Salire in macchina e partire, senza piani, prenotazioni e mete fisse: i viaggi “on the road” sono sempre più diffusi in Europa e nel mondo. E se la macchina è elettrica? Qualche vincolo in più e un minimo di programmazione sono inevitabili. Ma non è impossibile, almeno nei principali Paesi europei.
Alla vigilia del grande esodo d’agosto si è cimentata in un esercizio simulato di flessibilità con l’auto elettrica Hive Power, una start up svizzera di grande successo specializzata nei software per le reti intelligenti e l’uso più efficiente dell’energia.
Utilizzando le proprie conoscenze di trattamento e integrazione dati Hive Power ha analizzato il livello di flessibilità delle reti di ricarica in cinque Paesi europei con la maggior vocazione turistica e suggerisce per ciascuno i percorsi che consentono di viaggiare “on the road” senza troppi problemi.
L’Italia figura solo quarta nella “Top Five”. Ma con i suoi 30,787 punti di ricarica (dato aggiornato al 31 dicembre 2022, fonte Power2Drive), ben si presta ad una vacanza on the road. L’incidenza maggiore si registra nelle regioni del Nord Italia, Lombardia, Piemonte e Veneto in particolare, e in Toscana ed Emilia-Romagna. Le strade consigliata da Hive Power, per fascino ma anche per infrastrtturazione di ricarica, sono la Regina, che consente di fare tappa nelle località più famose del Lago di Como, la strada del Barolo, in Piemonte, e infine la Chiantigiana, strada che collega Firenze a Siena, passando per i suggestivi paesaggi collinari del Chianti.
Al primo posto della classifica figurano i Paesi Bassi, terra dei mulini a vento e…della mobilità sostenibile! Detiene la più alta densità di infrastrutture per la ricarica elettrica rispetto al resto dell’Europa e può essere percorso in lungo in largo senza il minimo problema: con 111.821 caricatori installati è un vero paradiso per gli amanti degli EV.
La Francia si piazza al secondo posto. Percorrerla è facilitato dalla presenza di 83.317 punti di ricarica, distribuiti nelle città di medie e grandi dimensioni in prossimità di centri commerciali, supermercati e stazioni di servizio. Ben servita la Costa Azzurra, fra Mentone e Cannes. Nessuna preoccupazione anche spostandosi a sud-ovest, poi verso Nord direzione Bordeaux, fino alle coste del Golfo di Biscaglia sull’Oceano Atlantico.
Terza piazza per la Germania che conta 82.609 punti, distribuiti in maniera abbastanza omogenea in tutto il Paese. La concentrazione maggiore è nelle grandi città. A Berlino, sono disponibile 869 stazioni di ricarica. Da lì si può partire alla volta di Amburgo o Brema.
La Spagna si aggiudica l’ultimo posto con 29.539 punti di ricarica. Ha appena superato a Svezia grazie ad una crescita senza precedenti nel settore della mobilità elettrica. La costa orientale è la scelta ideale: Barcellona, Valencia e Cartagena sono ben servite e lungo tutto il tragitto la ricarica è garantita.
Hive Power, attraverso il software AI FLEXO, ottimizza l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile per alimentare le stazioni di ricarica di numerosi operatori europei, tra cui Plenitude, Iren, eSolutuon (free2Move), e.On, Sorgenia, Haier garantendo una ricarica 100% ecologica.
Sempre dalla Svizzera avvivano consigli utili per i viaggi “on the road” in auto elettrica. E’ il Touring svizzero (TCS) a ubblicare una guida alla vacanza elettrica, con consigli pratici ai viaggiatori, l’indicazione del livello di infrastrutturazione dei principali Paesi europei e l’App eCharge per identificare in tutta Europa caricatori rapidi per il viaggio oppure lenti per la ricarica nutturna.
Lo so che non è l’argomento di questo articolo. Ma non ho resistito a circolare questo video
https://youtu.be/XksIjRr8WrU
bhe..dai, bravi i pubblicitari questa volta 🙂
Anche da questo punto di vista l’Europa sembra dividersi in due con Paesi come Francia e Spagna che privilegiano le zone costiere mentre Italia e Germania non dimenticano le aree interne (anche perché i tedeschi hanno solo la costa del mare del Nord 😉
Per quanto riguarda le autostrade, non mi sembra che la Francia abbia dimenticato le zone interne. Infatti stanno per completare (mancano soli pochi mesi) il programma che prevede per TUTTE le aree di servizio autostradali l’installazione di colonnine HPC. Tra l’altro le installano in quantità considerevoli. Vedi: https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=1Di2pheZgnNojK5WxfT-D40dyAuKRvO5L&hl=fr&ll=47.01743423467526%2C0.6377415965163715&z=5
Sí certo, non ho dubbi sulla copertura HPC delle zone interne, mi riferivo alle zone turistiche / panoramiche che vengono nominate nell’articolo, si vede che è un elenco (per forza di cose) parziale..
Buongiorno, sarebbe MOOOOLTO utile che scriviate un articolo sulle migliori APP per cercare punti di ricarica di ogni genere e fornitore, indipendentemente da un singolo provider.
Personalmente ho sperimentato ChargeFinder e mi pare un buon compromesso. Qua cuno avrebbe da segnalare qualcosa di meglio?
Io uso ABRP per programmare il viaggio. Fino a 6 mesi fa, ho usato ABRP collegato ad un lettore OBD2 per conoscere il margine (SOC) all’arrivo. Poi non l’ho più usato perché ho progressivamente aggiustato il consumo di riferimento (parametro di ABRP modificabile) e ho trovato il valore che, per il mio stile di guida, permette di fare previsioni accurate, mantenendo 2-3% di margine conservativo rispetto al programma di viaggio calcolato da ABRP.
Oltre ad ABRB, le app indipendenti dai fornitori di ricarica che io considero molto buone ed utili sono ChargeFinder (da lei citata) e Chargeprice.
I primi che mi vengono in mente NextCharge e Plugsurfing, ma non aspettarti miracoli.
In effetti, comunque, la RFID card di Plugsurfing, fornitami gratuitamente con il nome di Renault Mobilize Charge Pass all’acquisto della nostra Renault Zoe – e mai usata per i prezzi a consumo da strozzino –, mi è tornata utile proprio durante le nostre recenti vacanze in Scozia con una Renault Zoe a noleggio.
È stata l’unica RFID card delle 5 che ho (Enel X Way, Be Charge, Be Charge “Tesla Club Italia” e appunto NextCharge) in due occasioni che mi ha permesso di ricaricare.
Tuttavia, è un dato di fatto che siamo ancora lontanissimi dalla vera interoperabilità dei vari gestori: qui davvero occorrerebbe un pesante intervento della UE per forzare l’interoperabilità obbligatoria fra tutti i fornitori di ricarica elettrica.