Albero di Natale col solare ad alimentarlo nel cuore di Roma, in Piazza Venezia. Infuria la polemica, tra chi grida allo scempio e chi plaude al messaggio.
Albero di Natale col solare: obbrobrio o messaggio centrato?
O i qua o di là: difficile trovare commenti neutrali sul grande albero voluto per onorare la tradizione dal Comune di Roma, ma questa volta alimentato col fotovoltaico. Una scelta spiegata dal sindaco Roberto Gualtieri con queste parole: “Rispetto dell’ambiente, risparmio energetico, pace. Celebriamo questo Natale illuminando l’albero di Piazza Venezia e via del Corso con un messaggio di fiducia e speranza verso un futuro sostenibile e solidale“. E così quello che un tempo fu soprannominato Spelacchio (ricordate l’albero spennacchiato di Virginia Raggi?), oggi è diventato Fotovoltacchio. Con la solita ironia sferzante dei romani. Una provocazione sbagliata o un messaggio centrato, in tempi di crisi energetica e ambientale? Noi pensiamo che la risposta giusta sia la seconda e che bene abbia fatto il sindaco Gualtieri. E ci sentiamo di condividere quel che ha scritto su Linkedin il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani.
Scelta giusta, come insegna il fotovoltaico sulla Sala Nervi
“Da giorni a Roma è in corso un’inutile polemica sui pannelli fotovoltaici posati sull’aiuola (da sempre un mega-spartitraffico) al centro di Piazza Venezia. Per alimentare l’albero di Natale tradizionalmente realizzato davanti all’Altare della Patria“, scrive Ciafani.”A chi si agita contro questa condivisibile decisione, ricordiamo che il più bell’impianto fotovoltaico realizzato nello Stivale è sul tetto di un monumento di architettura contemporanea. Basta salire sulla cupola di San Pietro, abbassare lo sguardo e si potrà vedere questa “opera d’arte” sopra alla Sala Nervi in Vaticano. È un impianto che qualsiasi Sovrintendenza italiana avrebbe sicuramente ostacolato, se quell’edificio fosse stato sul territorio nazionale. Ma, come ha già fatto il comune di Ragusa e come sta facendo anche quello di Firenze, arriveremo ai regolamenti edilizi per installare il fotovoltaico sui tetti dei centri storici. Perché anche le cose giuste vanno fatto bene. Basta volerlo. Lo Stato del Vaticano insegna”.
Non ti curar di lor che Sgarbi passa…
che roba ridicola…
Bastava usare il “fiore” fotovoltaico…. di sera lo chiudevi.
https://www.greenme.it/ambiente/energia/fiore-fotovoltaico-che-segue-il-sole/
Gli unici 2 che ho visto sono rotti da anni.
Installati in 2 rotonde all’ingresso della città di Chiasso, Svizzera.
il fotovoltaico ai niseguimento a 2 assi è solo spreco di energia
quello a un asse sui GRANDI impianti ..
può avere un senso
Sembra il mio impianto luci del condominio a 24V
si carica di giorno con 5 pannelli da 170W e illumina di notte da 4 anni
da un anno co 100 Ah di litio ferro fosfato
😀
Spero abbiano previsto una batteria di buffer, se no tutto al buio di notte! 😉
Beh, in questa “parrocchia” sarà quasi scontato dire: W Fotovoltacchio!
Sono però curioso di leggere argomentazioni serie dei detrattori, ma che vadano oltre ad una miope ed arcaica motivazione estetica in stile Sgarbi…