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Anche Wroom cambia tariffe

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(Illustrazione dal sito Wroom Academy).

Anche Wroom cambia tariffe: alcuni lettori ci informano di avere ricevuto una mail in cui li si informa di una rimodulazione dei costi alla colonnine.

Anche Wroom cambia tariffe
(Illustrazioni dal sito di Wroom e Ressolar).

Anche Wroom cambia tariffe: in arrivo nuovi tipi di abbonamenti

Con gli aumenti decisi dalle grandi utilities italiane ( da ultima A2A a inizio aprile), è iniziata la caccia alle app con tariffe più convenienti. E una di queste è  sicuramente Wroom, una app ideata dai ragazzi bergamaschi di Ressolar.

Adesso però è in atto un ripensamento, annunciato con una mail in cui si spiega che un restyling completo dell’App verrà rilasciato a breve, dal 20 Aprile. E che Wrrom è stata quindi costretta “a sospendere temporaneamente la possibilità di sottoscrivere nuovi abbonamenti di ricarica”. Da quel che si capisce, però, non si tratta solo di un fatto tecnico: “Qualora avessi un abbonamento di ricarica attivo, al termine del mese già pagato, lo stesso non verrà più rinnovato automaticamente”, prosegue la mail.

“Ci rendiamo conto che questa situazione potrebbe causare qualche piccolo disagio. Ma vogliamo assicurarti che stiamo lavorando duramente per completare questi miglioramenti il prima possibile. E ripristinare la piena funzionalità dell’App con nuovi tipi di abbonamenti.

Anche Wroom cambia tariffeUna app nata a Bergamo all’interno di Ressolar

Vedremo di che cosa si tratta, certi che Wroom saprà escogitare comunque soluzioni interessanti. La app è stata progettata e sviluppata all’interno di Ressolar da due giovani bergamaschi, Lorenzo Monti e Martino Piccinini, rispettivamente It manager e Business developer.

Due anni fa al sito BergamoNews l’amministratore delegato di Ressolar, Marina Piccinini, aveva spiegato:  “La rete di ricarica attivabile tramite app Wroom si estende su tutto il territorio nazionale con oltre 9.000 punti di ricarica. Wroom si sta espandendo velocemente grazie ad accordi di interoperabilità. E potrà aumentare fino all’attivazione di oltre 300 mila punti di ricarica in 52 paesi in tutto il mondo entro fine anno”.

Da allora di strada ne è stata fatta parecchia e l’app è stata utilizzata da tantissimi utenti in Italia. Vedremo dove porterà il ripensamento e quali tipi di abbonamento verranno proposti.

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14 COMMENTI

  1. Buon pomeriggio a tutti.
    Sono sorpreso della sorpresa dei partecipanti a questo inutile approfondimento sui rincari alle colonnine. Forse qualche modesta considerazione potrebbe essere utile.
    1. Se i cittadini decidessero di camminare invece di usare l’auto per tragitti irrisori lo stato avrebbe un buco di bilancio tale che sarebbe costretto a mettere la tassa di circolazione sulle scarpe.
    2. Se i cittadini decidessero di usare i mezzi pubblici invece dell’auto lo stato, per le stesse motivazioni del punto 1, farebbe in modo di aumentare le tasse alle società interessate che sarebbero a loro volta costrette ad aumentare il costo dei biglietti.

    Tanto premesso aspettatevi:
    A. Un controllo capillare sulle prese di ricarica fatte nei garage privati e vedrete cosa succederà alle tariffe.
    B. Chi si sarà accontentato di una presa normale (fino a 10 A) nel garage ed usufruisce pertanto della normale tariffa domestica, verrà sottoposto a stringenti controlli di “sicurezza” che praticamente gli impediranno di utilizzarla.

    Tanto detto, non prendiamoci in giro da soli: con il debito che abbiamo lo stato, protettore degli evasori, spremerà tutto il possibile da chi possiede un’auto elettrica perché così facendo crede anche di riprendere dagli evasori una minima parte di ciò che ha loro regalato perché parte dal presupposto che i possessori di auto elettriche, in quanto ricchi, siano dei potenziali evasori.
    Su ciò che capiterà ai fortunati possessori di impianti fotovoltaici (specie se off grid) è meglio stendere un pietoso velo (leggi sudario).

    Quanto detto per ribadire la famosa frase del miglior sindaco che Roma abbia avuto: NON C’È TRIPPA PER GATTI…
    Se qualcuno pensa che sia stato troppo pessimista ricordi Andreotti: a pensar male si farà anche peccato ma spesso ci si azzecca…

  2. C’è da dire che, paradossalmente, gli abbonamenti di Wroom – che, occorre ricordarlo, è interoperabile solo con EnelX, oltre che con le colonnine della stessa Ressolar – andavano da 0,58 a 0,55 €/kWh, un prezzo *PIÙ ALTO* di quello “a consumo” di 0,44 €/kWh.
    È quindi ovvio che personalmente ho sempre usato Wroom “a consumo”.
    Quello che mi preoccupa, quindi, non è tanto che Wroom rimoduli gli abbonamenti – probabilmente al rialzo… – ma piuttosto che rimoduli al rialzo il prezzo “a consumo”!

  3. Enelx è lieta di presentarvi la nuova tariffa “Suppost1”, un piano tariffario progressivo, con cui il più grande network di ricarica punta a mettervela semplicemente in
    tema di tariffe.
    EnelX affronta il problema con una manovra da tergo e con la tariffa Suppost1 inaugura un b
    anale meccanismo di conteggio presuntivo, basato sulla media dei consumi degli ultimi sei mesi.
    Qualora l’utente accetti di farsi
    analizzare (nelle sue abitudini di guida) potrà beneficiare di uno sconto che potrà raggiungere fino a una percentuale del -25% rispetto alle tariffe a consumo (sconto massimo conteggiato su una media di un Tw al mese per almeno 10 mesi all’anno, escluse le ricariche presso stazioni fast)
    Con la tariffa Suppost1 l’utente Enelx sarà sempre felice di prender
    la tariffa migliore in ogni momento, senza spiacevoli sorprese perchè sarà sempre avvisato circa l’avvicinarsi della
    scadenza e del conseguente rinnovo automatico

    Ma come funziona Suppost1?
    Enelx calcolerà la media delle ricariche effettuate nell’arco di un mese lavorativo (giorni festivi esclusi) e quindi, presumendo che queste si mantengano stabili per i prossimi 144 mesi, automaticamente adeguerà il costo al kw in funzione della vostra costanza nel consumare sempre più o meno la stessa quantità di energia.

    (E’ previsto uno scostamento massimo del 3,748% calcolato su base mensile non lavorativa, superato il quale in più o in meno verrà applicata la tariffa a consumo per il mese in questione.
    Al di là di uno scostamento statistico pari al 10% in più o in meno calcolato sulla base dei consumi di sette settimane lavorative e mezzo, il cliente accetta di pagare per i 21 giorni solari seguenti le tariffe a consumo moltiplicate per un coefficiente di 1.82+IVA
    La tariffa Suppost1 prevede una fee di accesso pari a 5.99 euro al mese, da versarsi anticipatamente ogni trimestre e non rimborsabile in caso di recesso
    Il cliente può recedere in ogni momento mandando dal lunedì al venerdì, dalle ore 2.00 alle ore 2.15, via fax al numero verde EnelX l’apposito modello che trovate sul sito e debitamente compilato, nonchè copia di un documento di identità di ogni componente il nucleo familiare. Si ricorda che, qualora presente, è necessaria anche copia del libretto sanitario del cane o del gatto in regola con le vaccinazioni)

    Suppost1 by EnelX, e la ricarica sai sempre dove la prendi!

    • BeCharge invece propone l’abbonamento “Pieno simile”, così non ci sarà bisogno di arrovellarsi con abbonamenti dalle regole opache o cervellotiche e altre tariffe astruse.

      Dal comunicato ufficiale della compagnia inviato via mail a tutti i clienti:

      Con “Pieno simile” non dovrai preoccuparti di nulla, ci cureremo costantemente di fare in modo che il prezzo del kWh sia sempre allineato all’ andamento del prezzo di benzina e diesel* in modo che il costo al km sia lo stesso di un’equivalente auto a benzina. La semplicità è la caratteristica alla base della nostra offerta: in questo modo non dovrai più preoccuparti del PUN né dovrai più imbarcati in lunghe discussioni con amici e colleghi sulla convenienza delle auto a benzina o diesel rispetto alle auto elettriche.

      * Sarà preso a riferimento il prezzo del carburante più costoso al momento della ricarica

  4. Il problema è il roaming. La maggioranza delle colonnine sono di proprietà di 2 operatori, EnelX e Plenitude. Chi vuole utilizzare la loro infrastruttura è costretto a pagare quanto impongono, chi non vuole utilizzarla ha pochi punti disponibili. A casa mia si chiamerebbe abuso di posizione dominante ma qui siamo in Italia e la politica è molto chiara. Tesla può fare invece prezzi più bassi perché non è soggetta al roaming, ha le proprie infrastrutture e non ha interesse a stringere accordi con altri. Quello che possiamo fare noi è boicottare la rete dei 2 ladroni e utilizzare solo i Supercharger spingendone l’installazione di nuovi.

  5. Purtroppo ti dò pienamente ragione, i due big-wig della ricarica stanno costringendo tutti i pesci piccoli al ritoccare al rialzo le tariffe e a eliminare gli abbonamenti.
    Da parte mia cambia poco, ricarico da casa e quindi problemi non ne ho, ma per i lunghi viaggi utilizzerò sicuramente i SuC, mai più Enel e Eni

  6. sinceramente a me sembrano tutte scuse senza un minimo di fondamento… chissà come mai contestualmente Tesla ha abbassato gli abbonamenti per i “non teslari” da 12,99 euro a 9,99 euro al mese (-25%) e addirittura ha introdotto l’abbonamento annuale da 100 euro (un ulteriore sconto del 15%). cosi’ chi non guida Tesla può ricaricare ai SuC a circa 0,45-0,5 €/Kw, senza dover fare astrusi abbonamenti o pacchetti di Kw. Sono sempre convinto che chiunque ne abbia la possibilità dovrebbe caricare ai SuC, così facendo tutti gli altri si troverebbero costretti ad abbassare i prezzi. Come sempre Tesla guarda al futuro, EnelX e compagnia guarda al portafoglio con l’appoggio del nostro caro ministro dei trasporti, mobilità sostenibile e infrastrutture che passa la giornata a pensare al Ponte sullo Stretto e all’estate al Papeete

    • I Supercharger sono pochi e Tesla non dà niente a nessuno per accedere alle reti altrui. Pensa se F2X, BeCharge, Ewiva e tutti gli altri ti facessero pagare un fisso mensile più le ricariche a consumo. E dovessi fare un abbonamento per ognuno di essi. Io non sarei così contento

      • Non vorrei ricordare male ma nei primi anni in cui iniziai ad interessarmi di elettrico (2015/2017) mi pare che Musk proponesse la condivisione dei brevetti Tesla ad altre Case per accelerare il passaggio all’elettrico.
        La cosa non interessò a nessuno (oggi ma già da qualche anno abbiamo compreso i motivi).
        Non vedo quindi oggi cosa dovrebbe dare.
        Quanto al roaming oggi è una grossa palla al piede, naturalmente perchè in Italia tutto viene sviato rispetto ai motivi dichiarati.

        • Il roaming è una grossa palla al piede ma volendo potrebbero benissimo proporre abbonamenti per le ricariche non in roaming e non capisco perché non lo facciano.

      • BeCharge con gli abbonamenti fa pagare abbonamento mensile e ricariche a consumo scontate in base alla tariffa

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