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Massimo Giannini ci informa: “Tesla costa 120 mila euro”

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massimo giannini

Il direttore de “La Stampa” Massimo Giannini è un collega che stimiamo. Si è fatto le ossa come giornalista economico e mai gli abbiamo sentito sparare un numero o una cifra a casaccio. Fino a questa sera, ospite di Lilli Gruber a “Otto e mezzo”, su La7.

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Il Tweet di Giorgia Meloni sull’incontro con Elon Musk

Si parlava della visita di Elon Musk a Palazzo Chigi dove ha incontrato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un incontro che «un pò mi inquieta» ha detto perchè, tra le altre cose, Musk si occupa di Neuralink. E da proprietario di Twitter, incalza la conduttrice, nonchè sostenitore dell’ultra destra repubblicana in America (ha dichiarato il suo appoggio al Governatore della Florida Ronald DeSantis nella corsa alla Casa Bianca) potrebbe aver promesso un appoggio del suo social alla destra sovranista europea in vista delle elezioni 2024.

Ma non è questo che ci interessa, quanto l’affermazione successiva. Secondo Giannini Elon Musk produce macchine (Tesla) «che costano 120.000 euro». Ma quando? Ma quali?

E nessuno in studio a La7 dice che costa un terzo

Gli altri ospiti insorgono in un chiacchiericcio confuso. Lo spettatore informato immagina che  almeno uno di loro dica: «Caro Massimo, il primo prezzo di una Tesla Model 3 parte da 36.000 euro». Invece no. Lo contestano perchè nel mondo «sono in tanti che possono permettersi quelle cifre per un’auto». E Giannini risponde lapidario: «Non dico di no, ma vi do solo un’informazione».

Eccola qui l’informazione. Ai più altri livelli professionali, per giunta. Poi ci chiediamo come mai il mercato delle auto elettriche in Italia non arrivi al 4%, mentre in Europa è al 13,6, e oltre il 15% nel gruppo dei Paesi d’elite, al quale riteniamo e pretendiamo di appartenere?.

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Giocattoli per ricchi? I fondi del bonus alle termiche

E ci meravigliamo, o ci indignamo, se il governo ha già in canna il siluro d’autunno: lo spostamento dei 390 milioni inutilizzati dal fondo incentivi per le auto a zero emissioni a quello, esaurito, per l’acquisto di altri benzina e diesel a “basse emissioni”?

Il governo si giustificherà sostenendo che le auto elettriche sono ancora troppo care, giocattoli per ricchi da 120 mila euro. Lo dice perfino Massimo Giannini.

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79 COMMENTI

  1. Non capisco il problema è Tesla o la penetrazione di auto elettriche? Perché Tesla è un’azienda privata, può difendersi da sola se lo ritenesse opportuno. La vendita di auto elettriche in Italia invece è un discorso diverso.
    Per inciso, le auto elettriche sono auto a zero emissioni tail pipe. Se si vuole essere precisi lo si dovrebbe essere su tutto.

    • C’è anche scritto in varie risposte della redazione: il problema è la percezione delle auto elettriche, giocattolo greenwasher per radical chic benestanti. Troverà centinaia di commenti su VE che scrivono “zero emissioni locali”.

  2. Invece di spostare gli incentivi delle elettriche su auto inquinanti potrebbero ampliare il ventaglio degli incentivi anche per la rottamazione di macchine euro 4-5

    • La rottamazione già comprende Euro 4. Se un incentivo non incentiva significa solo che è insufficiente. Basta alzarlo. Per esempio reintroducendo i 7.500 euro di bonus per i redditi medio bassi

  3. Massimo Giannini, giornalista che stimo per quello che scrive e dice normalmente, ha fatto una generalizzazione indebita (https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia). Così come è una generalizzazione indebita ritenere che Giannini (o chiunque altro) faccia sempre errori basandosi su un unico errore fatto.

    • Non è in discussione l’errore di Giannini (è innegabile, ma non compromette la credibilità di un ottimo giornalista), bensì quel che rappresente nella “percezione” dell’auto elettrica in Italia.

  4. Se la frase incriminata di Giannini è “Elon Musk produce macchine (Tesla) «che costano 120.000 euro»” mi sembra che si stia facendo troppo chiasso. Tesla produce macchine che costano 120.000 euro, così come Mercedes, Audi, Volvo, Jaguar, BMW e diversi altri costruttori che non cito per brevità. Ben diverso, e grave, sarebbe stato il caso se dopo il verbo “produce” fosse stato messo l’avverbio “solo”: in tal caso saremmo stati di fronte ad un falso bello e buono. Magari questa frase è incompleta, espone solo una parte della situazione, ma non si può dire che sia falsa. Purtroppo la reazione di molti mi sembra simile a quella che avevano certe madri in tempi, per fortuna, passati, quando veniva messa in dubbio la verginità delle loro figlie

    • Ieri sera ho scritto a memoria. Oggi, rivista la registrazione correggo: Giannini, ribattendo a Bocchino che cita Tesla, dice testualmente “Costa 120.000 euro”. Con il suo bilancono è più grave o meno grave? Di fatto, e nel contesto, sottolinea il concetto che è un’auto per ricchi. Tant’è che Bocchino replica: con il tuo stipendio te la puoi permettere.

      • Nel Dizionario della Lingua Italiana Garzanti la parola “bilancono” non esiste. Cosa voleva dire? Non mi sembra che la chiarezza sia una delle sue virtù

        • Bilancino, mi è scappata una o al posto di una i. Grazie per la puntuale correzione. Sono stato abbastanza chiaro?

    • -Magari questa frase è incompleta, espone solo una parte della situazione, ma non si può dire che sia falsa.-

      Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli e sorelle, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e OMISSIONI… 😉

  5. C’è uno studio sociologico e di marketing recente che mette in relazione reddito medio e quota di penetrazione delle vetture ibride o elettriche. Maggiore è il reddito medio della popolazione, maggiore è la quota di vendite di EV nelle varie configurazioni. Proprio per questo motivo il sud Europa, di cui storicamente ed economicamente facciamo parte (parzialmente perchè il nord d’Italia è per reddito medio e struttura economica assimilabile alla Baviera). Quindi non vedo cosa c’entrino le gaffe del dottor Giannini (macroscopica, in effetti) nei riguardi del mancato decollo, in Italia, delle vendite di EV. Se anche avesse dato l’informazione corretta, non avrebbe cambiato i dati macroeconomici che sono puntualmente confermati, mese dopo mese, dai dati di vendita.

    • Il Nord Italia ha effettivamente il reddito medio della Baviera. Ma la penetrazione delle Ev è quella della Spagna. Ci spiega come mai?

      • Principalmente perchè le auto elettriche non vanno a solleticare gli istinti più bassi e infantili. Se vuoi vendere un’auto elettrica a un italiano, devi semplicemente far affidamento su ciò che c’è di peggiore in lui. 😇🤭

      • Ci sono i limiti infrastrutturali e i mancati incentivi, molto generosamente distribuiti ai cittadini tedeschi, norvegesi, svedesi, svizzeri e spagnoli. Ciò nonostante la percentuale di vendite di BEV o altre EV in Lombardia come in Trentino-Alto Adige è molto superiore alla media nazionale e doppia o tripla di quella del meridione d’Italia, confermando i risultato dello studio che dice che la quota di mercato degli EV è maggiore là dove maggiore è il reddito.

  6. Comprate auto a benzina. Io devo risparmiare i bolli e il costo dei carburanti. Finché il 96% della popolazione paga le accise al posto mio, avrò comunque un privilegio.

  7. Penso che questa follia meriti una reazione ben più energica dei pochi commenti su un sito specializzato e tutto sommato di nicchia.. Bisogna fare “molto rumore”! il più possibile, e rintuzzare tutte le cazzate che l’informazione generalista da in pasto al grande pubblico, smenterli con la più ampia risonanza possible, è l’unica via. La potenza dei mezzi di informazione di massa è sottovalutata, si chiama propaganda, lo stiamo vedendo tristemente in Ucraina.. Mi rivolgo quindi alla redazione di Vaielettrico, diamoci da fare, con tutti i mezzi possibili…a me queste cose fanno una rabbia che se avessi i mezzi economici comprei uno spazio su un giornale per sbugiardarli…fortunatamente però, viviamo nell’epoca dei social, quindi esistono metodi più economici e altrettanto efficaci.. Forza dunque..

    • Sono assolutamente d’accordo ma sarà soprattutto la realtà a smentirli. Spiace soltanto per tutti quelli che crederanno a queste disinformazioni ne verranno maggiormente danneggiati.

  8. Giannini andava sul sicuro, dato che nessun giornalista smentisce mai le sparate deii politici (nemmeno le più palesi) era sicuro che nessuno avrebbe smetitio la sua.

  9. Suvvia, è semplice: Giannini direttore de La Stampa, giornale la cui proprietà risale a John Elkann (Exor), che lo ha nominato e che è concorrente di Tesla… (e che perderà il confronto).

  10. ritengo la ricerca spaziale e i viaggi spaziali inutili per l’umanita’. anche i viaggi proposti da musk una trovata per ricchi e molto impattante su inquinamento .

    • Ferrari e Lamborghini costano molto di più, giusto per avere delle prestazioni paragonabili ad una tesla da 120000 euro.

    • Ti dico solo che se hai un telefonino in mano devi ringraziare le missioni Apollo, e l’elenco delle invenzioni e scoperte grazie all’esplorazione spaziale sarebbe molto lunga.

    • Le ricadute tecnologiche del primo allunaggio sulla Luna sono utilizzate da cinquant’anni dall’intera umanità, franco zappa compreso, che può scrivere sul suo smartphone grazie alla tecnologia satellitare sviluppata con “l’inutilità” della ricerca spaziale.
      Se franco zappa si documentasse, saprebbe ad esempio perchè per i Falcon e Starship si è scelto come carburante il metano piuttosto che l’idrogeno, per rimanere nel campo di Vaielettrico. Se franco zappa si documentasse saprebbe ad esempio che Starship usa come sistema di sgancio tra il primo e il secondo stadio un sistema “a vite” anzichè bulloni esplosivi utilizzando componenti Tesla. Sono una trovata per ricchi: come le auto elettriche, vero? Starlink? inutile. ISS? Inutile. Allunaggio? Inutile. Questo commento? Inutile.
      Molto impattante su inquinamento? Assolutamente sì. Fintanto che non utilizzerà metano ottenuto da CO2 estratta dall’atmosfera: a quel punto sarà ad impatto zero. Eh, si, gli e-fuel mica sono solo per i clienti Porsche…

      • Caro Guido, non ci perderei nemmeno tempo a commentare il nostro Franco. Soprattutto per il fatto che non capisco cosa c’entri il suo commento con l’articolo.

  11. Quindi il problema è che sto signore dice che una tesla costa 100k, non di cosa abbia parlato muskio con mussolina? Io mi preoccuperei piu di questo, e avrei paura, i listini li sanno leggere pure i bambini…

  12. Purtroppo questi pseudo giornalisti (…..) sono lo specchio dell’informazione mainstream di cui l’Italia è afflitta.
    I canali giusti ci sono per informarsi obbiettivamente quindi sfruttiamoli e risparmiamo 5 euro per della carta che non va bene nemmeno per la toilette.

  13. Forse Massimo Giannini, come Nicola Porro e Corrado Formigli, sbavano per una Tesla da 120mila euro o più, ma non se la possono permettere.

    Tutta invidia quindi?

    Se non me la posso comperare io, non se la deve comperare nessuno e spargo notizie false per mandare i concorrenti nel panico e nella disperazione!

    Sembra una vecchia tecnica psicologica che si usa in guerra e in amore.

    • Credo che se la possano permettere tutti e tre, ma fanno più soldi a dire quello che la gente vuole sentire piuttosto che dare le informazioni oggettive. “non può essere falso, dice esattamente quello che penso” letta su FB.

      • No, no, non intendevo in “quel senso”. Almeno, dopo il “canotto” Ikarus di D’Alema, non mi faccio più alcuna illusione sulla morigeratezza non soltanto dei personaggi pubblici di destra, ma neppure di quelli di sinistra. Capisco però che potesse fraintendersi facilmente, visto che Giannini parlava del vil denaro.

        Intendevo che, pur desiderandola, “non possono permettesela” per la carica che hanno, per chi o per cosa rappresentano socialmente, per i loro fan, per l’etichetta della loro parte economica, politica, religiosa. Non tutti hanno abbastanza potere da andare una sera a cena con il cardinale e la sera dopo a una cena elegante.

    • Forse quelli che hai citato non si possono acquistare l’auto che citi, ma mi piacerebbe sapere quanti avrebbero acquistato un auto elettrica senza gli incentivi che tutti gli italiani hanno regalato delle loro tasse achi acquista auto da da quasi 50.000 euro

  14. Prezzo model s “da 108 mila €”, prezzo model x “da 118 mila €”, o queste sono tesla solo quando vi fa comodo, facendo record di autonomia e i tempi al ring?
    Non esiste solo model 3 e model y, percui non vedo un’informazione falsa, magari incompleta, ma certamente non falsa.

    • È lo stesso modo di dire che un pieno di kW in autostrada costa 0.95€, senza però menzionare la possibilità di fare gli abbonamenti.
      Come dire che una tariffa telefonica mobile costa 20 cent di scatto alla risposta, più 23 cent al minuto: oddio 10 minuti sono 2,50€ e se attivo internet sono 2€ al giorno, oddio 60€ al mese.. la tariffa esiste davvero, ma chi la fa?

    • Possiamo tranquillamente dire che le BMW costano 130.000€ (Serie 7), le Mercedes costano 130.000€ (Classe G), le Audi costano 180.000€ (Audi serie 8), corretto? O meglio: non falso.

      Le BMW/Mercedes/Audi costano più di 130.000€: l’Italia è un paese per ricchi.

      Tesla Model 3 rappresenta il 42% del venduto complessivo di Tesla, Model Y rappresenta il 48% del venduto. Model S + Model X + Roadster rappresentano il 10% (dati aggiornati a marzo 2023, nel frattempo, dato che la Model Y è l’auto più venduta del mondo indipendentemente dalla motorizzazione, possiamo presumere che le percentuali siano in realtà già cambiate).

    • Ma che razza di argomentazione è la tua? Utilizzando la stessa logica potremmo dire che le Peugeot costano più di 70.000 € perché il prezzo della 508 SW PSE Hybrid è di 72.320 €?

      • Certo che se un’auto mi costa sopra i 70€ (che oltretutto è una versione speciale di un modello ben più economico) su tutto un listino non lo posso dire. Ma qua se io apro il sito tesla trovo 4 modelli (semi escluso dal discorso), di cui 2 superano i 100 mila euro.
        E per il discorso di Guido, simpatico perché facilmente attaccabile, al mondo si vendono più classi a, b, c della mercedes, o classi g o s? Nonostante le prime 3 costino (versioni amg escluse) attorno ai 50/60 mila euro, nessuno penso che abbia da obbiettare all’affermazione “mercedes fa auto per ricchi” , o sbaglio?

        • Si, sbagliato, l’ultima frase si chiama “argomento fantoccio” e risponde ad una obiezione su qualcosa che io non ho scritto.
          Il 90% del venduto di Tesla è costituito da auto che costano MENO della META’ dei 120.000€ dichiarati: il giornalista ha detto una fesseria omettendo il 180% (il doppio del 90%) della verità. Se questo è giornalismo, io sono Roberto Bolle.
          Se mi chiede se nel mondo si vendono più classi G o A significa che non ha capito quello che ho scritto, magari una rilettura del mio commento aiuterebbe. Se non aiuta, mi spiace, fine della questione.

    • Per parlare dei prezzi prendiamo il top della Tesla. Se parliamo delle autonomia parliamo della Dacia.

      Ma i veicoli a motore che non hanno spazio di carico? (Sotto la sella del cinquantino ci sta poco o nulla)

  15. Trovo allucinante che si sia fatto incontrare Elon Musk con il Ministro degli Esteri ma non con quello delle Imprese e del Made in Italy (ex MISE).
    Poi ci chiediamo come mai l’Italia è scesa all’ottavo posto nella classifica europea dei paesi produttori di auto dietro alla Romania settima.

    • Penso che abbiano parlato più di politica estera, forse anche di media e comunicazione, magari è più interessato a comprare Mediaset che non a costruire auto in Italia.

  16. L’italiano medio è clientelare, politici, sindacalisti e giornalisti ancor di più.

    A volte penso che Elon Musk sia venuto in italia per fare penitenza.

  17. Giannini , formigli, ecc ecc. Queste sono prove tangibili su in quali mani si forma l’opinione pubblica italiana. Il vulnus dell’Italia da almeno 30 anni!! Povera Italia!

  18. Malafede o ignoranza pura?

    Chissà.

    Resta, però, la disinformazione.

    Sappiamo bene che l’Ordine dei Giornalisti non protegge il lettore dalla mancanza di professionalità dei giornalisti, quindi chi ci tutela? Nessuno.

    “Nei fatti l’Ordine è un sindacato dei giornalisti: non che non sia una cosa utile, ma non può essere allo stesso tempo anche un sindacato dei lettori.”

    Fonte: https://www.ilpost.it/2021/04/10/ordine-dei-giornalisti/

    • Molti politici e partiti hanno promesso, nel corso dei decenni, di abolire quel retaggio dell’era fascista, almeno come ordine, ma nessuno c’è riuscito.

      Ora che abbiamo un governo intimamente affascinato da quell’epoca e apparentemente propenso a un maggiore controllo dell’opinione pubblica (alla russa? alla cinese?), non c’è speranza alcuna.

  19. Secondo i TG, in Italia Musk ha parlato di INTELLIGENZA artificiale (nella patria della stupidità naturale) e di denatalità (quando genitore1+genitore2 decidono che l’Italia è un paese per vecchi): infatti non farà mai una sua fabbrica in Italia, l’ha fatta in Germania e forse la farà in Spagna.
    Pregiudizio? Potrebbe non sapere? Parli di auto senza sapere a quale fascia appartiene l’auto (non perché BEV) più venduta al mondo? Beh, cambio mestiere… Chiosando, io non compro il loro quotidiano perché non mi va di spendere tutti i giorni 5 euro.

  20. I listini delle macchine sono pubblici.
    Possibile che così difficile andare su un motore di ricerca, cercare il sito del produttore, selezionare il modello e vedere il prezzo di acquisto?

    Resto veramnete con un grosso “?”

    E tutto questo da giornalisti affermati e di cui io sinceramente ho anche stima.
    Veramnete NON mi capacito di quello che sta succedendo.

    • Concordo con te, anche io non me ne capacito. Non possono essere tutti prezzolati dai venditori di stufe e relativo carburante; anche se non mi vengono altre spiegazioni non possono essere tutti a libro paga, sono troppi…

      • Li paghiamo noi sai! sia se compri i giornali direttamente, ed indirettamente attraverso i fondi per l’editoria… infine se sei di certi giornali puoi andare in prepensionamento dorato anche se per legge non ne hai diritto…

    • Ma cosa vuoi che stia succedendo? Metà dei media italiani sono prezzolati, poi ci sono i servi del potere.

      Viva Vaielettrico, almeno si legge un pro-qualcosa anziché la solita minestra contro tutto perché la gente deve rimanere chiusa nei recinti senza mai alzare la testa.

      • Non credo che la stampa sia tutta o in gran parte prezzolata. Men che meno un giornalista in gamba come Massimo Giannini. Ma se perfino lui non ha una vaga idea del prezzo della Tesla (e non l’hanno i suoi interlocutori Gruber, Bocchino, Carofiglio e Christillin) dobbiamo chiederci come possa averla l’italiano medio. Martellato dallo slogan “l’auto elettrica è per ricchi”, quindi fuori dalla sua portata, non la prenderà nemmeno in considerazione. Chi di noi sa quanto costa il “biglietto” per un viaggio spaziale sullo Space X di Elon Musk?

        • Prendo per buona la tua considerazione ma mi viene da chiedermi come si è generato quello slogan? Senso comune oppure è pilotato e funzionale per chi sta al potere? O entrambe le cose?
          In ogni caso resta il problema della profonda ignoranza dilagante con molti media che gettano benzina sul fuoco.

          P.S.: pur seguendo molto attentamente il settore spaziale non saprei rispondere alla domanda di quanto costi il biglietto per andare nello spazio con la Crew Dragon di SpaceX. Ma sono abbastanza sicuro che servano svariati milioni e con ogni probabilità non posso permetterlo. Al contrario potrei permettermi una Tesla anche se un paio di anni fa ho scelto un’altra marca per tutta una serie di considerazioni che sarebbe oltremodo lungo raccontare.

        • Caro Massimo… ma non è che magari questi vivono in un mondo a parte? secondo me questi vivono fuori dal mondo…. per esempio.. lo sapete che gli orecchini della Lilly costano sui 150mila euro (diconsi centocinquantamila)?

          quindi quando una persona è tanto brava nel proprio lavoro ( e lo dico senza alcuna ironia) che si può permettere un paio di orecchini che costano “come una Tesla” cosa vuoi che sappiano quanto costa un’auto per mortali benestanti… non sanno quanto costa praticamente niente…. anche perchè da quello che ho visto nel mio passato a loro viene regalato quasi tutto in riferimento alla vita quotidiana

        • Massimo concordo con quello che scrivi. Rinnovo la mia stima a Giannini, ma mi pare di capire che sull’argomento BEV debba approfondire.

          E lo dico senza acrimonia o volontà di apparire più bravo. Però che una Model 3 RWD costa 41500€ è facilemnet verificabile.
          Anzi, mi permetto di invitare Giannini a fare la verifica personalmente andando su un listino di settore o sul sito del produttore.

          Perchè proprio grazie alla sua autorevolezza potrebbe indurre chi non verifica un dato (lo da per buono “ipse dixit”) può trarre in errore tante perone.

          My opinion

          • //Anzi, mi permetto di invitare Giannini a fare la verifica personalmente andando su un listino di settore o sul sito del produttore.//

            Credo non ci sia nulla di male nel far notare con il dovuto garbo l’inesattezza detta a proposito di Tesla.
            Se è la persona intelligente e aperta che credo sia, prenderà questa osservazione come stimolo ad essere più informato in materia.

        • Io ho sempre covato la speranza 😂 , ma non ho mai visto una lira in più di quel che mi aspettassi.

          E pensare che vox populi saremmo dovuti essere tutti a libro paga di Ducati e BMW. 🤷‍♂️

  21. Senza lieto fine però: “E così vissero poveri e inquinati”

    P.S.: bello il lapsus “Ai più altri livelli professionali, per giunta.” 😁

  22. Salve vaielettrico, e da 3 anni che vi seguo sono un felice possessore di una Model 3, volevo chiedervi se a questo punto dopo l’ennesima castroneria detta sul mondo della viabilità elettrica da un noto giornalista, potreste organizzare un incontro con i vari ,Giannino ,Porro Formigli , Parodi , dove discutere della viabilità elettrica. Per provare a capire dove sta veramente la loro avversità verso questo mondo.
    Saluti e buon lavoro

    • Ho già personalmente sconsigliato qualcosa del genere, per vari motivi.
      Con alcuni dei sopracitati “giornalisti” (virgolettato per scelta) come Porro e Parodi, vale la regola della lotta nel fango coi maiali: non puoi vincere, per modus operandi.
      Con Giannino e Formigli, che reputo giornalisti senza virgolette, non potresti perchè non sarebbe mai un confronto equo, per un’ovvia ragione: a smentire una frase di 5 parole (“Le elettriche sono per ricchi”, “fabbricare le batterie inquina moltissimo”, “ci stiamo svendendo alla Cina”, “non basta l’energia elettrica”, “è molto meglio pensare all’idrogeno”) ne servono 5.000. E in un confronto televisivo con da una parte Paolo Fox che parla di astrologia e Neil deGrasse che parla di astronomia, avrebbero lo stesso spazio e lo stesso peso in un dibattito che avviene su piani sideralmente lontani ma sovrapposti per esigenze di audience.
      Sarebbero SEMPRE confronti sbilanciati.
      Soluzioni? Purtroppo non ne ho, perchè bisogna partire da molto lontano: la scuola, la divulgazione scientifica, la sistematica demolizione dei luoghi comuni (attività onerosissima in termini di tempo, quindi di denaro), il proliferare di media che facciano da contraltare ai vari canali YT del Parodi di turno. Non dimentichiamo mai che chi fa disinformazione, salvo rare eccezioni in buona fede di personaggi che hanno purtroppo perso il senso della realtà e rientrano nel disturbo parossistico, lo fa per interesse economico: clickbait, sponsorizzazioni, ospitate retribuite, fama, favori. Trump è stato eletto dalla categoria che più lui disprezza (donne afroamericane di bassa fascia sociale) e che meno ha favorito, perchè? Potere del marketing.

      • La semplice soluzione è attendere, questi buffoni stanno combattendo una rivoluzione energetica che sta avvendendo nonostante il loro meschino impegno nel boicottarla. Ci dimentichiamo ogni tanto che non è solo l’auto elettrica, è la decarbonizzazione completa dei consumi energetici: pompe di calore, fotovoltaico, eolico, accumuli energetici, un cambiamento epocale che questi per interesse personale o per ignoranza non colgono.

        Oltretutto, diamo delle attenuanti a questi baciapantofole, si sentono smarriti da qualche giorno, può essere che siano confusi e straparlino. Basta vedere gli imbarazzanti tentativi della nostra primO ministrO di abbracciare Musk (o meglio, il di lui portafoglio).
        Gli è appena morto il sedere che han baciato per decenni, ne stanno tessendo le lodi nemmeno il tempo che si raffreddasse perchè “per loro” le regalie han significato vita agiata, successo e soldi. L’ennesimo “ha fatto anche cose buone”. Adesso a chi possono prostrarsi per raccattare le briciole che cadono? Con Musk la vedo dura, perchè di questi gliene frega proprio zero, e allora per ripicca parliamone un pò male, di sto riccone che a noi non pensa.

        • I suoi lapidari giudizi ci trovano in disaccordo. Non abbiamo mai detto o pensato che Giannini sia strumento di chissà quale complotto contro l’auto elettrica e la decarbonizzazione. Ci sembra semplicemente poco informato, come gli altri ospiti della trasmissione. Non è grave, ma è preoccupante.

          • Il commento sui baciapantofole era generale, non direttamente riferito a Giannini. Al quale comunque rinfaccio eccome la cattiva informazione: per uno che fa il giornalista essere disinformato è un peccato gravissimo. Il ruolo sociale che si ricopre rende queste uscite pericolosissime.
            A meno che appunto non ci sia del dolo, ma nel caso il risultato finale sarebbe il medesimo, la disinformazione, che è l’opposto del lavoro che fate.

          • Il problema è anche che in questi talk televisivi gli invitati sono sempre gli stessi e si trovano spesso a parlare di temi che non conoscono. E dato che non vogliono ammettere di certe cose non sanno nulla, sparano sentenza con la massima disinvoltura.

      • E’ bello leggere come una persona politicamente molto schierata come lei riesca, tutto sommato con “poche parole” a stravolgere la realtà dei fatti. Il nome di due “giornalisti” tra virgolette che sarebbero l’esempio della “corruzione mediatica” del mainstream con la loro disinformazione disonesta sarebbero paragonabili a bestie, mentre uno che è pubblicamente prezzolato ( Giannini ) che è il direttore di una testata che di proprietà degli Elkan e l’altro che pagato dal sig. Cairo proprietario di testate giornalistiche e tv delle quali casualmente il gruppo Stellantis è uno dei maggiori investitori…. sarebbero quelli onesti perchè politicamente schierati dalla sua parte? E magari lei definisce i suoi commenti obbiettivi? mah…

        • A) io schierato politicamente? Complimenti!
          B) il giudizio è nei contenuti antiscientifici e non politici
          C) sono un influencer e non lo sapevo
          E) lo scrivo per gli altri, lei non si sposterà di un bosone.
          F) non c’è il punto D)
          G) ha appena controllato

  23. Si’ be’, il pregiudizio e’ evidente, ma quanto costano le auto di Tesla, se magari non ti occupi di auto, potresti non saperlo.

    Piu’ che altro sarei curioso di sapere come sara’ stata l’intervista con Porro…
    Glie lo spieghera’ a Musk che ha sbagliato tutto? Smascherera’ il complotto anti-italiano? O scodinzolera’ come fa lui di solito coi potenti?

    Non credo pero’ che avro lo stomaco per guardare la (diciamo) trasmissione, confido che qualcuno di Viaelettrico si sacrifichi e ci faccia un resoconto…

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