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Si rischia la multa se ricarichi dal parcheggio a fianco?

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L'immagine che ci ha inviato Andrea: rischia la multa se ricarica nel parcheggio 'bianco' a fianco dello stallo giallo riservato alla ricarica?

Si rischia la multa se ricarichi dal parcheggio a fianco? Andrea ci scrive da Lumezzane, dove la colonnina A2A ha un solo stallo con le righe gialle. Altri due lettori, da Bergamo e Bologna, segnalano invece i soliti problemi: colonnine occupate da auto in sosta o installate ma mai attivate. Vaielettrico risponde.

rischio la multaSi rischia la multa se piazzi l’auto nelle strisce bianche? Vorrei lasciar posto a…

“Scrivo per capire se posso ricaricare a 7 kW sui parcheggi bianchi per lasciare la corrente in DC a chi è di passaggio. Fra circa un mese mi devo trasferire a Lumezzane (Brescia). Vicino casa c’è una stazione di ricarica di A2A con uscita DC/AC, peccato che c’è solo uno stallo dedicato alla ricarica e non due come avviene di solito. Per non usare sempre la corrente in DC e preservare la batteria, vorrei caricare in AC, ma lasciando la posizione a chi di passaggio per poter ricaricare più velocemente. Se parcheggiassi l’auto nello stallo a fianco bianco rischio una multa? Grazie mille, allego foto per capire meglio la situazione“. Andrea Baga

si rischia la multaNo, non si rischia la multa (e complimenti per la correttezza)

Risposta. Secondo noi è corretto parcheggiare per la ricarica in entrambe le posizioni. La colonnina è AC/DC e quindi spetta al cliente decidere quale delle due prese utilizzare. È lodevole, se il parcheggio a fianco è libero, lasciare lo spazio delimitato dalle strisce gialle a chi deve ricaricare in corrente continua. Ma chi usa la presa dell’alternata non è da considerare un automobilista elettrico di serie B. Quanto al parcheggio con la striscia bianca, dalla foto non vediamo alcuna limitazione di orario per la sosta. E quindi non ci sono controindicazioni a lasciare l’auto in ricarica. Certo, ci riesce difficile capire perché il Comune, avendone la possibilità, abbia deciso di non concedere due piazzole alla ricarica, ma una soltanto

si rischia la multa
La foto che ci ha inviato Ermanno da Bergamo: gli stalli di ricarica di Atlante sono usati come parcheggio, siamo alle solite.

Colonnine occupate o mai attivate, siamo alle solite

“Eccoci in via Borgo Santa Caterina a Bergamo, con colonnina Atlante (credo non ancora attiva). Ma a chi parcheggia le termiche non interessa e non sa se funzionano o meno. Invierò poi l’immagine alla polizia locale di Bergamo. Saluti, grande Vaielettrico!!Ermanno  – “Sono un felice possessore di auto Bev. Nella mia cittadina (Casalecchio Di Reno – BO) da MESI ma tanti, almeno 3 o 4 sono state installate moltissime colonnine di diversi gestori A2A, Enel e Be Charge). INSTALLATE E LÌ FERME A PRENDERE LA POLVERE, in attesa di attivazione. Ho scritto  alle aziende che le hanno installate e al Comune  per sapere se è quando sarebbero state messe in esercizio.  Nessuno lo sa. Sono moltissime, e sarebbero davvero una manna dal cielo, ma la loro attivazione resta un mistero. Possibile  che nessuno sappia nulla? Voi sapete a chi ci si deve rivolgere?” Arturo Augelletta.

Risposta. Nulla di nuovo sotto il sole, purtroppo. Tra ricariche usate come parcheggio o mai attivate, la frustrazione di chi guida un’auto elettrica è tanta. Quanto all’attivazione delle colonnine, di solito la proceduta è in carico a E-Distribuzione, con tempi spesso difficili da prevedere.
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10 COMMENTI

  1. Pensavo… tutte queste colonnine installate e mai attivate, hanno usufruito dei fondi europei per i lavori? Se si, e non funzionano il lavoro si può considerare non concluso e quindi i fondi che hanno avuto sono stati presi fraudolentemente giusto? E fare un esposto alle varie procure segnalandolo? So per certo che esistono dei nuclei antifrode per la comunità europea che FORSE sarebbero ben contenti di investigare…. chissà… bisognerebbe però sapere appunto con quali fondi sono state installate le colonnine e non so se si trova in rete oppure bisogna andare nei vari comuni. Se così fosse, basterebbe denunciarne una perché tutti si mettano in moto per sistemare la cosa.

  2. Avrei voluto scriverlo tramite mail a Vaielettrico ma visto che sono pigro, posto qui essendo l’argomento attinente.
    Prendo l’esempio della mia zona: Da almeno un anno e mezzo dietro casa sono state installate 2 colonnine BeCharge per un totale di 4 stalli teoricamente dedicati alla ricarica delle EV che di fatto non sfrutta nessuno. Soprattutto nei weekend la sera, la situazione parcheggi è abbastanza critica e vedere quei 4 posti vuoti o non adempienti al loro scopo sinceramente mi crea abbastanza fastidio. A livello normativo, anche se le colonnine non sono attive, credo non sia possibile sfruttare quegli stalli per la sosta (chiedo alla redazioni delucidazione in tal senso), al contempo mi domando quanto possa essere corretto occupare del suolo pubblico in una città dove oggettivamente manca il parcheggio, per oltre un anno e mezzo senza fornire un servizio…

    • In Italia esiste una normativa che regola l’occupazione di suolo pubblico a fini commerciali. Immagino che gli operatori paghino come fa un bar/ristorante o qualsiasi altra attività commerciale che trasforma suolo pubblico in posto dedicato alla propria attività.
      Quindi, il comune dovrebbe prenderci dei soldi se ci sono le colonnine, non li prende se ci sono dei parcheggi non a pagamento. Secondo voi, cosa sceglieranno le amministrazioni locali in cerca di nuove entrate senza dover aumentare l’aliquota IRPEF comunale o mettere un parcheggio a pagamento?
      Direi che è meglio sacrificare 2/4 posti auto piuttosto che aumentare le tasse o rendere a pagamento un numero maggiore dei parcheggi a bordo strada.
      Alternativa per i comuni sarebbe far pagare un abbonamento annuo ai residenti di determinati quartieri per parcheggiare in strada (cosa che avviene già in altre parti dei mondo) e guardare che primo o poi ci si arriva, visto che è un modo per disincentivare l’acquisto di auto, ridurre il numero di auto parcheggiate sul bordo strada (aumenta la sicurezza stradale), incentiva l’acquisto di immobili con posti auto annessi e riduce il problema delle auto parcheggiate impropriamente.

    • Integro perché ho troncato l’ultima parte.
      Riassumendo: Colonnine installate ma non attivate, posti auto riservati ad auto elettriche in ricarica che essendo le colonnine spente, non sono sfruttabili da nessun mezzo; tutto questo da oltre un anno e mezzo. Perché agli operatori è permesso di fare questo, non esiste un limite temporale operativo per l’attivazione del servizio o fintanto che pagano, va tutto bene?

      • Bisognerebbe innanzitutto sapere se la mancata attivazione è colpa dell’operatore, della burocrazia, o di altro.

  3. Per correttezza le colonnine a BG sono posizionate da un paio di settimane ed evidentemente ancora spente (anche in via Cairoli e Lazzaretto) .
    Vedremo quando saranno attive, certo è una zona dove i parcheggi fanno gola… ogni volta che le vedrò occupate chiamerò i vigili e vedremo cosa faranno…
    Ps ma le tariffe di Atlante piuttosto? per ora so solo che non sono interoperabili con A2a che è l’altro principale fornitore a Bg, bella pensata…

    • Quando il sindaco del comune in cui risiedo ha contattato enel distribuzione per chiedere informazioni sui tempi di attivazione delle colonnine la risposta è stata “per legge abbiamo 5 anni di tempo “. Mi piacerebbe sapere se sia vero e se Vaielettrico abbia modo di verificarlo

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