La casa italiana parteciperà alla Dakar con la sua moto, ovvimente elettrica, la Tacita Discanto e un suo racing team: il TACITA FORMULA CORSA.
Per Tacita quello alla Dakar è un ritorno. La Casa italiana 100% elettrica infatti ha debuttato alla celeberrima gara già nel 2020. Proprio in quell’occasione si presentò come la prima moto elettrica alla Dakar. La Dakar 2024 si disputerà dal 5 al 19 gennaio e al via ci saranno anche le due Tacita Discanto. Una presenza che, oltre ad avere una forte rilevanza simbolica, sarà un laboratorio a cielo aperto. Una sfida tecnologica che permetterà di mettere alla prova idee, progetti e sviluppi.
La moto italiana sarà iscritta alla “Dakar Future – Mission 1000”, categoria riservata ai veicoli con tecnologie decarbonizzanti, quindi idrogeno, ibride e ovviamente anche elettriche.
La Dakar metterà infatti alla prova soprattutto le tecnologie di efficientamento energetico, ma non solo. Sarà un ottimo test anche per il nuovo telaio e per l’innovativo sistema di bilanciamento dei pacchi batteria. La moto pra han un peso di 180 kge può raggiungere una velocità massima di 150 km/h. L’asso nella manica di Tacita è il batterfy swap che consente la sostituzione delle batterie in pochi minuti durante il refuelling.
Tacita Discanto porta con sé tecnologie tipicamente termiche come il cambio meccanico a cinque marce e il raffreddamento a liquido del motore.
“Tacita, un’avventura entusiasmante”
“Quella di Tacita è un’avventura entusiasmante – commenta Luca Oddo, CEO di Tacita – E non solo per la partecipazione alla competizione più difficile al mondo come la Dakar, ma per le sfide tecnologiche che ci vedono protagonisti. Come noi i nostri investitori hanno avuto il coraggio, lo spirito e la lungimiranza di credere in un progetto che nasce da lontano e che vede i valori della sostenibilità e di un futuro migliore fusi nel nostro marchio. L’innovazione è la nostra silenziosa e discreta compagna che ci accompagna in questo viaggio e che accompagna chiunque in sella a una moto Tacita.“ conclude Oddo.
“Abbiamo fatto nascere Tacita nel 2011 – commentano Pierpaolo Rigo e Dinamaria Ollino rispettivamente Presidente e Vicepresidente di Tacita – Da allora tutto l’impegno e lo sforzo sono stati il motore instancabile di una ricerca e sviluppo continui che hanno portato ai risultati tecnologici di oggi. Sono molte le persone che hanno collaborato con noi per il nostro progetto, tutte con grandissime capacità ma soprattutto con un grandissimo cuore e a cui vogliamo dire un grandissimo grazie. Ma quello che c’è oggi per noi è già passato perché insieme stiamo già esplorando e sviluppando nuove tecnologie e nuovi modi per regalare le più forti emozioni a chi ama le moto, il viaggio e l’avventura”.
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/// Tacita Discanto porta con sé tecnologie tipicamente termiche come il cambio meccanico a cinque marce e il raffreddamento a liquido del motore \\\ Saranno tecnologie “termiche” ma che secondo me tornano utili in una competizione come la Parigi Dakar.. Il raffreddamento a liquido (non apposito olio come in svariati casi di motori elettrici ?) aiuta a contenere la temperatura motore nelle lunghe tappe con clima caldo, e con il cambio si puó “personalizzare” la trazione su terreni difficili come sabbia e simili.. e magari anche migliorare le percorrenze in base alla situazione d’uso
Ovviamente fra me e lei ce la cantiamo e ce la suoniamo, ma a naso 5 marce mi paiono pure troppe se la velocità massima è di 150 e per esperienza comunque tante per destinazione d’uso.
Un “rampichino”, una drive e una overdrive… non trova? 😉
In effetti credo che 2 o 3 rapporti basterebbero e avanzerebbero, del resto se i modelli da trial si arrangiano con una solo marcia da 0 a (raramente..) 60/70 kmh appare evidente l’inutilitá delle “esagerazioni”.. Forse hanno scelto un cambio a 5 velocitá perché l’hanno ricavato da un blocco motore/cambio termico per non doverlo progettare ex novo in proprio o comunque ordinarlo da un fornitore esterno specializzato.
Quasi certo.
In genere si prende un cambio Suzuki (statisticamente sono i migliori)