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Tesla e Polestar scalano la top 50 delle vendite in Europa

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La Tesla Model 3 e la Polestar 2 scalano le classifiche europee delle vendite.

Tesla e Polestar scalano la top 50 delle vendite in Europa. Ma se l’ascesa della prima  era attesa, sorprende quella del marchio un po’ svedese e un po’ cinese.

Tesla e Polstar, native elettriche contro i marchi storici

Car Industry Analysis ha tirato le somme delle vendite di tutti i marchi automobilisti nel primo trimestre dell’anno. Una classifica in cui sulla carta Tesla e Polestar sono penalizzati, avendo solo una ristretta gamma di costosi modelli elettrici. E per di più disponendo di una rete di vendita non paragonabile a quella dei marchi storici. Eppure Tesla è ormai entrata stabilmente nella Top 20, al 18° posto, ed è a un passo dal superare Seat e Volvo. Questo grazie anche alla maggiore disponibilità di auto da consegnare con l’entrata in funzione della fabbrica tedesca di Grunheide. Tesla si lascia già alle spalle marchi storici come Nissan, Mini, Mazda, Suzuki e Jeep, in grado di offrire alla clientela anche modelli con ogni tipo di motorizzazione e a costi ben più contenuti. Oltretutto la marca di Elon Musk sta dimostrando di saper affrontare con molta più disinvoltura la crisi nelle forniture di chip, che invece azzoppa le marche tradizionali.

tesla e polestar
La Polestar 2 sta diventando un successo nell’Europa del Nord.

Occhio alla Polestar, ha già superato Alfa e Jaguar

Ma in un certo senso colpisce ancor di più il risultato di Polestar, marca giovanissima nata nell’ambito del colosso cinese Geely e della Volvo. Anche qui nel primo trimestre dell’anno c’è stato un sorpasso nelle vendite su due marchi storici come Jaguar e Alfa Romeo. Il numero di auto vendute è ancora modesto, in tutto 6.508, ma dà l’idea della potenzialità di un marchio che al momento è distribuito solo in alcuni Paesi del Nord Europa. In Italia, per esempio, non è ancora presente. Ma al Nord Polestar se la batte con Tesla nelle prime posizioni delle elettriche più vendute. In Svezia, per esempio, in aprile la Polestar 2 è stata la seconda auto più venduta in assoluto, alle spalle soltanto della Kia Niro, disponibile in tutte le motorizzazioni (elettrico compreso). Ed è solo l’inizio di una storia tutta da scrivere, per un marchio che ha tutti gli ingredienti per avere successo. Con un grande gruppo alle spalle e un design (molto nordico) originale, uno dei pochi ad interpretare con efficacia la nuova era dell’elettrico.

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15 COMMENTI

  1. Da quella classifica si può pronosticare la posizione di Tesla con l’arrivo della Model Q: prima o seconda posizione. Certo, dipenderà anche dal vero prezzo finale: 35000 o 25000 euro?

    • Prima di tutto Tesla deve:
      – irrompere nei trasporti internazionali con il Semi tenendo fede alle prestazioni preannunciate;
      – mettere in vendita il Cybertruck non solo negli US, ma anche in Europa, compattando le dimensioni e renderlo utilizzabile con le comuni patenti;
      – mettere in vendita a 200.000 euro la Roadster 2+2 per stabilire un nuovo primato tra le vetture sportive;
      – aumentare la rete europea dei Supercharger;
      – arrivare al livello 4 driverless entro il prossimo anno.

      Fatto ciò, con l’attuale architettura e le celle 4680, la piattaforma “Revolution in Body + Battery Engineering” con l’attuale powertrain non supera in autostrada i 400 km di autonomia a 130 km/h con climatizzatore e car entertainmen spenti, la Model Q non dovrà avere un’autonomia inferiore, ragion per cui dovrà mantenere l’attuale interasse e peso della Model 3 riducendo di poco gli sbalzi. Quindi una carrozzeria con configurazione liftback poco diversa dimensionalmente dalla fastback Model 3.

      Com’è possibile vendere una vettura con queste caratteristiche tecniche dimensionali a 35.000?

      Serve un’altra tecnologia per ridurre il costo, il peso e le dimensioni.

      • -Serve un’altra tecnologia per ridurre il costo, il peso e le dimensioni.-

        Oppure avere il coraggio di ammettere che il re è nudo e ammettere con onestà che per la cosiddetta classe media e soprattutto medio-bassa prossima automobile nuova sarà un bell’abbonamento del tram.

        • La ricerca deve puntare al “veicolo elettrico di quartiere”, un veicolo elettrico a velocità moderate a guida autonoma con caratteristiche di sicurezza passiva elevate.

          Tesla non è il riferimento da raggiungere perché economicamente non è alla portata di tutti e ci sono rivoluzioni tecnologiche in atto che stravolgeranno lo status symbol rappresentato dall’automobile e Tesla stessa.

          L’automobile è destinata a non essere più il giocattolo preferito dall’uomo e a scatenare l’edonismo.

          Più importante della transizione dalla carbonizzazione sarà la mobilità autonoma in rete, basata sui dati istantanei trasmessi nelle smart city.

          L’obiettivo è andare oltre Tesla, non tentare di raggiungere Tesla.
          I riferimenti sono Google, Waymo, Alphabet, Apple, Zoox, Amazon, Ree.

          Oggi ci sono i NEV, utilizzati dalla sicurezza nei campus universitari, per il trasporto nelle comunità di anziani e per la consegna nelle città. Costano solo poche migliaia di dollari e sono economici da usare e facili da parcheggiare. I loro produttori stanno iniziando ad aggiungere funzionalità che si trovano nelle auto convenzionali. Il prossimo step sarà la guida autonoma.

          Una mobilità non più di possesso, ma di servizio che ha il potenziale per rendere più efficiente e più ecologicamente sostenibile il traffico oltre a presentare un impatto sociale.

          Auto-robot per tutti ma che non sono di nessuno implementeranno nuovi servizi più inclusivi e sociali, basti pensare a chi non vuole o non può prendere la patente o agli anziani ed alle persone disabili per capirlo.

          Un servizio di mobilità on demand da prenotare solo quando serve. Mai più auto in proprietà.

          https://www.youtube.com/watch?v=3r7PEl0tMSk&t=335s

          • Si si certo… mobilità cone servizio, guida autonoma… tutto sacrosanto. A me non piace. E quelli a cui non piace jon sono pochissimi. Vedremo.

          • E’ proprio questa la visione di Elon Musk per il futuro. Auto a guida autonoma che stanno in giro tutto il giorno. L’auto prende una persona al punto A e la porta al punto B. Poi va a prendere un altra persona e così via. Senza che le persone abbiano bisogno di comprare le auto. Quindi meno auto in giro e meno occupazione del suolo pubblico.
            Ovviamente non sarà per domani.

          • Indubbiamente. E non discuto che la via che si vuole intraprendere “dall’alto” possa essere quella. Ma non mi aspettavo che ad un evento di marca, dove si presentano idee, intenzioni e piani della suddetta marca, si dicessero cose diverse da quelle che possono essere legittimamente o meno le sue aspirazioni.

            In pratica: oste, è buono il tuo vino?

            Poi bisogna vedere se sto vino è buono davvero e se soprattutto piace a tutti. Magari piace.

  2. Farei notare anche la SAIC (ossia MG) che è salita al numero 26 (davanti a Honda, per dire) puntando quasi tutto sull’elettrico a prezzi competitivi. La MG ZS EV non è per niente male, ma dovrebbero mettere in produzione a fine anno un’ automobile segmento C che dovrebbe essere molto conveniente.

  3. onestamente non si capisce perché la Tesla dovrebbe aumentare le vendite con l’entrata in funzione della fabbrica tedesca. Come scritto nell’articolo sono modelli costosi e certamente i prezzi non diminuiranno. Non credo che fino a oggi, almeno in Italia, nessuno abbia atteso una Tesla più di un paio di mesi…se si tiene conto che per un Ducato c’è ne vogliono 6…

    • Perché, come abbiamo scritto, i tempi di consegna saranno più celeri: le macchine non dovranno più arrivare dalla Cina, con quel che comporta. E non tutti sono disposti ad accettare…

    • Ha detto bene: fino ad oggi. La mia (estate 2021) l’ho aspettata esattamente 10 giorni, ma in questo momento per avere una Model 3 RWD base (quindi la più economica) bisogna aspettare, come tempo previsto, Maggio 2023 (in realtà consegnano prima, la data è proprio limite).
      Solo i modelli più costosi (tipo la Performance o richiedere cerchi maggiorati o vernice a sovrapprezzo) hanno tempi di consegna più vicini, ma comunque di tanti mesi (per la Performance siamo già a Settembre).
      La domanda è largamente superiore alla capacità produttiva, in questo momento.

    • Sul sito Tesla Model 3 viene data in consegna a Gennaio-Marzo 2023.
      Agosto-Ottobre 2022 per Model Y che viene però prodotta in Europa.

      • Gennaio-marzo solo se scegli colori o cerchi a sovrapprezzo. Colore base e cerchi da 18″ hanno 12 mesi di consegna. Più paghi (M3P + vernice a richiesta) e prima te la danno (e non fa una grinza, commercialmente!)

    • “onestamente non si capisce perché la Tesla dovrebbe aumentare le vendite con l’entrata in funzione della fabbrica tedesca”

      Semplicemente perchè Tesla, piaccia o meno, al momento vende ogni auto che produce. Quindi se aumenta la produzione aumenterà anche le vebndite.

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