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Sulla Brebemi la ricarica induttiva ElectReon Wireless

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I lavori per installare le ricariche induttive da parte di ElectReon.

Sulla Brebemi arriva la ricarica induttiva per auto elettriche. Una lettera d’intenti è stata firmata con la società israeliana specializzata ElectReon Wireless.

Sulla Brebemi di parte con un tratto di prova di 1 km

Secondo l’accordo tra l’autostrada lombarda  e Electreon, si inizierà con un un tratto di prova di 1 km della A35 tra Brescia e Milano. Se il progetto pilota avrà successo, la ricarica potrebbe essere collocata su altri tratti, se non sull’intera lunghezza di 62 km dell’autostrada. I dettagli dell’accordo sono contenuti in un documento che ElectReon ha depositato presso la Borsa di Tel Aviv. Vi si legge che la lettera d’intenti è stata firmata il 28 gennaio, ma ha validità dal 30 ottobre scorso e una durata di tre anni.

sulla BrebemiSecondo i media israeliani, il valore dell’intero progetto è stimato in una cifra che può superare i 97 milioni di dollari, circa 82 milioni di euro. Con l’induzione, i veicoli si ricaricano semplicemente transitando sulle corsie attrezzate. Sotto l’asfalto vengono collocate le bobine dotate di un pad di ricarica induttivo chiamato recettore ElectReon. Fino ad ora questa tecnologia wireless è stata testata solo su tratti di strade in cui i veicoli viaggiano molto più lentamente rispetto alle autostrade.

È la prima volta in autostrada, ad alte velocità

A settembre 2019 riferimmo dei primi test svolti in Israele da ElectReon nella città costiera di Beit Yanai, lungo un tratto  di 20 metri. La prova fu effettuata con una Renault Zoe, mostrando una trasmissione di energia di 8,5 kW, con un’efficienza superiore al 91%. Ma ElectReon ha poi assicurato di poter fare molto meglio, intensificando i test. Una seconda prova è stata effettuata su un tratto lungo 600 metri a Tel Aviv, per un progetto pilota con Dan Bus. Altri accordi di sperimentazione sono stati poi firmati in Svezia (per una prova su 1,6 km sulla costa occidentale dell’isola di Gotland), Germania, Francia e Belgio. 

sulla Brebemi
La Renault Zoe durante il test di ricarica svolto in Israele, nella città costiera di Beit Yanai

Sulla Brebemi, comunque, si testerà una novità assoluta, con un salto di qualità, su un tratto di strada più lungo e a velocità ben superiori.  “Questo è il nostro primo progetto con una società di strade a pedaggio e questo costituisce un nuovo mercato per noi“, spiega Oren Ezer, co-fondatore e CEO di ElectReon. “L’accordo con Brebemi aiuterà ElectReon a entrare nel mercato italiano, con importanti partnership, insieme ad altri mercati leader“.

 

 

 

 

 

 

 

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6 COMMENTI

  1. Il sistema è teoricamente affascinante, ma si scontra con costi poco abbordabili: per benficiare di una carica non irrisoria diciamo che si dovrebbe ricaricare per circa 30min, il che a spanne potrebbe voler dire 50km di conduttori elettromagnetici sommersi sotto l’asfalto. Per la parte ricevente anche l’auto dovrebbe essere accessoriata con un un ricevitore che sicuramente avrà il suo bel costo e peso da portare a spasso. Vista la rapida evoluzione delle colonnine super-fast, ha ancora senso questa tecnologia? forse da installare nel proprio garage o nelle piazzole di sosta si ma non sotto tanti km di autostrada con relative costi fissi e di manutenzione, non la vedo promettente.

    • secondo me tralasci un particolare fondamentale: poniamo (nel lungo termine) che questa tecnologia si diffonda su gran parte della rete stradale: a quel punto le auto potrebbero montare batterie molto piu piccole costando molto meno, divenendo piu leggere ed efficienti. Non sono un esperto di queste cose ma credo che, come c’è un’evoluzione delle batterie, anche questa tecnologia si evolverà e migliorerà come efficienza e costi.

  2. Se funziona anche a velocità autostradali è un gran colpo. Mi pare che anche in Inghilterra stiano testando un tratto autostradale. Non costerà un tozzo di pane ma ne varrebbe la pena.

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