Home Scenari Un fenomeno da baraccone: Musk secondo gli italiani

Un fenomeno da baraccone: Musk secondo gli italiani

66
Mark Zuckerberg, patron di Facebook,ed Elon Musk, patron di Tesla e Twitter.

Un fenomeno da baraccone. Ecco cos’è Elon Musk (e con lui Mark Zuckenberg, uno che ha fondato Facebook, tanto per dire) secondo gli italiani, politici in testa. E l’idea, un po’ bislacca, di sfidarsi in un combattimento di arti marziali proprio in Italia non fa che rinfocolare l’avversione per il fondatore di Tesla.

un fenomeno da baracconeSolo sghignazzi sul successo di Tesla e le imprese di Space X

Come si potrebbe definire Musk? Secondo noi è un sognatore con i piedi ben piantati per terra. Ha lanciato una sfida che sembrava impossibile a tutti i big dell’industria mondiale dell’auto. Scommettendo sul fatto, a cui nessuno credeva, che l’elettrico avrebbe potuto costituire un’alternativa ai veicoli tradizionali. Contribuendo a combattere il problema delle emissioni. Il risultato di questa mission impossible lo conoscete: la Tesla Model Y risulta ormai l’auto più venduta al mondo. Non l’auto elettrica, ma l’auto in assoluto più venduta. Poi si è messo in testa di portare su Marte i suoi razzi Space X: anche qui altri sghignazzi, salvo poi diventare il partner privilegiato della Nasa e di altri enti spaziali. Come tutti i grandi personaggi, ha anche qualche eccesso che lascia perplessi e scandalizza soprattutto i benpensanti.

Un fenomeno da baraccone: ora la sfida a Zuckerberg

L’ultimo è questa sfida lanciata a Zuckenberg, che è anche un suo competitor nel mondo dei social media da quando Musk ha acquistato Twitter, al termine di un’altra vicenda che ha fatto molto discutere. Insomma, un tipo particolare, ma dotato di un’intelligenza e di un’esuberanza che ne hanno fatto uno degli uomini più ricchi del mondo. Ricchezza che peraltro Musk mette continuamente in gioco lanciando nuove sfide, con un occhio più all’innovazione che al denaro. E veniamo all’Italia, Paese allergico all’innovazione e ai personaggi che rompono gli schemi consolidati. E sempre a caccia di qualche alibi con cui demolire chi porta innovazioni dirompenti, per restare al calduccio della solita routine. Ogni tanto Musk si fa venire in mente qualche capriccio e lo propone al mondo con lo spirito di un adolescente, lo stesso con cui ha affrontato e vinto le sfide di cui sopra. E l’ultima è questa sfida legata al fatto di avere scoperto che anche il rivale Zuckenberg è appassionato di arti marziali.

un fenomeno da baraccone
L’incontro tra Giorgia Meloni e Elon Musk svoltosi a Roma il 15 giugno scorso (la foto  è tratta dal profilo Twitter di Giorgia Meloni).

Calenda va giù pesante: lui e Zuckerberg due adolescenti idioti

L’idea di farla in Italia è legata al fatto che Musk ama e ammira il nostro Paese, che ha visitato anche di recente. Con tanto di incontro con Giorgia Meloni. Ed è evidente che l’impatto mediatico di un match tra i due big dell’hi-tech costituirebbe una bella pubblicità gratuita per la città e la location prescelte. Ma apriti cielo: ecco piovere le critiche in difesa dell’onor perduto di un Paese con cotanta storia alla mercé di due miliardari capricciosi. Il più acido è Carlo Calenda: “È allucinante che il patrimonio artistico italiano venga messo a disposizione di due miliardari che vogliono darsele come due adolescenti idioti.

un fenomeno da baraccone
Gianni Agnelli

Un fenomeno da baraccone: Gasparri a Musk preferisce Agnelli&Pirelli…

Ma non scherza neanche Maurizio Gasparri: “Assistere al match? Neanche se il biglietto me lo regalassero. Sempre meglio un concerto di Baglioni. Piuttosto Musk e Zuckenberg si facessero prima un giro all’Agenzia delle Entrate e pagassero quel che devono per i loro giganteschi guadagni sul web. E vi prometto che faremo loro visitare tutti i monumenti che vogliono. Ma secondo me è tutta un finta. Ai grandi imprenditori di un tempo certe idee non venivano in mente. Penso a Agnelli e Pirelli, ce li vedete?”. No, non ce li vediamo Agnelli e Pirelli. Ma sappiamo che la Pirelli è stata venduta ai cinesi, investitori ritenuti tanto ostili da questo governo. Mentre gli Agnelli avevano tanto a cuore l’Italia da vendere la Fiat ai francesi. Musk, invece, con Tesla ha creato dal nulla un’azienda che già a fine 2022 aveva oltre 112 mila dipendenti, più l’indotto. E che continua a crescere e ad aprire nuove fabbriche. E quando si è trattato di impiantarne una in Europa è andato, chissà perché in Germania, dove lo prendono molto sul serio. Guardando i numeri e i grattacapi che comincia a dare a VW, Audi, BMW e Mercedes.

Apri commenti

66 COMMENTI

  1. Detto che secondo me oramai elon musk può essere un temibile avversario solamente a birra e salsicce, secondo me quei due lì adesso se la stanno ridendo di nioaltri su WhatsApp alla faccia dell’universo mondo godendosi il casino che hanno messo in piedi e le discussioni che ne sono scaturite.

  2. Ottimo Antonio analisi perfetta chi si ricorda dei tecnigrafi ora oggetto da museo poi sono arrivati i PC chi non si sveglia chiude e noi faremo la stessa fine siamo solo capaci di lamentarsi ne pagheremo pesantemente le conseguenze

  3. Eh si Calenda che è un noto imprenditore che ha prodotto ricchezza, innovazione e posti di lavoro ha sicuramente voce in capitolo.

  4. Perché in genere gli italiani sono dei provincialotti che si credono sempre meglio degli altri…e purtroppo i politici, specchio del paese, non sono da meno.
    I due che avete citato poi…Calenda è una macchietta che fa anche pena, Gasparri tronfio che crede di insegnare a due che potrebbero comprarsi l’Italia intera e uno di questi sta rivoluzionando il mondo, piaccia o meno.

  5. Quando tirano in ballo Agnelli mi viene davvero da ridere, interi stabilimenti praticamente mantenuti dallo stato e quindi dai contribuenti.
    Cassa integrazione perenne non si capisce come riconosciuta, probabilmente le redini erano ben salde.
    Tra l’altro la cassa la paga il comparto metalmeccanico, quindi non solo ci compravamo le macchine e le pagavamo ma ci accollavo anche le spese collaterali.
    Concorrenza a zero perché detenendo tutti i marchi di fatto era un monopolio.

  6. qui i fenomeni da baraccone siamo noi che non riusciamo nemmeno a capire chi ha le palle e una visione aperta a un nuovo futuro io non sono un estimatore degli americani anzi ma, e lo ripeto il futuro di questo pianeta non è bruciare in eterno fonti fossili che per forza di cose comunque andranno ad esaurirsi , ma studiare e trovare nuove soluzioni stare immobili non funziona copiare si arriva sempre secondi e diamo l’impressione che ci bruci il sederino perchè incapaci . Neghiamo l’elettrico , neghiamo il fotovoltaico , neghiamo le scoperte scientifiche , bene non avremo futuro e aggiungo che alla mia età non è detto che arrivi al 2035 il futuro non è mio ma proprio di quei giovani che stranamente sono chiusi alle novità non ci posso credere

  7. Senza considerare che la Fiat che amava tanto l’Italia, ha trasferito la sede legale in Olanda per pagare meno tasse, salvo tenere qualche fabbrica in Italia per poter reclamare le sovvenzioni che quasi tutti i governi hanno generosamente elargito.

  8. ” l’avversione per il fondatore di Tesla.”

    Correte a correggere Wikipedia perché secondo loro, Musk non è il fondatore di Tesla.
    Però ha ragione wikipedia.

    Oltre alle molte stranezze, Musk ha molti meriti, non penso sia necessario inventarsene altri.

  9. QUESTI CREDONO ANCORA NELL’ANTICA ROMA…
    E invece arrivano qui e li snobbano come se fossero due idioti.
    In Italia farebbe il pienone una bella serata di lotta sul fango tra la Canalis e la Ferragni.
    Se fanno lo scontro in Arena a Verona ci vado sicuramente!!! (in entrambi i casi).
    Quello tra Musk e mr facebook. Ma vuoi pensare che me la perda? Due miliardari che se le danno di santa ragione? Nell’antica Roma accadeva il contrario. Li mettevano in Arena con i Leoni a combattere battaglie già perse in partenza. Qui si sfidano due imperatori che hanno in mano due strade tappezzate d’oro.
    Non capisco sinceramente dove sia il problema. Si scontrano con un regolamento ufficiale, lo fanno pubblicamente, faranno un odiens pazzesco e danno pure i proventi in beneficienza. Lo vogliono fare in Italia. Prendi la palla al balzo e via con gli sponsor!!!
    No… mille polemiche e un casino pazzesco perché qui non va bene e lì nemmemo.
    Ecco.. pensate che con questi presupposti si vada a costruire e innovare?
    Ps: anche se sarebbe da mettere nell’introduzione. Mettere in dubbio (a parte la bravata da cui nasce l’articolo) le capacità di Musk e Zuckerberg è come criticare il patron di Microsoft con la scusa che windows s’incricca ogni tanto. Sono due personaggi che hanno fatto business con ciò che tocchiamo tutti i giorni. Non riconoscergli un posto nella storia sarebbe come pensare che Edison fosse un idiota semplicemente perché gli piaceva tirare una scazzottata ogni tanto.

    NO DICO!!!
    Se fanno la serata in Arena … tra l’Aida e il Nabucco (mi fa stramazzare dal ridere la cosa) potremmo già fermare i posti come VAIELETTRICO (poltronissime mi raccomando) e ovviamente tifare per Musk!!.. devo assolutamente chiamare in fondazione… VOGLIO IL BIGLIETTO !!!!

  10. L’ignoranza tecnico-scientifica dell’italiano medio (in cui sono inclusi, a parte eccezioni troppo rare per poter incidere, anche la classe politica) è imbarazzante. Solo gente che parla senza cognizione di causa può snobbare uno che ha creato PayPal, SpaceX e Tesla.

  11. Ragazzi, se si vuole parlare in maniera seria di Musk non ci si può limitare a questo sintetico, quanto, perdonatemi, inutile articolo. Non si può certo definire il fenomeno Musk in così poche righe. Posso solo dirvi che studio all’università di San Gallo (HSG), una delle migliori business school d’Europa e del mondo. Perché vi dico questo? Perché al corso di Leadership gli studenti hanno da analizzare un’azienda che ha riscontrato gravi carenze di leadership durante il semestre. Indovinate un po’? Già.. La più ambita per il lavoro è stata Twitter! Mah cosa vuoi che ne capiscano questi poveri scemi di studenti…

    Poi non fraintendetemi, Tesla è stata presa come esempio virtuoso in molti lavori di marketing, a dimostrazione di quanto complesso sia definire la figura di Musk. Con una differenza. Enorme. Tesla è un insieme di teste pensanti, tanto è vero che Musk ha rischiato il licenziamento. Twitter da quando è subentrato lui, è diventata la sua rappresentazione personale.

      • Cioè stai mettendo sullo stesso piano uno che alla peggio sta facendo qualcosa di dubbio gusto, con uno che per la sua intera vita si è macchiato di crimini conclamati, con sprezzo e sfregio dello Stato e delle sue leggi, e che si è salvato unicamente per essersi riscritto le leggi a suo uso e consumo per depenalizzarli, archiviarli o prescriverli? Stai scherzando vero?

        • Musk != Tesla, così come Marchionne != FCA. Sono a capo di aziende con fior fuori di testa. Ma invece ci sono delle idee che sono al 100% di Musk e per le quali ha superato chiunque nel mondo. Acquistare Twitter sì, no, forse salvo poi doverlo acquistare perché si era impegnato e non poteva più tornare indietro. Boring Company non si sa. Umani su Marte boh. Bitcoin e digecoin mah. IA sì, no, pericolo, nessun pericolo. Libertà su Twitter e poi chiude tutti gli account scomodi (giornalisti e chi traccia i suoi voli). Sì sposta in aereo privato anche per andare al bagno. L’incontro con Zuckerberg bi-bu-ba scherzavo. Satelliti agli ucraini sì, no, nì.

          Ah, ricordiamoci che ha invitato pubblicamente Zuckerberg a una sfida a chi ce l’ha più lungo. Ecco, quando un premier disse di un altro “culona in@hiavabile” ebbe la decenza di non scriverlo sul sito della presidenza del consiglio.

      • @Luca

        personaggio politico con tanti record, oltre alle vicende di crimine, e all’aver depenalizzato o incasinato, fatto scrivere in modo ambiguo, una serie di norme e reati amministrativi, economici, ambientali

        a me rode anche come avesse sdoganato alla luce del sole il conflitto di interesse, come in una repubblica di centro america, ed usato per primo come mezzo di consenso la tv spazzatura in Italia..spappolamento di cervelli..
        promesse su promesse e aveva un seguito, meno tasse, più lavoro, più divertimento, più ricchezza come la sua, etc, peccato che aveva imprese di tipo speculativo, edilizia, tv, etc, il suo bene non combaciava con lo sviluppo di quello degli altri..eppure sembra ci credessero in parecchi

        ai suoi discepoli alle scuole di formazione spiegava che all’elettore medio dovevano parlare come a un bambino di 7 anni, che crede a tutto senza senso critico e poi si dimentica pure, e alla fine non ha avuto così torto

        ancora prima che arrivassero i socials, con aspetti positivi e negativi, avevamo già perso rigore, testa, coerenza, rispetto ai nostri nonni.. un bel tassello secondo me ce lo hanno messo le sue tv

        tra le varie, sono gli anni in cui gli insegnanti, figure importanti per formare pensiero critico e scientifico, hanno inziato ad essere considerato degli “sfigati”, per gli stipendi che perdevano potere dì acquisto negli anni, e ad essere presi a male parole da genitori e ragazzini..un mio familiare la ha vissuta questa mutazione..poi in un circolo vizioso, la professione ha anche attratto meno persone motivate

        anche la tecnica della polarizzazione, del creare un nemico capro espiatorio e scontri esacerbati per mobilitare elettorato e distrarlo, la aveva elevata al cubo

        oggi sono comuniaczioni politiche che non scandalizzano più, sono già arrivati e passati altri populisti, ci stiamo abituando a considerarli metodi e presenze “normali”, non solo da noi in italia ovviamente, vedi “il carota” in america

        personalmente se un personaggio (o un conoscente) mostra 2-3 incoerenze di quelle serie, o tentativi di manipozione (ingannare), poi mi ricordo che è un pataccaro, capisco che può fare più danni in posizioni di responasbilità, non gli affiderei neanche la tosatura di un barboncino, però so che ci sono tante teste diverse, ognuno la vede diversamente alle tornate elettorali

        spero nella generazione prossima, che mediamente siano più razionali, più senso critico, e un pizzico meno furbini della mia generazione

        cioè a forza di fare i furbini, a litigarsi le briciole più grosse di un mancato sviluppo, piuttosto che pretendere più serietà in tutti gli ambiti, norme chiare, amministrazioni che funzionano, politiche di sviluppo e sui beni comuni, remare tutti verso uno sviluppo generale, economico, ma anche sociale, morale

        mi piacerebbe vedere un periodo del genere nei prossimi anni, in controtendenza, magari senza che sia necessario avere una guerra dentro casa, come successe ai nostri nonni, per avere questo genere di spirito

        PS: per me se i due miliardari vogliono darsele in un nostro monumento facendo una goliardata, ma comunque una goliardata che rompe un certo formalismo, distanza, per me non c’è problema, non ci vedo grosse manipolazioni oltre a farsi un pò di pubblicità, rendersi più simpatici, ma mica poi si presentano alle elezioni

        • Non entro nel merito del suo commento; mi limito a dire che è fuori luogo e fuori tema su questo blog. Abbiamo già materia sufficiente per accapigliarci, anche lasciando perdere la politica.

    • Ho una curiosità: se poi Twitter (X) si rivelerà un successo sotto la guida di Musk, poi quegli studenti vanno a fare i manager d’azienda?

  12. En intanto a Valencia ,notizia fresca “approvato il piano regolatore con la valutazione dell’impatto ambientale per la creazione di una nuova area industriale di 1,5 milioni di M2” sembra per accogliere una altra “giga” fabbrica che ancora non ha nome e cognome… si vocifera che sia già stato tutto firmato due mesi fa, con un investimento di 4,5 miliardi di € … se confermata nei prossimi mesi , la seconda fabbrica tesla europea si alzerebbe così a pochi km dalla nuova gigafactory VW co i suoi 1.3m2 X 3000porsti di lavoro +30mila indiretti, e a Power electronics, multinazionale specializzata in colonnine solar e storage … questo fronte italiano “contro” che risuona suoi social con qualche ministro difensore dei carburanti sintetici (che non esistono) mi ricorda la miopia di Blockbuster agli arbori delle imprese streaming.

    • Infatti continuano a sventolare lo spauracchio della perdita dei posti di lavoro che sicuramente ci saranno, ma non a causa della transizione ma solo perché non riusciamo a vedere oltre il nostro naso e tutti i nostri pezzi da 90 si guardano bene da correggere questa incapacità.

    • ..non trovo più il link, ma pare che le tante ditte di componentistica automobilistica italiane stravederebbe per le elettriche, ci vedono una possibilita di aumentare di parecchio il giro di lavoro, visto che il termico stava già decrescendo prima

      Eppure le campagne antielettrico si riempono la bocca parlando a nome loro, dicendo che la transizione le manderebbe sul lastrico, come se su 1000 aziende di componentistica, tutte facessero bielle e pistoni (che cosi a occhio invece, verranno dagli stabilimenti delocalizzati in Est Europa, cosi come le scocche)

      Se la notizia che citavo fosse solida, dovrebbero alzare la voce pubblicamente, con associazionidi categoria, interviste sui giornali, per togliere acqua agli argomenti contraffatti, specie a chi parla a nome loro a sproposito,

      poi immagino anche un po’ di timore di inimicarsi qualche amministratore politico facendo dichiarazioni pubbliche non gradite

  13. Caro Tedeschini, lei è di gran lunga la persona più pacata e cortese qui dentro, sicché non vorrà negare che un tizio cui l’autorità di controllo della borsa ha imposto di nominare un nuovo Ceo perché le sue dichiarazioni pubbliche dissennate, rese dopo essersi sfondato di canne (come confermato da lui stesso) avevano fatto traballare il titolo di Tesla sia almeno un po’ bizzarro. Salvo immaginare fosse invece in malafede e sarebbe pure peggio. E’ anche uno che ha un rapporto controverso con la verità, dalla banale indoratura dei propri titoli accademici, a vere e proprie false rappresentazioni della realtà in altri casi (Fsd in primis). Vabbè, di contaballe noi ne abbiamo avuti molti, ma negli Usa il mendacio è meno tollerato. Volendo essere gentili, Musk hai i modi ed anche il fisico rotondo di un moderno Falstaff: un simpatico fanfarone, un po’ impunito, cui ha detto sempre bene.

    Certo, pur partendo da un grosso capitale della solita bolla di internet, se uno diventa l’uomo più ricco del mondo non può essere un fesso -anzi!- ma davvero la baggianata della sfida a “botte spaziali” non può assurgere a colta provocazione dadaista per il fatto che i due “ragazzi” hanno il portafoglio gonfio. Resta pur sempre una roba ridicola e di vedere il ventre prominente di Musk, normalmente strizzatissimo dalla giacca, che si mena con l’altro pischello che, peraltro, pur se mingherlino, pare molto più allenato, davvero non mi garba. Anzi, un tantinello mi farebbe schifo,

    Sul fatto che l’Italia non sappia attrarre le grandi imprese, sfonda invece una porta aperta, ma temo che concedere il Colosseo a due riccastri di dubbio atletismo non migliorerebbe le cose.

  14. Sopratutto. chi è Calenda e cosa sta facendo di mirabolante per l’italia, qualcuno me lo dica, grazie.

  15. Si possono dire tante cose di Elon Musk, ma dire che non è un imprenditore è una barzelletta. Il personaggio ha fondato nell’ordine:
    Paypall
    Space X
    Tesla
    Il tutto partendo da 1000 dollari che aveva nella sacca con cui è partito dal Sud Africa.
    Ah, a proposito dell’autonomia… quella dichiarata è calcolata su un ciclo definito in una normativa, non sull’utilizzo di Caio o Sempronio. Se Caio ne fa un uso diverso avrà un risultato diverso, con del resto succede con i consumi dichiarati di una ICE. Ti dirò di più, non ho mai avuto una macchina che consumasse quanto dichiarato, sempre almeno il 15% in più…. tranne la Model 3, con cui faccio invece qualche chilometro più del dichiarato.

    • Tutto molto bello ma che fosse povero è solo un mito, in realtà stava già molto bene di famiglia. Non ho mai creduto al fatto che sua un genio ma un ottimo imprenditore si, soprattutto nel percepire immensi aiuti statali. Per il resto come persona non ci andrei mai a cena, ma nemmeno con Zuckerberg.

      • C’è chi percepisce aiuti statali senza combinare una pippa di buono e poi c’è chi li usa per rivoluzionare, in meglio, un intero settore produttivo. Non è una differenza di poco conto, direi.
        In ambito spaziale poi, con un decimo del budget a disposizione di Boeing ha fatto meglio e prima.
        Si può, ed è anche giusto criticare il personaggio e le sue eccentricità, ma sui risultati non si può discutere più di tanto.

      • In effetti, al babbo di Musk era capitato di avere una miniera di smeraldi..

        D’altro canto è cosa piuttosto comune che i ricchi e famosi si inventino esordi lacrimevoli per ingigantire il proprio successo: Madonna, uscita da scuole di elite e figlia di un ricco avvocato, si fa passare come un’ex vagabonda, alcuni rapper nostrani nati ai Parioli si vendono come “ragazzi del ghetto” e chi più ne ha più ne metta.

        Ancora più subdolo è il processo con cui il “capo” di un’impresa si accaparra tutti i meriti. Musk diviene addirittura il fondatore di Tesla, Steve Jobs che era un abilissimo venditore (passato attraverso alcuni sonori insuccessi) diventa un “inventore” anche se l’unico programmatore agli esordi era il buon vecchio Steve Wozniak ed alla morte ricordo paragoni con Leonardo Da Vinci.

        Insomma, parafrasando i poco sommi Abba, the winner takes it all e l’ammirazione per chi ce l’ha fatta trascende in piaggeria con le fette di salame sugli occhi.

  16. Io non credo che i due abbiano intenzione di fare alcunché. La comunicazione è arrivata a tutti. L’obiettivo è già stato raggiunto. Muovono opinioni anche senza dire nulla. Non so se si farà mai questo scontro, ma se si facesse credo che verrà fatto negli Stati Uniti e non per “mancanze” dell’Italia.

    • Azzardo la mia, secondo me sarà uno scontro virtuale nel metaverso, ovvero la location italiana sarà digitalizzata e non si scontreranno realmente.

      My 2 cent

      • Lo scontro virtuale potrebbe effettivamente essere una soluzione, ma Musk non accetta di farlo sul Metaverso .. tuttalpiù fonderanno insieme una nuova startup di realtà virtuale dove potranno scontrarsi prima loro e poi anche i futuri politici di spicco made in USA. Poi con l’aiuto della I A , magari anche lo scontro dei grandi della storia. Alessandro Magno Vs gengis Kan, Napoleone Vs Giulio Cesare, e così via..

  17. calenda, gasparri, la meloni nella foto con Lui

    ma citare in un articolo una persona italiana che almeno abbia un cervello no ? va bene, è ferragosto, ma insomma cercate di offrire uno spunto che valga la pena
    🙂

  18. Recentemente è stato chiamato in causa indegnamente Giordano Bruno…mi piacerebbe che con Galileo e Leonardo potesse tornare in vita x vedere come sono andate le cose. Musk ha avuto la fortuna di vedere realizzare ciò in cui ha creduto

    • Mentre le fabbriche le fanno da altre parti,da noi possono al massimo fare a spadate( x finta).Concederei senza indugio il Colosseo x la singolar tenzone a patto che ci siano anche i leoni( veri)…x vedere come se la cavano…

      • O magari a patto di investire in qualche fabbrica nel ns paese.
        Si potrebbero menare anche tutti i weekend per quanto mi riguarda, se fosse il mezzo per migliorare la ns economia e decarbonizzazione

        • Seriamente: chi pensate verrebbe a fare investimenti miliardari in Italia? Alcuni dei tanti disincentivi: mancanza di infrastrutture, burocrazia folle, giustizia lenta e inaffidabile, regole che cambiano dalla mattina alla sera, poca propensita’ al lavoro (ormai troppo abituati al welfare), politica ballerina, ecc.

          • Prima di tutto ciò, uno degli ostacoli principali per chi intende investire in stabilimenti produttivi è che i piani di investimento sono a lungo termine e basati su calcoli di sostenibilità economica ben precisi. Mancano in Italia intenti bipartisan circa gli investimenti, vedi nucleare sì/nucleare no oppure ponte si/ponte no, soltanto per fare gli esempi più eclatanti. Poi mettiamoci che, se viene una crisi del gas (e nei prossimi anni del petrolio, sarà un miracolo se non verrà) si impone alle aziende di calmierare i prezzi e quando il vento gira si tassano gli extraprofitti. Giusto o meno che siano questi interventi creano un ambiente poco favorevole per chi vuole investire e avere una ragionevole speranza di fare soldi anziché fallire. Insomma, per i nostri politici (destra, centro o sinistra che sia, ormai abbiamo provato empiricamente che gli interventi sono su base ideologica o emergenziale e quasi sempre di stampo populista, in cui il popolo è sempre sollevato da ogni responsabilità su tutto. Così il mitico elettore è sempre scagionato dall’aver comprato una “casa col giardino” che non si può permettere facendo il mutuo a tasso variabile quando i tassi sono al minimo, non ha installato l’impianto fotovoltaico pur potendolo fare perché non conveniva (neppure con gli incentivi!), non ha mai neppure fatto un preventivo per sostituire il piano cottura con uno a induzione e non si è mai fatto fare un preventivo per sostituire la caldaia con una pompa di calore, per la sua casa troppo grande con la rata del mutuo a tasso variabile da scaldare rigorosamente col gas, che se avesse fatto i conti si sarebbe accorto che non poteva permettersi, eccetera, eccetera.
            E con l’auto elettrica è la stessa identica matrice: quella costa troppo (e poi si è visto come fanno i conti) e quando i conti li fanno giusti mica vanno a pensare che se la vogliono tenere tanti anni si devono anche preoccupare di quanto costeranno elettricità, benzina e gasolio tra dieci anni e cosa fare in caso i prezzi cambino vistosamente, no l’unica preoccupazione sono le batterie che invecchiano (certo è una preoccupazione, ma non ci sono proiettili d’argento).
            Ma loro sono stoicamente sicuri che i carburanti che importiamo costeranno tra dieci anni come oggi, certo, come no!?
            E se gli fai notare che il petrolio non è infinito ti guardano con l’aria stralunata pensando che se c’è sempre stato ce ne sarà per sempre e per noi occidentali sempre un bel po’ di più rispetto agli altri, certo, come no!?
            Ma il politico di turno si guadagnerà il l’auto stipendio da 4-5 mila € (che a lui basta appena per sopravvivere) e verrà votato perché dirà che la colpa non è di chi avrà fatto scelte scellerate ma di chi ha voluto l’auto elettrica e così facendo ha fatto il gioco dei cinesi. E ancora una volta la coscienza del popolo sarà pulita come il sedere di un bambino. Non è colpa sua in fondo se il petrolio non basterà per tutti, la colpa sarà dell’auto elettrica, che non ha bisogno di petrolio per andare.
            Questa è la storia recente dell’Italia: un Paese bellissimo con tanta gente fantastica ma che grazie a milioni di scelte individuali sbagliate sta diventando sempre più povero.

      • Se le fabbriche le fanno da altre parti è solo colpa nostra.
        Dare la colpa agli altri delle nostre incapacità è tipicamente italiano continuiamo ad aspettare che a FARE siamo sempre gli altri al posto nostro e questi sono i risultati.
        Così le fanno ma le fanno da altre parti visto e considerato che investire in Italia non è allettante grazie all’ atteggiamento collettivo e alle infrastrutture inesistenti o obsolete.

    • A Galileo , il papa con qualche secolo di ritardo ..
      ha chiesto scusa

      la cosa grave è che gli italiani , continuano a dare il loro contributo all’avanzamento della civiltà umana ..
      ma nessuno sa chi sono
      su tutti Federico Faggin
      o anche Leonardo Chiariglione
      o Pier Giorgio Perotto

      veri pilastri della rivoluzione digitale,che nessuno conosce

      tutti conoscono i protagonisti del grande minkione, o dell’isola dei minkioni , o l’isola dei minkioni famosi , o peggio..
      la politica dei minkioni ,il sempre verde reality, che va in onda da 40 anni senza cali d’ascolto e con più o meno sempre con lo stesso cast

      so cininico e pure caustico

  19. Ci mancano i soldi?
    Uhmm…
    Gli italiani sono fra le popolazioni con maggiore risparmio privato e lo Stato per bocca dei suoi geniali odierni rappresentanti riesce perfino a dire che troppi sono i soldi del PNRR e non sanno come spenderli (ma forse intendevano altro!)
    Se invece volevi dire che troppa ricchezza è concentrata e troppi denari pubblici sono spesi malissimo in opere fatte per non durare e a prezzi eccessivi… in questo caso sono d’accordo.
    Ma in tal caso la questione è leggermente diversa, non credi?

    • Vero, il caso fondi PNRR fa ben capire come siamo messi finanziariamente. Nel privato molti italiani hanno grandi capitali e li “mettono al sicuro” tanto con la poca rendita (percentuale) che danno vivono benissimo lo stesso, invece di investirli seriamente e creare lavoro, e quindi ancora più ricchezza.

  20. Non esiste è tutto positivo oppure negativo, ci sono le varie sfaccettature. Riguardo a facebook e la sua utilità stenderei un velo pietoso. Altra cosa è Tesla, di sicuro certi atteggiamenti di Musch non giovano alla stima del personaggio.

  21. Buongiorno,
    Mi scusino i politici ma si vedono fenomeni da baraccone tutti i giorni sule nostre televisioni (e mi vergogno pure talvolta di esserne spettatore e perfino finanziarli col prelievo forzato del canone TV) e nessuno si scandalizza. Ormai siamo abituati all’affitto di siti storici per cerimonie nuziali da parte di milardari di altri paesi e ci dovremmo scandalizzare per una mascalzonata come questa?
    Per favore, politici al comando e non, il vostro orgoglio mettetelo in questioni più importanti, che ne abbiamo veramente bisogno.

  22. “Italia, Paese allergico all’innovazione e ai personaggi che rompono gli schemi consolidati.”

    Fonte? O tutta l’innovazione è l’auto elettrica? Suvvia, mi pare proprio l’opposto. Siamo tra i paesi con la più alta diffusione di smartphone e di internet da mobile, l’ecommerce cresce negli ultimi anni più che da altri parti e siamo stati capaci di votare in massa personaggi come Berlusconi e Grillo lasciando il resto del mondo a bocca aperta (poi, certo, gli USA ci hanno superato con Trump). Se qualcosa ci frena sull’innovazione sono i soldi necessari per fare l’upgrade richiesto dal progresso, non certo il nostro amore per la tecnologia … e per i personaggi che rompono gli schemi consolidati …

    • Siamo tra i Paesi con la più alta diffusione di smartphone progettati e costruiti da altri. Dovresti leggere un eloquente saggio scritto a suo tempo dallo storico Pietro Melograni, “La paura della modernità”. Vi si raccontava di un Paese allergico all’innovazione, spalleggiato dalla classe politica. Esempio massimo la televisione. Quando arrivarono i primi apparecchi nelle case, molti italiani la sera quando li spegnevano erano soliti coprire lo schermo con un lenzuolo, per timore che attraverso La tv ti potessero spiare. È la tv a colori arrivó da noi molti anni dopo rispetto agli altri Paesi: c’era il timore che le famiglie si svenassero per un lusso inutile.

      • “Siamo tra i Paesi con la più alta diffusione di smartphone progettati e costruiti da altri.”. Perché Musk è italiano? Mauro se abbiamo gli smartphone progettati da altri potremmo avere anche le auto elettriche progettate da altri. Dipenderà magari dal prezzo delle elettriche? Così eh, dico per dire. Le statistiche che dicono che il 70% degli italiani vorrebbero un’auto elettrica è credibile o una fake news?

    • Avremo anche due o tre telefoni a testa, ma rifletterei piuttosto su quanto siamo in grado di usarli con cognizione di causa. E a riguardo ho molti, molti dubbi. Innovazione non è solo spendere per le novità, ma evolvere la mentalità della massa per capirle e sfruttarle al meglio…

    • A parte quello che ha scritto Mauro, ovvero siamo grandi consumatori di innovazione ma poco propensi all’innovaxione dal lato industriale (con le dovute eccezioni)
      Vado a elencare.
      E-commerce: lotta senza quartiere per il negozietto sotto casa.
      Grandi aziende: lotta senza quartiere per l’azienda a conduzione familiare.
      Conti on-line: meglio allo sportello così quando qualcosa non va mi sentono!
      Smartphone: lotta senza quartiere per il telefono con la tastiera
      Uber: lotta senza quartiere per i poveri taxisti ai quali si svalutano le licenze.
      DeFi: orrore, orrore sono tutti schemi Ponzi, malavita, droga e evasione fiscale.
      Eccetera, eccetera.
      Siamo il paese “della sicurezza”: le novità le abbracciamo solo quando siamo sicuri che funzionino al 100%, ovvero siamo diventati l’emblema dell’anti-imprenditoria mentre nel frattempo ci lamentiamo che ci sono pochi soldi.
      Stessa cosa per le auto elettriche: molti nei commenti sono in attesa dell’auto matura, chi quella con le batterie allo stato solido, chi quella che costa come una Panda usata, fino all’assurdo di chi vorrebbe quella che si ricarica in tre minuti per fare il pieno come fosse un’auto a benzina (stanno in realtà fantasticando di uno smartphone con tastiera, ovvero di un ornitorinco digitale che si è subito estinto). Sia chiaro, in parte hanno ragione ma in gran parte hanno anche torto, perché se avessimo ragionato così negli anni ’50 nessuno avrebbe mai fatto negli anni ’80 Torino Napoli in 4 con i bagagli sul tetto con una Cinquecento: quella vera però mica quella attuale, elettrica, silenziosa e con l’aria condizionata!
      La mia previsione è che ad un certo punto faranno tutti come hanno fatto con smartphone, banche on line, e-commerce: dopo i mugugni si accorgeranno tutti che i vantaggi ci sono e allora magari la banca può funzionare anche senza sportelli, il telefono senza tastiera può fare molte cose che con la tastiera non si fanno, la spesa online è più comoda per chi lavora anziché affollare i supermercati al sabato e perdere mezza mattinata nel weekend in coda alle casse. E nel silenzio più discreto possibile inizieranno a comprare anche le auto elettriche, quando saranno rassicurati abbastanza dal vicino, dal parente o dall’amico che l’avranno comprata scoprendo che anziché dissanguarsi tra manutenzione e rifornimenti funziona bene e anche meglio della loro.

      • Standing ovation.
        In generale, siamo un paese sempre più ignorante, e gli ignoranti hanno paura delle novità, qualunque esse siano. Aggiungiamoci la passione quasi feticista per le auto (a parole spesso, perché la maggioranza guida cancelli asfittici di cui c’è da vergognarsi, altro che vantarsene), e si capisce perché di tutte le innovazioni le BEV sono quelle che attirano tante ire. Non sono le sole (qualcuno ha mai provato a parlare con un termotecnico per sostituire una caldaia con una pompa di calore al posto di una caldaia ibrida?) ma sono sicuramente tra le evoluzioni più combattute.

        • Grande Leonardo! Non avrei saputo scriverlo meglio. La convinzione di essere dei grandi innovatori solo perché si possiedono due cellulari a testa (senza saperne davvero usare nemmeno uno) è abbastanza sintomatica…

      • O forse semplicemente la compreranno quando un’auto decente con 400 km di autonomia non costerà come una berlina premium. Comunque complimenti, il vostro amore per gli italiani è biblico. Penso agli stati uniti d’America dove hanno problemi di razzismo, ignoranza, armi, povertà, etc eppure non arrivano a questi livelli qui di auodenigrazione. P.s.: la gigapress di Tesla gliela abbiamo data noi e il telaio in fibra di carbonio alla Aptera lo forniamo noi. Ma avete ragione voi, noi italiani in quanto ad innovazione di auto non ci capiamo nulla, quando mai abbiamo contato qualcosa nella storia e nella evoluzione dell’automobilismo … Il mondo neanche ci considera, non abbiamo una storia nel campo dell’automobilismo, non esistiamo, l’Italia è famosa nel mondo per i crauti e i wurstel, mica per le auto come Ferrari, Alfa Romeo, Maserati, Lancia, Fiat, etc. etc.? Brand sconosciuti e preistorici non hanno mai innovato nulla di nulla perché noi siamo un popolo preistorico che va ancora a cavallo…

        Se qualcuno vuole sparlare degli italiani, per favore, non si trattenga …

        • Appunto, per parlare di automobilismo in Italia bisogna riferirsi alla storia, perché il presente propone davvero poca roba, salvo qualche eccezione alla portata di pochi.
          Non é che per essere nazionalisti, poi, bisogna mentire a se stessi, perché continuare a credere di essere migliori degli altri (quando non lo si é) non aiuta ad uscirne…

          • Il telaio Giorgio della Giulia è progettato in Italia. Io guido 2 auto italiane con motore progettato in Italia. L’elettrica più venduta di Stellantis è la italiana Fiat 500. Non siamo i migliori al mondo ma neanche dinosauri. Calma e gesso. La transazione non avverrà in un giorno, ci vorrà il tempo che ci vorrà. Musk non è un fenomeno da baraccone ma manteniamo su di lui uno spirito critico. Una cosa è Greta Thunberg, un’altra cosa è uno che sfida altri imprenditori competitor a chi ha il pene più lungo. E lo dico senza timore di essere censurato perché è quello che ha detto Musk in persona…

          • @Enzo guarda caso la Giulia non spicca per vendite, mentre spicca la 500 che guarda caso è elettrica. I segnali sono segnali, e io ho soltanto raccontato fatti osservabili e me lo confermi in questa risposta: non siamo più in prima linea da tempo perché la nostra mentalità è diventata troppo conservatrice.

          • @Leonardo: lo Stelvio (con telaio Giorgio, lo stesso della Giulia) è il suv più venduto nel segmento D e lo è da anni. La Ferrari Purosangue ha accumulato ordini per i prossimi 3 anni. L’Italia non eccelle nella produzione mass market ma nel premium e nel luxury e questo vale anche nell’ottica, nella moda e nel design. La 24 ore di LeMans l’ha vinta una Ferrari qualche mese fa. Piano a darci per spacciati, non avrei fretta e lo stesso vale anche per Toyota. Non importa chi parte per primo, i conti si fanno alla fine dove è ancora tutto da vedere …

        • Grande Enzo, grazie di esistere (almeno su questo forum 🙂 È incredibile come qui venga denigrato un intero popolo con la tacita approvazione dei redattori, che addirittura fomentano tale corrente ad iniziare già dai titoli degli articoli. Pare essersi creata un’alchimia unica per cui la redazione lancia l’osso (gli italiani tanto generalizzati e denigrati) e altri, sempre italiani, ma evidentemente superiori alla media, lo sbranano. E chi vuole informarsi anche qui, deve continuamente fare i conti con questo unicum mediatico, e se lo dici ti appalesi proprio come simbolo dell’italiano medio!

          • Per la cronaca: non ho denigrato né ho mai scritto Italia o italiani nel mio commento, mi sono limitato ad osservare un fenomeno che avviene nel nostro Paese (con la P maiuscola,.come dev’essere) da un po’ di tempo a questa parte.

        • @enzo
          guarda che da noi vengono visti come modelli Briatore e Santanchè (articolo sul Corriere vedasi)
          e si schifa Musk (che non è un mio idolo).

          qui in Piemonte sud conosciamo bene entrambi,
          ed entrambi vengono in Piemonte sud molto di rado….

Rispondi