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Altro gesto vandalico anti Tesla Milano

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altro gesto vandalico anti tesla
Altro gesto vandalico anti Tesla a Milano: Paolo, un lettore che è autore anche di un seguito blog, ci segnala un episodio accaduto dalle parti di via Padova.

altro gesto vandalico anti TeslaAltro gesto vandalico anti Tesla in zona Via Padova

“Vi allego un paio di fotografie che mi ha inviato un amico, rimasto “senza parole” (non è il solo) davanti all’ennesimo gesto vandalico nei confronto di una Tesla. È avvenuto a Milano, nei pressi di Via Padova. Buona giornata“. Paoblog (Paolo)
altro gesto vandalicoAGGIORNAMENTO del 7/7. Paoblog ci ha riscritto allegando un nuova foto (a fianco) per segnalare che anche il giorno seguente l’imbrattatore è entrato in funzione: “Vi ringrazio della citazione nell’articolo sulla Tesla vandalizzata e vi allego le foto di oggi; come mi conferma l’amico segnalatore, ieri è stata ripulita ed oggi siamo daccapo.  Vien da pensare che si tratti di attacco personale, perchè 2 volte in 2 giorni mi sembra troppo anche per un Nowatt. Ma c’è solo da sperare che l’auto sia dotata del Modo Sentinella“. Paoblog (Paolo)
Risposta. Dalle immagini che ci ha inviato Paolo (che ringraziamo) non siamo in grado di stabilire di che entità sia il danno segnalato. Si vedono cartacce, piatti sporchi e rifiuti vari, gettati sulla carrozzeria con evidente volontà di scherno, ma non riusciamo a capire se e quanto sia danneggiata la carrozzeria. Abbiamo però una speranza: che il proprietario dell’auto l’avesse parcheggiata in Sentry Mode. Ovvero la Modalità Sentinella che, con un sistema di videocamere, consente di inquadrare e registrare quel che avviene attorno all’auto. Sarebbe bello vedere in faccia queste ‘persone‘ che hanno preso Tesla a modello di una rivoluzione che detestano, quella dell’auto elettrica. Episodi del genere si sono verificati spesso negli anni scorsi negli Stati Uniti e i responsabili sono stati facilmente individuati e processati. In genere dopo avere sfregiato le Tesla nei parcheggi di un centro commerciale o di un altro luogo di ritrovo.

Guardate il video del precedente milanese, in via Gola

Del resto la Sentry Mode ha già colpito proprio a Milano e in quel caso lo sfregiatore è stato inquadrato e identificato grazie al video . Per ragioni di privacy ne abbiamo oscurato il volto, ovviamente segnalato dal proprietario alle forze dell’ordine. Il fatto è accaduto l’11 maggio alle 13:43 nel parcheggio di Via Emilio Gola. Ecco come il proprietario aveva descritto l’accaduto: “Possiedo da qualche mese una Tesla Model Y. Un simpatico signore armato di chiave, ha pensato bene di farmi tre belle righe sulla fiancata sinistra dell’auto. Avevo la Modalità Sentinella attiva, quindi il bel gesto è stato immortalato. Riprendendolo chiaramente in faccia quando con la chiave fa le tre righe sulla mia macchina. Quando fa la terza riga, si vede benissimo la vernice che salta via”. 
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19 COMMENTI

  1. Caro Paolo conosco bene via Padova e zone limitrofe. Ci puo’ dire esattamente dove e’successo?

  2. oddio, sono un poooverooo e perseguitaaatooo proprietario di Tesla l’auto migliore del mondooo…

    Pooovero me, me tapino!!! Ce l’hanno tutti con me!!!

    SINDROME DI CALIMERO.

    Svegliati, in Via Padova (abito in via Palmanova, quindi so di cosa sto parlando) queste cose succedono a tutte le auto, anche alle 126.
    Ma la 126 non ha le telecamere che registrano “l’odiatore delle elettriche”.

    Levatevi dalle spalle il vostro vittimismo. Non siete il centro del mondo.

  3. Modalità sentinella a cosa serve non siamo in America qui è tutto consentito il furto e è di fatto legalizzato figuriamoci se ci si può preoccupare di un danneggiamento a una macchina ma chi se ne frega

  4. Mi sa che questi non sanno nemmeno cosa sia la scrittura, forse manco sono arrivati al culto dei morti, hanno semplicemente imbrattato un’auto parcheggiata che ai loro occhi era uguale a tante altre…

  5. Ma che odio per le auto elettriche, a Milano dove lavoro è una porcheria.

    Qualcuno di voi ha mai provato a lasciare una BMW per strada di notte? al mattino non troverete più cruscotto e sterzo.
    Alla Cayenne rubano i fari, ma in generale a tutte le auto costose.
    Gli atti vandalici li fanno a tutte le auto a Milano, se andate nelle varie caserme troverete le colonne di faldoni di denunce per atti vandalici.
    Oppure andate a Milanofiori a fine giornata lavorativa, nei parcheggioni troverete auto rovinate, senza ruote, con vetri rotti, con atti vandalici tutti i giorni.

    A me una volta da un balcone in Ripamonti hanno lanciato un sacco della spazzatura sul parabrezza.

    Queste cose a Milano sono la normalità, si saranno divertiti a lanciare della munnezza in aria e saranno arrivati sulla tesla.

  6. Purtroppo credo che le denunce servano a poco, primo perché non è detto che anche con la registrazione il magistrato di turno faccia fare le indagini per trovare chi è l’autore, l’obbligo dell’azione penale è solo uno slogan, secondo visti i tempi della giustizia è probabile che non si arrivi a giudizio per scadenza dei termi. Probabilmente negli USA la giustizia è veloce anche per i reati minori, da noi inoltre se l’atto vandalico non è eseguito in luogo pubblico non è neppure un reato penale … Morale, meglio avere una bella assicurazione, almeno c’è il rimborso, poi naturalmente la denuncia va fatta, quando ce ne saranno a sufficienza per far diventare il reato un problema per le città, o se toccherà direttamente qualche magistrato, allora qualcosa si muoverà.

  7. Piu’ che atto vandalico ha l’aria di un attacco personale, come se il vandalo conoscesse il proprietario imho

  8. Io non so dire se ci sia veramente in giro questo odio per le elettriche. Francamente non lo percepisco e, essendo un curioso che cerca di sondare le opinioni altrui, mi pare strano di non essermene accorto. Temo che sia più una cosa di chi scrive su internet che una realtà: le persone con cui ho parlato della mia propensione a fare il “salto” sono prevalentemente scettiche sulle modalità di utilizzo delle elettriche, ma non ho mai incontrato qualcuno che ce l’avesse su con chi le compra e ne ho parlato con gente di tutti i tipi, anche non propriamente oxfordiani. Al contrario, di gente invidiosa delle auto costose a prescindere dall’alimentazione (e quando sono definibili costose dipende dal reddito dell’interlocutore) ne incontro sempre parecchie.

    Sul caso singolo, io in Via Padova e nelle vie limitrofe non ci parcheggerei nemmeno una bicicletta usata dell’anteguerra: è una zona che è diventata invivibile e pericolosa, come mi confermano diverse persone che prima ci abitavano. L’ho percorsa recentemente sia a piedi che in macchina (in auto anche ieri sera) ed il tizio è stato fortunato a ritrovare la sua Tesla, con anche l’aggiunta degli optional “piatti sporchi & co.”….

    • /// io in Via Padova e nelle vie limitrofe non ci parcheggerei nemmeno una bicicletta usata dell’anteguerra \\\ In effetti, sia il caso di viale Padova che quello di via Gola sembrerebbero piú una questione di “location” che di modello di auto.. Allargando il discorso alla mobilitá elettrica in generale, temo che – per non ostacolarne “psicologicamente” l’avanzata nelle grandi cittá – sará indispensabile ripensare seriamente la sorveglianza delle auto in sosta e delle colonnine di ricarica, almeno nelle zone sensibili… Per sdrammatizzare un pó, forse non si tratta di un problema solo italiano, vedasi famoso precedente tedesco “gastronomico” https://insideevs.com/news/504179/charging-station-minced-meat/

  9. Il merito morale di questi gesti va a: giornalisti e politici che puntano il dito (negativamente) contro l’auto elettrica ed in particolare contro Tesla ed Elon Musk da tempo ed in modo costante:

    – ricordo d’aver letto veri e propri articoli da hater da parte del direttore di una nota rivista italiana di automobili fondata a metà circa degli anni 50;
    – ricordo distintamente un politico italiano (portato per il teatro) nel fare proclami contro l’auto elettrica e contro il pericolo cinese;
    – e per quanto riguarda la tv gli esempi sono talmente tanti che non saprei da dove cominciare.

    Sono riusciti a creare un clima da watt e no watt, guelfi e ghibellini ecc. che fa solo male al paese in quanto lo divide e poi ogni tanto capita qualcuno che perde la ragione ed arriva a fare atti vandalici.

    Il vandalo alla fine è l’ultimo dei colpevoli, anzi è pure lui vittima di coloro che pur di attaccare l’asino dove vuole il loro padrone arrivano a fare, scrivere e dire qualunque cosa.

    • Sta a vedere che se i politici vietano YouPorn le persone iniziano a disegnare ca@@i sui muri delle chiese e dei comuni, anche se nessun prete e nessun politico dovesse aprire bocca sul tema. Il problema non è quello che dice il politico o il giornalista, il “problema” è la legge che vieta la vendita di auto a benzina dal 2035 (o comunque la “ostacola”, visto che gli e-fuel saranno ammessi ma sono per pochi): c’è chi reagisce democraticamente e chi lo fa illegalmente (tra l’altro prendendosela molto vigliaccamente con le persone sbagliate).

      • Ma dopo il 2035 le auto termiche esistenti posso continuare a circolare fino al giudizio universale.

        Questa “imposizione” (tra virgolette in quanto se fosse realmente un imposizione seria sarebbe: nel 2035 i motori termici non possono più circolare) è figlia di un problema che la stessa Exxon aveva rilevano a metà anni 70 ma che ha taciuto sull’altare del profitto, che sta facendo disastri in tutto il pianeta e che farà sempre di peggio.
        Il problema attualmente è sottoscritto dal 97% degli scienziati climatologi e pertanto non è un capriccio.

      • Enzo, diciamocelo chiaramente, le imposizioni sono ben diverse. Vogliamo fare due esempi? Il digitale terrestre è stata un’imposizione, come lo è stato l divieto della commercializzazione delle fibre di amianto.
        Per la prima, stendiamo un velo pietoso, ci hanno imposto l’acquisto di un decoder o peggio ancora di un nuovo televisore per continuare a vedere le stesse cose, e ti dico “prova a negarlo”.
        Per l’amianto, era un prodotto meraviglioso, facile da ridurre in fibre e miscelabile con un po’ tutto, costava pochissimo e faceva in modo eccellente il suo lavoro. Lo hanno messo dappertutto, nelle case, ospedali, fabbriche, vagoni ferroviari e così via. Facciamo una similitudine con i carburanti fossili? Costano poco, si usano dappertutto e relativamente facili da produrre. Ma c’è un’altra cosa che li accomuna, e tu lo sai bene e non puoi negarlo. Che poi tu sia un’amante dei motori lo sappiamo bene tutti qui, e sappiamo che saresti probabilmente disposto a tagliarti una mano per salvarli, ma prova a darmi torto “così non possiamo continuare”. L’elettrico è la soluzione giusta? NON LO SO! Ma a sentire chi ne sa più di me e te sembrerebbe sia così. Io e te abbiamo le capacità di affermare con estrema certezza che stiamo facendo una stupidaggine a tentare di eliminate gli autoveicoli termici da oggi al 2050? Io posso rispondere per me. NON LO SO! Quindi mi affido a chi ne sa più di me. Ho un’età che probabilmente non mi permetterà di vedere cosa succederà dopo il 2050, tu a quanto pare sei molto più giovane di me, però ti dico che cerco di modificare il mio comportamento per nuocere il meno possibile all’ambiente e questo non servirà a me ma probabilmente ai figli di mio nipote.

      • Dai che i cinesi faranno resuscitate le ICE con l’utilizzo come carburante dell’ammoniaca.
        Hanno appena presentato un motore

      • io direi che è stata lanciata l’esca (odio – tesla – elettrico) e i soliti hanno abboccato.. 🤷‍♂️

        poi, tu puoi provare a spiegare che la ggente (come scriverebbe qualcuno) la vive male, una vera e propria imposizione voluta da chi problemi di money/house/transport non ne ha, ma che lo capiscano è vana speranza..
        bisognerebbe mettere agli illuminati l’obbligo di utilizzare solo vecchi diesel, scaldare a carbone e cucinare a legna: forse (FORSE) intuirebbero la restante popolazione..

        diranno che non è un obbligo, fino al 2035 possono comprare termiche e blablabla, ma la percezione che ne hanno avuto tutti è quella.

        infine, nel caso in questione, mi sembra che alcuni che frequentano il posto abbiano già dato l’informazione corretta, ovvero che non ha nulla a che vedere con la tesla ma è una zona “malfamata”.
        ma ciò non genera flame

    • Per quel che può valere, mi associo

      e rilancio:

      anche in Italia purtroppo una parte delle teste sono più manipolabili, poco senso critico o strumenti culturali, “assorbono” umori e informazioni dai media senza verificare/rielaborare; in parte lo subiamo tutti, ma chi ha più anticorpi e chi meno

      a volte i più colpiti dal bombardamento strisciante di messaggi, sono gli stessi che per compensazione per l’ego fragile, si auto-definiscono “guerrieri, anticonformisti, liberi pensatori”, l’opposto del loro agire reale

      forse anche c’è stato anche un peggioramento negli anni dei socials e degli smartphone,
      come mezzo di comunicazione più pervasivi e potenti anche della tv,
      alcune generazioni li sanno usare con filtri mentali e anticorpi, altre pare meno

      in sociologia la questione della manipolabilità tramite mezzi di comunicazione di massa
      è aperta da tempo, un poco già con i giornali, ma soprattutto dalla radio in poi, molto più potente, ebbe un ruolo anche nel mobilitare alle prime grandi guerre mondiali

      Ad oggi buona parte degli americani dopo tv e internet già sembrano ragionare come bambini; lo strumento principale per mobilitare ad una campagna è la “polarizzazione”

      da noi è famosa la frase del noto politico di origini televisive, altro abile “polarizzatore” dei temi politici, che spiegava ai suoi associati che agli elettrori dovevano parlare come a “bambini di 7 anni”

      in inghilterra stanno ancora cercando di capire perché hanno votato per brexit (una riuscita campagna di Cambridge Analitica condotta su Fb, ci sono un paio di bei film-documentari che raccontano questa storia)

      tante persone vulnerabili a chi invece ha studiato comunicazione, economia, politica, e ha ambizione e pelo sullo stomaco per muoversi in queste opportunità:

      a) generico populismo, per creare una base di identità elettorale e distrarre dalle mancanze e corruzioni più gravi degli amministratori pubblici/politici eletti, reindirizzando il malcontento su altri bersagli di odio, il solito meccanismo del capro espiatorio

      b) campagne di marcketing invece mirate, su ordinazione, già per poche migliaia di euro compri pacchetti di utenti fake e bot che presidiano ogni angolo di internet, fanno da complemento ai personaggi che fanno la loro parte di odiatori in tv

      evidenti le tecniche di marketing pubblicitario in italia contro fonti rinnovabili ed auto elettriche, non particolarmente raffinate, soliti messaggi triti e ritriti, ma insistenti

      cercano di cambiare anche di poco le percezioni, rallentando questi cambiamenti si favorisce un altro tipo di economia, la partita economica è grossa, lobby e marketing

      a volte giocano anche la carta dell’istigare ai vandalismi, in america pare capiti (sappiamo non solo per le auto elettriche), ma si vede anche che il fenomeno viene contrastato da discussioni sui social

      e per fortuna, non siamo ancora tutti con il cervello bollito dalle “campagne” sullo smarphone o in tv

    • Vabbè, puoi fare anche i nomi di questi loschi figuri, tanto li conosciamo tutti per la loro perseverante comicità

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