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Versione GTX per ID.3, fino a 320 CV

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Versione GTX per la Volkswagen  ID.3, con potenze fino a 320 Cv nell’allestimento più estremo, la Performance, con velocità di punta 200 km/h.

versione GTX“Performance” con 320 CV di potenza e 0-100 in 5.6″versione GTX

Per dare un po’ di sprint a un modello che stenta a decollare, la Volkswagen lancia la versione GTX della ID.3. GTX è la sigla che contraddistingue appunto le versioni più performanti delle elettriche, esattamente come GTI lo è per i veicoli termici (come le famose Golf GTI).

Chi vuole divertirsi a spingere, qui ha parecchio da baloccare: già nella versione ‘normale’ la potenza è di 210 kW (oltre 280 Cv), che salgono a 240 (320 Cv) nella Performance. Velocità di punta, rispettivamente, 180 e 200 km/h. Quanto all’accelerazione, per entrambe le versioni la Volkswagen segnala 545 Nm di coppia massima, con 6,0 e 5,6 (Performance) nello 0-100. Trazione posteriore. Migliorata anche la batteria, con capacità salita a 79 kWh, per un’autonomia stimata in circa 600 km (senza spingere, però…).

Spiega Kai Grünitz, responsabile dello Sviluppo: “Naturalmente, un motore elettrico e un motore turbo a benzina hanno caratteri unici. Eppure la ID.3 GTX Performance e la Golf GTI Clubsport condividono la stessa affascinante leggerezza in accelerazione“.

versione GTXVersione GTX anche per la ID.7, con trazione integraleversione GTX

Anche per l’ammiraglia elettrica ID.7 (versione berlina e stato wagon Tourer), la Volkswagen annuncia l’arrivo degli allestimenti GTX. Allestimenti che comprendono la trazione integrale, con doppio motore: il propulsore da 210 kW rimane al posteriore, mentre un secondo motore da 80 kW è installato sull’asse anteriore.

Di fatto, secondo il costruttore, la potenza del sistema arriva a 250 kW (335 Cv), rendendo la ID.7 Tourer GTX la station wagon Volkswagen più potente mai costruita. All’uscita di tutte queste notizie, in Germania, si è scatenata in rete una polemica sull’opportunità di declinare anche l’elettrico sul lato prestazionale. Con versioni ovviamente più costose e contrassegnate da consumi maggiori, non così sostenibili, quindi…Mancano ancora i prezzi delle versioni GTX, sia di ID.3 che di ID.7.

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21 COMMENTI

  1. Solita auto da sbadigli, non so dove pensa di andare VW con sta roba, per me deve rivedere in primis totalmente l’estetica dell’auto, ma veramente non si rendono conto che fanno auto simili a giocattoli per bambini. Poi i numeri niente di che. Bah

  2. Quindi la i33 con 320 cavalli ha circa lo stesso 0-100 della mia Focus ST che di cavalli ne ha 40 di meno e oltre a ciò si ferma a 200 all’ora quando con la mia senza fatica si possono vedere i 250. Un gran bel tombino insomma

    • premesso che lo 0-100 non è così indicativo.. e sto citando qualcuno per scherzo) ma è chiaro che si parla dello 0-100 solo per essere sintetici nei commenti

      ed entrando (sempre per scherzo) nello spirito competivo:

      questa VW “batte” di un decimo la tua ST e lo fa emettendo molta meno Co2, cioè usando molta ma molta meno energia, già suona diverso messa così

      piuttosto..visti i prezzi della VW..c’è sempre almeno il solito terzo incomodo a martellare pesante su prestazioni/costo (Tesla)

    • PS: con la batteria da 79 kwh netti, la ID3 si porta dietro circa 1870 kg, sono circa 400 (?) kg in più rispetto alla Ford St ?

      rapportati ai CV, per me se la cava bene, al solito è di aiuto la coppia del motore elettrico esuberante su una ampia finestra di regimi

      ma immagino dove vorresti andare a parare.. dotarla di un cambio a 2 o 3 marce per “divertimento” o aumentare la resa in accelerazione.. se farai delle discussioni a tema sarà interessante da leggere

      personalmente vedendo come si sono orientati i costruttori sospetto che nei casi di combinazione di motore elettrico abbastanza grande ma con velocità massime limitate entro i 200 km/h, il collo di bottiglia rischi di essere più l’erogazione massima di potenza dalla batteria che la rapportatura al cambio e la figura di coppia teorica massima del motore, e in questi casi aggiungere un cambio potrebbe dare vantaggi non così rilevabili nell’uso quotidiano

      e allora in tali casi ben venga il riduttore momomarcia, robusto e durevole anche di fronte alla coppia importante del motore elettrico, più economico da fabbricare, meno ingombrante da imbarcare sull’auto (e a maggior ragione considerando vetture che possono avere anche il doppio motore, cioè su entrambi gli assi, o non venir quasi mai usate in pista a velocità sopra i 200)

      • Scusa RS, ma non capisco perchè un cambio a 2 marce dovrebbe essere meno robusto di un riduttore. Dipende da come lo fai.

      • -ma immagino dove vorresti andare a parare.. dotarla di un cambio a 2 o 3 marce per “divertimento” o aumentare la resa in accelerazione.. –

        Vedi che quando vuoi mi dai delle soddisfazioni?

        -vedendo come si sono orientati i costruttori … con velocità massime limitate entro i 200 km/h –

        Guarda, studiando con gente molto più preparata di me e facendo assieme a loro diverse valutazioni, siamo abbastanza convinti che il problema sia da girare al contrario. E cioè che le velocità (per esempio in questo caso) sono autolimitate attorno ai 200 km/h proprio perchè si insiste con un rapporto fisso e non il contrario (si tiene un rapporto fisso perchè tanto si limita sui 200 orari)

        Rimanendo al veicolo in oggetto, abbiamo fatto delle simlazioni dove una ID3 da 200 cv con tre marce (di cui quella di mezzo è la “fotocopia” del rapporto di serie) farebbe con la corta (0-120) uno 0-100 attorno ai 5 secondi scarsi, e con la lunga (0-250) arriverebbe a superare i 230.
        Il tutto con regimi motore decisamente più bassi del limite teorico del propulsore (che se non ci siamo sbagliati da scheda tecnica dovrebbe toccare i 16.000 giri massimi)
        Ripeto: con 200 cavalli

        Con 320 cavalli la mia ST verrebbe semplicemente asfaltata, ma tipo che manco la vede partire.
        Visto che per lo specifico modello si parla apertamente di prestazioni, capisci perchè mi perplimo continuamente?

        • Per me è chiarissimo tutto quello che dici, i miei dubbi sono:
          1) Occorre progettare un cambio ad hoc per questa vettura che venderà in numeri limitati, questo aumenta ancora il costo dell’ auto (su una Porsche non vedo problemi, su una ID3, mmmmmmh)
          2) Il peso del cambio si aggiunge in un’ auto già pesante di suo essendo elettrica. Non è un problema tecnico rilevante, ma un aggravio di peso non necessario (vedi 3)
          3) Sopra i 200 km/h siamo abbondantemente oltre il massimo autostradale quindi parliamo di pista o qualche autostrada in Germania o persone cui può far piacere il rischio di farsi ritirare la patente per un bel po’ di tempo, pertanto per quanti potenziali clienti di questa ID3 la cosa può essere rilevante non saprei proprio. Sarà la crème de la crème!?

          • 1) lo stiamo già progettando E stimiamo che la Gravio in termini di costi rispetto ad una soluzione monomarcia possa essere sostanzialmente ininfluente nel totale di un veicolo elettrico

            2) rispetto ad un riduttore monomarcia, E comunque nel complessivo di un veicolo elettrico, il peso della nostra soluzione è sostanzialmente trascurabile

            3) se si parla di automobili sportive si sta affrontando un argomento che non ha nulla a che vedere con il buon senso e con la razionalità😉
            Quindi ferma restando la giustezza di quello che dici, allora tanto varrebbe non cominciare nemmeno.

  3. Niente, deve essere quaresima per forza. Come da sempre sostengo, l’elettrico è una strada per arrivare al divieto della mobilità privata.

    • Concordo con te, è quello che temo anche io. Vedrai quando uscirà l’autopilot, come si scateneranno per renderlo obbligatorio e levarci il controllo di volante e acceleratore: ogni incidente in auto avrà il risalto di un’atomica, con inchieste, scoop, politici che si precipiteranno sul posto e si strapperanno i capelli … Prepariamoci a resistere, finché possiamo.

      • Enzo, giusto un’osservazione.
        Non ho idea se avete notato come ogni volta che un personaggio politico dell’area che sta al governo di questo paese riesce ad intercalare le seguenti 5 paroline in ogni esternazione che fanno: “ bla bla bla idealismo green bla bla bla idealismo di sinistra bla bla bla” e lo fanno così tanto che sta creando arroccamenti su argomenti di svariata natura.
        Fateci caso.
        PS: nel frattempo a livello europeo è stato fatto un’altro passo anche in ambito dell’ efficientamento energetico degli edifici residenziali e non (altro “bla bla bla idealismo green bla bla bla idealismo di sinistra bla bla bla”).

      • Dimenticavo se idealismi si deve parlare forse quell’area politica dovrebbe ricordare quali ideali ancora si porta dietro senza rinnegarli dopo aver portato a milioni di morti agli inizi del secolo scorso.

        • Giustissimo. L’altra ha solo scatenato la seconda guerra mondiale che se non o sai te lo ricordo io, non si è combattuta coi fiorellini. P.S.: chiedere alla famiglia Matteotti per maggiori dettagli.

          • Non vorrei aver frainteso male. Ti stai riferendo al deputato che negli anni ‘20 del secolo scorso fu assassinato dagli squadristi? Per quello che ne so la seconda guerra mondiale è stata scatenata da chi governava la Germania di allora decidendo di occupare alcuni paesi confinanti e non dall’area della sx dell’epoca per ripicca dell’assassinio del deputato.
            Comunque indipendentemente dall’area politica di preferenza ripeto che ci stanno bombardando con messaggi che stanno esasperando gli animi e soprattutto distorcono i reali propositi per cui sono state fatte determinate scelte a livello europeo.

      • Sicuro Enzo, hai perfettamente ragione. Oggi sono le “morti premature”, domani quello che hai detto tu.

      • e a prepararsi a spese annuali: stamattina mi sono fermato dal mio meccanico e stava facendo la calibrazione ai radar di una opel.
        posizionare e regolare (altezza e dx/sx) l’apparecchio rispetto all’auto, montare le griffe sulle ruote posteriori, puntare i laser per le misurazioni in mm, portare l’auto a 5 cm di distanza e misura, portarla a 95 cm e misura, collega la batteria, connetti il computer, metti la chiave in on, spegni, rimetti per un minuto la chiave in on, non si collega, rifai il procedimento e intanto sono già passate un paio d’ore.. quanto costerà alla fine?
        questo solo per i radar: quando saranno obbligatorie tutte le pu….te per gli svogliati/incapaci/ciò il tablet da controllare tanto la macchina va da sola ecc, si metteranno nel TCO anche queste spese o contano solo frizioni e marmitte?

        so che alcuni hanno gli OTA che rifà pure il letto, ma se si parla di calibrazione SERIA non so quanto faccia testo mettersi di fronte a un muro e pistolare sul touch.. 🤷‍♂️

        ( attrezzatura texa radar e camera calibration)

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