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Sempre più vicino l’obbligo di assicurazione per i monopattini. E le eBike?

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Monopattini

Approvato in via preliminare lo schema di decreto legislativo che introduce l’obbligo di assicurazione per i veicoli di micro mobilità elettrica. ANCMA tranquillizza: escluse le eBike.

Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare uno schema di decreto legislativo che prevede l’obbligo di assicurazione per i veicoli elettrici leggeri. Il provvedimento, sostenuto dal ministero delle Imprese e del made Italy, Adolfo Urso, accoglie la direttiva Ue 2021/2118 e apporterà modifiche al Codice della strada e al Codice delle assicurazioni private.

Non è ancora chiaro quali veicoli nello specifico avranno l’obbligo di assicurazione. Se sui monopattini infatti sembrano esserci pochi dubbi, più complicata è la situazione eBike. Nella nota diffusa dal Mimit si parla semplicemente di “veicoli elettrici leggeri, tra cui i monopattini”.

Per i monopattini si attende un decreto attuativo più dettagliato da parte del Mimit in accordo con il Ministero dei Trasporti. Sarà infatti imprescindibile comprendere con chiarezza quali veicoli saranno soggetti all’obbligo.

Assicurazione obbligatoria anche per le eBike?

E per le eBike? Per ora si parla solo di voci e titoli di giornali che saranno presto smentite. Nelle prossime ore sicuramente ne sapremo di più. Quel che è certo che imporre l’obbligo di assicurazione per le bici a pedalata assistita frenerebbe la diffusione di questi veicoli. Il risultato sarebbe un danno per l’ambiente, il traffico urbano e, non ultimo, il settore produttivo e commerciale. Il mercato delle eBike in Italia va molto bene: nel 2022 ne sono state vendute 337.000 segnando un +14% sul 2021. Ogni cinque biciclette acquistate, una è a pedalata assistita. Inoltre i dati dimostrano che oltre la metà delle eBike scelte nel 2022 sono modelli destinati al commuting urbano e che quindi contribuiscono direttamente alla diminuzione del traffico e delle emissioni di CO2.

L’obbligo di assicurazione potrebbe rallentare un processo ben avviato di cambiamento delle modalità di spostarsi degli italiani, modalità che sono più virtuose ed ecologiche e che andrebbero quindi incentivate.

La posizione di ANCMA

La posizione di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) è chiarissima «anche solo la miope prospettiva dell’assicurazione per le e-bike, il cui obbligo non è presente in nessuno stato europeo, rappresenta un fattore di forte preoccupazione per un settore trainante e per un mercato che solo l’anno scorso ha generato un volume d’affari di oltre 3,2 miliari di euro».

Nella nota inoltre si precisa che «dalla lettura della direttiva emerge chiaramente che il provvedimento riguarda i veicoli azionati esclusivamente da una forza meccanica, quindi da un motore. Per come entrato nel Consiglio di ministri, la bozza del decreto di recepimento non fa riferimento ad alcun obbligo assicurativo per le biciclette a pedalata assistita, né tantomeno per le biciclette muscolari – i cui funzionamenti sono determinati primariamente dall’azione della forza muscolare assistita nel caso delle e-bike da una forza meccanica che si interrompe sempre in assenza della prima – e conferma espressamente l’esclusione di questi veicoli dagli scopi della direttiva stessa».

Altre modifiche al CdS

Tra i provvedimenti votati ieri ci sono anche alcune modifiche al Codice della Strada riguarderanno tutti i veicoli. Si stabilisce infatti che l’obbligo assicurativo è da ritenersi collegato alla funzione del veicolo e non al contesto in cui lo si utilizza. In parole semplici, sarà obbligatorio assicurare i veicoli a prescindere dal terreno su cui vengono utilizzati; se sono fermi o in movimento; se circolano in zone il cui l’accesso è soggetto a restrizioni. Anche in fatto di sospensioni ci saranno novità. Sarà possibile mettere in pausa la polizza diverse volte per un massimo di nove mesi all’anno. Oggi questa possibilità è soggetta alla volontà delle assicurazioni.

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41 COMMENTI

  1. è statisticamente verificato +180% di incidenti provocati dai monopattini
    Dal 31 di Agosto è ufficiale la rimozione di tutti i monopattini i sharing da Parigi , decisione approvata con il 90% dei consensi, a ruota manche Londra, Berlino, Tel Aviv e Copenaghen

  2. Se pesi 70kg e la tua bici pesa 10kg significa che ci sono 80kg in movimento, se 80kg investono un pedone viaggiando a 25km orari vuol dire che quel pedone verrà colpito da una forza pari a 563 kg direi che é più che sufficiente per creare dei danni considerevoli anche su un adulto in perfetta salute.
    Direi quindi che è il caso smetterla di pensare che bici e monopattini non possano creare dei danni.

    • Qual è la formula per calcolare la forza di impatto ? Fra l’altro ebike e monopattini possono pesare piú di 30 kg..

      • Senza polemica ma prova a rileggere con più attenzione quello che ho scritto.
        Credo che se al peso di un monopattino, o di una ebike (scegli tu) aggiungi il peso del conducente, vedrai che i 30kg li superi abbondantemente, nel mio esempio ho immaginato una persona del peso di 70kg,
        La forza di impatto la calcoli moltiplicando il peso dell’oggetto in movimento, per esempio bicicletta + ciclista per la velocità in metri al secondo diviso per 0,1 ( decelerazione) il risultato ottenuto è in Newton e lo converti in kg dividendolo per 9,8 che è l’accelerazione di gravità.
        Tutto questo per dire che non è solamente un auto ad avere la capacità di causare danni gravi, pensa solo ad un giocatore di rugby del peso di 100kg che correndo a 20km orari si scontra con un anziano, una donna incinta o un bambino, genera una forza di 561kg sai i danni che potrebbe causare? E senza utilizzare nessun mezzo di locomozione.
        Quindi smettiamola con le guerre ideologiche e iniziamo a maneggiare con prudenza qualsiasi mezzo di locomozione andiamo ad usare per i nostri spostamenti.

        • Non volevo polemizzare, anzi sono d’accordo su tutto, solo che la fisica non è il mio forte e avrei fatto fatica a trovare la formula senza aiuti.. Comunque in ogni caso è vero, ci vuole prudenza e buon senso in tutte le situazioni, prima ancora di una polizza capofamiglia. E forse non sarebbero male i corsi di guida sicura come fase intermedia 😉

  3. Senza entrare in nessuna diatriba auto vs biciclette di cui me calienta un sorongo, sono del parere che qualsiasi mezzo di locomozione, auto, camion, bicicletta, moto, monopattino ecc..deve avere assicurazione e targa obbligatoria e non deve per nessun motivo circolare sui marciapiedi o comunque in mezzo ai pedoni, senza se e senza ma.

    • sono due problemi distinti e il secondo è già regolamentato dal Cds: le biciclette e i monopattini non possono circolare sui marciapiedi. Che poi ci siano ciclisti che compiono illeciti non dipende dalla Legge.

  4. io ho una e-bike da passeggio ma sono in trattativa anche per prendere una MTB elettrica, ora con queste notizie mi fermo, potrei capire una assicurazione sulle 50 euro ad personam, ma se dovessi pagare una assicurazione per ogni e-bike sarebbe troppo. Quindi devo attendere

  5. io uso sia la muscolare che la e-bike (sono assicurato e porto sempre il casco) posso dire che tra i due mezzi non c’è differenza, anzi in pianura vado più forte con la muscolare, in salita per stare al passo di amici più prestazionali io uso la e-bike in salita vanno più veloci in discesa ho un leggerissimo vantaggio(alcuni kmh). Alcuni gg fa giravo con la e-bike sul circuito di Imola media 25 kmh un gruppetto con la muscolare mi doppiavano tutti i giri, chi poteva generare più pericolo? Il mio pensiero è che chi ha proposto questa legge non sa cosa vuole dire andare in bici.

  6. Per assicurare un mezzo come cita l’amico qui sopra, occorre che il mezzo rispetti determeninate caratteristiche, ma prima fra tutte è che sia identificabile. Cosa facciamo andiamo a cercare i numeri di serie? targhiamo il monopattino, ci appendiamo una targa dietro le spalle? perchè con le MTB non vedo proprio altro posto dove attaccare la targa. La soluzione semplice c’e’ io la sto adottando da decine d’anni e si chiama “assicurazione del capofamigia” per dire quanto è vecchia la dicitura. Questa copre me e tutti i miei familiari conviventi per danni che possiamo arrecare a terzi incluso le pratiche sportive. E l’andare in bicicletta è ancora considerata una pratica sportiva.

    • Commento esemplare e secondo me hai individuato anche la soluzione. Questo coprirebbe i conducenti e non i mezzi che è difficile identificare. Così quando si viene fermati occorre esibire l’assicurazione del capofamiglia che, auspicabilmente, riporta al suo interno anche gli identificativi delle persone della famiglia coperte da assicurazione. All’estero mi pare sia prassi agire proprio così per coprire bici ed e-bike (benvengano smentite). Il governo dovrà determinare anche i massimali minimi però, altrimenti nasceranno come funghi coperture assicurative da meno di 1 euro al mese che non vanno oltre i 5000 euro di massimale con scoperto del 20% …
      Tu quanto paghi? 10 euro al mese?

      • Ad oggi costano mediamente tra i 60 e gli 80 euro annui per coprire nucleo familiare con massimali da 500mila/1milione di euro in su. Compresi uso di bici, monopattini etc

    • /// targhiamo il monopattino, ci appendiamo una targa dietro le spalle? perchè con le MTB non vedo proprio altro posto dove attaccare la targa \\\ Beh ovviamente non si parla di targa da moto come dimensioni, basta cercare in rete le immagini di veicoli dove la targa è obbligatoria per i monopattini come in Germania (parole chiave “kennzeichen” + “escooter”) Per il paragone con le MTB, vedi parole chiave “kennzeichen” + “schnelle ebike” e/o “speedelec” (si tratta delle ebike che superano i 25 kmh)

  7. Bello obbligare le assicurazione perché è urgente , mentre non è urgente risolvere il problema dei tassisti mancanti , no commenti

  8. Urca.. mi sorge un dubbio…
    Salvini? se sulla macchinina radiocomandata del figlio ci carico sopra il criceto devo fare l’assicurazione?
    E sui droni ci vuole l’assicurazione se ci carico lo spazzolino e lo sposto dal bagno alla cucina?
    Ma la bici con la dinamo è effettivamente elettrica… dunque ci vuole l’assicurazione…?
    E sulla peg perego di mia figlia? ci vuole l’assicurazione?
    E sull’apparecchio dell’Amplifon del pensionato? quello è fondamentale per spostarsi a piedi ed è elettrico… lo consideriamo un mezzo di trasporto elettrico?
    … qui si apre uno tsunami di ipotesi….
    anche parechio erotiche… ma penso che possano aprire una bicamerale per affrontare l’arcano.

  9. ALTRA TROVATA SALVINIANA. TRA QUALCHE MESE OBBLIGO DI CASCO ANCHE PER I PEDONI + LO ZAINO CON LE FRECCE. (si è in maiuscolo volutamente per gridare)

    In un paese dove DI problemi ce ne sono molti e molto più importanti, in un paese dove un demente prende a noleggio una URUS e stermina una famiglia con facilità enorme….
    Questi ti fanno una legge per penalizzare CHI?
    I soggetti più fragili sulla strada.
    Sì, ho il monopattino e sono contento di assicurarlo alla faccia di Salvini che secondo me dovrebbe andare a zappare i campi di gramigna…. ma il punto non è questo.
    Il compito del legislatore è quello di SCRIVERE e questi non sanno scrivere e nemmeno leggere… figuriamoci pensare.
    Colpire e bike, overboard, segway classici e monopattini è da IDIOTI.
    Se avessero voluto fare una cosa seria forse sarebbe stato più coerente comprendere tutte le biciclette da accodare a una R.C. personale di chi le conduce o di un capofamiglia ma NO…. non ci siamo… così spalmi il rischio su una platea più ristretta e il costo di assicurazione sarà molto più alto che su una polizza ad alta diffusione.
    Ti fai la bici a pedalata assistita per risparmiare e andare al lavoro in modo ecosostenibile?
    TI FACCIO PAGARE L’ASSICURAZIONE!!!!
    Non importa se mentre vai al lavoro ti passa sopra uno con la URUS NOLEGGIATA FACILE FACILE DAL TIPO IN FONDO AL QUARTIERE PER 3000 EURO IN CONTANTI CON QUELLO CHE HA RAGGRANELLATO SPACCIANDO DROGA… NO… COLPIAMO IL POVERO CICLISTA SPIACCICATO SOTTO IL PESO DEL MEGA SUV .. che poi l’assicurazione non copre nemmeno i danni visto che il guidatore era pure fatto di coca e maria.
    Colpire i più deboli per far vedere che comanda… CHI HA I SOLDI. Una destra così è ammirevole, complimenti a tutti quelli che condividono questi valori.
    Piccolo appunto per quelli che li hanno votati… e per quelli che hanno figli al volante.
    Non sarebbe stato più sensato introdurre l’obbligo dell’etilometro collegato al funzionamento del veicolo? tanto da prevenire migliaia di incidenti dove gli ubriachi fanno feriti e morti a tonnellate?
    Nooooo… meglio fare cassa con le classi più deboli che si prendono un monopattino per spostarsi nei centri abitati.
    Ehhh … perché sti monopattini danno proprio fastidio alla CASTA POLITICA. Se sei potente arrivi direttamente con l’auto blu… e pure il vitalizio.
    BRAVI. BRAVI. ANDATE AVANTI COSI’. Non c’è dubbio.. questa legge salverà milioni di vite, era ora che la si promulgasse…. ma …. aspettiamo i decreti attuativi? forse arriveranno ben prima di quelli sulle wallbox? Si…. assolutamente si. Questi sono fondamentali per il paese.

  10. Premessa: sono un ciclista sia “muscolare” che assistito, uso entrambe le bici ma per attività sportiva.

    Ciò detto, vorrei capire innanzitutto le motivazioni dietro la nuova legge, cosa si vuole ottenere? Una protezione ulteriore per i pedoni? Perché nel caso delle bici, queste raramente sono coinvolte in incidenti coi pedoni; girano su ciclabili o peggio ancora (per la loro incolumità) insieme alle auto, contro le quali hanno sempre la peggio. Sono stati equiparati tutti i miniveicoli elettrici per un motivo o per incompetenza nel comprenderne le differenze? Sanno che le bici sono “assistite” e non hanno un acceleratore?

    • Luca le bici possono anche provocare incidenti importanti. Basta una svolta in un senso non consentito, un cambio traiettoria improvviso, etc. che, per schivarle, le auto possono fare anche peggio. Pensa alla situazione in cui in curva un ciclista che allarga nella corsia opposta costringe l’auto che sopraggiunge a sterzare bruscamente a destra o a un ciclista che passa col rosso o attraversa le strisce pedonali pedalando. Non so se in Germania è obbligatoria o no ma non mi meraviglierei.

      • Qualunque evento può essere potenzialmente causa di incidenti. Che facciamo assicuriamo anche i pattini dei bambini? le scarpe di chi corre con la musica in cuffia?

        • Marco sembra una provocazione la tua ma in realtà è un interrogativo serio. In paesi come la Germania e la Svizzera (e mi pare anche i Paesi Bassi) è molto usata la assicurazione di responsabilità personale che copre tutti i danni che una persona può causare anche sulle e-bike (ma anche a piedi, ad esempio), mentre per le auto c’è la RCA. Questa assicurazione pare sia la seconda più diffusa in Germania (non so se è obbligatoria), al primo posto c’è la assicurazione sanitaria. Sinceramente una assicurazione del genere, se costasse poco (30 euro anno, limitando oculatamente i vari tipi di copertura) e avesse una franchigia e uno scoperto limitato, potrei valutare di farla anch’io (PUR non avendo una ebike, un monopattino elettrico, un cane o dei figli). Magari coprirebbe anche il caso di me che corro con la musica in cuffia, sebbene la probabilità di causare un incidente è inferiore a quello di una bici che anziché stare sul marciapiede è perennemente su strada a velocità superiori a quelle di un pedone.

          Il problema infatti è un altro: se una bici, che è un mezzo atto a circolare per strada, anche fuori dai centri urbani, provoca un incidente, chi paga? Se un’auto per scansare una bici finisce fuori strada e subisce gravi danni, chi paga? Occorre “aggredire” il patrimonio del ciclista, ma se questi è nullatenente che fai? Sono casi rari, ne convengo, ma poi quando capitano c’è chi sconta per tutti …

          Dopotutto, in linea di principio, l’assicurazione copre un rischio e il corrispettivo richiesto è basato sul rischio. Se il rischio è basso, il premio sarà basso, se è alto il premio salirà. Quindi se le e-bike in Italia provocano pochi incidenti con pochi danni, il premio sarà basso.

          • Le assicurazioni come descritte da te esistono già anche in Italia, si chiamano RC Capofamiglia, vanno dai 60 euro in su e coprono anche danni causati in sella alle bici o veicoli simili (dipende da polizza a polizza). Io non contesto il fatto di assicurarsi, anzi trovo che sia giustissimo farlo, proprio per i motivi che hai elencato. Semplicemente credo che il costo sociale derivante dall’obbligo di assicurazione sia molto superiore alla reale necessità. In Italia circolano 2,6 milioni di automobili non assicurate, circa una su 15, e stiamo qui a parlare di assicurare le biciclette perché se un’auto per evitarla viene danneggiata il conducente non paghi il conto del carrozziere.

          • Andrebbe reso un costo detraibile. Con una assicurazione RC Capofamiglia “gratis” per ogni famiglia non rischieremmo di non essere risarciti per i danni che ci fanno i terzi. Per le auto che circolano senza assicurazione io prevederei l’arresto fino a 3 anni. E andrei a reintrodurre il rinnovo automatico, ovvero qualora dopo 15 giorni il veicolo non risulti riassicurato (con stessa compagnia o altra compagnia) la compagnia assicuratrice dovrebbe provvedere al rinnovo automatico della rca auto secondo questa logica: 30 giorni prima della scadenza della polizza la compagnia assicuratrice comunque il premio in caso di rinnovo (esplicito o tacito). Se l’utente non fa nulla e fa scadere i 15 giorni di “clemenza”, scatta il rinnovo (così l’utente non può lamentare di non sapere quanto gli sarebbe costato). In caso di morosità confisca del veicolo e risarcimento dell’indebito.

        • @Marco Berti @Enzo
          beh, sì assicuriamo anche i pattini dei bambini, e le scarpe, e i caschi…

          sicuramente le assicurazioni saranno contente!
          il che lascia qualche dubbio sulle motivazioni della novella disposizione:
          una legnata alla mobilità dolce
          una festa per le case assicurative, volià!

          viceversa, normare e spingere sulle ciclabili
          castagnare gli utenti di bici e i monopattini che non le usano
          forse aveva più senso…
          ma si è pensato di tagliare i fondi PNRR per la rigenerazione urbana (che includeva le ciclabili, per quanto ne so)
          e fare sostanzialmente questo discorso:
          caro ciclista e monopattinista, non vado a migliorare la mobilità, ti obbligo a fare l’assicurazione.

          a pensar male…

        • No semplicemente Enzo vorrebbe probabilmente che noi ciclisti non girassimo per strada, dato che diamo fastidio a chi deve guidare in modo sportivo…

          Enzo, le situazioni che descrivi sono violazioni del CDS da parte del ciclista, che come tale va sanzionato, punto.
          Io di auto che si buttano nei fossi per schivarci ancora ne devo sentire una, invece di quelle che ci prendono dentro se ne sentono quotidianamente, e quasi sempre aveva ragione il ciclista. Ti parrà strano, ma siamo molti più ciclisti che si fermano ai semafori, stanno a destra e non imboccano le strade al contrario. Ma anche quando abbiamo ragione, ci facciamo più male di chi ha torto. Tu invece come sempre prendi un esempio limite che ti fa comodo, e lo fai diventare la scusa per dire che i ciclisti son pericolosi. Per favore…

          Ti suggerisco un esperimento, perchè mi sa che tu la bici non la usi: prova a fare un giro in qualsiasi paese rispettando il cds alla lettera. Poi raccontami cosa fanno le auto intorno a te. Poi pensa di rimetterti su un’auto e immedesimati in quel ciclista che incontri per strada.

          Tutti gli utenti della strada vanno rispettati e salvaguardati, ma specialmente i più deboli. Se stai per superare una bici e la strada è piena di buche e tombini (cosa molto facile visto come sono maltenute), prevedi che la bici possa scartare non per cretinaggine del ciclista ma perchè costretto, oppure chessò prende un sasso che alla tua auto non fa nulla ma che a lui fa scartare lo sterzo. Tu da autista, semplicemente rallenti e aspetti il momento più sicuro per entrambi per superarlo, invece di fargli il pelo a 70 kmh come mi vedo spesso fare perchè qualcuno non è disposto a perdere 5 secondi di tempo per aspettare di poter fare un sorpasso in sicurezza.

          PS: non esiste NESSUN paese in Europa che fa targare le bici, quindi nemmeno la Germania.

          • “…Ti suggerisco un esperimento, perchè mi sa che tu la bici non la usi: prova a fare un giro in qualsiasi paese rispettando il cds alla lettera. Poi raccontami cosa fanno le auto intorno a te. Poi pensa di rimetterti su un’auto e immedesimati in quel ciclista che incontri per strada…”

            pagherei per vedere il docu-film! 🙂

            ” un esempio limite che ti fa comodo, e lo fai diventare la scusa”: tecnica che Enzo utilizza per ogni commento che serva a valorizzare, elevare e preservare l’uso (feticistico) che fa lui dell’auto

          • Luca non accusarmi di essere fazioso: se pensassi al mio interesse, pagherei di tasca mia bici e assicurazioni a tutti perché più ciclisti per strada = … più strada libera e parcheggi liberi per me. Magari!!! Anzi, ti dirò di più: l’assicurazione per la bici dovrebbe esserci ma dovrebbe essere detraibile al 100% (fino a un max di 60 euro annui per evitare speculazioni delle assicurazioni). Io credo che anche una percentuale del costo dei biglietti dei mezzi pubblici per coloro che non sono intestatari di auto private andrebbe messo in deduzione per incentivare l’uso a restare coi mezzi pubblici. E sarebbe un modo intelligente di ridurre la co2 senza grossi investimenti.

            Dicendo che le assicurazioni dovrebbero essere obbligatorie (anche se la percentuale degli incidenti causata da ciclisti non è elevata) vado contro il mio interesse, anche se a te sembra assurdo credere che io possa parlare andando contro il mio interesse anziché tifare. Come credo sia giusto l’obbligo della cintura di sicurezza e del casco.

            P.s.: sono stato un ciclista per diversi anni
            P.s.2: una sola volta stavo per investire un ciclista ed era uno che camminava a notte fonda senza fari e catarifrangenti su una strada non illuminata. Avevo le registrazione della dashcam, fatta vedere ai colleghi sullo schermo del pc, fermo immagine sul momento in cui incrocio il ciclista. Faccio: “notate nulla di strano?”. E loro: “no, niente, perché?”. E quando gli dico che quella stranissima ombra a bordo strada a pochi cm dalla mia auto era un ciclista, loro: “oddio!!!”. Che poi i guai li avrei passati certamente io, si sa come va, quale giudice non avrebbe goduto a sbattere dentro uno con la Abarth che ammazza un povero ciclista innocente, avrebbe fatto riaprire Alcatraz per me …

      • /// le bici possono anche provocare incidenti importanti \\\ I tipi di incidente che hai descritto possono succedere sia con bici muscolari che con le e-bike, forse l’unica differenza importante è il peso simile di ebike e monopattini che suggerirebbe di non mettere le bici muscolari sullo stesso piano..

        • Infatti per me tutti i mezzi abilitati a circolare per strada dovrebbero essere coperti da qualche tipo di assicurazione, o sul mezzo o sul conducente.

          • OK forse l’obbligo di assicurazione per tutti (diciamo “capofamiglia” per le bici muscolari e “RC Auto” per ebike e monopattini) non sarebbe male a livello teorico ma in Italia scordiamoci il prezzo calmierato delle polizze e penso anche la detraibilitá dello stesso (basta ricordare cosa era successo con l’assicurazione obbligatoria per i ciclomotori, prezzo piú che accettabile all’inizio ma poi “esploso” nel giro di pochi anni)

  11. CODICE DELLA STRADA
    I requisiti minimi che un veicolo deve possedere per circolare su strada sono stabiliti dal Codice della Strada. In particolare, l’articolo 50 in poi del Codice della Strada stabilisce che i veicoli devono essere muniti di:
    targa di immatricolazione;
    certificato di assicurazione;
    libretto di circolazione;
    bollino di revisione;
    dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva;
    pneumatici in buone condizioni;
    freni efficienti;
    sterzo efficiente;
    specchietti retrovisori;
    cinture di sicurezza.
    Inoltre, i veicoli devono essere in condizioni di efficienza e sicurezza per la circolazione. Questo significa che devono essere in buono stato di manutenzione e non devono presentare difetti che possano compromettere la sicurezza degli altri utenti della strada.
    Quindi è solo un’applicazione della legge , che oggi non viene fatta.

    • L’articolo 50 del Cds, quello da lei citato, in realtà non elenca i requisiti minimi dei veicoli, ma specifica quali sono le caratteristiche dei velocipedi. A questa categoria appartengono anche le eBike. Nello specifico recita: “sono altresi’ considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico”.
      Inoltre il Cds prevede in base alla classificazione dei veicoli diversi obblighi da rispettare. Estendere obblighi specifici ad altre classi di veicoli è piuttosto illogico. Si immagini se dovessimo per esempio estendere l’obbligo di maggior età (necessario per la guida dell’automobile) anche alla guida dei velocipedi… poveri bambini senza biciclette!

      • /// se dovessimo per esempio estendere l’obbligo di maggior età (necessario per la guida dell’automobile) anche alla guida dei velocipedi \\\ In effetti.. Anche, per esempio, l’obbligo di revisione periodica per tutti sarebbe surreale per non dire altro :-/

  12. Vendo bici elettrica marchio Scott … se qualcuno interessa ? 🙂 motore bosh performance nuovo batteria da 400 e 180 km nominali di autonomia in ECO, 4 modalita di pedalata

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