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620 km a 64850€ per la ID.7: ci siamo?

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620 km a 64850€ per l’ammiraglia elettrica Volkswagen, la ID.7, l’ultima entrata sul nostro Listino. Un buon equilibrio tra autonomia e prezzo? Vediamo… In fondo all’articolo trovate il VIDEO con il primo giudizio di Paolo Mariano.

620 km a 64850€620 km a 64850€, con 286 Cv e consumo 14,1 kWh/100 km 620 km a 64850€

Stiamo parlando di una berlina lunga quasi 5 metri (4,96 per la precisione), con una batteria da 77 kWh netti. Il dato di omologazione dell’autonomia si è fermato a 620 km e ora si conosce anche il prezzo, 64.850 euro (nel 2024 arriverà la versione Pro S, da 700 km). Il motore elettrico APP550 di nuova concezione, collocato al posteriore, che eroga 210 kW (286 CV) e 545 Nm. La Volkswagen assicura che, nonostante la lunghezza, “la ID.7 è sorprendentemente agile con un raggio di sterzata di soli 10,9 metri“. E che anche consumi e potenza di ricarica sono di tutto rilievo: rispettivamente 14,1 kWh/100 km e rifornimento in corrente continua fino a 170 kW. E con tanto spazio a bordo, grazie alla versatilità della piattaforma modulare MEB, soprattutto per le gambe dei passeggeri posteriori, di solito le più sacrificate. Il vano bagagli, infine, ha un volume totale fino a 532 litri.

Ed ecco un primo paragone con Tesla…

La scheda della Volkswagen ID.7 che trovate sul nostro Listino interattivo.

Sono dati sufficienti per sfondare? Il riferimento, quando si parla di elettriche premium, è sempre Tesla. E il problema è che a 15 mila euro di meno Elon Musk offre un’auto come il Model 3 che è sì di una categoria inferiore, ma con dati tecnici allineati o migliori. La versione Longa Range costa infatti 49.990 euro e ha un’autonomia di 629 km, con ricarica fino a 170 kW. Ha una velocità massima superiore (201 km/h contro 180) e un’invidiabile accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi. Poi, per carità, l’ammiraglia Volkswagen ha sicuramente una qualità degli interni che è difficile trovare in una Tesla, grazie alla proverbiale cura maniacale dei tedeschi. Ma l’impressione è che i clienti siano sempre meno interessati a certi dettagli e sempre più attratti dai “computer con le ruote“. Comunque sia: le prevendite della ID.7 sono iniziate, i numeri diranno chi la spunta.

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64 COMMENTI

  1. Se la domanda è “ci siamo?”, direi che la risposta è sicuramente “NO”. Non riesco ad immaginare nemmeno una ragione al mondo perchè uno sano di mente dovrebbe spendere ALMENO 10.000 euro in più di una Tesla M3 Higland Long Range la quale, oltre alla reputazione di essere forse l’auto elettrica globalmente più efficiente in circolazione, si porta in dote anche la rete dei Supercharger, cosa che, da sola, vale la scelta.
    A meno che non si compri la ID.7 per tenerla in garage… allora, forse, può darsi…

    • Cioè non è previsto che qualcuno si compri un’altra auto che non sia una Tesla, per n-mila motivi personali? Siamo al pensiero unico elettrico?

      • No ho scritto che “non è previsto”. Ho scritto che IO non riesco ad immaginare una ragione per farlo. Legga bene prima di fare commenti inutili.

        • “Non riesco ad immaginare nemmeno una ragione al mondo perchè uno sano di mente dovrebbe spendere ALMENO 10.000 euro in più di una Tesla M3 Higland Long Range”

          Io ho letto questa pacatissima opinione su chi non prende una M3 (tralatro, io ho una M3P). Devo leggere meglio? O scommetto che fraintendo io.

  2. “l’ammiraglia Volkswagen ha sicuramente una qualità degli interni che è difficile trovare in una Tesla, grazie alla proverbiale cura maniacale dei tedeschi”

    Addirittura così sulla fiducia? Senza nemmeno provarla? Molto poco professionale.

  3. Che poi 68.000 è il prezzo basico, dando un ‘occhiata al listino ci sono 8000€ di optional che si possono aggiungere, in sostanza penso che ben pochi la porteranno a casa per la cifra pubblicizzata

  4. Forbes.it

    Smart Mobility
    14/09/2023 15:02
    Volkswagen taglia nella fabbrica di auto elettriche in Germania. Der Spiegel: “Il boom è finito”
    Matteo Sportelli
    Di Matteo Sportelli
    Staff
    Volkswagen
    Volkswagen
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    Ascolta questo articolo ora…

    Volkswagen taglia nella fabbrica di auto elettriche in Germania. Der Spiegel: “Il boom è finito”
    Volkswagen taglia nella fabbrica di auto elettriche in Germania. Der Spiegel: “Il boom è finito”
    00:00
    Volkswagen sta tagliando il personale presso il suo stabilimento nella città tedesca orientale di Zwickau. La causa? Una bassa domanda del mercato di auto elettriche. A riportarlo è stata l’agenzia di stampa tedesca Dpa.
    Secondo quanto riferito dal quotidiano tedesco Spiegel, il costruttore automobilistico tedesco ridurrebbe il personale permettendo che, a fine ottobre, scadano i contratti a termine di 269 dipendenti. In totale più di 2.000 persone lavorano nello stabilimento con contratti a termine, su un totale di circa 10.700 dipendenti. Il timore è che altri dipendenti con contratti a tempo determinato possano andare incontro a un taglio.

    Volkswagen non ha confermato la notizia ma ha dichiarato che è previsto un incontro del personale presso lo stabilimento di Zwickau. I rappresentanti del sindacato IG Metall hanno scritto una lettera alla dirigenza chiedendo chiarimenti all’azienda riguardo alla domanda di auto elettriche.

    Secondo quanto si legge nel sito web della società tedesca, lo stabilimento di Zwickau produce sei modelli di veicoli elettrici di tre marchi del Gruppo: Volkswagen, Audi, Cupra. In questa sede, oltre ai modelli ID.3, ID.4 e ID.5, vi si producono anche le Audi Q4 e-tron e Q4 Sportback e-tron e la Cupra Born. Volkswagen aveva annunciato nel 2018 di voler investire 1,2 miliardi di euro per convertire lo stabilimento alla produzione di veicoli elettrici, mantenendo stabile la forza lavoro nonostante i veicoli elettrici richiedano meno manodopera rispetto alle auto a motore a combustione grazie all’aumento della produzione.

    Come riporta lo Spiegel, nel mese di agosto, in Germania, le auto elettriche hanno registrato ancora una forte domanda. Sono state immatricolate 86.649 vetture elettriche a batteria. Questo rappresenta circa il 32 percento di tutte le nuove auto immatricolate, più del doppio rispetto all’anno precedente. Secondo l’Ufficio Federale dei Trasporti (KBA), si tratta del secondo valore mensile più alto mai raggiunto. Tuttavia, questo significativo aumento è principalmente attribuibile alle immatricolazioni dell’ultimo minuto da parte di titolari di flotte commerciali. A partire dal 1° settembre, il loro accesso ai sussidi governativi era scaduto.

  5. ci siamo ? per chi scusate ? Un capo famiglia (perchè questa è un’auto per Famiglia e mica per il bocia qualsiasi) che spende 64 e oltre K ?!? Forse il Commercialista di turno 🙁

  6. Ammazza se è brutta.
    Ma perché spendere quei soldi per andare su un segmento E VW, quando si può puntare su un segmento D bello accessoriato Audi, BMW, Mercedes?
    Un po’ come la la Patheon ai tempi, fuori segmento per il marchio.
    Anche la Tuareg a mio avviso ha sempre avuto poco senso.

    Resta che a livello di powertrain Tesla M3 vince, quindi vale la pensa spendere questi soldi per una VW elettrica?

  7. Se l’auto elettrica deve essere una scelta verde allora deve esserlo anche per i consumi e non solo per l’alimentazione. Grosse berline e pesanti SUV non sono ecologici indipendentemente dall’alimentazione. Per difendere il Pianeta bisogna mettersi in testa che l’ auto è un mezzo per muoversi e non uno status symbol da esibire.

    • Le auto elettriche si imporranno semplicemente perché sono più comode e la tecnologia è migliore: autonomie e tempi di ricarica sono sufficienti per molti già ora e possono migliorare sensibilmente nel giro di un decennio.

      I consumi di energia aumenteranno sempre (Terna dice il doppio dei consumi nel 2050, se non ricordo male), il problema è come viene prodotta l’energia: bisogna installare fotovoltaico ed eolico ovunque si possa.

    • Se evi semplicemente andare da A a B ti basta anche la bici standard; se invece l’auto la prendi anche il il piacere e soddisfazione personale è giusto che tu possa trovare anche il modello da 3000k€ in commercio anche se devi solo fare 500 metri per andare a farti uno spritz. Lo stato e l’economia girano con chi spente e non siamo più nella Germania dell’est dove era trabant per tutti

  8. Senza parole. Soldi buttati
    64.850,00 euro per 620km su carta…..
    Ma di cosa stiamo parlando….?!
    Io questa evoluzione tecnologica delle batterie non la vedo proprio.
    Forse piattaforma MMA….?!…. Chissà.

    • Hai assolutamente ragione. E ti faccio un altro esempio. La Lamborghini Urus. 240 mila euro e 500 km su carta….
      Ma di cosa stiamo parlando….?!
      Io questa evoluzione tecnologica dei motori a benzina non la vedo proprio.
      Forse piattaforma VTLPSC….?!…. Chissà.

  9. Forse la ID.7 è da paragonare con queste vetture, grandi e rifinite:

    – Hunday Ioniq-6 – 4,85 metri – versione da 77.kwh

    – Zeekr 001- 4,97 metri – versione da 100.kwh

    Il paragone con le Tesla (meno care e anche un po’ più corte) è giocare troppo facile 🙂

    Comunque c’è questo paradosso:

    che vetture come queste, lunghe 4,7-5 metri, ottengono bassi Cx aerodinamici (0,23 / 0,22 ) e primeggiano come resa ed autonomia per uso autostradale, rispetto a vetture più corte e leggere, ma con cx meno estremi, che consumano più kwh per avanzare ad alta velocità

    già vetture lunghe 4,3m faticano a scendere sotto a (comunque ottimo) cx 0,26, come ID.3

    vediamo chi sarà il primo costruttore che riesce a fare una segmento C con cx più basso di 0,26,

    oppure una segmento B con cx minore di 0,28 (opel e-corsa mi pare sta a 0,29, però ha anche una sagoma frontale più bassa, che pure aiuta; peccato ha un power train con ancora qualche dispersione di troppo, nell’inverter e motore, rispetto alle migliori)

    • Le grosse berline hanno la sagoma della sezione di un profilo alare.
      La ioniq 6 addirittura in maniera smaccata.

      Se lei come penso è un minimo domestico con la trigonometria capisce al volo perchè il giochino riesce più facile su una vettura lunga piuttosto che su una corta.
      Partendo ovviamente dal presupposto che sul veicolo si voglia far salire 4 o 5 persone. 😉

      • sì ma oltre al peso in realtà conta anche la superficie d’impatto (maggiore in questi bestioni), il peso dell’auto e l’attrito dei pneumatici: insomma le piccole sono avvantaggiate, non a caso fino a poco fa l’auto più parca (quella che faceva più km con un kwh) era la Dacia Spring. Per la cronaca la Audi A2 del 2001 aveva un cx di 0.25

      • @Alessandro @Enzo

        si mi ero studiato un po’ le varie sagome e profili, superficie frontale e CX, e vista la diffcoltà di avere buoni profili man mano che l’auto è più corta

        inizialmente credevo che come nelle auto del passato, con valori d cx che non variavano troppo, contasse soprattutto avere una sagoma frontale non troppo larga e non troppo alta, come le vetture compatte di stellantis per esempio

        poi conti alla mano ho visto che avevo dei pregiudizi sbagliati, si può anche cedere dal “purismo” con cui si ragionava una volta (con aerodinamica e gomme meno buone di oggi)

        – per es.si può realizzare una vettura più alta perchè con pianale skateboard (come la ID.3) e ottenere maggiore scorrevolevolezza (sagoma x CX) rispetto a una più bassa (opel e-corsa) grazie un design aerodinamico pìù spinto, più facile se la vettura è una spanna più lunga

        – realizzare vetture piu larghe (Model 3, Ioniq-6, Model Y) ma molto filanti, sempre grazie a cx studiati, se sono vetture ancora più lunghe; in pratica, tranne in città a 25-50.km/h, queste vetture grandi consumano meno delle vetture piccole

        – sempre guardando qualche conto, si può cedere un po’ dal purismo anche sul peso, che anche io prima pensavo fondamentale per i consumi, ma pare che la cosa sia cambiata un po’ negli anni:

        l’atrito di rotolamento a parita di peso è stato ridotto di quasi 4-5 volte rispetto alle auto di 15-20 anni fa, di atrito con le gomme ne fanno veramente poco; questo grazie a mescole in classe energetica A, poi un poco aiuta anche il grande diametro delle ruote

        in pratica tra gomme a basso atrito e frenata rigenerativa, hanno ridotto molto l’impatto sui consumi del peso, rilevante giusto in città (dove hanno comunque consumi irrisori, in città fanno più km del dichiarato WLTP);
        già nel misto, a velocità anche modeste, ora conta quasi solo l’aerodinamica

    • Peggio mi sento. La Zeekr 001 100 kWh che citi tu, nell’allestimento più costoso Privilege AWD, è un’auto fantascientifica: a parte le performance di tutto rispetto (parliamo di una belva da 544 cavalli e a 686 Nm e 200 km/h di v.max, con possibilità per giunta di disattivare il motore anteriore e guadagnare ulteriori km di autonomia) ha sospensioni ad aria con altezza da terra regolabili oltre gli 8 cm e, facendo tutti i tagliandi previsti dal manuale, offre 10 anni e 200.000 km di garanzia. Tra l’altro si tratta di modello estremamente prestigioso, tanto che la più cattiva 001 FR sfiderà addirittura la Model S Plaid (e già ha più cavalli, oltre 1200, per non parlare del tank mode).

      La Ioniq 6 ha un listino che parte da 47550 euro. La Innovation, con 229 cv, 77.4 kWh di batteria e 614 km di autonomia, parte da 55400 euro, ovvero quasi 10000 euro in meno e offre 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato. A 62.450 euro c’è invece la AWD Evolution, la versione sportiva, con 325 cv.

      Non esiste ad oggi un veicolo così scarso come offerta ad un prezzo così alto. Forse la BMW i5 che offre 582 km di autonomia e 340 cv per 74400 euro, ma non ce lo vedo un cliente BMW prediligere la VW alla BMW … o forse la Mercedes EQE 300, non so se però a livello di lusso e interni questa VW osa sfidare la Mercedes …

      • Per chi avesse il budget e facesse per lavoro molta autostrada, la Ioniq 6 è interessante, ha un cx molto basso, qualcosa meno anche di Tesla

        – confort e finiture
        – ricarica veloce
        – autonomia 400.km a 130.km/h ( usa 19-19.5.kwh ogni 100.km )
        – in pratica 360.km a 130.km/h se non si vuole arrivare in “riserva”

        Model 3 fa circa lo stesso risultato ( 18-19.kwh ogni 100.km ) e anche lei ricarica veloce, ma costando meno

        Sono confronti impegnativi per ID.7, chissà, magari gli appassionati del marchio la scelgono lo stesso (e/o saranno praticati grossi sconti?)

        PS: è corretto che l’iva sulle auto sia 22% da noi e 6% in germania oppure ho letto una bufala?

  10. C’è un errore da qualche parte, se il consumo WLTP è riferito al ciclo combinato, 14.1 kWh% allora su 77 utili, l’autonomia dovrebbe essere 546 Km, non 620.

    • Non torna mai, l’autonomia WLTP col consumo su ciclo combinato non torna mai. Ho provato a chiedere in giro, nessuno mi ha saputo rispondere. L’unica ipotesi che mi passa per la testa è che sono 2 misure diverse: l’autonomia WLTP si riferisce ad un determinato test, fatto con un metodo A previsto dal ciclo di omologazione WLTP, mentre il consumo nel ciclo combinato sarà calcolato con un metodo B sempre previsto dal ciclo di omologazione WLTP, ma A e B forse non coincidono perché i calcoli, come hai notato, non tornano mai. Probabilmente il ciclo A prevede molta più città e basse velocità del ciclo B ma, ripeto, è solo una ipotesi che mi frulla in testa.

      Confermo che stando al consumo su ciclo combinato, l’autonomia in quel caso scende a 546 km.

  11. Se ne venderanno comunque.. perché si vende anche la id.4 nonostante ci sia la Tesla model y… strano ma vero.. c’è molta gente che invece che valutare le caratteristiche di quello che compra .. si basa solo sul marchio e reputazione fatta nel tempo.. per questo vw si salva..
    Quindi ci saranno clienti che aspettavano una “passat” elettrica scartando qualsiasi altra auto a priori. Ed accoli serviti.. perché la passat é famosa…

      • Non credo che venderanno in Cina. Lì hanno solo l’imbarazzo della scelta. L’11 Novembre o forse già il mese prossimo verrà lanciata la Xiaomi “MS11” Modena (stesso prezzo della id7 o forse anche 10000 dollari in meno) e tra le varia versioni ce ne sarà anche una con batteria da 101 kWh e autonomia CLTC da 800 km su piattaforma 800 Volt. Conoscendo i cinesi, andranno su quella …

        Ormai ID è un brand poor, di scarso valore, che acquistiamo solo noi europei perché siamo fanboy VW, all’estero è ignorato beatamente e anzi è visto come tecnologicamente arretrato.

  12. Se avessi questo badget andrei su ioniq 6… velocità di ricarica a 350kw e penso che auto di questo segmento siano orientate a persone che necessitano di mobilità lunga distanza…presa 220 in abitacolo per creare “zona business” su panca posteriore….id7 cmq mi piacciono interni e il frontale ma non mi fa’ dire ” boom la voglio” come peraltro id4 e id5…lo sapete,il mio cuore batte solo per id3🥰

    • Greta ma l’hai vista dal vivo la Ioniq 6? No perchè il posteriore è imbarazzantemente brutto. Devi ricordarti di non passare dietro quando ci sali e forse puoi dimenticarti di come è fatta…

          • Vedo che per una volta siamo d’accordo.

            Giusto per dimostrarti che anch’io nella vita ho fatto delle scelte “razionali”, ti dirò che per un po’ di anni ho avuto una Suzuki Vstrom 650. Dire che andava bene è poco, ma diciamo che non si comprava perchè era bella.

            Un mio conoscente ebbe a dirmi una frase che ho fatto subito mia: “mezzo che va benissimo, ma per avvicinarti e salirci sopra devi camminare all’indietro…”

            Vale anche per molte auto elettriche per quanto mi riguarda… 😀

          • Ehm, nel 2003 io sono stato tra i primi in Lombardia a comprare la Multistrada. La prima versione. Non credo debba aggiungere altro 😀

          • -la Multistrada. La prima versione-

            Sai che la mia preferita era la 620?
            “pochi” cavalli, ciclistica “sovradimensionata”, una bicicletta.
            Ci ho fatto cose da ritiro della patente a vita.

          • Avevo provato la 620, e capisco perfettamente cosa intendi.
            Io però avevo già la 1000 che andava benissimo, rigommata con gomme pure stradali aveva quel suo carattere particolare: raffreddata ad aria, si alzava in quarta solo di gas, zero elettronica, poco allungo ma in terza dimenticavi il cambio, era una maxi-motard ante-litteram. Tanto che poi fecero la hypermotard e quasi me la compravo. Ma anche li, la prima, non le ultime che han troppi cavalli.

          • Uhhh! La hypermotard… ho fatto cose poco edificanti anche con quella. 😇🤣 Avuta in mano per un paio di giorni prima ancora che cominciassero a venderla.
            Confermo: un oggetto da istigazione a delinquere. Ma anche da farsi del gran male per quanto era caricata in avanti. Anche se dopo i primi venti metri avevo già capito che gli specchietti alle estremità del manubrio erano qualcosa di odioso.

      • 😂..no visto solo in video…a me’ non dispiace poi sai come si dice, la bellezza sta negli occhi di chi guarda..se dovessi mai provarla mi ricorderò di non entrare dal baule😂😂

        • Anche perchè è chiuso in stile Model3… quindi molto ostico entrarci 😀
          Io per esempio l’ho sempre considerata bruttina. Poi mi sono ritrovato in Corea e ne ho viste una marea, tanto che mi sono abituato alla linea e non la ritengo più così pessima.
          Ma la Ioniq6 va provata. Si guida benissimo. E’ assemblata molto bene, è silenziosa. E’ davvero una gran bella vettura.
          Consiglio a tutti provarla, almeno una volta. Salendoci camminando all’indietro, magari, come dice Alessandro 😀

  13. Continuo a non capire perché le case europee tentino continuamente (e inutilmente) di misurarsi con Tesla sfornando improbabili “ammiraglie” invece di buttarsi a capofitto nell’enorme “prato verde” dei segmenti A e B (soprattutto) ed in parte anche C.
    Il “prato verde” è lì che aspetta: se non ci pensano le case europee, ci penseranno quelle cinesi, in barba a qualunque tentativo di Von Der Leyen e autorità EU di fermarle (giusto un dolcetto per le recalcitranti case europee per addolcire la pillola dello stop dal 2035, in ottica di (ri)elezioni europee…).

    • Per il solito margine di profitto nei segmenti superiori e le scelte di manager basate sui dati raccolti, quindi vecchi e quindi spesso in ritardo rispetto chi ha lungimiranza e coraggio.
      Stiamo morendo di burocrazia e lentezza, con aziende spesso troppo strutturate ma inefficienti, magari passando anche per delle successioni (quasi la metà delle aziende italiane sono a conduzione familiare).
      Merce rara é diventata la visione e la competenza di chi lavora per passione, preferendo gli azionisti a tutto il resto.
      Questo è il risultato delle gare al ribasso, il best price.
      Ora il ribasso lo stiamo ottenendo

      • È vero quello che dici, Fares, ma… diceva Ettore Petrolini: “Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco ma sono in tanti”.
        Le fortune di Renault, Peugeout, Citroën, Fiat, Opel, ecc., sono state costruite e si reggono tuttora sui milioni di esemplari delle tante diverse utilitarie sapientemente spalmate fra i tre segmenti A, B e C, non certo con le loro poche “ammiraglie” (poche come modelli e come numeri di vendita) dei segmenti D ed E.
        Sono curioso di vedere come andrà a finre, davvero curioso.

    • e VW che ha la E-up, vettura di anni fa, già allestita e già tecnicamente perfetta per il segmento A, ben equlilibrata nonostante usi batterie NMC e non aggiornate;
      la ha ritirata dal mercato italiano

      è richiesta anche con listini 27-28.000e ( e ti credo, con i prezzi dei carburanti che ci sono è un investimento che si ripaga in risprmio poi) e qualcosa meno se vetture km.0

      forse con la nostra iva a 22% (piu alta con in altro stati) non ritenevano che valesse la pena venderala da noi? quanto margine necessitano? vogliono spingere la più grande ID3 ?

      mistero

      e la E-up con batterie NMC è la prova che il problema non è solo il ritardo nell’avere e saper gestire viasoftware vetture con batterie LPF (sino al 2021-22 erano vincolate da brevetti per uso solo interno in Cina, solo dopo sono state esportate)

      intanto in questo quasi vuoto nel segmento A-B occupato giusto da Spring e Twingo (e in alto nei listini da opel e-corsa), hanno fatto capolino le piccole DR 1.0 e l’ottima Leapmotor T03 (in vendita in francia, forse arriva anche da noi), segmento A, prezzo inferiore, dotazione superiore, batteria superiore (40.kwh LPF)

      dall’oriente manca giusto qualche buona segmento B, e ne hanno parecchie

      la penso come te, se venissero ridotti gli incentivi (in italia già modesti) per le utilitarie e compatte cinesi e alzati i dazi di importazione (e a quel punto non gli puoi dire proprio più niente) non è escluso che i brand cinesi possano abbassare i listini abbastanza da compensare

      inizialmente avevano tenuti pressi abbastanza alti, proprio per non scatenare terremoti e questo tipo di reazioni protezionistiche, avevano avuto un po’ di far play; e magari ci sara anche protezionismo inverso in Cina verso nostri prodotti

      • E come dimenticarsi della Renault Zoe, per anni e anni pioniera delle elettriche di segmento B? Nelle ultime versioni, la batteria da 52 kWh la poneva già nel regno delle “over 50” (kWh), permettendo autonomie cittadine ed extraurbane da 400 e oltre km e il caricatore AC di bordo da 22 kW permetteva cariche in AC del 50% in 40 minuti (“Nemmeno il tempo di finire la spesa settimanale, mannaggia, devo uscire un attimo a spostarla.”)
        Con una svecchiata ad hardware e software di bordo, un caricatore DC da 100 kW (invece dell’attuale da 50 kW) per rientrare anche nel club “20-80% in 30 minuti”, un minimo di cura negli interni in più e un prezzo di max 35 k€ (al lordo degli incentivi), secondo me – che ne guido una da giugno 2022 – avrebbe avuto ancora il suo perché.
        E invece… puff, cancellata, lasciando del tutto sguarnito il lato B di Renault (la Twingo è un seg. A, mentre la Megane è un C).
        Allora se le vanno proprio a cercare, le cinesi…

  14. Si, ci siamo! È pronto un bel piano di tagli alla VW, le elettriche non si vendono abbastanza e gli europei non sono competitivi. Una storia già scritta, ovviamente il prezzo da pagare in primis a questa follia è quello della forza lavoro.Prezzi folli e profitti ridicoli!

    • Si, ma c’è una belle eccezione… Tesla.
      Continua a volare e crescere.
      Il Modello Y rimane l’elettrico più venduto un Europa da ben 9 mesi.
      Inoltre Tesla ha un margine operativo sulle vetture del ben 19%. Sogno per chiunque in questo mercato.

  15. Dire che la Model3 sia di “categoria inferiore” mi lascia un po’ perplesso, francamente.
    Ho guidato una Model3 e si, gli interni non sono all’altezza di una BMW X6 da 130Keur (il triplo), ma non sono esattamente scarsi, anzi.
    Il fatto che siano semplici non vuol dire bassa qualita’. Anzi: ci vuole tecnica per condensare le funzionalita’, semplificare e automatizzare (la Tesla si controlla tranquillamente ed efficacemente con controlli vocali, con buona pace di chi vuole 20 pulsanti e manopole).
    Sará che i 15K di differenza sono dovuti ai continui miglioramenti della produzione Tesla e all’enorme innovazione nella progettazione (basta vedere un paio di video di Sandy Munro, un guru sull’argomento, per scoprire quanta ingegneria c’e’ nel disegno e montaggio delle Tesla), invece che a “qualita’”?

      • Solo dal punto di vista esterno, internamente lo spazio è confrontabile e simile, addirittura superiore per Tesla è la capacità del bagagliaio. Non parliamo poi di cose che nn sono di serie nella id.7: sedili ventilati, interni in pelle, tetto panoramico, schermo posteriore, POMPA DI CALORE… mi sa chela di.7 è fuori target proprio, ne venderanno pochissime

      • Sicuro che l’articolo si riferisca alle misure?
        Se e’ cosi’, non mi sembra molto chiaro: a me sembra parli delle rifiniture (“categoria inferiore”).
        Ho controllato e la ID.7 e’ 30cm piu’ lunga, ma 10cm piu’ stretta.
        Non mi sembrano differenze importanti. Sono entrambe delle berline ed entrambe abbastanza grandi.

        Per raffronto, una Passat e’ 4.78 x 1.83.

  16. Veramente oltre ad andare più veloce come velocità massima (nonostante sia appena stata limitata, accelerare più velocemente, e avere con i cerchi base un autonomia di 678km, ha anche molta più velocità di ricarica. Caro Mariano la long range ricarica con picco a 250kwh non 180.
    Poi sul fatto che sia meglio internamente, forse si, ma costa la bellezza di 15000euro in più ed è sicuramente meno rifornita di accessori. Chissà cosa sceglierà il mercato

  17. E’ davvero brutta. Poi la proverbiale cura dei dettagli dei tedeschi … dopo gli interventi sulla Model 3 mi sembra dura batterla, insonorizzazione migliorata, sedili ventilati, fruscii aerodinamici ridotti, efficienza migliorata, finiture migliorate … anche la garanzia di Tesla è migliore e i richiede meno tagliandi … la verità è che le ID sono fortemente in crisi, non a caso le vendite sono al palo ed è notizia di oggi che VW pare non rinnoverà il contratto a centinaia di lavoratori a tempo determinato. Inoltre tra qualche mese dovrebbe tornare la Performance e comunque anche la Performance dovrebbe costare molto meno di questa. E’ un’auto rivolta solo agli appassionati del brand VW con un rapporto prezzo/qualità ridicolo.

    Come farà VW a competere? Ah già, la Model 3 è cinese, ecco come …

    • Secondo me sì, è troppo cara.
      Poi da una certa autonomia in su l’utilità marginale scende rapidamente, già con una MY RWD con i suoi 370km reali è più che sufficiente e con 10 min di rifornimento carichi altri 200km.
      Ma c’è un altro problema, tutto l’ecosistema di gestione dell’autonomia, dal software alle stazioni di ricarica dedicate, quello della volkswagen è ridicolo, ancora non collegano il navigatore all’autonomia per calcolare le differenze altimetriche e stima velocità di viaggio, inoltre ti manda a rifornirti presso un AC di un Hotel inaccessibile.
      Anche il software della gestione della sicurezza, con le Tesla che gestiscono il panorama del traffico in modo intelligente, trasformando auto, pedoni e segnaletica in oggetti concettuali all’interno del software per prendere le giuste decisioni, gli altri sono ancora ancorati al semplice calcolo dei tempi di ritorno delle onde acustiche o radiazioni elettromagnetiche, tecnologia già presente ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
      Praticamente una volta guidata una Tesla, tutto il resto risulta antiquato, anche se con interni eleganti, è come se uno acquistasse una carrozza dorata trainata da 3 pariglie di Frisoni neri, bellissima per carità, ma forse per portare i sposi in un matrimonio.

      • La guida assistita di tesla è di livello 2, come le concorrenti. Dalle prove che sono state pubblicate non è migliore di quella dei concorrenti, anzi.

        • Più che sulla gestione automatica dell’auto, che a mio parere non ci sarà mai o almeno penso che non mi affiderò mai, punterei sulla fruibilità delle informazioni elaborate dal computer e presentate all’autista che deve essere lui a prendere la giusta decisione, in questo senso la disponibilità di un monitor grande con la transcodifica degli oggetti stradali: Auto, pedoni,ciclisti ecc per essere poi prospettati all’autista, evidenziando situazioni di pericolo in modo grafico e facilmente comprensibile, nel modo con cui lo fa una Tesla mi sembra che non lo faccia nessun altro.

          • SUl serio stai dicendo che mentre guido dovrei guardare il monitor perchè li si capisce meglio la situazione? Stai parlando del monitor che non ha presentato, in innumerevoli casi, mezzi di soccorso fermi sulle corsie autostradali?

          • @Astuto parliamo anche del monitor che sta nel mezzo dell’abitacolo, obbligando la gente a distogliere la vista dalla strada per consultarlo, senza nessuna informazione davanti alla faccia mancando un qualsiasi minidisplay dietro il volante. Ennesimo risparmio sui costi di produzione, spacciato come novità geniale!
            Checchè ne dicano i fanboy Tesla, a me non ispira per niente questa cosa.

          • @astuto ahahah, le parrà strano, ma io combatto duramente le cretinate che vengono scritte, non a prescindere chi le dice. Certo che capita che alcuni commentatori qui non ne scrivano mai una giusta (almeno dal mio punto di vista) quindi pare da fuori che io ce l’abbia con loro, ma non è così. Se Vincenzino un giorno scrivesse qualcosa di sensato sarei disposto a dare ragione perfino a lui.

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