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Una vita a ostacoli: è questa l’auto elettrica?

Tre colonnine su tre visitate a Modena: due fuori servizio e questa addirittura spenta e in pessime condizioni.

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Una vita a ostacoli: è questa l’auto elettrica? Una piccola esperienza personale per spiegare quanti inciampi pratici ci sono ancora per chi guida EV.

RICARICA 1 / Viale Trento Trieste, “out of order”, fuori servizio.

Una vita a ostacoli: mai dire ricarica…

RICARICA 2 / Viale Nicola Fabrizi, “out of order”, fuori servizio

Dovendo partire per un viaggio, nel pomeriggio, ho pensato bene di portare l’auto a una colonnina di buon mattino per sbrigare tutte le mie faccende durante la ricarica. Premesso: vivo a Modena, in una zona che ha fama di avere servizi degni della Svizzera. Arrivo alla prima colonnina Hera, in viale Trento Trieste e mi trovo sul display la scritta out of service, fuori servizio. Da notare è stata installata da poco, ma per la verità è spesso non funzionante. Poco male, penso: non lontano da qui ce n’è una che funziona quasi sempre, in viale Nicola Fabrizi,  un passo dalla casa in cui visse e morì Enzo Ferrari. Arrivo pronto a estrarre i cavi, ma mi trovo davanti alla solita, sconsolante scritta out of service. L’irritazione comincia a salire, tutto sommato ho a casa una seconda auto termica, potrei usare quella. Ma a me piace andare in elettrico e non desisto.

RICARICA 3 / Piazzale Risorgmento: questa è proprio spenta.

A Modena colonnine spente o “out of service”…

Ancora uno sforzo e arrivo in Largo Risorgimento. Impossibile che non funzioni, mi dico, è la madre di tutte le colonnine installate da Hera a Modena, inaugurata dal sindaco Giancarlo Muzzarelli nel marzo 2019. Fu l’avvio di un piano per installare 30 colonnine, tutte alimentate da rinnovabili. “Modena sarà pronta per la nuova sfida“, fu detto con una certa enfasi. Peccato che la colonnina sia desolatamente spenta, neanche out of service, e dannatamente sporca. Morale della favola: sono passati 4 lunghi anni, le colonnine ci sono, ma sono troppo spesso fuori servizio. E chi, come il sottoscritto, ha un abbonamento per ricaricare con un tot di kWh prepagati, non è messo in condizione di usufruirne. Giustamente in una lettera pubblicata il 1° luglio un lettore, Alessandro, ci faceva notare che “uno non vive in funzione dell’auto”. E ricaricare dovrebbe essere semplice come fare benzina. Ma si ha l’impressione che ad alcune grandi utility, in questo caso Hera, importi poco e non considerino la ricarica elettrica un servizio degno di essere curato. Un capriccio per ricchi, anche se nel mio caso si tratta di una piccola Zoe…


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