Home Scenari Astypalea, l’isola che non c’è (in Italia)

Astypalea, l’isola che non c’è (in Italia)

3
Molti spostamenti all'interno dell'isola sono assicurati dai pulmini VW ID.Buzz.

Astypalea, l’isola che il Gruppo Volkswagen ha scelto come laboratorio di un mondo alimentato solo da rinnovabili, continua a fare passi avanti. Peccato non sia in Italia, ma in Grecia, Paese molto più ricettivo per questo tipo di iniziative

astypalea
Anche le auto della Polizia sono Volkswagen elettriche: qui una ID.4.

Astypalea: tutto elettrico, da auto e scooter alle case

I primi risultati sono stati resi da noti da Volkswagen in un report. “Le nuove soluzioni digitali di mobilità sono state ben accolte, con il 25% degli abitanti che utilizza il servizio di ride sharing Astybus. Negli ultimi 12 mesi trasportati clienti per più di 200.000 km. E quasi tutte le nuove auto da immatricolare a Astypalea sono 100% elettriche, passando da zero a 84 EV in un breve periodo di tempo”. Ma in gioco non ci sono solo le auto: il gruppo tedesco ha messo in campo anche Volkswagen Veicoli Commerciali e le due ruote Ducati e SEAT MÓ. Implementando la rete di ricarica pubblica e mettendo a disposizione incentivi per il passaggio all’elettrico di clienti privati e aziende. Oltre a fornire i veicoli a servizi pubblici locali (come quelli aeroportuali e di polizia). Dal 2024, poi, entrerà in funzione un parco fotovoltaico da 3,5 megawatt, con impianto di stoccaggio. Questi sistemi coprirono il 100% del fabbisogno energetico dell’isola per la mobilità e fino al 60% della domanda complessiva.

astypaleaVanno in pensione i generatori diesel da 5.000 tonnellate di CO2/anno

astypalea
Non solo auto: anche scooter e e-bike son fornite da Seat e Ducati.

Entro il 2026 il sistema sarà ulteriormente ampliato e, nella fase finale, coprirà circa l’80% del fabbisogno totale. Finora sull’isola l’elettricità è stata prodotta principalmente da generatori Diesel, che emettono fino a 5.000 tonnellate di CO2/anno. Lo studio scientifico che è parte del progetto mostra il livello di supporto alla trasformazione. Secondo VW l’80% delle persone ha una visione positiva dell’e-mobility e dei servizi connessi. Un netto miglioramento rispetto alla prima indagine condotta all’inizio del progetto (2021), sottolineando quanto sia cruciale fornire info adeguate su  tecnologie e servizi. Il ridesharing è molto apprezzato (il 97%) ed è gradita la flessibilita d’uso combinata con prezzi contenuti.  L’infrastruttura di ricarica, dall’altro lato, non è più vista come un ostacolo. Lo studio è condotto da ricercatori dell’Università dell’Egeo e di Strathclyde (Scozia), con 211 e 221 partecipanti. E valuterà il progetto su diversi anni, in tutte le sfaccettature, economiche e ambientali.

 

  • VW ID.Buzz: guarda la VIDEO-PROVA di Paolo Mariano

Webinar
Apri commenti

3 COMMENTI

  1. Mi piacerebbe sapere se sperimenteranno il V2G/V2H sull’isola perché avrebbe senso primo perché in questo modo le BEV farebbero da accumulo, secondo perché VW stessa se non erro ha dichiarato che tutte le sue BEV su piattaforma MEB sarebbero state predisposte dal 1° Gen 2023.
    Terzo si potrebbe valutare il contributo delle BEV nella smartgrid

  2. Secondo me molte isole dovrebbero offrire un servizio di car sharing elettrico e non fare entrare più auto. Niente traghetti, società di car sharing, autobus e auto private solo per i residenti sull’isola.

Rispondi