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Alfa Tonale plug-in, dove sta la convenienza?

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Alfa Tonale ibrida plug-in: Gianni, un lettore, ha fatto i conti di quanto gli costa viaggiare in elettrico e a benzina. Chiede: dove sta la convenienza? Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

tonale plug inAlfa Tonale plug in, spendo un euro ogni 6 km in elettrico o a benzina, il risparmio?

“Vorrei da voi un chiarimento. La mia Alfa Romeo Tonale plug-in (considerando solo la parte elettrica) ha un costo di ricarica totale da zero alla colonnina che oscilla intorno ai 10 euro. Producendo una autonomia dichiarata di 60 chilometri, uno più uno meno, ovvero un costo di un euro per sei chilometri. Ora se invece considero il termico, la percorrenza media è di 13 chilometri al litro. Ovvero un costo (per facilitare considero due euro/litro il prezzo alla pompa) di un euro per poco più di sei chilometri. Sbaglio od ometto qualcosa? Viceversa dove sta la convenienza pura?  Grazie. Gianni

alfa tonaleLa convenienza c’è ricaricando a casa o con i pacchetti pre-pagati

Risposta. Noi sosteniamo da tempo che, essendo meno efficienti delle elettriche, le ibride plug-in a questi prezzi dell’energia non garantiscono alcun risparmio. A meno che si abbia la possibilità di ricaricare a casa a tariffe più convenienti. Se abbiamo fatto bene i conti, la spesa per kWh sostenuta da Gianni è stata di poco più di 64 centesimi al kWh, visto che la batteria dell’Alfa Romeo Tonale è da 15,5 kWh. Siamo in linea con i prezzi delle ricariche spot presso le reti più diffuse, visto che (nelle colonnine AC) Be Charge-Eni  pratica un prezzo di 0,60/kWh e Enel X Way di 0,69. Ma si può spendere molto meno e chi viaggia molto in elettrico lo sa bene. La stessa Be Charge offre degli abbonamenti mensili che vanno da 0,35 a 0,40 kWh, Enel X Way da 0,40 a 0,61. Tenga conto che questi prezzi valgono anche per le colonnine super-potenti, molto più care. E naturalmente sono a disposizione anche di chi guida una plug-in, con la convenienza subordinata al fatto di consumare tutti i kWh previsti nel pacchetto.

  • Un punto di ricarica per tutti? Guarda come hanno fatto a Riva del Garda nel VIDEO di Paolo Mariano

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40 COMMENTI

  1. Ma a nessuno viene in mente che qualcuno compra l’auto che gli piace? Credete sul serio che le decisioni vengano prese sulla base di rigorose analisi oggettive?

    • E a te non viene in mente che una non trascurabile percentuale dei nostri amici è entusiasta dei loro veicoli elettrici anche perchè prima, quando andavano a nafta, le automobili non gli piacevano o addirittura gi davano un po’ fastidio? 😉
      Anche tu, ma che domande fai? 😉
      (che intendiamoci: non è una critica. più che legittimo, ci mancherebbe. de gustibus)

      • Amico carissimo,

        il ragionamento di per sè non è sbagliato.
        Capita però, ahinoi, che i lanciatori di giavellotto (non tutti però) a volte si divertano a dire che chi ama la pallavolo è un po’ rimbambito, che la pallavolo è un gioco da boomer e che in fondo chi va avanti a giocare a palla passati i 40 anni tutto giusto proprio non è.
        E non si fanno mancare la puntatina acida (del resto il giavellotto in questo aiuta, la puntatina intendo…) dicendo frasi del tipo “guarda che un giorno quel pallone te lo buco eh?”

        Quindi direi che se tutti quanti accettassimo con più serenità i gusti del prossimo, forse non faremmo una brutta cosa.

        • Mio nonno fu preso in giro per decenni per essere stato trafitto da un giavellotto… Peraltro era un omone da un metro e novanta e non proprio esile,perciò colpirlo doveva essere stato facile. In ogni caso, ogni volta che vedo il lancio del giavellotto penso a lui:)

          Detto questo. se su un sito di “elettrofili” non ci fosse qualche voce dissenziente sarebbe “uffa che noia, uffa che barba” a darsi sempre ragione in modo civile come in un pallosissimo film svedese degli anni 70.

          Tuttavia, ad essere sinceri, è verissimo che spesso gl acquisti avvengono sull’onda di emozioni, abitudini, coazioni a ripetere e pregiudizi che poco a che fare hanno con la razionalità. D’altra parte, se la razionalità spingesse a comprare questo o quell’altro, le pibblicità sarebbero informative e mi pare che proprio non sia così.

    • Nel caso dell’auto, no. E’ un prodotto decisamente “emozionale” e quindi una buona parte di acquirenti mette dietro a tutto la tecnica e la razionalità, soprattutto nei segmenti superiori.
      Senz’altro se mi serve una station wagon e la sto comprando usata, non prendo quello che mi piace, ma quello che trovo conveniente.
      Alla domanda “Ma come si fa ad acquistare una Tonale plug in, cribbio costa più di una Model Y!?!?!?” di Caprone Manicheo io rispondo che un buonissimo motivo è che non piaccia la Model Y o che si sia Alfisti convinti, al punto da non vedere che, purtroppo, l’Alfa Romeo non c’è più e l’ultima macchina prodotta è stata la Giulia (modello 2015).

  2. Forse la convenienza è da un’altra parte. È allettante avere a disposizione 280cv e 4 ruote motrici invece di 130cv o 160cv e 2 ruote motrici. Ed avere pressoché gli stessi costi di gestione. Quanto sarebbe costata una termica equivalente? E quanto avrebbe consumato?

  3. CONVENIENZA DELLE PLUG IN
    Anch’io ne ho valutato le economie e direi che se avessi una vita normale tipo casa lavoro – lavoro casa potrebbe anche starci come soluzione tampone.
    Se ogni giorno fai degli spostamenti che ti permettono di utilizzare solo l’elettrico va bene ma considera pure il fatto che la batteria subirà un degrado e con il freddo quei 60 km diventeranno di meno. C’è chi ha la fortuna di caricare gratis e comunque sono eccezioni che non dureranno in eterno.
    Se a casa hai l’impianto fotovoltaico va bene perché la carichi con il sole ma il sole c’è quando vai al lavoro perciò devi considerare che dovresti trovarti un mezzo sostitutivo.
    Io con una ev la metto sotto carica una volta alla settimana e vado al lavoro in monopattino. Oppure la carico alla colonnina con l’abbonamento e mentre sta sotto carica vado al lavoro (sempre in monopattino).
    Il problema della transizione energetica è che si stringono i cordoni delle disponibilità e le soluzioni non sono più uguali per tutti.
    Poi… parliamo di un tonale, che tanto leggero non è. Auto simili hanno consumi che si attestano sempre sui 13 al litro (evoque – Stelvio – Tiguan ecc) ma ormai sfornare suv è ordinaria amministrazione perciò possiamo solo adattarci ad un mercato che si è orientato su questi modelli.
    L’alfa… comunque… è andata su questo modello perché non ha ancora una ev e ha dovuto pescare da Stellantis l’unica opzione possibile per un pacco batterie decente. Sono in forte ritardo e si stanno perdendo tutti i clienti che avrebbero potuto tenersi sfornando una Giulia ev o anche un suv ev.
    Spesso, quando si compra un veicolo plug in, si dovrebbe pensare pure alla frequenza con cui lo si ricaricherà perché una batteria da pochi kw si rischia di metterla sotto carica tutti i giorni e in un anno sono 365 cariche-scariche ma poi diventanto anche di più con viaggi più lunghi. Nella quasi totalità dei casi poi il limite 20-80% non viene proprio rispettato e la batteria viene bellamente maltrattata fino a quando l’autonomia non crolla e ci si trova ad utilizzare principalmente il termico.
    Ora, il termico è già pesante di suo.. mettici pure l’elettrico da trainare … ti diventa un Tonale con il peso di uno Stelvio e i consumi peggiorano sotto i 13. Mi ricordo le prove sulla mercedes 350 e. Si arrivava a 10 km con un litro in fase di ricarica della batteria in marcia.
    Dunque? vale la pena di prendere una plug in? a questa domanda potrai rispondere fra un anno circa quando sceglierai se tenertela, tornare al termico oppure fare il salto verso un elettrico puro.
    Io, da parte mia, sarei andato su un’elettrica pura ma la tentazione di una kia e niro mi ha turbato per diversi mesi.
    La convenienza di cui parli è sicuramente inficiata da un errore iniziale, quello di considerare la carica a prezzi sempre convenienti. Lo è se ricarichi da casa o dal fotovoltaico. Lo è se utilizzi un pacchetto di ricarica di tipo travel su enel x oppure con be charge (sempre di taglia grande).
    Con una plug in caricare 160 kw in un mese significa mettere giù l’auto circa 16 volte? con un’elettrica fai 4 cariche, una a settimana circa. Diventa più facile … colonnine permettendo.

  4. Quante stupidate che si leggono… Ma la più grande è che le plug-in non hanno senso.
    Dipende da come uno le usa e da cosa cerca. Io con la plug-in viaggio gratis dal lunedì al venerdì xchè ricarico in azienda senza pagare 1cent, e nel weekend se mi gira posso andare a camminare in montagna facendo tutti i km che voglio a 130 all’ora in autostrada, senza dovermi fermare al ritorno in autogrill a ricaricare (xchè in montagna all’imbocco dei sentieri scordatevele pure le colonnine).
    Quindi se uno si aspettava un risparmio con la plug-in ricaricando alle colonnine pubbliche, ha fatto male i conti.
    Se uno vuole la libertà senza compromessi di una termica e può ricarica dai pannelli a casa o comunque gratis, allora fa benissimo a scegliere una plug-in.

      • Infatti, con la mia ogni volta che salgo in montagna al ritorno la batteria segna la stessa percentuale dei quando ho parcheggiato in montagna. In pratica tornando a casa non ho consumato nulla.

    • Fra una versione standard e una Plug in sballano alimento 8 Milà euro che non recupererai mai .
      O fai il salto diretto su elettrico o stai su termica , eventualmente ibrida

    • Le PHEV sono un obbrobrio figlio di leggi mal fatte.
      Non hanno senso, se non in pochissimi casi specifici (precisamente, carica in casa e spostamenti a lavoro dentro del rango del full-electric).
      Richiedono ricarica tutti i giorni, l’efficenza e’ bassissima perche’ si tirano dietro il peso di tutta la parte a combustione, e se non si ricarica sono meno efficienti che le corrispondenti non-ibride.

  5. Visto che non tutti hanno la possibilità di caricare a casa la convenienza di una plug-in sta nel poter circolare nelle Ztl quando necessario, non vedo altre opportunità di risparmio..pesa di più, ha più complicazioni e visto quanto costa a questo punto meglio una EV

  6. Il Problema é che il possessore dopo tempo che ha lo auto non sa fare i conti e non sa nemmeno chiedere quanto costa X prodotto qua e la e poi si lamenta che costa , ma come ha fatto a comprare quello auto ? Ha preso la prima trovata al primo concessionario ? Senza sapere cosa compra e quanto costa? Bahhh

  7. Se non hai già il fotovoltaico in casa, la convenienza non c’è, lo si fa per altri motivi, per esigenza o per scelta.
    Poi c’è da considerare l’autonomia, non è tragica come le jeep, ma neppure eccezionale, quindi vanno fatti bene i conti, perché caricare ogni giorno è fastidioso e se si viaggia più in ibrido che in ev, allora meglio altre scelte… ibride appunto.

    Io in realtà ho un vecchio contratto a 0,21 cent ed ho percorso 19000km su 24 in elettrico… quindi ho avuto fortuna e la uso nel modo ideale. Però la differenza di costo d’acquisto comunque non credo che renderà la mia B250e “conveniente”, ma per me la scelta pulita vale la differenza.

  8. Come dice la redazione le plugin non hanno senso se non si ricaricano a casa. Il limite di tutte le plugin è costituito da batterie piccole che possono essere caricare a potenze base dai loro OBC in corrente alternata AC. Per esempio la nuova Toyota Prius ha una batteria da 13,6 kWh che può essere caricata ad un massimo di 3,3 kWh, quindi nella migliore delle ipotesi ci metterebbe poco più di 4h per caricare da quasi 0% al 100%. Non ho idea se esistono modelli capaci di caricare in corrente continua DC ma credo di no. Pertanto quando ho acquistato la mia nuova macchina ho escluso a priori una plugin.
    Al contrario la maggior parte delle BEV hanno OBC di almeno 7,4kWh in AC (la maggior parte carica a 11 kWh e con gli ultimi modelli abbiamo sempre più auto a 22 kWh) e la possibilità di caricare in DC sopra i 30kWh, in generale abbiamo una media superiore nelle coloniche HPC di circa 80kWh.
    Ma anche usando colonnine DC fast che caricano ad un Max di 50 kWh, con la mia attuale BEV ho avuto medie di 44 kWh a batteria fredda.
    Quindi se si vuol “risparmiare” tempo e soldi a mio avviso sarebbe stato preferibile passare direttamente all’elettrico puro.
    Per tutti gli altri che sono più titubanti a passare ad una BEV, sempre a mio avviso, conviene ripiegare sulle Full Hybrid e qui lo devo ammettere la fa da padrona Toyota (tutti gli altri hanno prodotti poco efficienti). Mi spiego, se dovessi scegliere un segmento B Full Hybrid prenderei in considerazione la Yaris e la sua omologa Mazda 2. Per un B-Suv direttamente la yaris cross. Le altre sono lontanissime come consumi, solo la Hyundai Kona e le omologhe auto del gruppo Kia che usano la stessa piattaforma ci si avvicinano (con il vantaggio di non soffrire dell’effetto scooter tipico degli e-cvt Toyota, avendo Hyundai-kia adottato cambi robotizzati).
    Nella categoria della tonale avrei preso in considerazione la kia niro full hybrid, la Sportage o omologa Hyundai tucson.
    Ma sono gusti.
    Il gruppo stellantis non ha a mio avviso prodotti competitivi full hybrid ed ancor meno plugins. Forse la nuova piattaforma (quella della nuova 3008 appena presentata) ci regalerà delle BEV e ibride (full e/o plugin) interessanti.

  9. Dal punto di vista del puro risparmio le ibride plug-in non sono per nulla competitive con nessun tipo di motorizzazione. Consumano molto in elettrico a causa del peso del motore termico che devono trasportare anche se spento, sono soggette agli stessi costi fissi del tradizionale motore a benzina tra bollo e manutenzione. Consumano poco solo a determinate condizioni di utilizzo. Costano quanto un’elettrica se non addirittura di più.

  10. Tralasciando estetica, fascino del marchio, “alfismi e alfisti” vari che sono cose soggettive, ritengo che Alfa Romeo stia facendo di tutto per suicidarsi, prima con Marchionne e ora con Tavares. La Giulia, bella macchina nata vecchia. Ora che la direzione verso l’elettrico appare chiara e ufficiale anche in sede UE, il massimo che riesce a fare questo marchio è sfornare una plug-in.. (la prima !!) senza avere un solo modello EV.
    Vende meno della sola Lancia Y. è confinato all’Italia. Produce vecchiume. Un simbolo triste del passato buono solo per qualche attempato ex vitellone che rimpiange il duetto anni 60.

    • Percepisco un po’ di estremismo nelle tue parole… comunque date tempo al tempo, ancora 15-20 anni e buona parte dell’industria dell’automobile Europea scomparirà dalla faccia della terra e avremmo le più economiche auto elettriche cinesi e americane (tesla)

    • Le ibride plug-in non hanno nessun senso, specialmente se guardiamo al risparmio nei costi di esercizio.
      Se consideriamo che si caricano alle colonnine molto lentamente e hanno una resa kilometrica molto bassa in elettrico.

      Purtroppo la disinformazione dilagante in Italia ha fatto si che l’Italia sia l’unico paese europeo dove si vendano più auto plug-in che elettriche, una vera follia …

    • C’è un contorno particolare che giustifica questo modello

      tra gli appassionati di questo marchio ad oggi c’è ancora una alta percentuale di odiatori di BEV, miti, alienazione per l’auto posseduta, e sana ignoranza tecnica e storica, una cosa imbarazzante rispetto alla storia passata del marchio, pompati furbescamente anche da comunità online

      nel frattempo gli hanno venduto vetture termiche recenti che sono un delirio di costi di gestione e di manutenzione e guasti leggeri o gravi, tanto il livello di ragionamento e fede acritica tra gli affezionati è quello che è, e mediamente ormai sono solo clienti di reddito alto

      Per questa particolarità,
      Stellantis è trovata in difficoltà a produrre una alfa elettrica infatti ha tardato molto; per addolcire il cambiamento ‘culturale’ allora hanno fatto prima una ibrida, e per renderla ‘accebile’ e meno ‘sbertucciabile’ dal suo pubblico retrogrado, hanno dovuto fare un modello a doppia trazione combinata sui due assi (una trazione integrale intelligente) ad alte prestazione (è il più prestazionale delle gamma, per ridurre le critiche di questo tipo di pubblico), costoso e divertente da guidare più che super efficente

      Viene comprato per avere un suv sportivo da 6 secondi e baricentro basso ma che possa ancora dirsi avere un motore “termico”, e non una ‘elettrica’ con una ‘enorne batteria’ che equivarrebbe a tirarsi dietro il peggio odio della comunità alfista; non viene preso per risparmiare, sennò avvrebbero preso direttamente una Tesla 3 o Y, cambio fatto da altri affezionati del marchio meno fanatici, con ottima soddisfazione come mostrano tanti video su youtube

      la nascita di questo modello ibrido lo ho interpretata così, una necessità commerciale e culturale, in questo contesto Stellantis non poteva fare altrimenti, e già è andata abbastanza bene che qualcuna la hanno venduta e sui forum i primi proprietari li hanno lentamente sdoganati in mezzo ai commenti denigratori inziali

      dopo questo, ora sono (quasi) culturalmente pronti a mettere sul mercato la prima elettrica con questo marchio, un B-suv sulla stessa piattaforma dell’Avenger, anche perchè lato termiche dopo un pò di respiro avuto con le vendite del Tonale, il marchio, che da anni è stato centrato su auto premium, dove ormai il confronto prestazioni, guidabilità e costi con le elettriche è impietoso, rischia di agonizzare se non viene aggiornato in elettrico, diciamo che sono stati vittime delle stesse bufale sulle elettriche che i costruttori hanno messo in giro negli anni passati

      • Credo che sia alquanto arduo installare un impianto GPL su una Tonale Hybrid ed ancor più plugin
        Infatti è difficile trovare impianti a gpl per i Full Hybrid Toyota
        Sicuramente c’è poco spazio da dedicare al serbatoio del GPL viso che è occupato dalle batterie o dal motore elettrico posteriore per avere una 4×4

      • Tonale idrid pare 54.000euro + optional
        per avere un’ibrida 4×4 che pesa 1870.kg e accelera 6 secondi e con certe spese di gestione e manutenzione

        per chi non ha le pare ideologiche di alcuni alfisti non so che senso avrebbe

        costa come una Tesla Y 4×4 performance da 4 secondi,
        e più di una Tesla M3 4×4 performance (1820.kg)

        e più di una Volvo EX30 4×4 da 4 secondi anche questa

        e 1,5 volte un BYD_Atto_3 (4,3 metri) che accelera in 7 secondi ed è più leggera (!) di 200.kg del tonale ibrido

        • Fatico moltissimo a trovare sportive od anche solo divertenti auto (ibride od elettriche non importa) da oltre 1800 kg che, poi, vogliono dire oltre due tonnellate in ordine di marcia. Mi sembrano già tantissimi i 1460 kg della mia Lexus UX.

          L’impressione è che la gente si fissi sullo zero-cento dimenticando che ci sono anche le curve che, in fondo, sono rimaste l’unica cosa divertente della guida dopo la scomparsa del cambio manuale, della possibilità di fare il punta-tacco o la doppietta, di cambiare ad orecchio anche in scalata, di usare il freno a mano per fare sovrasterzare l’auto (manco c’è più sulla mia auto!) etc. etc… Tutte cose che molti neopatentati di fine anni 80 facevano senza problemi. Quanto meno si tornasse a fare auto basse e leggere invece di “suvvificare” tutte le vetture. Anzi, la maggiore semplicità delle elettriche permetterebbe du tornare a carrozzerie più filanti senza molti dei vincoli del motore termico.

        • vuol dire tutto e niente, contano anche gli interni, l’estetica, le finiture, quello che piace e quello no . A uno poi magari poco importa se quello che piace costa di più ma se gli piace se lo prende.
          a me lo hanno chiesto centinaia di volte: perché ti sei preso quella e non quell’altra e via discorrendo io ho sempre risposto che mi piaceva, volevo quella non mi interessava cosa costava, il consumo ed il bollo ma l’ho presa perché il non plus ultra dei fuoristrada (quando è uscita oltre due decadi fa) .

    • BISOGNA VEDERE QUANDO L’HA COMPRATA.
      Anch’io… oggi opterei per una model 3 ma il prezzo l’hanno ribassato da qualche mese.
      Se questi conti li si faceva tra fine 2022 e inizi 2023 (il periodo tecnico di maggiori vendite di auto è inizio anno) i prezzi erano diversi.
      Col senno di poi…
      comunque molti consumatori sono conservatori e hanno grosse difficoltà a staccarsi dalla marca che ritengono “italiana”.

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