdita di posti di lavoro) che si occupa di aggiornare le batterie delle auto man mano che la tecnologia avanza, oppure temo che le vendite non decolleranno mai, fino all’avvento di batterie “serie”.

    Perchè giunti a questo punto è evidente che l’utente che ritiene accettabile fare soste di 20/30 minuti in autostrada ogni 2 ore, l’auto elettrica l’ha già acquistata e se la sta godendo. Chi questo “pedaggio” non lo accetta, e sono la stragrande maggioranza dei potenziali acquirenti, resta in finestra.

  5. Non andrò mai ad elettrico. Ho due gasoli che fanno rispettivamente 20 e 25 km/l., autonomie di percorrenza impressionanti e velocità massime di oltre 240 km/h che, sulle autostrade tedesche posso tenere costanti nel tempo. Le vs. elettriche fanno altrettanto?? L’elettrico (a mio modestissimo avviso) è l’ultima di una serie di panacee imposte dall’Uee e da governi miopi di stampo talebano per coercizzare le masse e privarle delle libertà di scelta. Leggetevi, solo per citare un esempio, il Sole 24 ore per verificare come ho fatto io da dove provengono veramente le sostanze inquinanti che generano allarmanti preoccupazioni in tema di inquinamenti e biodiversità. Massimo rispetto nelle vostre scelte, intendiamoci, ma…..voi attaccate la spina e pregate il vostro Dio di arrivare per tempo a destinazione, ragazzacci green ed ecosostenibili!!

    • E sentiamo, secondo il modestissimo parere di Stefano, la soluzione all’inquinamento provocato dal trasporto su gomma qual’è? Se non è troppo modesto per dircelo si intende.

    • è quel MAI che ti frega… Io sarei molto concorde nel fatto a voi che come siete per il NO completo vi direi va bene ma se fra qualche anno le cose dovessero cambiare talmente tanto da rimpiangere anche il gasolio a quel punto potete anche andare a piedi mezzi pubblici o bicicletta e siamo apposto!!!!!!!

      • Ma figurati, prima o poi si convertono (e abbiamo un recente e clamoroso esempio proprio qui su queste pagine) e da quel giorno diventano più realisti del re.

    • Sapessi a 240 km/h il tuo gasolio quanti mille mila km fa con un litro… ma che vi frega della germania?? il falso mito dei “senza limiti”… peccato che sono molti di più i tratti limitati a 120 o anche meno, basta andarci una volta nella vita in Germania per accorgersene..
      e poi la biodiversità che c’azzecca? ah già fa figo inserire parole a caso

      • questo non ha nemmeno idea di cosa sia la grammatica, figurati se ha “2 gasoli” che fanno 390 all’ora in autostrada su Asgard e arrivano a consumare 0,5 litri per 8700km… che si spara dritto senza mai andare in bagno… LOL

    • Avevo un collega al lavoro che ha sempre dichiarato “Mai userò un computer per fare quello che devo, vado così bene con il mio blocco note, il telefono e la posta ordinaria”, immagina come è andata a finire.

  6. Fanno passare auto che non hanno più nulla, nemmeno l’autonomia, come Premium. Fortunatamente, questo utente si è ridestato. Sarebbe sufficiente che le case madri dichiarassero l’autonomia a 110 o 130km/h, indicando la temperatura esterna. Fortunatamente, esistono le prove applicate non ufficiali.
    Il wltp, tra le righe, suggerisce che le auto elettriche siano un prodotto per città e zone limitrofe se descrittivo di auto dal prezzo più contenuto.
    Indirettamente, l’invito diventa quello di avere due sistemi di viaggio: uno per la città, uno per l’extracittà.
    A mio parere, restando nel mondo auto, l’accoppiata migliore diventa car sharing in città, auto a noleggio per viaggi più lunghi.
    In coerenza con quanto sto proponendo, io sto usando il car Sharing in città (Udine. È non funziona benissimo), spendendo circa 1000e l’anno (escursioni in zone limitrofe comprese). Per l’extra città, per dirigermi altrove uso treni e aerei, se vado in altri centri urbani cerco un car sharing locale.
    Risultato. In dieci anni, ho messo un sacco di soldi da parte, senza che mi sia mancato mai nulla. Sfruttando i risparmi, posso permettermi una rendita minima, costante, sfruttando banalmente prodotti finanziari a rischio zero (conto deposito) o basso. Oppure potrei acquistare un garage e speculare su chi della proprietà ha necessità, psicologica o materiale.
    Sperando di avere un minimo ispirato o fatto riflettere.

    • Intanto il nome é tutto un programma e lo adoro anche se l’art.1 della ns meravigliosa Costituzione dice che la Repubblica é fondata sul pallone (a quanto pare 😜).
      Poi complimenti per la lucida presa di posizione, di minor impatto economico ed ambientale.
      Io i treni e gli aerei li usavo per le vacanze prima dei figli ma ora, che cominciano ad essere più grandini per allargare il raggio, trovo tariffe esagerate e spesso non convenienti per quattro persone.
      Wait and see

    • Perfettamente d’accordo con lei tranne il riferimento del WLTP per favorire le elettriche: è il medesimo per le termiche, è nato nel 2015 (anno di definizione) e sostituiva il NEDC.
      La macchina è un pessimo investimento: infatti è un costo, auto da collezione escluse, e chi fa meno di qualche migliaio di km all’anno spenderebbe meno girando in taxi, probabilmente.
      I treni sono ultra convenienti se si viaggia da soli, già in due…

    • Anche la SMART Elettrica dicono 150 km. Di Autonomia, ma 2 Giornalisti del Settore Auto, l’ hanno Provata e la Percorrenza e’ Stata di 89 km. !!!!

      • io ce l’ho, quella meno recente tra l’altro e ti dico che 130 km in wltp li fai tutti… certo, se poi cominci ad andare in autostrada e la usi fuori dal suo contesto, con una batteria da 17 kw, cosa pretendi?

        • Pure io ce l’ho, per l’ultimo dell’anno andata e ritorno da Rimini a poco lontano da Lucca, 270 km. Ed altri 270 al ritorno, obviously!
          Niente autostrada, tanta avventura in sei ricariche totali!
          Ma, in giro, c’è da penare più per come siamo messi a stalli di ricarica, che per l’autonomia dell’auto, credetemi.

    • Ricordo che una volta la case davano tre valori per i consumi delle automobili: ciclo urbano, extra urbano e combinato. Era un po’ più complicato ma dava un quadro migliore.
      Alcune auto (leggendo dai commenti sotto) pagano il fatto di aver un powertrain inefficiente (e penso che questo incida sempre), altre auto hanno un’aerodinamica sfavorevole (che ti penalizza a velocità alte). Magari alcuni fanno un uso cittadino dell’auto e a loro interessa più quel dato, ad altri interessa più l’uso extraurbano.

  7. Questo sicuramente è un tema molto interessante bisogna utilizzare cicli d’utilizzo più pessimisti cioè con maggiori percorrenze in situazioni critiche quindi autostrada temperature molto basse od alte con velocità da codice cioè 135kmh, altrimenti inserire un range dal più pessimista al più ottimista…

  8. Wltp ok… È obbligatorio segnare il risultato…
    Però nulla vieta alle case di aggiungere le autonomie reali dopo un test interno, certo potrebbero mentire non essendo uno standard certificato e alterare le condizioni iniziali del test ma se mi scrivono autonomia ausostradale la metà di quella Wltp sarò tentato a prenderla per buona anche se possono aver mentito, se la mettono uguale saprò che il marchio fa il furbo e starà a me se comprare lo stesso da loro o meno…

    Certo basterebbe che lente che gestisce il Wltp crei uno standard dedicato alle elettriche in cui si prendono in considerazione i limiti della tecnologia, temperatura esterna e consumo in base al tragitto, evidentemente c’è un motivo per cui non lo han già fatto… Chissà qual’è più che altro 😅

    • Molte case hanno nel loro sito un simulatore che permette di stimare l’autonomia dell’auto in diverse condizioni di viaggio. A memoria dico Renault e Stellantis. Anche nel sito ABRP trova un simulatore analogo. Chilometro più o chilometro meno danno un’idea abbastanza realistica delle percorrenze.

      • La differenza sta nell’accesso al dato, un conto è averlo direttamente in pubblicità in tv giornali riviste e nei vari libretti in concessionaria, unaltro è scoprire che esiste il simulatore, cercarlo compilarlo etc per avere una stima, io sapevo di Renault ma perché vi seguo altrimenti col piffero hehe

        • non lo possono fare… loro sono obbligati a dichiarare i dati wltp, fine… poi sul sito possono mettere il simulatore, ma sulla pubblicità no

  9. Ritengo l’analisi del lettore molto corretta, le percorrenze sono sempre molto personali ed in questo momento su quest’auto non ci sono sufficienti feedback sulle reali percorrenze nella versione base.

    Se la sostituzione dell’attuale auto non è immediatamente necessaria sono d’accordo nell’attendere qualche mese piuttosto che fare un acquisto e scoprire che l’auto non è adatta alle proprie esigenze, se poi le percorrenze rimangono inferiori alla desiderata si faranno le dovute riflessioni.

    Al momento è fondamentale ricordare che nessuno è obbligato a passare all’elettrico, meglio attendere e fare un acquisto con soddisfazione.

    • Camillo hai perfettamente ragione.
      Tutti vorrebbero passare all’elettrico ma al momento le incognite sono ancora molte.

      Le batterie stanno subendo una rapido sviluppo,ne avremo di più capienti, più leggere e meno costose.
      Ma non per adesso, le date su cui molti costruttori sono intorno al 2030, non prima.

      Però oggi possiamo comunque acquistare o noleggiare un auto elettrica che soddisfi i nostri requisiti per un utilizzo quotidiano o per le vacanza.
      Ma dobbiamo però essere ben consapevoli che stiamo prendendo un prodotto in rapida evoluzione e che appena comprato è già da ritenersi vecchio.

      Certo tra qualche anno si potrebbe anche scoprire che il modo migliore per portare del carburante “elettrico” non siano le batterie.
      Ma una forma diversa di stoccaggio, che ad esempio non risente di certi limiti…
      A questo punto tutte le vetture elettriche dotate di batteria sarebbero ormai considerate medioevo…

      Chissà, le promesse tecnogiche per una alternativa seria ci sono tutte e il loro boom potrebbe scoppiare molto prima di quanto si immagini…

      • // Tutti vorrebbero passare all’elettrico ma al momento le incognite sono ancora molte.
        Le batterie stanno subendo una rapido sviluppo,ne avremo di più capienti, più leggere e meno costose.
        Ma non per adesso, le date su cui molti costruttori sono intorno al 2030, non prima. //

        Carletto, a mio modestissimo avviso è sempre una questione di definire le proprie necessità e possibilità, e poi di cogliere le opportunità del momento, soprattutto in campo tecnologico. Non si può dire sempre “adesso no perché il prossimo modello…”!
        Pensa ad esempio ad uno che abbia un box e che si trovi a dover cambiare la “seconda” auto di famiglia, quella che tipicamente si usa in città o extraurbano prossimo per fare 30, 40, 50, anche 100 km al giorno (casa-lavoro, fare la spesa e altri giri, scarrozzare i figli tra scuola e attività sportive, andare in palestra o al cinema…) e che ti accompagna per anni e anni: questo è il caso tipico in cui una buona auto di segmento A o meglio B è perfetta per le necessità che si hanno… e allora perché non pensare ad una elettrica?
        Avendo il box, si ricarica quando si vuole comodamente a casa e senza doversi preoccupare di colonnine, abbonamenti e astruserie simili. E per i viaggi lunghi c’è sempre la “prima” termica di famiglia, no?
        Certo, al momento i segmenti A e B elettrico sono piuttosto spopolati, ma non deserto, e già in questo 2024 si prospettano un po’ di nuovi arrivi a prezzi umani nonché nuovi e più intriganti incentivi che promettono risparmi davvero corposi.
        Ecco, se anche solo il 50% di coloro che sono nella situazione descritta passassero all’auto elettrica, sarebbe già una rivoluzione. Senza aspettare, aspettare, aspettare…
        Per inciso, è esattamente il mio caso.

        • Dipende sempre dallo stato della macchina attuale, se la sostituzione non è impellente perché è in buono stato allora attendere qualche mese o anche il prossimo anno per avere dei feedback reali non c’è nulla di male.

          • Camillo, io scritto esplicitamente di una famiglia che «si trovi a ***dover*** cambiare la “seconda” auto di famiglia» perché intendevo ovviamente la stessa cosa.
            Sarebbe poco intelligente sostituire un’auto che, anche se vecchia, fa ancora bene il servizio che le chiedi senza costare troppo di manutenzione. Ma ad un certo punto si arriverà a doverla cambiare, giusto? Ed è a quel punto che dovrebbe scattare la curiosità di “pensare fuori dalla scatola”…

    • Purtroppo, l’incoerenza del sistema è quella da te descritta. I treni costano molto, sopratutto se non prenotati prima (cosa peraltro non sempre attuabile). Tutto il contesto, se il mondo elettrico non è pronto, dovrebbe agevolare la condivisione del territorio col minor impatto ambientale possibile.
      Invece, gli sforzi in tal senso sono frammentari.
      Bastacalcio è un nick piuttosto polemico: ancora non riesco a digerire certe incongruenze di quel mondo, dispotico ormai; metterei un tetto agli ingaggi percepibili dai calciatori, tale che il surplus guadagnato verrebbe automaticamente usato per altri scopi (sanità, insegnanti, infrastrutture, ecc); ovviamente, so che questo è un delirio di utopia.

  10. @Massimo Degli Esposti
    Non sbaglia.
    Non ho tempo da perdere con chi (in un’altra chat) non capisce ciò che dico e offende gratuitamente dandomi del mediocre o dell’invidioso, senza peraltro conoscermi.
    Io cerco di discutere civilmente, se mi è permesso.
    Lei che dice? E’ d’accordo o preferisce altri tipi di interlocutori?

    • Credo che lei non si sia reso conto del livello del dibattito in questo blog. Qui lettori che conoscono a menadito pregi e difetti delle attuali auto elettriche, perché le guidano da anni, si scambiano informazioni, giudizi e consigli. Lei cos’ha da dire? Che “la tecnologia attuale è già vecchia”? Lei cosa ne sa? Ecco perché le consiglierei di non perdere tempo a scriverci. Cominci a leggere e ad imparare.

  11. Concordo sul fatto che le richieste di Lucas in tema di omologazione sono a dir poco fantasiose.
    Mi permetto di osservare, però, che contro-argomentare con l’utilizzo di certi epiteti (anche se solo implicitamente riferiti al proprio interlocutore) non mi sembra molto equilibrato.
    Soprattutto se a farlo è colui che dovrebbe moderare la discussione.
    D’altronde, il tema dello scostamento tra l’autonomia dichiarata dalle case costruttrici e l’autonomia che l’automobilista rileva su strada dopo l’acquisto della vettura è un tema molto sentito dai consumatori.
    E il discorso vale pure per le ICE.

  12. Autonomia 0-100% a 120km/h costanti a 15 gradi.
    Il dato più facile da calcolare (vai a Nardò e metti il cruise control) e che non viene MAI dato.
    Quello dice tutto di un’auto (e farebbe capire quanto pessimi siano molti dei suv sul mercato, elettrici e non).

  13. Io ho una Mokka-e 50kWh e in questa stagione viaggio a una media di 18kWh/100km tenendo conto che percorro per il 90% extraurbano, mai città, 10% superstrada. Significa 260km di autonomia. Auto parcheggiata all’aperto quindi batteria che deve scaldarsi tutte le mattine. In estate cambia tutto, sono nella media di 15,5kWh/100km quindi quasi 300km di autonomia. In montagna in estate ho fatto 160km con il 50% di batteria quindi in piena media WLTP. Col freddo becco (-7°) a fatica faccio 220km. Ho imparato che Mokka-e soffre molto il freddo, non so se sia una caratteristica della vettura o perché non dispongo del box

    • Se ti può consolare non è l’assenza del box, è quanto riesce a fare questa piattaforma.
      Se ricordi, ho la sorella eC4, la tengo in garage coibentato (quindi a +10°C rispetto a T.Ext) e farò un 70% extraurbano e 30% urbano.
      Bene, i consumi sono più o meno gli stessi nonostante un po’ di impegno nel veleggio e guida predittiva.
      Solo il mio FV riesce ad essere più variabile tra estate ed inverno ma se questo è il prezzo, io compro

  14. Caro lettore,
    quello è un test su di un circuito di prova, il loro (di 4R). Vale come confronto tra auto provate nello stesso circuito, fine. E a differenza del WLTP che è automatizzato, in un contesto reale dove chi guida è un essere umano, le differenze possono essere rilevanti anche all’interno di un circuito di prova standard perchè influenzate dallo stile di guida del singolo guidatore e addirittura entro certi limiti, pure pilotate: perchè se faccio il mio test standard con una macchina che voglio mettere in cattiva luce, disattivo la frenata rigeneratrice, ad esempio (questa impostazione non viene riportata ai fini del test) e poi dico che consuma più di quello che si crede (caso limite per dire che soprattutto in percorsi misti o urbani può essere persino forzata la mano). E cambia anche con la temperatura, ma non quella esterna, quella di partenza: se il veicolo è in garage a 20° e la temperatura esterna è di -20°, vale la temperatura di partenza, prima che una batteria da 500 kg si raffreddi…. Viceversa se la tengo, volutamente o meno, in esterno per 24 ore, allora sì che la temperatura fredda condizionerà sensibilmente la mia prova. Fino a prova contraria, 4R non fa queste cose e tratta tutti i marchi allo stesso modo (….)
    Non c’è da stupirsi che consumi di più del dichiarato. La confronti con altre auto provate sempre da loro, questo è l’unico confronto sensato che si possa fare e anche abbastanza veritiero, senza fasciarsi la testa.

    Per la cronaca, il mio consumo medio di guida, inclusivo ovviamente di uso di clima e riscaldamento che nel test WLTP è espressamente escluso perchè spento, su oltre 40.000 km, è leggermente migliore del WLTP.
    Cerchi di ottenere un test drive di 1 giorno, si faccia il suo percorso standard casa-lavoro-casa-supermercato-palestra-scuola-casa e cerchi di capire se nell’uso normale deve caricare un giorno sì e l’altro pure o una volta alla settimana e se ne freghi dei chilometri dichiarati/rilevati.

    • La conclusione non cambia. Ciclo o non ciclo, pilota o non pilota ste autonomie (salvo non ti metti sotto il sedere pacchi batteria da 100-120kw) sono ad oggetti mediocri.

      • Dipende sempre e comunque dall’uso che si fa dell’auto, Vincenzo, come è già stato rilevato.
        Per me che in autostrada vado 10 volte all’anno e oltretutto da sempre, anche con la mia ultima termica (Audi 2.0 TDI Avant), tengo la velocità di crociera di 110 km/h – cioè da quando ho cominciato a pagarmi da solo il carburante per la mia auto 40 e passa anni fa e mi accorsi che ai 110 consumavo anche il 10-15% in meno che ai 130 –, per cui il dato del consumo autostradale mi lascia abbastanza indifferente e mi interessa molto di più il consumo urbano ed extraurbano.
        Infatti ho scelto una Renault Zoe, perfetta per urbano ed extraurbano e con tutti i limiti del caso in autostrada e ben ponderati.
        (…poi anche la Zoe può dare delle belle soddisfazioni, come lo scorso 16 agosto, quando io e mia moglie riuscimmo ad andare al mare e tornare (per un totale di 280 km di autostrada ai 110 più altri 50 di extra e urbano) partendo con il 100% e arrivando a casa con il 9%… 😎😎😎)

    • “Fino a prova contraria, 4R non fa queste cose e tratta tutti i marchi allo stesso modo ” Dal momento che le prove sono certificate, mi sento serenamente di dire che sono d’accordo su questa frase.

    • Mi risulta che usino un ciclo standadizzato realizzato su pista. Argomentare che deliberatamente vogliano mettere in cattiva luce qualcuno, che ha fornito la vettura in prova, con dati strumentali aggiustati, suona tanto da teoria del complotto. Il test di 4R e’ forse severo ma lo stesso per tutte le vetture testate.
      4R riporta poi il consumo di energia immessa e consumata, non solo quella estratta dalla batteria.
      Il valore letto in vettura, in caso di test drive, puo’ essere aggiustato dall’algoritmo di bordo. Tra 4R e quello, io direi 4R tutta la vita.

      • “con dati strumentali aggiustati” assolutamente no, non ho né scritto né inteso quello, le prove strumentali sono indiscutibili. Ho espressamente fatto riferimento alla disattivazione della frenata rigenerativa a titolo di esempio di manipolazione che sfugge a qualsiasi misurazione strumentale e che altera anche del 25% i consumi urbani e che un driver potrebbe fare senza che nessuno se ne possa accorgere, lui escluso. 4R odia(va) Tesla, ma non penso certo che ci sia un accordo tra giornalisti, tecnici e collaudatori volto a falsificare dati, questo sarebbe davvero complottismo gratuito. Che poi si esaltino difetti e si minimizzino pregi, questo rientra nella scelta editoriale e nel campo delle opinioni, discutibile ma legittimo.
        La strisciata di uno strumento certificato è indiscutibile.
        Quanto al fatto che l’OBC possa dare i numeri, senz’altro: ma io un amperometro sulla presa di ricarica e so cosa entra, più di quello non può uscire!!

        • Mi permetta, ma come farebbero a disattivare la frenata rigenerativa? Mi riferivo a quello con “dati strumentali aggiustati”

  15. Bisogna vedere quanto veritiera è la prova di quattroruote… Non mi pare che brillino per spinta verso l’elettrico! Facendo il conto con 69 kWh di batteria per percorrere 315 km vuol dire 4,6 km a kilowattora ovvero un consumo di circa 22 kWh/100 km. Essendo un dato medio lo vedo piuttosto elevato, anche se il motore è potente credo che quel consumo possa essere attribuito ad auto ben più grandi rispetto ad una ex 30….

    • “Bisogna vedere quanto veritiera è la prova di quattroruote… Non mi pare che brillino per spinta verso l’elettrico! ” Sta insinuando che Quattroruote pubblichi dati falsi? Abbia il coraggio di dire ciò che pensa.

      • Con l’auto elettrica non ci sono dati veri e dati falsi, la variabilità tra due condotte di guida è però enorme.
        Io vi sfido a passare alcuni giorni a Davos (non durante il wef) e guardare il parco veicoli circolante. Vedrete enyaq, id.4, ioniq5 a volontà, oltre alle immancabili Tesla. Le targhe vanno dai locali grigioni a Zurigo fino a Basilea. Questi ultimi non avrebbero percorso 300 km in autostrada, in salita, in inverno con un’autonomia di 100 km!

  16. L’autonomia di un auto elettrica dovrebbe essere dichiarata paese per paese e nel contesto delle peggiori condizioni.

    Poi una ulteriore dicitura con:

    Autonomia invernale,estiva, primavera/autunno (ovviamente inverno ed estate con clima acceso a 20°)

    • Certo, poi per ciascuna stagione aggiungiamo:
      in autostrada a 90, 100, 110, 120 e 130 km/h
      in citta piccola
      in città media,
      in una metropoli
      in extraurbana pianeggiante
      in extraurbana in salita,
      in extraurbana in discesa
      in extraurbana tortuosa
      in extraurbana rettilinea.

      Ma santo cielo, siamo tutti deficienti?
      Dopo una settimana di utilizzo anche un cretino ha già capito come funziona.
      E se non basta, spende 50 euro, monta il navigatore PCC o ABRP e prima di partire sa già al millimetro quanta strada potrà fare.

      • Il problema e’ che vorrebbe saperlo prima di buttare 35000 euro su una macchina e dopo una settimana accorgersi che ha sbagliato l’acquisto

        • Sentito parlare di Internet?
          È incredibile: ci si trova Vaielettrico (che è il massimo! 😎), millemila altri siti di informazioni, forum di discussione, canali YouTube con tutte le prove dell’auto che ti interessa, …

  17. Io non guardo mai il WLTP.
    L’EPA americana è molto, ma molto più attendibile perché è una vera media effettuato su strade tra città e autostrade.inoltre viene pubblicato anche i test separati, città e autostrada.

    Poi chi continua ad aspettare e sognare batterie di 1000km di autonomia potrà farlo al lungo.
    Non ha nessun senso per 2 motivi:
    1) perché non ho mai incontrato qualcuno che pretendeva mai fermarsi su questa distanza. Neanche per mangiare, un caffè ma soprattutto andare in bagno? La gente non si rende conto che molto spesso il tempo passato e perso nell’autogrill basta ampiamente per ricaricare la vettura. Inoltre, quando uno fa benzina, deve stare lì con la pistola in mano e andare a pagare. Con l’elettrico il tutto si fa quando uno utilizza il suo tempo per cose migliori.
    2) per avere questa autonomia con un elettrica, anche con i progressi delle batterie, ci vorranno batterie enorme con un aggiunto di peso enorme da trascinare sempre con sé e dunque più peso = meno autonomia. Non ha nessun senso. E tutti gli annunci di EV con 1000km se sono misurato con lo standard WLTP, sappiamo che cos’è vuol dire nella realtà.
    Oggi con una vettura con 65 a 75 kWh di batteria, uno gira tranquillamente e con molto più piacere. Sapete che c’è una marea di gente in giro che lavora con l’EV facendo molta strada.

    Poi il commento che in Italia finché non ci sono colonnine, che ci sono i condomini, ecc, ecc…. ma secondo voi, le altre nazioni sono così diversi? Tutti hanno la casa col box e con il caricatore e magari anche i pannelli voltaici?
    Siamo realistici e onesti nei commenti. Pensateci prima di scrivere….

    • ti do ragione in pieno… per natale ho dovuto affittare una fiat tipo in italia (dopo il mio primo mese con la niro ev) e ho fatto alto adige – liguria. con traffico da 5.30 son diventate 8 ore. ci siamo fermati per pranzo in autostrada. per pura curiosita’ ho controllato, visita al bagno e (ti giuro) rapido pranzo al selfservice perche’ non c’era coda… senza neanche far benzina 35 minuti…
      ma davvero c’e’ gente che pensa di fare 1000km senza fermarsi? da giovane facevo bruxelles liguria, 1200 km, qualche volta in giornata, ma almeno due soste le facevo sempre….

    • Sono sostanzialmente d’accordo. Prendedno per veri i dati di Pietro direi che fare 235 chilometri sia più che sufficiente per effettuare una sosta in un lungo viaggio. Personalmente è anche una occasione per non fossilizzarsi all’interno di un’auto.

    • // Oggi con una vettura con 65 a 75 kWh di batteria, uno gira tranquillamente e con molto più piacere. //

      Concordo, con la sola integrazione come segue:
      “Oggi con una vettura con 65 a 75 kWh di batteria ***e una ricarica DC da almeno 150 kW***, uno gira tranquillamente e con molto più piacere.”
      A questa condizione, fermarsi ogni 2-3 ore non è più un problema, perché è già la normalità per il 99% delle persone.

  18. Forse il famoso wlpt andrebbe “formulato” su condizioni più difficili (temperatura e velocità) in modo da rappresentare maggiormente le condizoni peggiori.
    In tal modo sarebbe più difficile rimanere “sorpresi”.
    Però poi chi vende?

    • Poi non servirebbe comunque, perché alle stesse condizioni un utente inesperto consumerà di più che uno con esperienza di EV, con il “piedino” adeguato.

      • beh questa differenza si rileva anche fra mia suocera e me.
        Con la sua Panda, quando guido io, magicamente l’autonomia cresce. E guido mediamente più veloce di mia suocera.

        • Con l’elettrica il divario si amplifica.
          Ed è vero: non è necessariamente la velocità a essere la discriminante. Si risparmia evitando frenate brusche e ripartenze veloci.

  19. chissà se applica la stessa logica anche sulle auto termiche.
    andrebbe a piedi o in bicicletta perchè nessuna auto termica rispetta i consumi dichiarati.

    un minimo di elasticità mentale su

    • Non è la stessa cosa. Un conto è consumare più del dichiarato: non fa piacere, certo, ma è solo una questione economica alla fine. Invece fare 232km con una ricarica invece che 466 non è solo una questione economica (si spende oltre il doppio), ma anche e soprattutto di praticità, perché fermarsi ogni 200km massimo (nessuno arriva veramente allo 0%) ad ogni lungo viaggio non è per niente gratificante, nonostante qualcuno qui provi a far passare il messaggio contrario.
      Si può ribattere che anche l’autonomia reale delle termiche è inferiore al dichiarato… Ok, ma dopo tutto se si fanno 600km invece che 800 non importa a nessuno se con 5 minuti massimo si ripristina la piena autonomia. E poi nessuna termica in autostrada consuma il doppio del dichiarato.
      Quindi sì, il problema della mancanza di realismo dei cicli di omologazione impatta molto più le elettriche che le termiche. E neanche tutte le elettriche sono colpite allo stesso modo, perché alcune soffrono l’autostrada più di altre (rispetto al dichiarato). Quindi sarebbe proprio il caso di risolvere il problema con un nuovo ciclo di omologazione, per permettere alle persone di informarsi in modo più semplice e trasparente.

    • È sempre quello che dico anche io, prendete a noleggio una Tesla, anche per 1 mese e dopo si fanno le considerazioni finali.

        • e dove consigliate di ricaricarla?
          io abito in condominio dove la presa del box non regge nemmeno un asciugacapelli, figurati se devo ricaricarci una macchina.

          • Io l’ho ricaricata lungo il tragitto che ho percorso, una volta a casa, durante la notte, l’ho ricaricata ad una colonnina che sta a 200m da dove abito e l’ho disconnessa il mattino successivo. fred3000, in previsione che tu mi chieda che mezzo ho utilizzato per andare da casa alla colonnina ti rispondo subito, ci sono andato a piedi.
            Io ho la fortuna di abitare in un paese di 11000 abitanti che ha a disposizione 6 colonnine quick e una fast, e dove essenzialmente tutti hanno uno o due posti auto annessi alla propria abitazione, auto in strada forse ce ne sarà un 5%. Per quanto riguarda la presa elettrica devi solo capire la potenza massima che può erogare e alla maleppeggio adeguare l’impianto per poterti permettere di ricaricare. Se invece preferisci continuare ad usare la tua vecchia auto non c’è nessuno che te lo impedisce.

  20. Ho un BMW X3, motore diesel 2000cc, con un pieno a seconda di come e dove guido faccio da 700 a 1.100km, mi sembra normale che ciò avvenga anche per le elettriche.
    Semplicemente la forbice dell’ elettrico non è ancora per tutti gli usi.

    • Mi spiace per te che debba perdere del tempo a fare benzina, scusa gasolio, e spiace a me che tu emetta sostanze cancerogene e climalterante.

      • Suvvia Roberto, sono convinto che Matteo sappia benissimo cosa succede durante la combustione in un motore Diesel, ma il suo commento è stato molto onesto ed evidentemente una EV non fa ancora per lui, non vogliamo dargli del tempo per capire quando sarà per lui il tempo giusto?

  21. Purtroppo, la differenza tra il ciclo WLTP e i test su strada si acuisce ulteriormente con powertrain non particolarmente efficienti come quelli del gruppo Geely (La polestar 2 ha lo stesso problema, ma li hanno “risolto” installando batterie molto capienti).
    Aggiungiamoci la sagoma frontale alta della EX30 e il risultato è onestamente prevedibile.

    • É quello che credo pian piano si arrivi a fare.. tornare ad auto meno suv e piu affilate.. vedasi model 3 che in una prova di Paolo Mariano su un uso normale casa/lavoro consuma sotto i 10KWh / 100km… é inutile negare l’evidenza..
      Il suv non va a braccetto con l’elettrico… il commercio vuole forzare la mano mantenendo la moda dei suv sperando di riuscire comunque a fare la transizione ecologica.. ma ci si fa del male !

  22. La Volvo EX30 mi interessa, anche se ci vorrà tempo prima che debba cambiare la Cross, ma considerando l’ampia differenza tra i consumi omologati e quelli reali, cui aggiungere le variabilità legate al freddo ed all’uso autostradale (che mi interessa meno, ma bisogna tenerne conto) da subito ho pensato che l’unca versione da tenere presente fosse la “extended range”.

    Certo, leggendo i risultati di Quattroruote ci sarebbe da ripensare nuovamente al da farsi (e fortuna che di tempo davanti ne ho), tuttavia ho visto una Casa che sul sito offriva la possibilità di valutare l’autonomia cambiando una serie di parametri. Sempre teorico, ma aiuterebbe…

  23. Pietro, secondo te, Quattroruote ha la vera verità in tasca, se avesse scelto a caso 10 automobilisti e sempre a caso di 10 luoghi diversi in tutta Italia, i risultati sarebbero stati uniformi o probabilmente lo scarto tra quelli ottenuti sarebbe stato a dir poco apprezzabile?

  24. La media omologata della Kona è 484 km. Io, e so che vale per diversi altri utenti, in estate supero i 600 km di indovinometro.
    La media annuale è ben superiore ai 500 km.
    Hyundai ha mentito? No, l’autonomia è una cosa estremamente variabile.
    “Sapevatelo”!

    Al lettore consiglio una prova un po’ prolungata, prima di gettare la spugna.

    • Confermo!! Anch’io ho una kona64 ma sono macchine molto diverse…quando l’ho presa il volantino Renault della Zoe, molto onestamente ,-segnalava la possibile netta differenza invernale… e ho scelto la coreana che, oggi ,a zero gradi mi da ancora 405 km all’ ottanta percento. Ora è bene sapere prima le reali caratteristiche e la scelta del nostro amico merita rispetto!

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