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Ursula si ricandida (e il Green Deal sbiadisce)

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La presidente della Commissione UE, Ursula Von Der Leyen.

Ursula von der Leyen si ricandida per un nuovo mandato alla presidenza della Commissione europea attenuando la sua ambiziosa politica ambientale.

ursula si ricandida
Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni

Piano B: mano tesa ai Conservatori europei della Meloni per garantirsi le rielezione

 

Nel suo discorso di chiusura del Congresso del Partito Popolare europeo (PPE) a Bucarest sbiadisce la tonalità del Green Deal e si inasprisce la lotta all’immigrazione clandestina al motto: «Soluzioni pragmatiche e non ideologiche».  Non a caso, lo stesso slogan di Giorgia Meloni e della formazione Conservatori e Riformisti europei che potrebbe diventare la stampella della maggioranza a Strasburgo se i numeri delle elezioni europee del 6-7 giugno non consentissero di riproporre “l’alleanza Ursula” (Popolari, Verdi, Socialisti)  che ha retto l’Europa negli ultimi cinque anni. Una chiara svolta a destra quella del Ppe che cerca di tenere il piede in due staffe.

Ursula si ricandida
Le possibili maggioranze per il nuovo governo dell’Europa dopo le elezioni del prossimo giugno (fonte Eunews)

Ma la nuova linea tracciata dalla Von der Leyen sembra anche essere la barriera invalicabile sulla destra estrema, dove è necessario stoppare l’avanzata di populisti e nazionalisti, mietendone i voti.

Ma non c’è il dietrofront sul 2035

Infatti non si parla più di abolire o rinviare la scadenza del 2035 per il bando alle auto a combustibili fossili, come qualcuno ipotizzava o auspicava.

«Non c’è dubbio su cosa c’è in ballo in questa elezione: la nostra Europa pacifica e unita è sfidata come mai prima d’ora da populisti, nazionalisti e demagoghi, che siano di estrema destra o di estrema sinistra» ha detto dopo essere stata designata a succedere a se’ stessa con 400 voti a favore e 89 contrari.

Ha aggiunto che «l’AfD, o Rassemblement National, Konfederacja o Vazrazhdane, vogliono calpestare i nostri valori e distruggere la nostra Europa. Noi come Ppe non lo permetteremo mai».

Insomma: «Coloro che difendono la democrazia contro gli euroscettici, coloro che difendono i nostri valori, chi è contro gli amici di Putin, questi sono coloro con cui voglio lavorare e con cui so di poter lavorare». Una decisa apertura alla formazione guidata in Europa dalla Meloni.

Ursula si ricandida
I colori politici dell’Europa (fonte Eunews)

La presidente della Commissione Europea – da oggi anche  Spitzenkadidatin del Ppe alle europee del 2024 – ha ufficializzato quindi un cambio di rotta sui due pilastri della passata legislatura: Green Deal e migrazione. «Noi del Ppe – ha detto – sappiamo che non c’è economia competitiva senza protezione del clima e non c’è protezione del clima senza economia competitiva». E su l’altro tema caldo della rivolta dei trattori ha assicurato che «il Ppe sarà sempre dalla parte dei nostri agricoltori».

Ursula con i piedi in due staffe

Poiché è improbabile, forse impossibile, che dalle urne esca un  vincitore in grado di eleggere da solo la figura del prossimo presidente della Commissione, quanto sbiadirà il colore del Green Deal dipenderà da chi saranno e quanto peseranno i potenziali alleati del PPE. Ma è altrettanto improbabile che la new entry dei Conservatori europei possa imporre unilateralmente l’abbandono del phase auto ai motori termici.

Più probabilmente le concessioni al nuovo entrante si concentreranno sul fronte dell’immigrazione, A questo proposito la von der Leyen è stata più tranchant: «Abbiamo rafforzato le frontiere europee e continueremo a farlo. Siamo noi europei che decidiamo chi arriva in Europa e in quali circostanze, non le organizzazioni criminali di trafficanti».

Questi gli Spitzenkandidaten già nominati alla testa delle altre famiglie politiche europee. Il Partito Socialista Europeo (Pse)  l’attuale commissario europeo per il Lavoro e i diritti sociali, il lussemburghese Nicolas Schmit. I Verdi Europei hanno scelto la tedesca Terry Reintke e l’olandese Bas Eickhout. La Sinistra l’austriaco Walter Baier. Mancano ancora all’appello i liberali di Renew Europe.

In base al Trattato di Lisbona spetta ai governi riuniti nel Consiglio Europeo decidere  chi sarà il presidente della Commissione. Il nome viene poi proposto al Parlamento Europeo che ha il potere di approvare o meno la scelta.

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94 COMMENTI

    • Lei ha ragione, per fortuna la linea guida di ultima degenerazione è di non fare figli. E per fortuna direi

      • Si , ho esagerato con il cinismo…. Però quando saremo arrivati a 20 miliardi, qualcheduno non avrà da mangiare….( A già succede anche adesso)! Tra le altre cose il fatto di non fare figli, ho letto, che è uno dei pensieri dei cosiddetti…Eco-Ansiosi… E tra l’altro fino a poco tempo fa, non sapevo neanche dell’esistenza….

      • Per non fare figli non servono quelli di ultima generazione, bastano le (non) politiche messe in campo dall’attuale governo.

  1. ” “l’alleanza Ursula” (Popolari, Verdi, Socialisti) che ha retto l’Europa negli ultimi cinque anni” tale maggioranza, a quando mi risulta, comprende anche i liberali di Renew Europe che invece nell’articolo non vengono citati

  2. ricordo nei commenti un pmde/mt scrivere: “SU VAIELETTRICO NON SI FA POLITICA”..

    devono aver cambiato gestione.. 🤷‍♂️

    • brucia, eh?
      argomenti in esaurimento, vero?
      difficile difendere l’indifendibile, è così?

      perchè puoi pensarla come vuoi e qui nessuno ti attacca sui tuoi gusti
      ma la regola è che 1+1 fa 2,
      e tocca starci
      e a tanti trollini questo fa venire il bruciore alla pancia.

      qui leggi commenti di persone evidentemente di sinistra e di commentatori evidentemente conservatori e liberali e anche liberisti
      ma tra questi
      1+1 fa 2.

      poi ci sono i tifosi e i troll

      • Non ho capito 1+1 fa 2. Sincero, eh. Non ti è piaciuto il commento di Ernesto, ok, ma 1+1 fa 2 che volevi dire?

        • come ti permetti di giudicare il mio lavoro?
          come ti permetti di diffamarmi a mezzo di un forum pubblico? vuoi una bella denuncia e pagarmi le ferie?
          guarda che ci metto un minuto, e non è una minaccia

        • @enzo
          “1+1 fa 2” significa che ci sono delle realtà oggettive:
          è soggettivo pensare che le auto elettriche piacciano o meno,
          è soggettivo pensare che l’attuale governo operi una politica saggia o meno,
          invece
          è oggettivo che l’auto elettrica nel suo ciclo di vita emetta meno CO2 di un’auto termica, produzione delle due inclusa,
          è oggettivo che Exxon sapesse, ci sono le prove e sono state pubblicate,
          è oggettivo che la CO2 è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi 70 anni,
          è oggettivo che questi livelli di CO2 demoliscono l’ambiente come lo conosciamo e con esso la nostra civiltà,
          è oggettivo che il 2 gennaio il governo per bocca del suo ministro abbia promesso per il 1° febbraio la pubblicazione dello schema incentivi 2024 e che tali incentivi siano stati rimandati e rimandati,
          è soggettivo pensare che il ministro abbia fatto bene,
          è soggettivo pensare che il ministro abbia fatto male,
          è soggettivo pensare che siano problemi che non ci riguardano
          è soggettivo pensare che questi problemi arriveranno quando non ci sarò più io.

          come vedi non sto esprimendo giudizi ma faccio riferimento a studi e dati oggettivi e verificabili, già citati in lungo e in largo e rispetto ai quali ci si può anche, e ancora una volta (uff!) confrontare.

      • Sbiadisce il green deal e aumenta l’ansia di quelli come lei, mi dispiace tanto ma cosa vuole, non possiamo vivere inseguendo una patologia, la possiamo però prontamente curare

        • Al momento non è sbiadito nulla: le auto inquinanti non si potranno vende dopo il 2035, le case inefficienti dovranno essere riqualificare, le caldaie a gas non potranno essere più incentivate, le nazioni dovranno obbligatoriamente curare le aree naturali e molto molto altro. Se volete sbiadire qualcosa dovete metterci tanto tanto olio di gomito. In bocca al lupo.

        • caro Franco, come le hanno fatto notare non è sbiadito proprio nulla.
          di più: potrebbe anche sbiadire o addirittura sparire del tutto dopo le elezioni europee di giugno.
          quello che non sparirà di certo con una elezione è il livello di CO2 nell’atmosfera e le sue conseguenze e le conseguenze anche sulla sua vita, in termini prima di tutto economici.

          abbiamo visto con la pandemia i tanti “ecchemenefrega a me” di capatondiana memoria (cit. “L’italiano medio”), e abbiamo visto come è andata a finire.

          si goda le sue convinzioni, si goda le sue certezze,
          ma per piacere quando saremo alla frutta
          mantenga una sua coerenza fino in fondo
          e dichiari, anche allora, davanti a tutti, quel che dichiara oggi

          • @Franco
            aaah, tranquillo, finché si leggono commenti come i suoi
            la vita resta densa di ironia!

    • Ernesto in ogni questione, minimamente seria entra la politica è inevitabile e credo che sarebbe anche sbagliato

  3. Ricorderemo questo quinquennio passato come uno dei più illuminati periodi per le istituzioni europee. Un grande grazie a Frans Timmermans. Un periodo nel quale abbiamo provato a fare qualcosa per non farci troppo male con i cambiamenti climatici. Senza questo minimo l’impatto sarà ancora più devastante.

  4. Il VOTO è stata una conquista costata molto cara…personalmente penso che sia veramente triste non esercitare questo Diritto! Poi se uno non si riconosce in nessuna forza politica può annullare il voto…( NO scheda bianca!!) e chi ha le palle può presentarsi al seggio e far mettere a verbale dal Presidente del seggio che vorrebbe votare ma , non riconoscendosi in nessuna forza politica non può farlo e restituisce la scheda…qui da me ( ho la sensazione che sia capitato anche altrove… ) in una scheda si sono travate anche due belle fette di salame………

    • Quella della segnalazione del presidente di seggio no, ho fatto lo scrutatore parecchie volte e ti garantisco che è una rottura infinita per lavoratori sottopagati e comunque non serve a niente. Il presidente del seggio non è una discarica nella quale riversare i propri mal di pancia.

      Puoi far annullare la scheda ma anche questo è un artifizio: la scheda nulla tecnicamente è una scheda con un errore di voto, non significa per forza quello che pensi tu, ovvero che l’utente non si riconosce in nessuna forza politica. Anzi, ha l’effetto opposto: se il 100% degli europei andasse a votare il dato delle schede nulle neanche passerebbe, si parlerebbe di boom di partecipazione e le schede nulle verrebbero identificate come difficoltà di voto del sistema elettorale mentre, lo sappiamo tutti, quando le persone non vanno a votare il messaggio dei media è chiaro e lampante e viene tradotto come disaffezione alla politica.

      Le scelte del green deal non sono state partecipate, sono state draconiane e sono state strutturate come se fossimo in una monarchia. E’ una roba da Repubblica delle Banane quella di varare leggi che non piacciono agli elettori e poi sotto elezioni promettere in un linguaggio poco chiaro di cancellarle e di rivederle: ma neanche l’italietta della prima repubblica ha mai toccato il fondo così. Questi meritano di avere 2 schiaffi e spero gliene arrivino 200 …

      • Enzo, di auto capisci qualcosa (non di auto elettriche, però). Di politica, democrazia, diritto costituzionale proprio zero. Il processo decisionale europeo è il più partecipato e garantista che esista. Definire il Green Deal una scelta draconiana è la più grande fesseria che abbia mai letto. Non pubblicherò un altro tuo commento così sgangherato

        • Sono assolutamente d’accordo…siamo in una democrazia e i parlamentari che votano le leggi lo fanno per conto e in nome dei cittadini che li hanno votati.
          Però dovrebbe essere sempre così e tutti dovremmo sempre affermarlo in qualsiasi condizione…perchè sono assolutamente certo che quando il prossimo parlamento europeo rivedrà, magari solo parzialmente, il BAN2035 sulle ICE, il concetto che verrà espresso in molti commenti di questo sito sarà che “la lobby dei petrolieri” (come se le aziende “elettriche” fossero delle ONG…senza contare che spesso appartengono alla stessa conglomerata “fossile”) ha pagato per far sì che tutto venga ritardato.
          Ma magari mi sbaglio.

          • non è proprio la stessa cosa, c’è un asimmetria pazzesca (1 a 1 milione) tra i fondi accumulati e disponibili per la filiera petrolifera, e anche le posizioni di potere consolidate, e le associani delle/per le auto elettriche

            per le prime, che sono dei giganti poco bilanci più grandi degli Stati stessi, pompare un po’ di comunicazione caciaresca sul ban è un gioco di briciole, ad alto ritorno sul relativo modesto investimento, infatti lo praticano; cercati ad esempio la storia della Exxon sul cambiamento climatico, sono decenni che compagni oil investono in lobbing e “comunicazione” per orientare il sentimento pubblico e le amminsitrazioni politiche

            esempio, secondo te il fabbricante Tesla oppure l’associazione E-Motus, se le fila qualcuno al parlamento europeo oppure hanno spazi in positivo in televisione qui da noi?

          • Leggendo il commento di R.S. a cui non riesco a rispondere (avrò un bug) ho capito una cosa:
            Se il parlamento UE decide a favore dell’elettrificazione, lo fa in nome e per conto del popolo…e a favore del popolo stesso…per un mondo più felice e giusto.
            Se il parlamento UE dovesse decidere di ritardare il BAN2035 lo fa formalmente in nome del popolo, ma in realtà a favore dei petrolieri che elargiscono tangenti, e portando guerre e carestie.
            Ok. Tutto chiaro.
            Proporrei di chiudere i commenti sul sito…è tutto finito 😂

          • Ferdiando mi attribuisci una logica binaria che non è la mia, le cose sono sempre complesse, non nere o bianche (come invece era la tua affermazione inziale)

            e non hai risposto nel merito sul fantomatico potere delle “lobby dell’ elettrico”, che per te è pari alle compagnie oil

            e mi sembri un po’ ingenuo (o furbetto) sul ruolo delle campagne pubblicitarie e di comunicazione, si fanno da sempre e hanno un peso

            secondo te queste persone che si sbracciano sul web per il ban del 2035, che di fatto non li tocca minimamente, avrebberò ben altri “problemi” nella vita, perche molto prima saranno i primi a non volere compreare più un auto termica nuova, non sarà più conveniente, sono invece tutti parte in causa? lavoratori di compagnie petrolifere o industrie di pistoni?

            qualcuno si, ci sono i commenti “interessati” che cercano di fare rumore per 10, ma gli altri sono diventati simpatizzanti del petrolio senza averne un benificio, a seguito di slogan e costose campagne mediatiche e ci si mettono pure ideologie politiche

          • In merito alle “lobby” dell’elettrico…perdonami, ma a me sembrano ingenue molte persone che scrivono qua (non tu, in quanto non ti conosco).
            Io non sto dicendo che non esistano “lobby” di compagnie petrolifere/energetiche…e ci mancherebbe altro, solo in Italia la parola “lobby” ha connotati negativi, ma pazienza…ci vorrebbe solo una settimana a spegare questo concetto agli avventori del “bar dello sport” e quindi lascio perdere.
            Dico solo che il 99% delle compagnie “fossili” (Aramco, Shell, ENI….solo per citarne alcune, ma ci sono tutte, come è oltremodo ovvio per multinazionali che devono avere visioni come minimo a 50/70 anni) ormai ha da tempo all’interno della proprio struttura una propria compagnia “elettrica” (la cui importanza cresce di giorno in giorno)…e quindi è di base errato parlare di “lobby del petrolio” vs “lobby dell’elettrificazione”…visto che la forza di spostare “opinioni pubbliche” e “voti” eventualmente ce l’hanno proprio le stesse “lobby”…in una loro specifica scelta su cosa “spingere” in quel determinato momento.
            Trovo ingenuo proprio questo. Il concetto di “buoni” vs “cattivi”. Tutto qua.
            Per la cronaca, possiedo una piccola aziena (38 dipendenti) che commercializza pannelli fotovoltaici (probabilmente molti in queste pagine la conoscono pure, e chissà…molti saranno stati pure clienti). Le “auto di servizio” per i tecnici sono delle splendide Jeep Avenger BEV; le auto dei 3 manager fruitori di “company car” sono delle altrettanto splendide Volvo EX30. Io personalmente guido o la Volvo EX30 o più frequentemente una MHEV, a mio avviso più funzionale per le mie necessità…finora.
            Detto ciò, sono anche “ateo”…e quindi questa “laicità” mi porta a vedere in maniera “laica” pure questo “scontro di civiltà” che leggo sovente in queste pagine.
            Buona domenica.

          • E’ che per le compagnie oil, sulla filiera del petrolio hanno molto più bilancio da perdere di quanto possano gaudagnare cambiando filiera, le nuove energie costano meno per unità di energia, poi le istalli una volta ogni 30 anni, e hanno una concorrenza agguerrita da parte di altri competitor; finché possono “spingeranno” la vecchia filiera che porta più introiti

            e le campagne di influenza risultano avere un ottimo rapporto costo/effetti, spendendo 1 ottiengono di ritardare certe scelte, economicamicamente ottengono 1000, sarebbe strano se non provassero a farle

            in America il livello di campagne mediatiche disinformanti è molto alto, partendo dalla Fox, per proseguire con la produzione di tanto materiale finto scientifico da finti esperti e persino finte università (in realtà associacioni di interesse, che se si ha la pazienza di scartabellare dichirano senza problemi di essere finanziate le stesse associazioni carbonifere e del fracking) da dare in pasto ai media in continuazione

            anche in Italia nel nostro piccolo ne ho viste negli anni di campagne mediatiche in tv e sui social contro BEV e anche contro le energie rinnovabili, e poi ci sono mischiate anche le campagne politiche; e ci sono più che dubbi anche su azioni di pressione sui nostri governi che vanno oltre un lobbing pro metano e petrolio, mirate a osteggiare, rallentare le nuove filiere, mentre altri paesi europei hanno già inziato dal 2019 a intallare il più possibile e il loro PUN è già oggi in caduta libera

            e un po’ funzionano le campagne di comunicazione (è non solo da noi, anche in Inghiltera, per es. pare che la decisione della Brexit sia stata abbastanza influenzata dalle campagne mediatiche)

            quando le vecchie compagnie saranno costrette dal progressivo calo dell’uso del petrolio si certo convertiranno più capitali in investimenti nelle nuove energie ed è un settore che già studiano da tempo

            PS: complimenti per l’attività e buona domenica anche a te

      • Da chi dovrebbe essere partecipata la scelta del green deal? da chi tira a campare la giornata e al massimo arriva a fine settima giusto per pianificare cosa fare nel week-end? la “gente” vedi vari sinomini “gregge” o che dir si voglia ha nel dna la sindrome del lemming e meno male c’e’ qualcuno che si sbatte per migliorare le cose ed è giusto che scelga anche per chi non vuole scegliere.

      • “…Le scelte del green deal non sono state partecipate, sono state draconiane e sono state strutturate come se fossimo in una monarchia…”
        questa è una stupidaggine grande come una casa, mancano proprio le basi del diritto.
        In generale nelle democrazie abbiamo dei deputati, che sono “de-putati” a rappresentare gli elettori e a governare il Paese.

        rappresentare e governare NON è accondiscendere
        nè gli elettori, nè i potentati.

        le basi proprio, Enzo…

        • Mario il punto debole della democrazia è il programma di governo. Il “contratto” con cui io deputo te a rappresentare me è dato dal mandato con cui tu ti candidi a governare. Quindi nel programma di governo tu mi scrivi per filo e per segno quello che vuoi fare e io sulla base di quello ti voto. E’ il contratto che regola la nomina di un amministratore, di un intervento in un ospedale, dell’acquisto di un bene. Ma questo contratto, ovvero il programma di governo, è un concetto estremamente poco definito, di libera interpretazione e privo di una verifica formale: lo è per motivi tecnici (Conte non poteva scrivere cosa avrebbe fatto se fosse scoppiata un’epidemia, ha dovuto improvvisare sul momento, lo stesso vale per la guerra in Ucraina) ma lo è anche per motivi politici (spesso una forza politica è costretta ad alleanze post voto e quindi a trattare con altre forze politiche su cosa rispettare del proprio programma, cosa del programma altrui e su cosa trovare un compromesso). E’ di fatto la libertà che noi diamo alle persone da noi deputate: noi li mandiamo al governo ma poi si regolano con un elevato margine di libertà. Nulla di strano, funziona così dappertutto.

          I cittadini una volta conferito il mandato non possono più intervenire ma possono farlo solo alle elezioni successive, premiando l’operato del deputato. Se i deputati si saranno attenuti al programma e l’avranno realizzato, potranno ben andar fieri del loro operato. Se avranno fatto un po’ come volevano e saranno andati oltre il programma presentato agli elettori, con soluzioni impopolari e sgradite, dovranno correre ai ripari. E’ quello che è successo: il ban del 2035 non è piaciuto ma la toppa è peggio del buco perché la sua formulazione è vaga e può portare a interventi addirittura peggiorativi. Non c’era scritto a chiare lettere nel programma presentato ai cittadini lo stop delle auto col motore a scoppio, si parlava genericamente di lotta al cambiamento climatico e promozione delle auto green. La soluzione individuata durante questa legislatura si sapeva che sarebbe stata impopolare ma è stata adottata ugualmente: un po’ strano questo ripensamento in corsa, no? Che si siano resi conto di non rappresentare la volontà dei loro elettori?

          O vogliamo sostenere che per una forza politica come il ppe sostenere ora di eliminare il ban che appena l’anno scorso loro hanno deciso di votare è la prassi?

          • “… Il “contratto” con cui io deputo te a rappresentare me è dato dal mandato con cui tu ti candidi a governare. …”
            in Italia NON esiste vincolo di mandato
            e (mi pare) nemmeno nell’UE.
            stop, fine discussione.

            e meno male che è così, altrimenti avremmo dei pigiatasti in mano completamente alle lobbies di turno.

            Degli Esposti ha messo un link sul funzionamento della UE, magari parti di lì: inutile frignare solo perchè ti stan togliendo il chupa-chupa, non è serio e non ti fa onore.

          • Adesso ci racconti con quindici anni di ritardo la democrazia diretta di Grillo e il mitologico portale Russò? Dai Enzo, sei ancora dietro a giocare al pentastellato? Ok, la parte di regalare bonus a tutti è divertente specie quando i soldi non son tuoi, ma quel periodo è un pò finito (e fortunatamente dico io), no?

          • Se esistesse, sarebbero intervenuti gli organi di garanzia. Nessuno ha detto che esistono. Resta il punto che si stanno rimangiando quello che hanno votato l’anno scorso e lo stanno facendo perché adesso la parola passa ai cittadini col voto. E’ una figura di lana caprina, lo stanno scrivendo tutti. Io non ho memoria di una figuraccia del genere in Italia negli ultimi 20 anni in cui una forza politica che ha fortemente voluto un provvedimento promette di abbatterlo se la rivotano.

            Forse la cancellazione del rdc da parte della Lega che pure lo aveva votato, ma quel voto gli fu imposto da Conte e la contrarietà della Lega fu espressa nel momento stesso in cui lo votò. Per il resto io non ho memoria di casi analoghi, tu?

          • Luca l’attuale sindaco di Bologna lo critico ma lui che voleva fare le zone 30 l’aveva scritto nel suo programma di governo e soprattutto l’aveva scritto in modo chiarissimo. Che poi in molti non se ne sono accorti o se ne sono accorti dopo il voto è un altro paio di maniche. Gli elettori quel programma l’avevano votato, poi se non leggono affar loro. Per me questa cosa ha un valore.

            Ora è la Von Der Leyen che gioca la carta della finta trasparenza e che fa promesse preelettorali, peccato che parla in politichese e non mi fido. Non si capisce niente di quel che sta proponendo perché se anche dovesse dire “da oggi si applica la neutralità tecnologica” e poi vengono i tecnici e stabiliscono dei limiti totali di CO2 nel ciclo di vita per cui di fatto solo le auto elettriche possono sopravvivere … non cambia nulla!

            Puoi prendermi in giro quanto mi pare, ma una che si candida promettendo di cancellare quello che ha appena fatto approvare non è proprio una bella figura. Tu fai parte della schiera dei contrari alla neutralità tecnologica e avrai preso in giro la Meloni per mesi per averla proposta, ora ti ritrovi lo stesso mantra e gli stessi concetti in bocca alla Von Der Leyen. Qui non sono io quello in difficoltà, sei tu …

          • Sisi Enzo, tu continui a farti film in testa su di noi che appunto esistono solo li, e a rigirare la frittata evitando accuratamente di rispondere, ma intortando tutti con supercazzole infinite.

            Io non ho problemi con VDL, il suo partito, i suoi programmi.
            Tu piuttosto, la prossima volta a Giggino e Giuseppi chiedi di abolire i limiti di velocità invece della povertà.

      • “…. E’ una roba da Repubblica delle Banane quella di varare leggi che non piacciono agli elettori…”

        Enzo, è una roba da repubblica delle banane varare leggi che piacciono agli elettori e poi fallire economicamente,
        il populismo moderno se l’è inventato Peron in Argentina (anche Achille Lauro a Napoli non scherzava però!), e l’Argentina negli ultim i50 anni è fallita QUALCHE volta.

        diciamo che il Green Deal non ti piace: legittimo. Ma piantala di fare il bambinone cui tolgono il giocattolo, l’ambiente non è solo tuo.

        • La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione
          Forse non so la costituzione a memoria ma in questi limiti non ricordo vi sia impedire il fallimento ( a meno non sia voluto , cosa sempre difficile da dimostrare)
          Poi a dimostrazione che vi sono cittadini rigorosi ,io toglierei qualunque sovvenzione e prebenda statale , chi c’è la fa bene , per gli altri ” molti auguri”, ovviamente partendo dal dimagrimento degli apparati statali ( che sembrano più lobbies di quelle dei tabacchi o dei petrolieri)
          Come vede anche altri come lei hanno sogni che non si realizzeranno mai
          Buona giornata

          • guarda che mi riferivo al fallimento degli stati che giocano col populismo, ho citato l’argentina, mi sembrava e mi sembra ben chiaro…

            circa le sovvenzioni:
            guarda, sovvenzioni per sovvenzioni secondo me allora bisognerebbe abolire anche i mutui,
            se hai i soldi…fai,
            se non hai i soldi non vedo perchè una banca debba prestarteli mettendo a rischio anche i miei soldi che sono in quella banca…

            homo homini lupus…secondo me però non si va lontano

        • Qui la distinzione è esageratamente facile , le banche sono soggetti privati ( i tuoi soldi puoi o non puoi metterceli dentro) lo stato è soggetto pubblico, quelli è una certezza che sono soldi miei.
          Però vista la risposta ho ottenuto di far pensare che i sogni non si possono realizzare in toto ma forse una parte più o meno cospicua si a patto ti rispettare tutte le posizioni e i desiderata ( anche quelli meno nobili) della gente e accettando di fare i compromessi che la vita richiede ( anche quelli che a volte sembrano inaccettabili)

    • 😂 già una ventina di anni fa, ogni anno che facevo segretario di seggio, trovavo abbastanza prosciutto 🍗 da aprire una salumeria …

      A me piacerebbe tanto veder nuovamente un “partito” o movimento indipendente che avesse veramente a cuore la tragica situazione ambientale ed il benessere fisico e psicologico (più che economico) delle persone…. lo voterei ..

  5. Guterres ha detto: sarà suicidio collettivo.

    Purtroppo i populisti fanno leva sugli egoismi tipici delle persone moralmente povere con proclami del tipo:

    – se non lo fanno anche gli altri perché dobbiamo farlo noi? Dimenticandosi che sono le società più evolute quelle che hanno inquinato di più e che hanno mezzi e conoscenze per iniziare, per fare da volano;

    – la Cina inquina più di noi e noi abbiamo già ridotto (sfido, grazie a leggi su misura fatte soprattutto da governi che curano gli interessi di commercianti ed imprenditori abbiamo passato tutto il lavoro in Cina fin dalla fine degli anni 90)

    e tanti altri.

    Per colpa degli interessi economici e di potere di qualcuno la pagheremo tutti, a partire (purtroppo dai più deboli).

    • Fare bene e non fare male, questa è la differenza. Hanno fatto malissimo.

      – Datemi 13750 euro per sostituire la caldaia a gas con pannelli fotovoltaici e pompa di calore.

      – L’eliminazione delle ibride plugin ha senso o ha più senso che siano salvate, come prevede la California, a patto che facciano almeno 60 km in elettrico?

      – Quando hanno parlato del ban ci hanno promesso le auto a idrogeno e l’idrogeno a 2 €/kg, dove sono? Dove sono le colonnine? Io vedo solo la Lancia Ypsilon a 40000 euro con 400 km di autonomia e i costi delle colonnine hpc in autostrada alle stelle

      – Chi tutela i nostri investimenti? Acquistiamo un’auto elettrica e se poi la batteria si rompe fuori garanzia? Avevano parlato di una garanzia minima legale europea, stiamo ancora aspettando

      – Siamo sicuri che il ban sia l’idea migliore così come è stato congegnato? E se le persone decidessero di tenersi l’auto che già hanno? E se dovessero nascere aziende specializzate nella manutenzione dei “vecchi” motori portando la vita delle vetture a tempi cubani?

      – Mai una parola chiara. Idrogeno nei motori a scoppio no, e-fuel nei motori a scoppio sì (che poi gli e-fuel si costruiscono partendo dall’idrogeno: è come se una madre vietasse ai figli i carboidrati ma in compenso possono mangiare tutto lo zucchero che vogliono, come se lo zucchero non fosse un carboidrato)

      – I ricchi proprietari di supercar esclusivi non saranno toccati, potranno continuare a comprarle anche dopo il 2035 (purché il produttore faccia piccoli numeri). Una bella Bugatti o una De Tomaso, sono indeciso quale comprare …

      – Vuoi le elettriche ma non vuoi la competizione: con i dazi sull’import delle cinesi c’è il rischio boom dei prezzi e l’anno prossimo di elettriche se ne potrebbero vendere ancora meno. E quindi, che si fa? Non lo sanno neanche loro, incapacità totale!

      – Per non parlare di tutte le altre cavolate, ma ti pare che se uno acquista un’auto da luglio 2024 in poi deve sentire un beep ogni volta che supera i limiti di velocità, ma ti pare? Tutti in fila dal meccanico per tagliare i cavi al beeper, ma dai …

      Ah già, la Norvegia. Dimenticavo, i cugini virtuosissimi, i petrolieri d’Europa. Datemi lo stipendio norvegese e poi anche io mi compro l’elettrica da 70000 euro come fanno loro (ID Buzz da 70000 euro auto più venduta in Norvegia nel Gennaio 2023, poi ho smesso di informarmi perché mi veniva il vomito).

      • A me di una pompa di calore hanno sparato 28mila euro, a distanza di mesi mi chiama ancora, senza bonus 110 son con le pezze al culo, ma guai ad abbassare prezzi assurdi… Eh ma tanto ti ritorna la metà in 10…grazie ar cazz.. Mi compro un btp piuttosto. Per tutto il resto come non essere d’accordo con te Enzo, molte cose sono ridicole, soprattutto pagare auto strasovraprezzate costruite in maniera sempre più cheap (intanto stellantis fa 19 miliardi di utile nel 2023 e hsnno bisogno degli incentivi poverini). Io credo ci sarà un parco circolante sempre più vecchio, tanto è vero che ci sono auto anche di 12 anni tipo le Audi a3 1.6 tdi vendute a oltre 10mila euro.

      • @Enzo
        “…Quando hanno parlato del ban ci hanno promesso le auto a idrogeno e l’idrogeno a 2 €/kg, dove sono? …”
        balla colossale, nessuna legge europea impone una simile scemenza:
        semmai tanti politici e lobbysti interessati hanno propalato questa baggianata e a chi questa balla piaceva se l’è fatta raccontare, contento di sentirsela raccontare, in barba a scienza e tecnica ed economia.

        In tanti ti abbiamo dimostrato che era una baggianata
        ma tu hai continuato a insistere.
        TU, tu, tu hai continuato a voler credere pervicacemente a quella baggianata, per motivi tuoi.
        adesso vorrai mica dar la colpa di aver creduto a una baggianata a qualcun altro?

        e poi: viva la neutralità tecnologica
        ci hai smenato in lungo e in largo la bellezza della neutralità tecnologica,
        che invece fa o può fare a pugni con le esigenze ambientali, per inciso,
        e adesso che la neutralità tecnologica dimostra che l’idrogeno non sta in piedi economicamente e quindi deve soccombere…
        non ti piace più?

        liberista con il portafoglio degli altri anche tu?

        • Mario è falso quello che scrivi, la rete di distributori ad idrogeno in tutta Europa me la sono inventata o era prevista (anzi, la stanno ancora finanziando)? Suvvia, non facciamo gli struzzi … Che poi mi devi ancora spiegare perché hanno scritto una legge in cui l’e-fuel (che si fa con l’idrogeno) può essere bruciato in un motore a scoppio mentre l’idrogeno no, è vietato, puoi usarlo solo in auto fuel cell. Qual è la ratio di questi ingegneri? E ti prego non mi dire che la e-fuel bruciata in un motore a scoppio è più efficiente dell’idrogeno bruciato nel motore a scoppio … Questo per dare la cifra dell’ideologia con cui è stata scritta la legge …

          • la rete era prevista e mi sembra la stiano implementando,
            DOVE e COME questo lo colleghi a un costo di 2 euro/kg
            lo sai solo tu.

            ti sei illuso che diffondere/imporre una tecnologia termodinamicamente perdente
            potesse essere sufficiente per la sua diffusione,
            e tifavi e tifi per quello.
            ma quella cosa non sta in piedi: perchè complicarmi la vita e dimezzare i rendimenti quando con l’elettrico posso anche essere indipendente?
            certo, se per caso lo stipendio di una persona dipende da quanto gas viene venduto
            probabilmente e purtroppo (a livello etico) tenderà a spingere per il gas…
            ma stamattina ho assistito a un convegno SNAM: manco loro ci credono più.
            d’altro canto è tutta lì la questione, “credere” oppure “capire”: ci piace credere quel che ci gratifica (mica solo tu, vale anche per me), poi però ci sono i fatti, e il fatto è che l’idrogeno per autotrazione per il cittadino comune ha controindicazioni di natura scientifica e di rendimento, non è questione di gusti.

          • Mario non facciamo gli struzzi. E’ palese che il prezzo dell’idrogeno non è fissato per legge ma questo è quanto ovunque si legge sui siti ufficiali della UE

            https://www.euractiv.com/section/energy/news/lets-reach-for-the-stars-eu-aims-for-green-hydrogen-below-e2-kg-by-2030/

            European Commission President Ursula von der Leyen said green hydrogen could cost less than €1.8 per kilogram by 2030. “This goal is within reach,” she said.

            E di studi a supporto quanti ne vuoi. Quindi se tu Von Der Leyen mi dici che l’idrogeno con le fuel cell sarà permesso e che l’obiettino è avere nel 2030 l’idrogeno a 1.8 €/Kg (e ti ricordo che con 1 Kg di idrogeno si percorrono dai 90 ai 100 km in un’auto fuel cell) capisci bene che il ban acquista un altro sapore. Poi si scopre che non è vero e peggio ancora stai spendendo soldi per costruire delle stazioni di rifornimento che ancora non sai se servono o no.

            Quello confuso sono io o sono loro? Il tuo compagno di merende Timmermans, senti cosa dice. “While the dynamics are there, let’s be honest we still need to do a lot,” Timmermans told the same Brussels event, adding the bloc should rise to the challenge. “The stars are made of hydrogen, so let’s reach for the stars,” he said.

            “He said”, non “Enzo said”. Sono io che mi sono illuso o sono loro che non sanno prevedere obiettivi raggiungibili da qui a 6 anni?

          • @Enzo
            piantala, ti incasini da solo:
            “…Ursula von der Leyen said green hydrogen could cost less than €1.8 per kilogram by 2030. “This goal is within reach”…”

            quindi: non è una legge o un regolamento,
            e non è nemmeno una promessa,
            è un politico che dice “…could cost less than…”
            è un politico che dice una cosa davanti a un pubblico, e poi il pubblico decide se è vero, se è degno di fiducia, se è falso.
            Non è una legge o un regolamento.

            Ritieni che VDL ti abbia mentito?
            non votarla, si chiama democrazia.

            Mentre che ci sei
            chiediti anche PERCHE’ le hai creduto, su che basi, scientifiche o di pancia…

            Circa “Timmermans tuo compagno di merende”: mai fatto merenda con Timmermans, che non ho mai nemmeno votato peraltro.
            Quando Timmermans ha detto quel che riporti,
            io l’ho ascoltato (letto…) e pensato che diceva una baggianata tecnico-scientifica dal sapore di slogan, e non mi ha spostato di un millimetro.
            E se ne dicesse altre analoghe penserei che non capisce un tubo e che non è votabile.

            Capisci la differenza? e capisci dove sta la democrazia?

      • Buongiorno Enzo:

        – per FV e pompa di calore serie costano più di 13.750 eur, ma qualcuno ha provveduto a togliere lo sconto in fattura e lo sconto presso istituti di credito;

        – posseggo una elettrica pura con la quale vado dappertutto (premetto che ricarico a casa) ed a mio avviso le plug in hanno poco senso;

        – l’idrogeno è una follia energetica (il triplo dell’energia per gli stessi km), ma anche nei confronti della sicurezza (pressione, finestra d’innesco, propensione alla fuga e fiamma incolore);

        – le batterie sono garantite 8 anni, concordo che si può fare di più, ma anche così non è poco (mi hanno detto che quella della Model 3 LR/Performance costa eur 12.000, quando ruppi il cambio manuale della GPunto 1.4 mi preventivarono eur 4.000 per il solo cambio;

        – gli effetti del riscaldamento globale sono sotto gli occhi di tutti, purtroppo la maggioranza delle persone pensa che le emissioni dei termici siano solo quelle del tubo di scarico e si dimentica della filiera, fatta di: sabbie bituminose, fracking, disastri ambientali (soprattutto nei paesi poveri, in Nigeria è una tragedia ambientale ed umana costante). Se poi non arriva al risultato sperato immagino che il ban verrà irrigidito. Continuando con il termico ad oltranza, con l’industria che non passa ad energie rinnovabili e con il riscaldamento immobili a fossile, legna, pellets, sicuramente non andiamo nella direzione giusta. Ricordiamoci che alla termodinamica del pianeta non frega nulla dei capricci della lobby e del politico legato ad essa, lei va e per tornare indietro ci vorranno tempi ben superiori a quelli biblici, e gli estremi climatici di cui abbiamo avuto un assaggio negli ultimi anni diventeranno sempre più frequenti e devastanti;

        – la confusione è una delle armi di coloro che vogliono fermare l’elettrico in quanto le persone quando sono piene di dubbi non scelgono e continuano con quello che hanno, ovvero il termico, che è lo scopo finale dei creatori del caos;

        – concordo con il discorso sulle supercar (anche se sono appassionato di cambi meccanici, scarichi liberi e semiliberi, turbine e carburatori);

        – concordo anche su questa affermazione e aggiungo: hanno fatto di tutto per tutelare e aumentare i profitti di imprenditori e commercianti (danneggiando in modo devastante i lavoratori e le famiglie italiane) agevolando la fuoriuscita di lavoro dall’italia verso la cina e paesi emergenti in genere, e adesso per le auto si scandalizzano, sono proprio dei buffoni, e aggiungo anche qui la solita frase “alla termodinamica del pianeta non frega nulla dei capricci dei costruttori occidentali di auto, il buon senso dice: prima si diffonde l’elettrico meglio è, cinese, marziano o russo che sia;

        – la mia ha il beep, ma a me serve in quanto mi sono bruciato 9 punti della patente in due anni grazie a veri e propri inganni da parte delle amministrazioni provinciali, e se sbaglio a fare infrazioni oltre i 40 entro 24 mesi scatta la sospensione fino a 18 (mesi), un disastro;

        – concordo con te anche su questo punto, e ti lascio uno spunto di riflessione: come mai VW riesce a fare auto di qualità a Wolsfburg a prezzi accettabili mentre i nostri (quasi ex) costruttori locali fanno auto di cacao con la manodopera che costa sensibilmente meno? I casi sono due: o gli imprenditori locali sono dei ladri o degli incapaci (oppure tutti e due), e sempre prontamente protetti ed agevolati dal governo (di tutti i colori s’intende).

        In sintesi: secondo me i problemi più importanti sono il riscaldamento globale e l’inquinamento, il resto sono sicuramente cose importanti ma senza la salute, la vita e la possibilità di coltivare, costruire ecc. anche il resto non può esistere.

        • Sulle plugin – Qui su questo sito ci sono possessori felicissimi di auto plugin

          Sulle auto a idrogeno – Se uno vuole una sportiva col motore a scoppio e vuole alimentarlo a efuel può farlo, a idrogeno no. Non capisco perché. Per inciso non solo Toyota ma anche Ferrari ha presentato brevetto per un motore a scoppio alimentato a idrogeno: non 10 anni fa ma la scorsa settimana

          Sul “beep” – Quella degli autovelox è colpa dei ministri dell’interno (attuale e precedenti) ma il beep dovrebbe essere disattivabile. A te serve, a me no, io uso Waze (che grazie ad Android Auto wireless mi parte in automatico ogni volta che accendo l’auto, non devo ricordarmi io di attivarlo) e Waze va il beep solo quando c’è un vero autovelox, fisso o mobile

          Sulla superiorità di VW – Non concordo tanto, per me il livello di VW è basso come quello degli altri costruttori occidentali. VW non vale i soldi che chiede e questo per tutta la gamma attuale, benzina o elettrico. Non so se è peggio la Golf 8 con i tasti a sfioramento non retroilluminati o la ID3 che sembra un minivan. Per me solo i produttori cinesi e americani oggi sono competitivi sull’elettrico (guarda che belle le nuove Rivian R2, R3 e R3X e poi confronta le specifiche con l’offerta in casa nostra)

          Sul cambiamento climatico – Serviva maggiore intelligenza e pragmatismo, la posizione radicale ha creato un megapartito no-bev che ora gli rema contro. Andavano incentivate le elettriche senza toccare le auto a benzina, il sorpasso si sarebbe verificato prima e non avremmo avuto le manovre speculative dei produttori occidentali

          • “…Sulle auto a idrogeno – Se uno vuole una sportiva col motore a scoppio e vuole alimentarlo a efuel può farlo, a idrogeno no. Non capisco perché…”
            e chi ti impedisce di metter su una startup che produca auto come le vuoi tu?
            dicci: chi te lo impedisce? non certo i regolamenti europei (se mi sbaglio…chiedo venia, ma non mi pare)

            e quindi
            se quel che desideri non esiste
            o è perchè hai avuto un lampo di genio, e allora fa’ in fretta a farlo rendere,
            oppure perchè economicamente non sta in piedi.

          • Ti sbagli e ti perdono. E’ il regolamento europeo che vieta di bruciare idrogeno in un motore a scoppio ma consente di bruciare l’ancor meno efficiente e-fuel (che si ottiene combinando idrogeno e anidride carbonica) in un motore a scoppio. E’ quello che cercavo di spiegarti. Posso fare tutte le startup che voglio (ma non servono, motori a scoppio alimentati a idrogeno sono stati messi a punto da diverse case), ma se la legge europea me lo vieta perché gettare soldi?

          • @enzo
            “…E’ il regolamento europeo che vieta di bruciare idrogeno in un motore a scoppio…”
            non lo sapevo: perchè lo vieta? quale ragione viene addotta? hai un link?

            “… ma consente di bruciare l’ancor meno efficiente e-fuel …” ben contento che anche tu abbia preso atto che nessun odei due è efficiente, e che uno è peggio dell’altro.

  6. stamani “dedico” a tutti (politici e non ..) la canzone di Fiorella Mannoia “Come si cambia..” 🎶🎵

  7. Considerazioni sparse.

    1) Cito il Corriere:

    “Ursula von der Leyen ha pronunciato il suo discorso al centro congressi di Bucarest per ottenere la nomina a «candidato leader» dal congresso del Partito popolare europeo. Gli unici seduti sembrano i Repubblicani francesi, che non possono appoggiare von der Leyen alla guida della Commissione europea per un secondo mandato perché ha il sostegno del presidente Emmanuel Macron. Ma è una platea fredda. E il voto lo conferma: su 499 votanti, 400 a favore, 89 contrari (più dei componenti della delegazione francese, che sono 23) e 10 non validi.

    Avevano diritto di voto per l’elezione del candidato leader 737 degli 801 delegati. Per votare si sono registrati in 591 ma alla fine si sono espressi solo in 499. Uno scarto di 238 delegati attribuito dal Ppe a ragioni diverse inclusa la partenza anticipata di alcuni, ma che ha creato un certo imbarazzo nel partito. Anche il risultato finale non è un plebiscito. Il 18% non ha sostenuto von der Leyen.”

    Quindi sì, è stata eletta candidata. Non si discute
    Però no, non è stato un plebiscito. Candidatura sì, ma non fortissima.
    Partiamo così così.

    2) Sarebbe quantomeno surreale che la VDL si ricandidasse dicendo apertamente che vuole fermare il 2035, dopo che ne è stata una aperta sostenitrice. Oggettivamente sarebbe un suicidio politico. Quindi semplicemente non ha detto ciò che non poteva dire. E non più di così.

    3) il phase auto ai motori termici non è questione di “se” (e mi sta anche bene), ma di “quando”. E sul quando credo proprio che si farà valere la clausola del 2026. Ma, sinceramente, più per questioni di “difficoltà tecnica” che per questioni di volontà politica. Ribadisco: per quanto mi riguarda mi stanno bene sia il phase out sia un rinvio di qualche anno. Tanto (purtroppo, se vogliamo) per causa delle sole auto europee cinque anni in più o in meno a livello mondiale non cambia niente a livello di emissioni di CO2.

    4) Sic stantibus rebus, se andasse in porto l’aperto corteggiamento che i popolari stanno facendo a Fratelli Di Taglia (e con Giorgia che da un po’ ha scoperto di essere tanto amica di Ursula), alle europee si potrebbe rischiare che un voto a costoro almeno ufficialmente NON voglia dire votare contro il green deal. Sarebbe uno spettacolo interessante, piaccia o no agli uni e agli altri e con tutto ciò che ne può conseguire.

    Per intanto compro i popcorn.

    • @Alessandro D.
      “…Tanto (purtroppo, se vogliamo) per causa delle sole auto europee cinque anni in più o in meno a livello mondiale non cambia niente a livello di emissioni di CO2…”
      affermazione discutibile: da un lato quando si arriva vicini vicini al burrone, perchè di BURRONE stiamo parlando, e lo sai, anche un po’ in più genera il collasso del sistema.
      inoltre, e secondo me soprattutto, se l’Europa annacqua il Green Deal e il ban del 2035 si pone fuori dalla storia e perfettamente in scia con gli industriali più testoni, i quali se ne fregano della politica e se non possono far soldi qui vanno da un’altra parte: la gente e la politica invece restano qui, però.
      annacqua il ban 2035 comporta allungare l’agonia e gettarsi mani e piedi nelle mani dei cinesi e indiani e simili, i quali stanno correndo: l’elettrico può non piacere, legittimo, ma pretendere di produrre telefoni con tasti fisici nel 2024 è un suicidio, e se le aziende si ostinano un politico cosa deve fare, accondiscendere e vedere la desertificazione industriale e sociale conseguente?
      infine: annacquare il ban 2035 è una sberla politica impressionante, un messaggio tossico, significa dire alle nuove leve “arrangiatevi”, lavoro tutti i giorni con le nuove leve, hanno ben chiaro e molto più di quanto si pensi il dramma che attende gli nani futuri.
      la politica vive e guida i paesi con i messaggi e le vision, le frontiere da proporre: annacquare il ban 2035 e nel contesto delle devastazioni da cambiamento climatico
      che diamine di messaggio può trainare?

      • I veicoli dell’europa occidentale valgono per un 2% scarso delle emissioni di co2. 2035 o 2040 non cambia niente.

        Resto dell’idea che con l’attuale prospettiva politica e con l’attuale situazione tecnica “allungare l’agonia” di qualche anno sia un ottimo sistema per ottenere un risultato strategico. Con le resistenze che ci sono adesso, puntare alla vittoria tattica vuole solamente dire che in prospettiva la reazione potrebbe essere ancora peggiore.

        Nel frattempo si va comunque avanti a lavorare con la produzione di energia sulle efficientamento e ovviamente anche sulla mobilità elettrica.

        Ma nulla mi toglie dalla testa che con le carte che abbiamo in mano nel 2035 non saremo materialmente pronti per un pjase out completo.

        Quindi siccome attirar troppo la corda Il rischio è quello di buttar via il bambino assieme all’ acqua sporca…

        Chiaramente il mio è solo un punto di vista

        • punto di vista legittimo che però non condivido.
          in cina partono in quarta e fanno le cose perchè c’è dirigismo economico (e non solo) molto rigido e non mi piace ma funziona
          e sull’elettrico mangiano in testa a case con storia centenaria,
          qui in UE sembra che decidere una strada e quindi generare un po’ di malcontento in vista di un bene comune più grande
          sia lesa maestà, e così traccheggiamo e restiamo indietro.

          è ora di dirselo: c’è un giusto e c’è uno sbagliato, non è tutto uguale, e traccheggiare non serve a niente.

          il 2% è poco?
          come ti ho detto: in termini assoluti…ni,
          in termini sistemi invece è tantissimo.

          • L’errore di fondo, come non ho mai mancato di far presente, è proprio strettamente collegato al suo condivisibile commento. Proprio perchè grazie a Dio noi non viviamo in un sistema di tipo cinese, si da che la politica debba tenere conto anche dell’opinione pubblica. Ma se all’opinione pubblica un dato fenomeno viene spiegato nel peggiore dei modi possibili (ci ho pure scritto un contributo e continuo a pensare che sia così), poi non bisogna lamentarsi se quest’ultima prima o poi ti presenta il conto. E purtroppo è una questione di cui non si può proprio fare a meno, salvo preferire un sistema di tipo cinese dove vige l’eguaglianza secondo il famoso metro del sergente Hartmann.

          • @A.d.
            “…se all’opinione pubblica un dato fenomeno viene spiegato nel peggiore dei modi possibili …”
            definisci “peggiore”:

            peggiore per chi?
            per l’opinione pubblica stessa rispetto ai suoi desideri da bambinoni viziati,
            oppure
            per l’opinione pubblica rispetto ai suoi bisogni essenziali nel breve medio e lungo periodo (lavoro, casa, affetti, ambiente in cui vivere),
            oppure
            per aziende che producono determinati beni le quali avrebbero un danno economico nel caso la spiegazione fosse spiegata diversamente?

            guarda che ruota tutto attorno a questo,
            e non è complottismo, sta in quegli articoli ormai pubblici relativi alle informative interne a Exxon negli anni 70, per esempio…

            Per il resto la penso come te,
            e mi ritengo fortunato a vivere in Europa con un governo europeo di cui non condivido tante cose
            ma è democratico e quindi è anche il mio.

    • Premessa: massì divertiamoci a fare un pò di fantapolitica coi popcorn, senza pretesa di capirne niente. 🙂

      Ipotesi mia: Gioggia si fa amica della VDL per piantare gli ultimi chiodi sulla bara del Ruspa, a cui vorrebbe prendere i voti in modo da restare al potere ma senza doverci avere a che fare.
      Di suo, il Felpa se va sotto di brutto anche alle europee, dovrà iniziare a temere per la sua cadrega di segretario della lega. Di nemici in casa se ne è fatti moltissimi, ma fintanto che faceva 30% andava bene cosi, ma adesso che ha piazzato un eccelso 3.4% in Sardegna i nemici interni hanno iniziato ad affilare i coltelli. Se poi non ottiene il terzo mandato e perde quindi Zaia e Fontana è la fine.

      Per il resto, la transizione va avanti con o senza VDL, per il semplice fatto che ormai le varie case automobilistiche ci han buttato così tanti soldi che l’inerzia del volano è fatta. Magari non 2035, forse, ma arriva. Io ripeto sempre che spingerei di più su pompe di calore a casa (obbligo di nuove case solo elettriche e tante altre regole) e produzione elettrica rinnovabile per le industrie; specie nelle case ci sono risparmi economici e di inquinamento molto più alti. Ma l’auto è sempre un argomento che tocca di più la gente.

        • Non so precisamente come sia per il nuovo, ma pensavo con quel “tante altre regole” anche e soprattutto a forzare l’elettrificazione del esistente. Via legna, gas, pellet, bombole. Tutto elettrico. Funziona, è molto più matura come tecnologia delle auto, il ftv aiuta ma i vantaggi economici ci sono anche usando solo la rete elettrica, e spesso non c’è niente da cambiare: le PDC ad alta temperatura funzionano collegate ad abitazioni esistenti e da sole possono quasi dimezzare i consumi energetici. E parliamo di oggetti che hanno una vita utile di “almeno” 10 anni, molto più delle auto.

          Invece qui in Lombardia si parla ancora di deroghe ai camini a legna, e quando parli con un termotecnico per ristrutturare casa senti sempre parlare delle caldaie ibride, che sono inutili. Io per andare tutto-elettrico ho dovuto discutere, anche se poi ho avuto la soddisfazione – telemetria alla mano – di aver avuto ragione.

          • idem in Piemonte, identico discorso:
            “tutte baggianate, il telefono deve avere una tastiera fisica, e così sarà negli anni a venire”…..ops, falliti

          • Grazie, un amico sta facendo casa e mi diceva che era obbligato a mettere pompa di calore e fotovoltaico. L’ingegnere termotecnico che ha progettato il mio impianto sentite le mie esigenze e vista la zona ha preferito un impianto ibrido, col quale devo dire mi trovo benissimo.

      • credo che da noi il riscaldamento di una casa e l’auto termica, se la giocano, perché abbiamo un clima mediterraneo non troppo freddo

        sia per una casa a metano, che per una auto ICE, a spanne direi ci sono emissioni 2-3 tonnellate all’anno di Co2 (conteggiando 140+35 gr Co2 al km), e circa 2000-2500e di spesa in carburante/gas fossili

        la media annuale di emissioni totali C02 per un italiano è circa 6 tonnellate di Co2 annue (ci aiuta il clima mite); da precisare la media include anche le i contributi delle industrie, ma pure chi condivide la casa con i familiari oppure non guida l’auto termica, ri-abbassando la madia

        diciamo che già avere un’auto termica e fare 10.000-15.000.km annui è probabile che si sfora il valore medio; la BEV alleggerisce, e anche sostituire la caldaia con una pompa di calore è un riduzione notevole

  8. “Abbiamo rafforzato le frontiere europee e continueremo a farlo”. Questa è strepitosa. Per Enzo, hai perfettamente ragione, ma non abbiamo altre possiblità. Purtroppo.

  9. Ma siamo sicuri che con le continue provocazioni che questi personaggi portano avanti ci arriviamo al 2035

  10. Grazie a dio
    Il green deal e’ ed è stato uno dei più grossi tentativi per far fallire e distruggere con idiozie assurde e ideologiche L intera umanità e riportarla al medioevo ..in tutti i settori..dall agricoltura al resto….e parlo da felice possessore di un auto elettrica che è consapevole che giustamente i motori endotermici saranno con noi per tanto tanto tempo perché è giusto così …il progresso tecnologico si fa con la scienza ,la progettazione ,la programmazione e la voglia di migliorarsi passo dopo passo …non con L ottusità mentale da chi cerca di vedere e interpretare il mondo da una finestra di una zona a traffico limitato di una città (ZTL) tutta la vita …non distinguendo come si fa e si cucina una bistecca ai ferri da un semaforo comandato a centralina elettronica con luce gialla intermittente in fondo alla strada…forse la colpa è anche della scuola e non solo della testa e della ideologia .

    • ci spiega la sua soluzione, il suo pacchetto di soluzioni
      per il cambiamento climatico e la transizione al dopo?
      ha qualche buona idea?

    • se ho capito, dice che i problemi principali dell’umanità sono:

      – le ZTL, cioè tocca andare in centro in metro
      – non aver vietato la studio della carne sintetica

      a si, dice che c’è anche questo:

      – aderire facilmente a narrative e ideologie 🙂

  11. Sarà la prima volta che non andrò a votare alle europee da quando sono maggiorenne. Colpa dello stop del 2035 ai motori a benzina. Non voterò gli altri perché nel campo dei diritti hanno valori diametralmente opposti ai miei, ma non posso votare questi qui finché non cancelleranno lo stop alla vendita dei motori a benzina.

    Nel programma del PPE, il partito che candida la Von Der Leyen, è scritto: “Il Ppe sostiene un approccio tecnologicamente neutrale per lo sviluppo di combustibili alternativi, di tecnologie legate all’idrogeno e nuovi motori per veicoli, aerei e navi […] Supportiamo i nuovi combustibili liquidi sostenibili poiché possono essere utilizzati nelle attuali infrastrutture di rifornimento e nelle catene di approvvigionamento […] le migliori soluzioni (saranno raggiunte solo utilizzando) tutte le possibilità tecnologiche senza alcun pregiudizio o ideologia”. Si parla aperta di privilegiare “il principio della neutralità tecnologica […] l’Unione Europea può anche fissare obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, ma deve lasciare spazio agli attori privati, locali e industriali per trovare soluzioni tecnologiche adeguate”.. Mi spiace, è troppo poco, troppo vago, troppo tardi e troppo comodo ora che vi servono i voti. Non si capisce quali sono i nuovi combustibili liquidi, quanto costeranno, quali saranno i vincoli. Come automobilisti ci hanno massacrato, zone 30, black box, ISA, limiti ai decibel, adblue e una serie lunghissima di menate sull’auto. Ci ascoltate solo il giorno prima del voto? Carissimi non vi basta mescolare un po’ le acque, arrangiatevi e buona fortuna, farò campagna per l’astensione tra quelli che avrebbero votato per voi … e forse farete la fine dell’Abarth 500e quando vi sarebbe bastato ascoltare la base e invece …

    • Enzo, il cambiamento climatico è neutrale?
      aspettiamo che lo diventi?
      lasciamo fare al “mercato” che tanto bene ha fatto alla salute e alla concentrazione di CO2 in atmosfera?
      e sei sicuro che la “base” e la “gggente” abbia ricevuto tutte le informazioni al riguardo, in modo da poter agire in scienza e coscienza?
      Exxon ti dice niente, al riguardo?

    • Caro Enzo ormai fai parte del panorama di vai elettrico. Hai scritto di tutto, cose simpatiche e spiritose, cavolate da spavento, cose sensate e ponderate, tiritere infinite per cose che meritavano quattro parole e sintesi di quattro parole che valevano paginate.
      Ma questo messaggio è inclassificabile se non rischiando di offenderti classificandolo come “SALVINATA”

      • Sulle auto ahimé sono più salviniano di Salvini, ricordo ancora Speroni a 316 km/h in Autobahn. E sarei tentato di votarlo Salvini se levasse i limiti di velocità in autostrada (come in Germania, eh, mica pizza e fichi) ma non posso votarlo, su certi temi (in primis diritti lbgt ma anche sulla magistratura e la lotta alla corruzione) siamo troppo agli antipodi (Salvini che candida Vannacci e tifa Trump … ma come si fa a votarlo, dai!).

        La cosa assurda – è la cifra del mio intervento – è che la Von Der Leyen rischia di essere votata solo da chi ha o vuole comprare l’auto elettrica, un autogol pazzesco perché su altri fronti non ha fatto male, anzi. E infatti l’ha capito che la rielezione se la gioca lì: e allora spero che qualcuno del suo staff la convinca a uscirsene con parole molto più chiare di quelle proferite, esca fuori dal pantano e dica chiaramente, in un linguaggio comprensibile e non ambiguo che il ban del 2035 sarà certamente cancellato e che le auto a benzina e diesel potranno circolare anche dopo il 2035. Quello che sta dicendo in questi giorni è meno chiaro della dichiarazione di Puigdemont sull’indipendenza della Catalogna, puro equilibrismo politico che scontenta tutti, sia chi il ban lo vuole sia chi non lo vuole. Prenda una posizione chiara e amen perché così rinuncia a tanti voti.

    • Se la scelta politica (che coinvolge il modo di vivere delle persone in toto, dalla sanità ai diritti civili, dalla visione del futuro al modo di arrivarci , ecc.) si riduce al semplice discorso sulle auto è proprio vero che come civiltà stiamo toccando il fondo, ne trarranno giovamento le dittature che non hanno problemi a “imporre” le loro scelte sulle popolazioni.

      • A parte parlare di auto, tu sai riassumermi le altre novità contenute nel suo programma? Qualcun altro sa farlo? Il tema auto, anzi il problema delle auto, l’ha posto lei, prima votando una legge talebana e poi dicendo che nel suo programma la vuole “rivedere” (come non si sa). Decide lei di cosa parlare, non io, decide lei cosa mettere nel programma, non io. Si è messa lei in questo cul de sac perché l’unico argomento nazional-popolare di cui ogni trasmissione, ogni articolo, ogni avventore di pub/bar/campo da golf parlerà è proprio il ban dell’auto elettrica.

        E la cosa triste è che anche negli USA il testa a testa Biden – Trump sarà vinto o perso su questo tema. Negli USA le elettriche hanno raggiunto il 10% di vendite ma a Detroit, capitale delle auto, le vendite sono ferme all’1% con tanti stati dove semplicemente non si vendono.

        Sbagliano gli elettori o sbaglia il centro-sinistra (semplifico) a perdere le elezioni sulla buccia di banana dell’auto elettrica? Tu te la prenderei con gli elettori come me, ma io sono uno. Io me la prendo con la politica che sta rischiando grosso per un tema che è laterale e che potrebbe essere gestito con più intelligenza ed essendo meno radicali.

        • Il discorso è molto più ampio che non l’auto,e il fatto che l’auto sia il discorso dirimente tra scegliere delle persone di buon senso che guardano al futuro e un branco di personaggi che assecondano la pancia delle persone, cavalcando le ansie e paure della gente senza guardare a cosa è bene per il futuro di tutti, la dice tutta appunto sul futuro che ci attende. Le questioni in ballo sono ben altre che l’auto e il fatto che tu non lo capisca è abbastanza grave.

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