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Ricariche o discariche? Guardate che roba…

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La stazione Ionity di Affi: bottiglie e cartacce sparse per terra.

Ricariche o discariche? Mirco, un lettore romagnolo, ci gira tre immagini che ha scattato nella stazione di Affi, vicino all’uscita dell’Autobrennero. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

ricariche o discaricheRicariche o discariche? Guardate la Ionity di Affi…

“Salve, mi chiamo Mirco Casadei, chiaramente vi seguo in tutti i vostri servizi, sono il felicissimo possessore di una Ford Mustang Mach/e ed anche di una moto elettrica. Ingenuamente pensavo che un possessore di un veicolo elettrico fosse più attento alla ecosostenibilità, e all’ambiente. Ma con le immagini che vi allego della stazione di ricarica Ionity di Affi ( da poco creata e pubblicizzata) mi devo ricredere. Che dire…. tristezza assoluta…. Né approfitto per complimentarmi con tutti voi per quello che fate e ci trasmettete. Buon lavoro e continuate cosi. Distinti saluti da Rimini. Mirco Casadei

ricariche o discaricheRisposta. La Affi di Ionity è stata inaugurata pochi mesi fa, a maggio. È composta da ben 18 Chargers HPC, ad alta potenza, protetti da una pensilina fotovoltaica da 75 kWp, che alimenta le colonnine. Per il pagamento, oltre alle solite app o card, è possibile utilizzare le carte di credito. Insomma, una stazione modello in una zona nevralgica anche per chi viaggia da per la Germania e l’Austria. Vista la sua importanza, Paolo Mariano le ha dedicato anche un video, che trovate in fondo all’articolo. Fa un certo effetto vedere com’era nei giorni dell’inaugurazione e com’è oggi nelle foto del lettore romagnolo. Ma possiamo assicurare che in altre stazioni di ricarica abbiamo visto cose molto peggiori. Automobilisti elettrici o no, il vizietto di usare i luoghi non presidiati da personale locale come pattumiera è sempre diffusa in Italia. Anche se compendiamo la delusione di Mirco, che sperava di avere a che fare con automobilisti più rispettosi dell’ambiente che li circonda.

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12 COMMENTI

  1. Nel mio paese io e un gruppetto di volontari ci prendiamo cura di un sentiero Cai molto frequentato. Così come un guidatore elettrico in teoria dovrebbe essere più sensibile al tema ambientale, un camminatore che frequenta la montagna per apprezzarne le bellezze naturali dovrebbe avere rispetto per la cura dell’ambiente .
    Ecco non è così. Il lunedì mattina nelle aree di sosta si trova di tutto. Per chi pensa che i cestini siano una soluzione vorrei ricordare che necessitano di personale per la loro pulizia e smaltimento rifiuti e questo personale va pagato. In comuni come il mio da 1500 anime e 1 operaio comunale non ci sono risorse nemmeno per l’installazione dei cestini. È un problema culturale punto, l’italiano medio è sporcaccione.
    Nei parchi del Trentino Alto Adige e in Austria ci sono i cartelli che invitano a rimettere nello zaino i propri rifiuti e state certi che non vedrete mai un austriaco o un altoatesino gettare una carta a terra

    • Beh mi permetto di dissentire… passeggiata sull’Alpe di Siusi la settimana scorsa, intorno ad un’amena panchina carte, plastica e una lattina di birra in bella evidenza… in giro l’80% della auto aveva targa tedesca, nel mio hotel (con presa schuko gratuita molto apprezzata tra l’altro) ero l’unico con targa italiana. Probabilmente opera di quel 20% di “italiani” dirà lei e può anche avere ragione, ma non si sa mai…👋🏼

    • sono le mie mete preferite da sempre , ma si vede da tutto a cominciare dalle strade senza buche erba tagliata lungo i fossi etc e tutto piuttosto pulito ma non è che tutto il giorno si vedono addetti intenti a pulire e che la gente è più educata tengono al loro territorio e sporcano molto molto meno.

  2. Ma quelli che lamentano della mancanza del cestino, ma vi mettete tutto in macchina e al primo fusto o cestino buttate tutto? So scemo io che mi metto tutto in auto per dopo buttarlo a casa?
    Dai su, un minimo di civiltà!

  3. Cosa ci scommettiamo che in prossimità delle colonnine non esistono cestini dei rifuti ?
    Costerebbe così tento la loro istallazione ?

    • Come il pagamento in contanti sulle colonnine, così i cestini per i rifiuti non costerebbero tanto.

      Il problema vero è il costo della manutenzione: i contanti, come i rifiuti, devono essere rimossi regolarmente e, trovandoci in Europa, i servizi costano.

    • In Giappone non ci sono i cestini per strada eppure le strade son pulite. Non per dire che i giapponesi son migliori di noi, ma che si può fare…

      • Ma puoi dirlo tranquillamente. In quanto ad educazione i giapponesi sono migliori di noi. Così come gli scandinavi, gli svizzeri, austriaci etc…

    • Dimenticavo: “cosa costerebbe?” Costerebbe poi la manutenzione! E se l’area è “privata” va pagato ritiro e smaltimento. E quindi i gestori poi dovrebbero aumentare i prezzi anche per questo!

  4. Dalle mie parti Enel X ha installato in un parcheggio defilato meta di coppiette con pruriti, e per terra vi lascio immaginare cosa si trova.

    Li le poche volte che mi sono recato con auto a noleggio mi sono sempre inventato dei modi per non far toccare il cavo in dotazione alla vettura a terra.

    Ma io dico: per quale motivo anche le colonnine 22kw non vengono dotate di cavo e chi ci capita è costretto ad utilizzare il proprio il più delle volte appoggiandolo terra dove oltre ad immondizia e residui di coppiette spesso si sentono anche forti odori di urina????

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