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Una wall box bidirezionale per alimentare casa?

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wall box bidirezionale
Un'immagine pubblicata da Tesla: la wall-box sul muro non serve più, l'auto si ricarica a induzione, come un telefonino.

Fabian vorrebbe installare una wall box bidirezionale per alimentare casa dalla batteria della sua futura Tesla Model Y. E ci chiede un consiglio. Ricordiamo che potete inviare quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.  

wall box bidirezionale

Model Y e wall box bidirezionale per sfruttare tutto il mio fotovoltaico

punto interrogativoBuongiorno vi seguo da tempo e dopo molte fatiche sia economiche che fisiche sono riuscito a trasformare la mia casa totalmente elettrica e sono in procinto di acquistare un auto elettrica per la famiglia Model Y è il sogno visto anche gli incentivi imminenti.

Ma avendo un impianto FV da 12 kW, vorrei anche montare una wall box trifase bidirezionale così la sera posso usufruire della corrente generata di giorno e immessa nella mia auto futura. Chiedo a voi un consiglio per l’acquisto: non vorrei comprare una colonnina non adatta sia in termini di portata che in termini di settaggi.

Grazie mille e continuate così in un momento come questo persone come voi che spiegano e illustrano davvero com’è il mondo elettrico è davvero utile e importante al di là delle proprie opinioni !!. Fabian Santi

Piccolo problema: il Vehicle to Home è vietato

punto interrogativoRisposta- C’è un piccolo problema Fabian: in Italia non è ancora consentito alimentare un’abitazione da altra fonte che non sia la rete elettrica. Quindi la batteria di un’auto non può essere utilizzata, a meno che l’abitazione non sia totalmente isolata dalla rete, rendendosene autonoma.
Senza scendere nel dettaglio dei motivi tecnici di questo divieto, diremo solo che, in primis, è una questione di sicurezza. Poniamo infatti che il gestore della rete interrompa la correte dalla cabina di distribuzione per effettuare lavori di manutenzione: se fossero collegate batterie auto a valle della cabina, gli addetti correrebbero seri rischi di folgorazione.
Tuttavia sono in corso sperimentazioni sull’integrazione fra vetture elettriche e rete elettrica, e prima o poi il divieto sarà superato. Si potranno così attivare varie funzioni: V1G (regolazione delle ricariche in base alla minore o maggiore disponibilità di potenza in rete); V2H (cessione di energia dalle batterie alle abitazioni attraverso il medesimo contatore intelligente); V2G (cessione di energia alla rete pubblica come strumento di accumulo e bilanciamento della rete).

Ma la materia non è ancora stata regolata, e non sono ancora stati introdotti i software abilitanti. Infine manca un progetto tariffario per valorizzare i servizi di cessione di energia a vantaggio dell’utenza.

Molte vetture sono già abilitate alla bidirezionalità (tra queste anche Tesla Model Y) e alcuni produttori di wall box hanno già sviluppato prodotti in grado di sfruttarla. Per esempio la spagnola Wallbox con il modello Quasar. Ma non ci sentiamo di consigliarle un investimento significativo in vista di un futuro ancora nebuloso, quando con circa 500 euro potrebbe dotarsi di una ottima wall box tradizionale, come il Wall Connector della stessa Tesla.

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32 COMMENTI

  1. Sono totalmente ignorante in materia, ma mi chiedo a cosa serve tutto ciò!
    Nel senso che non trovo la logica di usare la batteria dell’auto per alimentare casa: poi quando ti serve è scarica e magari ti devi fermare a una colonnina pagando la corrente il doppio o il triplo. Se qualcuno mi può spiegare, perché mi sfugge il senso. Grazie

    • Col recente “110% son tante le case private che han “beneficiato” del regalo statale per montare pacchi batterie domestici da 10kWh (o più, se fortunati) perché una abitazione standard di notte (o nelle giornate nuvolose) può restare autonoma dalla rete elettrica; dipende dal consumo complessivo (Pompe di calore, cucine ad induzione + microonde, TV e luci, frigo congelatori ..etc).

      Ovviamente avere a disposizione di notte o magari, come nel mio caso anche di giorno, una mega-batteria (la mia auto ha 60kWh !!) da caricare in Fotovoltaico… consentirebbe anche diversi giorni di autonomia alla casa, pur non intaccando particolarmente la quota che a me serve per i miei normali spostamenti con BEV.

      Io col FV già tendo ad abbattere dell’80% i consumi domestici per 6/7 mesi anno… con un tale sistema di accumulo ovviamente potrei azzerare … senza neppure compromettere più di tanto la “vita utile” della batteria; ovviamente.. ognuno ha un “modo di vivere” diverso… bisogna studiare ognuno il proprio caso per cercare la soluzione ottimale o la fattibilità (dipende anche dalla produzione FV nei giorni/mesi, dai consumi F1-F2-F3, dai momenti di uso vettura).

      E’ prevedibile che quando avremo (tecnicamente e legalmente) la possibilità di usare il V2G/V2H anche in Italia, tramite l’App di controllo del sistema potremo impostare la percentuale di prelievo max dalla batteria di trazione, lasciando così la possibilità di muoversi in base alle esigenze prevedibili; se poi uno dovesse improvvisamente decidere di partire per un lungo viaggio … non so da lei .. ma per mia fortuna a meno di 800 metri da casa ho ben 8 colonnine >50kWh e quindi con una breve sosta posso “rimediare”… (a parte la WB >6kWh notturni).

      Sicuramente qualcuno più esperto potrà darle ulteriori spiegazioni in materia….

    • Paolo te lo spiego subito, ho due impianti FV e posso caricare i 58 kW della mia auto gratis per buona parte dell’ anno e utilizzare qualche kW durante la notte non influenzerebbe il buon funzionamento dell’auto anche per l’utilizzo del giorno dopo,poi potrei utilizzare l ‘auto al posto del gruppo elettrogeno negli eventuali blocchi di rete .

  2. In linea teorica l’isolamento della rete data circuiteria di casa è possibile, con il principio degli UPS (uninterruptible power system). Corrente alternata in ingresso convertita in corrente continua che carica le batterie, da queste si va ad un inverter che alimenta la casa. In questo caso é impossibile avere ritorni di corrente alternata in rete. Altrimenti sarebbero vietati anche gli UPS dei computer, credo il divieti sia maggiormente per problemi burocratici, di veri problemi tecnici non ce ne sono, con i giusti apparati.

    • Scusate , ma la domanda di Fabian mi sembra relativa all’intenzione di usare l’auto come sistema di accumulo, non come salvaguardia dalle interruzioni! Quindi l’auto come accumulo; per cui se salta la rete si resta senza elettricità come nella maggior parte delle nostre case, dotate di pannelli e batterie di accumulo! L’auto come “estensione” o sostituzione del sistema di accumulo.

    • Certo altrimenti come si potrebbero usare i gruppi elettrogeni, è solo una questione burocratica, tanto per cambiare.

  3. “in Italia non è ancora consentito alimentare un’abitazione da altra fonte che non sia la rete elettrica”
    E la batteria dell’impianto fotovoltaico? Alimenta l’abitazione, con la conversione DC/AC. E lo fa quando vuole lei, anche se E-distribuzione sta operando sulla rete. Non vedo la diversità.

    • In teoria infatti l’auto potrebbe alimentare non la casa ma la batteria, affiancandosi magari a un impianto fotovoltaico.

      In questo modo la batteria di casa, che è certificata per alimentare la casa e per evitare di dare la scossa al tecnico di Enel (questa è la differenza), si alimenta tramite la batteria dell’auto. Si perde qualcosa di efficienza ma potrebbe funzionare.

      Ma non credo/non so se legalmente si può fare … e comunque varrebbe solo per coloro che hanno un impianto a casa con batteria.

      • o comunque un inverter predisposto alla batteria, che abbia al suo interno il cosiddetto MPPT (maximum power point tracker), cioè un DC/DC converter capace di alzare / abbassare la tensione DC della batteria, in modo da ottimizzare l’energia da lei ceduta al carico. Tutti gli inverter ne hanno (almeno) uno per i trasferimenti dal pannello FV alla rete, molti ne hanno uno anche sul lato batteria.
        Il problema di non avere la rete è un altro: normalmente gli inverter si agganciano alla frequenza e fase della rete, perchè naturalmente devono essere sincroni. Se manca la rete (power down), l’inverter deve essere in grado di generare i suoi 50 Hz esatti. Questo è il motivo per cui gli inverter non gridless, che non ne sono capaci, si staccano in caso di power down.
        In definitiva: mi sembra che per il V2H occorra avere in casa un inverter più “dotato” di quelli normalmente installati.

        • comunque ho il sospettino che tutti i wallbox che gestiscono il v2h hanno dentro “qualcosa” (che sia un loro inverter o che sia altro) che si occupi di evitare di dare corrente alla rete e far morire fulminato il povero tecnico dell’Enel. Serviranno però delle linee guida / dei corsi abilitanti o qualche altra pezza di legge che faccia sì che l’installazione della wallbox v2h sia a regola d’arte e quindi scongiuri il rischio morte.

          Che poi negli USA c’è la wallbox bidirezionale della Ford che costa niente [ https://chargers.ford.com/ford-charge-station-pro ], poco più di 1000 euro al cambio, mentre da noi, se non ci pensa Tesla a sbaragliare il mercato, sicuramente una cosa del genere costerebbe almeno il quintuplo perché, si sa, il consumatore europeo è un pollo e va spennato.

    • Non vede la diversità perché sa poco delle una e delle altre. Anch’io so poco di fisiologia umana, ma capisco che un lanciatore di peso è diverso da un saltatore con l’asta, anche se entrambi usano i muscoli.

  4. Avevo inviato proprio ieri una mail sullo stesso argomento! È veramente un controsenso che ancora sia vietato il V2H, per chi già possiede un’auto elettrica è uno spreco enorme avere a disposizione decine di kw fermi sotto casa e non poterli utilizzare! Ma ci sono previsioni che il nostro legislatore, così “attento” alle novità green, si dia una svegliata?

    • Secondo me dipende dalle “convenienze” dei grandi gruppi, es ENEL Distribuzione (un dispositivo privato.. acquistato da clienti…che stabilizza la Loro rete); quando ancora lavoravo per conc. anche Stellantis..parlando con loro ingegneri.. stavano studiando nuove applicazioni… il V2G …se la ritengono una “carta vincente” per le vendite di full-electric (plug-in? troppo piccole le batterie ⚡🔋..13kWh…si stresserebbero troppo e non aiuterebbe nessuno).

  5. Sapendo che la casa alimentata da un’auto deve essere isolata dalla rete elettrica, ho chiesto ad un elettricista se è possibile staccare la casa dalla rete elettrica prima di collegarla all’auto (o a qualunque altro generatore) e mi ha detto che si può fare. Ovviamente c’è la scomodità di rimanere senza corrente per qualche secondo se non hai una batteria tampone, ma secondo l’elettricista non ci sono impedimenti normativi/legali.

    • Andiamo! Se una volta si dimentica? La casa deve essere permanentemente isolata dalla rete elettrica. Cambi elettricista.

      • Si può aggiungere un relè che quando sente che la linea connessa alla Wallbox o presa dov’è attaccata l’auto sta erogando corrente verso casa interviene interrompe il collegamento al contatore e-distribuzione.
        Un bravo elettricista è sicuramente in grado di trovare una soluzione funzionale e sicura.

        • Se non ricordo male questo strumento automatico costa su Amazon 48 euro e ne avevamo già discusso
          Io ho un gruppo elettrogeno,che uso da 30 anni al bisogno , con un sistema manuale di sgancio dalla rete e non ho mai fulminato nessuno,basta fare le cose fatte bene ,avete mai visto un gruppo elettrogeno che alimenta un ospedale,come farebbe a funzionare,se non si potesse in automatico scollegarlo dalla rete.

      • Forse non mi sono spiegato bene, si tratta di un commutatore che permette di alimentare la casa o dal contatore o, in alternativa, da un generatore. Non c’è possibilità di “dimenticarsi” qualcosa, perché se la casa è alimentata dal contatore non è collegata al generatore esterno, e viceversa se è collegata al generatore esterno non è collegata al contatore. Semplice ed efficace.

      • Massimo è impossibile dimenticarsi e anche quando dovesse succedere ,e mi è capitato più di una volta,la corrente prodotta non andrebbe mai in rete e non arriverebbe nemmeno in casa, e mi spiego, ho un selettore manuale a tre posizioni rete , neutro e gruppo elettrogeno,se non si sposta il selettore sulla posizione gruppo elettrogeno,anche se acceso i kW prodotti vanno buttati ma mai andranno in rete .

    • L’ impedimento normativo c è. Un dispositivo del genere deve essere certificato e impedirti di mandare energia in rete quando la rete è giù proprio per i vari motivi di sicurezza. Infatti tutti gli inverter FV staccano la produzione quando manca corrente. Penso che attualmente l’unico modo per realizzare il V2H sia abbinarlo a un sistema di backup per FV che ti isola dalla rete quando manca corrente in maniera legale e certificata e ti mantiene in funzione l’ FV. Questo a livello teorico. A livello pratico bisogna vedere se esistono sistemi compatibili. L’inverter FV deve essere compatibile con l’inverter dell’auto perchè se producono insieme si devono sincronizzare. Quindi bisogna studiare le schede tecniche delle colonnine biderezionali e capire bene come funzionano. Fonte: sono un elettricista perito elettrotecnico e lavoro nel campo FV. Solaredge deve uscire a breve con una colonnina biderezionale per esempio.

  6. Dovrebbero gestirlo analogamente alla batteria di accumulo/fotovoltaico, che problema c’è?

    Il processo già esiste, basta implementarlo.

    • Che io sappia esistono gli inverter ibridi che hanno proprio la caratteristica di usare di volta in volta l’alimentazione che più è conveniente in quel momento (solare, batteria, rete elettrica esterna). Ricordiamoci dello stesso Powerwall di Tesla.. Se poi in italia non siano omologati questo non lo so, ma non nascono per cedere energia alla rete.

  7. ” se fossero collegate batterie auto a valle della cabina, gli addetti correrebbero seri rischi di folgorazione.” Concordo, tuttavia il mio elettricista mi ha spiegato che posso montare un dispositivo che isola l’abitazione in caso di interruzione dell’erogazione di energia elettrica. Il mio obiettivo è utilizzare le batterie come gruppo di continuità. Credo quindi che si potrebbe fare lo stesso anche per le batterie dell’auto. Oppure trascuro delle cose che non so? C’è qualcuno che può dare ulteriori spiegazioni? Grazie.

    • Si fidi: per il momento è vietato, questo è certo. Poi tutto si può fare, all’italiana.

      • MIi fido senz’altro, ma il dispositivo è Huawei, un accessorio dell’inverter…è davvero una disdetta, perchè nella mia zona purtroppo soffro di microinterruzioni che danno davvero fastidio, e con la batteria risolverei del tutto….mannaggia!

        • Ho un dubbio: non so se la soluzione V2H riesce a intervenire in tempo reale riuscendo a evitare la micro-interruzione, credo di no, credo ci sia un delay in base al quale comunque gli elettrodomestici senza batteria finirebbero per spegnersi tutti. Per funzionare senza interruzione ho il sospetto che serva una batteria tampone (tipo UPS) sulla quale fare affidamento durante lo switch o, diversamente, usare la batteria dell’auto come se fosse un’UPS (il che potrebbe comunque generare un certo grado di usura).

          Ma parlo da ignorante e non ho passato neanche tempo a documentarmi in rete, quindi la mia è più una domanda che una affermazione.

          • Enzo, posso darti la risposta del mio elettricista, di più non so: alla domanda se potevo usare la batteria come gruppo di continuità per i noti problemi della mia zona ha detto di si. Potrebbe anche aver preso un granchio.

    • Si può assolutamente, esistono i moduli appositi. Non conosco quello huawei, ma ho visto quello disponibile per il mio fronius e scommetto sia lo stesso principio.
      In soldoni, “sente” quando viene a mancare tensione elettrica dalla rete esterna e subentra immediatamente e automaticamente lui (quindi senza interruzione) a dare tensione al inverter (che quindi non si spegne) e al tempo stesso scollega la rete interna dal contatore.
      Risultato: la rete interna non sa che c’è un blackout in rete e continua a funzionare fintanto che ftv o batteria hanno energia da erogare.
      Io per ora ho evitato perché il giochino costa 1000€ e da noi i blackout sono rarissimi, così come le manutenzioni sulla rete.
      E a specifica domanda sulla legalità mi hanno confermato che è consentito.

      Massimo quale sarebbe la legge specifica che vieta il disaccoppiamento? O vieta unicamente il vth?

    • io ho un sezionatore di potenza a valle del contatore 400-690v 55 KW, 100 ampere con commutazione sia manuale che automatica (il tempo di commutazione è di 2 sec in automatico) + presa specifica esterna con sganciatore . l’ho installato quando molti anni fa erano crollati dei tralicci per il maltempo è ho alimentato la casa per 15 gg con il generatore industriale, da quel momento ho sempre pronto il generatore come back up. spesa torale 200 euro

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