Home Auto Il design è poco coraggioso Anche la Tesla è deludente

Il design è poco coraggioso Anche la Tesla è deludente

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<Deluso, molto deluso> Roberto Piatti non nasconde il suo stato d’animo quando si parla della stile delle macchine elettriche. L’ingegnere ex Bertone che dirige uno dei più importanti centri di design italiani, Torino Design, si aspettava un colpo d’ala che non è mai arrivato: <L’industria dell’auto sta mancando una grande opportunità, cadono i vecchi vincoli delle auto con motori termici, ma si continua a progettare come se questi vincoli esistessero ancora>

Roberto Piatti

La variante cofano

Si riferisce al fatto che gran parte del powetrain, le batterie, può essere alloggiata sotto i piedi dei passeggeri, liberando lo spazio del vano motore?

<Anche. Prendiamo il caso della Tesla: che senso ha girare attorno a un cofano motore dentro al quale non c’è più niente? Normalmente si pensa che sia più facile disegnare qualcosa senza vincoli, piuttosto che avendo vincoli precisi. In realtà è vero l’opposto: preferisci avere dei riferimenti, anche se tecnicamente non hanno più senso>.

Forse si vuole rassicurare il cliente, che già è un po’ spaventato dalla novità del motore elettrico…

<Io credo che sia un alibi e che i clienti siano molto più aperti alle novità di quanto lo siano i costruttori. Prenda i telefonini, o le macchine fotografiche, o qualsiasi altro aggeggio elettronico: non sono mica gli stessi di vent’anni fa. Solo nell’auto tutto sembra immutabile>.

Voi di Torino Design state lavorando sulla mobilità elettrica?

<Certo, cercando di partire dal foglio bianco, ripensando completamente l’architettura del veicolo. Lavoriamo anche sugli scooter, progettandone uno per un cliente vietnamita. E stiamo realizzando un taxi per un gruppo cinese, sapendo che le auto di oggi, anche quelle di lusso, in genere sono scomode per i passeggeri del sedile dietro. E’ scomodo salire, è scomodo sedere, la vibilità è poca, bisogna lavorare su tutto questo. Ma se facessimo un’auto per il car sharing la concepiremmo per quel tipo di utilizzo. Ma se mi guardo intorno vedo che siamo ancora fermi alle categorie di sempre: berlina, station, spider, monovolume…

Come se ne esce?

<E’ tempo di superare questi steccati, tanto più che come dicevamo il cofano motore puo’ diventare superfluo. Noi per un cliente californiano, Sondors, abbiamo realizzato un’elettrica con tre posti e tre ruote, un veicolo per i giovani, dalle prestazioni interessanti, che verrà venduto a un prezzo di 10-12 mila dollari>.

 

Alcune immagini del veicolo elettrico a tre ruote progettato da Torino Design per la californiana Sondors.

Nessuno la convince tra i costruttori tradizionali?

<Io credo che il lavoro più serio l’abbia fatto la BMW: se lei esamina la i3 si accorge che è veramente qualcosa di diverso dal resto della gamma, e di tutta la concorrenza, sia negli interni che negli esterni>.

Arriva la macchina che vola

Per chiudere, una curiosità: al Salone di Francoforte di settembre 2017 è stata presentata una macchina elettrica…volante. Sì, volante, avete letto bene: l’ha disegnata proprio Torino Design in collaborazione con un costruttore slovacco, l’Aeromobil di Juray Vaculik. E Aeromobil sarà anche il nome del modello, che potrebbe essere in vendita nel 2020 (al prezzo di quasi un milione e mezzo di euro) una volta ottenute le (non semplici) autorizzazioni. L’Aeromobil impiega su strada un doppio motore elettrico, mentre in volo è spinto da un propulsore turbo a benzina da 300 cavalli.

Ecco come sarà l’Aeromobil, la macchina volante disegnata per la casa slovacca fondata Juary Vaculik.

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