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Velocità di ricarica: le auto che fan perdere meno tempo

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La Hyundai Ioniq 6 batte tutti per velocità di ricarica, secondo Automobile Propre.

Velocità di ricarica: quali modelli ti fanno perdere meno tempo per le soste alla colonnina? Ecco la classifica stilata da un sito francese dopo i test sul campo.

velocità di ricarica
Quanti km di autonomia ricaricano in 15, 30 e 45 minuti i 10 modelli più performanti. Fante: Automobile Propre.

Velocità di ricarica: quanti kWh, in quanto tempo (e non guardate al picco, conta più…)Velocità di ricarica

Parliamo soprattutto di ricariche fast e superfast, in corrente continua, quelle che di solito si utilizzano nei viaggi lunghi, specie in autostrada. I colleghi di Automobile Propre tirano le somme di un anno di prove su strada, che comprendevano anche la performance di ricarica. Registrando quanto tempo serve per riportare la batteria dal 10 all’80% e quanti kWh si ricaricano in 15, 30 e 45 minuti. Prima morale da trarne: per capire quanto sosteremo con la nostra auto, non basta guardare al picco di ricarica, ovvero alla potenza massima raggiungibile. Ancora più importante è esaminare l’intera curva, ovvero la potenza media che l’auto è in grado di assorbire durante tutto il rifornimento. Secondo i rilevamenti, più alto è il picco, più è consistente in percentuale la differenza con la potenza media. Non sorprende il fatto che al primo posto si sia piazzata una Hyundai, la Ioniq 6, in grado di caricare in mezz’ora l’energia necessaria per percorrere 302 km. Un’ottima performance confermata anche dai nostri test svolti da Paolo Mariano e illustrati nel VIDEO qui sotto.

Sul podio le coreane Ioniq 6 e Kia EV6 e la BMW i7

Velocità di ricarica
La Tesla Model Y: molto scarto riscontrato tra i picchi e la potenza media di ricarica.

Un’altra coreana, la Kia EV6, si piazza al 3° posto, con 262 km: i due modelli del gruppo Hyundai sono gli unici a completare la ricarica prima che l’orologio segnasse 45 minuti. Tra loro al 2° posto si piazza la BMW i7 XDrive 60, capace in mezz’ora di immagazzinare l’energia sufficiente per percorrere 271 km. Segue l’Audi e-tron GT RS, con 260 km, fortemente penalizzata dalla lentezza con cui questo veicoli ricarica quando la batteria supera l’80% di riempimento. Ma il dato su cui il sito francese insiste maggiormente è la necessità di non guardare solo alle punte di ricarica per capire quanto dureranno le nostre soste. E, eventualmente, in base a questo, che auto preferire. Va tenuto conto piuttosto della potenza media, il vero dato a cui fare riferimento. La cinese Leapmotor T03 da questo punto di vista ha un ottimo rendimenti, con uno scarto minimo, il 2,2%. Mentre all’estremo opposto ci sono  Volkswagen ID.Buzz (-32,2% e 122 kW di potenza media caricata) e Tesla Model Y (105 kW, – 58% rispetto al picco di 250 kW).

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28 COMMENTI

  1. Quando si parla di curva di ricarica e di km aggiunti dobbiamo tener conto di 2 paramentri. La potenza di ricarica dellla macchina ed il consumo. La mia model 3 L.R. ha caricato (metto le foto/video di una ricarica presso un SuC v3 a Digione https://photos.app.goo.gl/KZxUWnhJs2fnoNVT8 ) 22 kWh in 9 minuti e 56 kWh in 39′. Ipotizzando un consumo pari a 7km/kWh e poi di 6km/kWh otteniamo i km indicati nella tabella. https://imgur.com/a/yaP71Ro in 15′ 257 km in 39′ 392 km. Marco

  2. Mah… posseggo una model 3 LR da 4 anni e la
    Cosa proprio in cui ha sempre eccelso sono i tempi di ricarica.
    Peccato che qui non possa postare gli screenshot ma 15 giorni fa, ho effettuato due ricariche alle HPC, una da 11 minuti dove ho caricato 26,34 kWh pari a 166 km ed una da 37 minuti dove ho caricato 57,81 kWh pari a 375 km.
    Entrambe le ricariche effettuate a delle FreeToX senza il preriscaldamento delle batterie.
    A riprova, se richiesti, ho i log di ricarica…

  3. Carico la Enyaq 80 iv sempre a casa. Il 27 ottobre sono andato e tornato da Padova a Orio al Serio. Avevo acquistato 50kWh come ricarica di sicurezza qualora non fossi riuscito a rientrare a casa. Non ne ho avuto necessità. Grazie al PCC, migliorabile molto, per carità, comunque utilissimo. Il 28 ottobre sono così andato vicino a casa e ho caricato a un supercharger. Quindi batteria non preparata ad hoc. Mi sembra di ricordare una temperatura nel complesso ancora mite, dopo pranzo. Inizio al 3%. Conclusa la ricarica con 50,11 kWh e uno stato di ricarica del 69% in 27 minuti e 36 secondi. Picco di ricarica di 148 kW con stato di ricarica al 13%, ridotto a 71kW quando lo stato di ricarica è arrivato al 68%. Direi bene per essere un’auto di cui non si parla quasi mai.

    • Posso chiederti a che media di km/h hai viaggiato (presumo in autostrada) sia all’andata che al ritorno e che temperatura esterna c’era?
      Te lo chiedo perchè, come tu hai già scritto, non si leggono molte info sulla Enyaq 80 e la stavo valutando per un futuro acquisto.

      • A memoria la temperatura non era rigida: ho una foto all’arrivo in garage di 13 gradi al rientro del 25/10 alle 7.00 del mattino e sempre di 13 gradi il 28/10 rientrato alle 1.30 del mattino. Montate le gomme invernali. I° viaggio km 393 velocità media 78 km/h. Consumo 16.9 kWh/100 km. Climatizzatore 19°. II° viaggio km 392, velocità media 79 km/h, consumo 16.8 kWh/100 km. Climatizzatore 20°. Di solito viaggio a 110 km/h. Al ritorno ricordo alcune punte a 130. C’è stato un percorso non autostradale direi di una ventina di km a ogni viaggio. In generale ho visto che in autostrada resta sotto i 20 kWh/100 km (spesso anche intorno a 16-17) anche a pieno carico ma il clima, nell’occasione cui mi riferisco, era mite. Il problema vero dell’auto è il freddo. La vendono per 540 km, in realtà d’inverno al massimo promette 400 km col 100% di ricarica. Ma considera che io faccio 50 km al giorno di provinciale, quindi molto soft con velocità tra 50 e 70 orari. Penso che se dovessi fare autostrada d’inverno con temperatura rigida difficilmente conterei di superare i 300 km, ma questa è una stima. Sicuramente l’uso del Power Cruise Control, per quanto assolutamente scomodo (almeno finché non lo carico su un altro cellulare e finché non si decideranno a consentire la programmazione di un viaggio al PC) è per me determinante, visto anche che faccio, purtroppo, pochi viaggi lunghi. In generale l’auto è molto bella, gran bagagliaio, spazio enorme all’interno sia davanti che dietro. Non mi pento proprio. Il problema vergognoso non sono le auto ma l’assenza di colonnine in autostrada, totale tra Padova e Bergamo: avrei dovuto uscire per ricaricare ma ce l’ho fatta a rientrare a casa. E come vedi ho fatto quasi 400 Km, con un bagaglio, all’andata da solo e al ritorno in due, restando con 3% di batteria. Senza particolare ansia grazie ai video di Mariano!!

        • Intanto grazie per l’esaustiva recensione. Uno dei dubbi che mi lascia perplesso sulla Enyaq è l’aggiunta o meno della pompa di calore al posto del classico climatizzatore, poichè leggo spesso che aiuta a contenere i consumi dell’auto elettrica.
          Secondo te può aver senso o il risparmio in termini di autonomia complessiva sarebbe molto relativo?

          • Da quanto so riduce i consumi del 30%. Per questo l’ho acquistata e mi sembra sia in genere consigliata. Personalmente ho fatto delle prove e con riscaldamento acceso con o senza climatizzatore acceso il consumo mi è sembrato identico (prova in coda ai semafori…). Però non so quando intervenga la pompa di calore. Spero che magari qualcuno che ci legge ci possa aiutare a chiarire meglio.
            Grazie.
            Ciao

    • Era un auto che avrei valutato ma per avere i 204cv dovevo per forza prendere la top di gamma con batteria da 77kwh…
      Se volevo la 58kwh dovevo accontentarmi di motore meno potente.. cosi ho oreso una coreana da 204cv…

      • Ti dirò : l’ho potuta prendere perché c’erano una quantità di incentivi che neppure immaginavo e che non ci sarebbero mai più stati. Come è successo. Il vero handicap è l’infotainment. Ti dicono che è collegata a internet. In realtà ha un suo sistema di navigazione che c’ho messo mesi a farlo andare e ancora sono sorpreso se capisce dove voglio andare. Comunque ormai c’è l’azzecca. Però non è come Maps che gli dici di andare dal tuo amico o al tal ristorante e ti trova l’indirizzo. Molto spesso poi non mi carica più i contatti per cui non posso fare una chiamata chiedendolo a voce. Un tempo funzionava. Forse perché sono con Android 10.Quello che poi mi stupisce è perché non ci sia un sistema come pcc già nell’auto. Diciamo che sicuramente le tesla da questo punto di vista sono insuperabili (credo, lo do per scontato), la Skoda è un pianto. Ma poi ci si abitua. Tutto si risolverebbe alla fine con le colonnine giuste: fast in autostrada e 3/6 KW lungo i marciapiedi in città. Il resto per me sono soldi buttati.

  4. è scritto UN ANNO di prove: ovvio quindi che i dati possano cambiare da una marca all’altra anche a seconda di quando si è svolta.
    ipotesi: ioniq 6 fatta a giugno e mg 4 a gennaio.
    per fare una prova reale le condizioni devono essere le stesse, a meno che, quanto sopra non sia una media di ricariche annuali per modello..

    se non si è capito cosa voglio dire, la colpa è di chi legge 😉😁

  5. Mancano diverse auto degne di nota, una fra tante la Nissan Ariya, provata pure da Paolo Mariano, dimostrando una curva di ricarica degna di stare tra le prime posizioni di quella classifica.

  6. Mah, curiosa l’assenza di ogni Tesla così come di VW o di Fiat 500E o di tante altre.

    Mia ricarica del 10/12/2021 con temperatura esterna di 1°, Model 3 SR+
    Inizio ore 18:01:40 con SoC = 10%
    Alle ore 18:16:40 (15 minuti esatti!) il SoC è 57%, la potenza di carica in quel momento è 98kW e sono stati caricati 23,625 kWh con cui, da WLTP, una Model 3 SR+ percorre 201,6 km, cosa che la metterebbe al terzo posto di quella classifica (faccio notare che la temperatura era di 1°!!!!). Non posso dire ai 30 minuti o ai 45 perchè nei miei 40.000 km percorsi ho una singola ricarica che ha superato i 30 minuti (e anche i 45, dato che ne è durata 46) ma non fa testo perchè è avvenuta in un affollatissimo Supercharger V1 (massima potenza 150kW ma condivisa tra due stalli) completamente pieno per cui la potenza massima non ha mai superato i 65kW.
    Non ho altre ricariche effettuate a partire dal 10% e quindi posso riportare soltanto questa esperienza (posso fornire il grafico di ricarica, ovviamente) ma credo che non ci saranno difficoltà a trovare esperienze di altri. Che Tesla sia molto incostante nella potenza di carica (curva molto pendente) è acclarato, così come lo è che la Ioniq 6 sia la migliore come prestazioni di carica e che nonostante consumi leggermente di più di una Tesla (il 7%), compensa con una maggiore velocità costante (parliamo anche di una batteria da 77kWh contro una da 52kWh, parlo per la SR+ ma il discorso è valido anche per l’attuale RWD con batteria da 60kWh) e quindi alla fine l’autonomia caricata in un dato intervallo di tempo risulta superiore.

    • La Fiat 500e è presente nella tabella completa del sito francese, qui su Vaielettrico hanno tagliato la tabella ai primi 10 risultati
      Ho guardato meglio la ricerca, non è specificato come fosse fatto il precondizionamento delle batterie delle singole autovetture.

    • Il limite di questi test è che sono fino a se stessi secondo me. O meglio, servono a convincere i pretrolhead che hanno la paranoia di “quanto tempo sto fermo a caricare”. Ok, caricano velocissimo e perdo poco tempo alla colonnina. E poi? Poi si mettono in strada e consumano magari 250w/km ai 120 kmh, sprecando quindi tutto il vantaggio alla colonnina. Ma siccome stanno in auto non se ne accorgono, dato che è una percezione, non suffragata dai dati.

      Alla fine, sempre secondo me, per questo tipo di test quel che conta è “quanto ci metto ad andare da A a B?”. E li c’è poco da fare, le Tesla tornano davanti perchè ok, caricano più lentamente, ma poi recuperano tutto con l’efficienza con cui usano quei kwh che caricano. Esempio? Il sempre valido 1000km test di Bjorn.

      https://docs.google.com/spreadsheets/d/1V6ucyFGKWuSQzvI8lMzvvWJHrBS82echMVJH37kwgjE/edit#gid=15442336

      Ioniq 6 è l’unica ad oggi che tiene testa alle Tesla, notando oltretutto che il suo test è stato fatto con temperature basse. C’è anche NIO in classifica, ma “bara” perchè fa quei tempi col battery swap. Escludendo questa e i modelli da 100k €, se le giocano BMW i4, Model 3 LR e Ioniq 6.

      • sì, è la questione dell’efficienza… Ioniq 6 è estremamente efficiente e quindi perde di pochissimo verso Tesla e compensa con gli 800V e una curva di ricarica eccezionale, però in condizioni specifiche: cioè avere accesso alla rete HPC da 800V e/o da 350kW, al momento ben poco diffusa.
        La cosa curiosa è che Tesla non ha batterie mirabolanti o tecnologia superesclusiva: ha la climatizzazione valida (ma non è certo l’unica) e un BMS ultracollaudato, suffragato da miliardi di dati che le permettono di avere indicazioni su qualsiasi tipo di utilizzo in termini di temperatura, SoC, SoH, voltaggi e amperaggi di ricarica che le hanno permesso di trovare il punto di equilibrio ottimale tra prestazioni e affidabilità (per ragioni di garanzia), in altre parole, ancora una volta, il software e i dati fanno la differenza. Lo dimostra il fatto che le velocità di ricarica sono state cambiate nel tempo non appena si è avuto uno storico abbastanza ampio e addirittura la capacità delle batterie LFP (come la mia SR+) è stata aumentata via OTA perchè non c’era necessità di essere così conservativi, riducendo il buffer.

      • Ho fatto vedere la tabella a mia moglie, che non è particolarmente orientata verso le pile o il fossile, detta meglio, gliene frega nulla, non è di certo una petrolhead.
        Ha notato due cose:
        1)che anche nel migliore dei casi, abbiamo 300km in 30 minuti vs almeno 600km in 3-4 minuti per la benzina.
        2)che per ripristinare più di 150km in mezzora di ricarica devi spendere cifre superiori ai 35000€ di listino, 42000€ nel caso non si voglia mettersi in casa una cinese MG. Santi incentivi, perciò.

        • Bene, poi fai notare a tua moglie quanta co2 e particolato produce ognuno di quei 600km che si ricaricano così velocemente. Perchè il problema perdonami, sta proprio li in quel “non gliene frega nulla”. Dovrebbe fregare tantissimo a tutti, però stiamo solo a vedere la comodità di ricaricare in pochi minuti, anche quando spesso è un non problema (40km di media giornaliera delle auto, e 95% di tempo in cui stanno ferme).

          • All’appunto di cui sopra ci risponde mia nipote simpatizzante Friday for future e cose del genere: se il problema è co2, la soluzione è andare a piedi, in bici o in treno, non comprando roba che comunque causa ingenti emissioni anche solo ad uscire dalla fabbrica. Meno dei mezzi a fossili ma comunque ben lontana dalle emissioni zero.

          • Quindi tu vai a piedi? O siamo al solito ricorrente “do as I say, not as I do”? Perchè ci siamo già finiti su questi discorsi del “dimostrami che sei un cittadino modello, non bullarti della tua BEV, vai a piedi!!!”. Vuoi che ti parlo della casa no gas? O del lavoro da casa? O delle bici che uso per picccoli spostamenti?

            A me come a molti serve un’auto perchè vivo in provincia, e non ho mezzi pubblici vicini. Suggerisci a tutte queste persone di cambiare l’auto termica con una bici, o forse la scelta corretta è una BEV? Che ha raggiunto il pareggio ecologico con una termica dopo 30.000km tralaltro, quindi che inquini appena uscita di fabbrica è un argomento fantoccio.

  7. Ciao,
    vorrei segnalare, che ha rendere lunghe le fasi di ricarica, siano molto da imputare ai gestori delle stesse, io ad esempio, utilizzando durante i viaggi di hpc da oltre 150 Kw, mi sono trovato a ricaricare a circa 70 / 90 kw. Capita anche a voi ?

    • Ma non hai proprio mai visto velocità più alte? Tipo in estate, con livello di carica sotto il 20%?

      Perchè può dipendere semplicemente dalla curva di potenza della ricarica della tua auto, dalla temperatura della batteria (specie se non ha il preriscaldamento), eccetera.

  8. Ho dato un’occhiata al sito francese che ha fatto la classifica delle velocità di ricarica.
    Mancano in tabella le auto Tesla, di cui si è solo evidenziata la velocità media di ricarica, ma senza evidenziare il taglio di batteria testata (e qui la cosa un po’ puzza) e soprattutto sarebbero dovute essere evidenziate le differenze di entrambe le chimiche (LFP e NCA).
    Tra l’altro vedo che sono stati testati ben 3 modelli di BMW.
    Sarebbe interessante sapere se le batterie delle coreane reggono bene nel tempo queste ricariche così veloci (sulle batterie NCA dele Tesla abbiamo già diversi dati, delle altre no)

    • Lo stesso test lo avevano fatto sui siti americani, se ricordo:

      Tesla LR e i modelli a 800V Kia/Huinday erano in testa a circa pari merito (picco di ricarica a 250-220 kw)

      poi si avvicinavano alcune vetture ma di categoria più costosa, tedesche o cinesi

      seguivano le Tesla RWD (picco di ricarica a 170-175 kw)

      Il test francese potrebbe avere evitato di mettere in luce le Tesla?

      PS: seguendo il link sul test del sito francese c’è anche una recensione della Leapmotor T03 (al momento da loro prezzo 25.000, non 20.000 come pensavo o come forse era tempo fa, prima che subentrasse l’accordo con Stelantis per rimarchiarla tra circa 1 anno)

  9. I valori non sembrano corretti. Mg4 in 30 min fa 5 80, quindi 75% ovvero 320 km… Questo nel mondo reale con curva piatta a 145 kw.

    • Credo che la differenza sia data dal fatto che il test è stato effettuato partendo dal 10%. Siccome tra il 5-10% ricarica molto più velocemente che dopo l’80% si potrebbe spiegare l’incongruenza

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