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Ricarica in viaggio: possiamo fidarci sempre di ABRP?

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Ricarica in viaggio: possiamo fidarci sempre di app come ABRP? Ce lo chiede  Paolo, che sta programmando le vacanze. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati all’indirizzo mail info@vaielettrico.it 

ricarica in viaggioRicarica in viaggio: perché mi consiglia di uscire dall’autostrada? Sulla A22…

“Sono un vostro assiduo e interessato lettore. Possiedo una Bmw i3 e sto cercando di programmare il mio viaggio in Toscana per le vacanze estive, con partenza da Bolzano. Devo pertanto percorrere tutta l’A22, dove ormai so che ci sono diverse colonnine rapide e per di più gratuite. Imposto la destinazione su ABRP e mi accorgo che mi propone sempre colonnine fuori dall’autostrada. Perché? Perché mai dovrei uscire dall’autostrada e pagare, invece di fermarmi a una stazione di servizio (per esempio Nogaredo Ovest) e caricare gratis? E non è che poi capita lo stesso anche sulle altre autostrade dove non conosco la dislocazione delle colonnine? Vi ringrazio e vi saluto. Paolo Capri

ricarica in viaggioCi possiamo fidare di ABRP? Si, ma con cautela

Risponde Paolo Mariano – Premessa: ABRP (A Better Route Planner) nasce appunto per assistere chi guida un’elettrica nel programmare i viaggi. Permette di selezionare marca e modello dell’auto che guidi e di settare molte variabili, come temperatura, carico e, ovviamente, il livello di carica iniziale. Pianifica il percorso e suggerisce dove e per quanto tempo effettuare le soste di ricarica. Puoi anche scegliere quella che in gergo si chiama “strategia di viaggio“. Ovvero: preferisci meno soste di ricarica ma più lunghe? O soste brevi, anche se più numerose? O vuoi solo arrivare il prima possibile? Lanciando il calcolo sull’app, dopo aver inserito tutte le scelte, il sistema calcola il percorso e le soste. E lo fa sulla base di un algoritmo, privilegiando una strategia piuttosto che un’altra. La logica ci fa pensare che, nel momento in cui una certa colonnina è censita nel database, l’app ne tenga conto. Ma a quanto pare, glielo confermo, non sempre è così.

ricarica in viaggio

Abbiamo simulato il suo percorso. E in effetti il consiglio…

Ho provato a simulare un viaggio, credo, molto simile al suo. Non conosco la destinazione esatta, né l’esatta versione di i3 ma ho selezionato la versione con batteria da 120 Ah. Partendo da Bolzano e inserendo come destinazione Firenze. Preferendo come strategia il percorso più veloce. Il sistema suggerisce due soste, la prima a Nogarole Rocca (una Enel X) e la seconda a Carpi (stazione Ionity). Entrambe fuori dall’autostrada. Tempo di percorrenza 4 ore e 42 minuti (compresa 1 ora e 10 minuti di sosta). Ho poi provato a inserire una tappa a Nogaredo Ovest (stazione FAST gratuita dell’A22, in autostrada). Il sistema suggerisce la ricarica presso questa stazione. E  propone poi la seconda (e ultima) ricarica presso la stazione di Secchia Ovest (sempre in autostrada). Risultato: 4 ore e 31 minuti, e ben 11 km in meno percorsi. Oltre ovviamente al vantaggio di non essere usciti dall’autostrada e al fatto che la prima ricarica (a Nogaredo) è gratuita.

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Abbiamo provato a interpellare ABRP circa le motivazioni di questa scelta da parte del sistema. Lo avremmo compreso se la colonnina di Nogaredo non fosse censita dall’app. Ma c’è. Ed è palese, anche sulla base del successivo calcolo di ABRP, che questa sia la scelta migliore. Eppure il sistema non procede in questo modo. Al momento non abbiamo avuto risposta. Se riceveremo risposta, la pubblicherò, aggiornando l’articolo.

Ricarica in viaggio: non sempre il percorso più veloce sulla carta lo è anche nella realtà

La mia esperienza mi induce ad aggiungere solo alcune considerazioni personali. Quando possibile, cerco di preferire anch’io le colonnine in autostrada. Ma prima ancora dò la mia preferenza alle stazioni di ricarica con almeno due stalli (o meglio ancora quattro). Questo mi consente di essere piuttosto sicuro di trovare almeno uno stallo libero o in procinto di essere liberato. Purtroppo le stazioni di ricarica gratuite della A22 non sempre dispongono di più di uno stallo. Nel viaggio che lei descrive, personalmente procederei così. Una volta arrivato a Nogaredo, potrà entrare nell’area di servizio e verificare lo stato di occupazione della colonnina. Se fosse libera, ne potrà approfittare. Nel caso in cui fosse invece occupata, potrà proseguire il viaggio e sceglierne un’altra.

Oltre ABRP: PCC rende pratica anche la teoria

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Altro aspetto importante: quello pianificato con ABRP è un viaggio teorico, per definizione. Non tiene conto (non potrebbe farlo) di tutte le variabili del vero viaggio: variazione del meteo, del carico, assorbimento da climatizzatore, velocità, stile di guida… Una app che dà un vero supporto, in grado di comunicare istante per istante con l’auto prelevando info preziose dalla porta obd, è PCC (Power Cruise Control). Una volta acquistato il dongle obd (un piccolo apparecchio che si collega all’auto e permette la comunicazione via bluetooth con lo smartphone), e installata l’app sul telefono, si imposta il percorso. E si seguono semplicemente le indicazioni dell’app. A schermo la grafica mostra un’automobilina. Mantenendola nella giusta posizione (con il giusto stile di guida), e rispettando le indicazioni sule soste, arriviamo a destinazione senza dover pianificare alcunché. E certi che il sistema conosca in ogni momento di quanta energia abbiamo a disposizione e quanta ne servirà per arrivare. Oltre allo stato di occupazione in tempo reale delle colonnine. Sto testando l’app sulla mia ID.3 con ottimi risultati. Non appena avrò abbastanza dati, racconterò quanto ci possiamo fidare.

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13 COMMENTI

  1. Il fatto di non poter usare l’app PCC fuori dall’auto e denza dover necessariamente leggere il dongle è secondo me un limite importante. Poter pianificare prima (magari sfruttando le soste per mangiare o fare visite o altro) e salvare il percorso per poi ritrovarselo quando si parte lo trovo quasi imprescindibile. Altra cosa utile sarebbe poter disporre di una versione platform independent basata sul browser (come ABRP), proprio per poter pianificare con calma.
    Questi software servono prevalentemente nei viaggi lunghi, soprattutto quelli che non si fanno spesso e di cui non si conosce la disponibilità di colonnine.
    La quotidianità e i percorsi anche lunghi ma ben conosciuti, vengono gestiti in altro modo. Se uno fa tutte le settimane Milano-Roma, sa benissimo dove fermarsi e quando. Se uno lo fa una volta l’anno, ha bisogno di aiuto.

    • Gli esperti che conoscono alla perfezione le tappe e le soste sono esposti a errori di valutazione e a imprevisti. Se la mattina hai caricato in un punto non è detto che il pomeriggio al ritorno tu ci possa fare affidamento. PCC invece è un metodo che se applicato sempre, previene situazioni impreviste. E se hai bisogno di assistenza in un tratto di strada con poca energia disponibile, PCC ti dà assistenza fino allo zero della batteria, portandoti a destinazione con quello che hai.

  2. Sono anche io un utilizzatore di PCC e mi trovo molto bene.
    trovo solamente 2 problemi:
    – l’impossibilita di pianificare il viaggio dall’app senza che sia collegata all’obd .
    – non poter memorizzare il viaggio fatto per controllare i consumi, appena spengo l’auto perde i dati

  3. Fino ad oggi ho provato solo ABRP.
    PCC permette di simulare il viaggio (a tavolino) senza essere collegato all’OBD dell’auto?

  4. Per esperienza personale posso dire che PCC è perfetto, talmente preciso che fa impressione talvolta. Ho provato delle simulazioni con ABRP su percorsi già fatti di cui conoscevo esattamente i punti in cui mi era fermato e ha sbaglio tutto. Lo ritengo assolutamente approssimativo ed inesatto, dal mio punto di vista è inutile

  5. Ho capito da tempo che voi volete promuovere PCC, e la cosa è lecita. Ma non è assolutamente vero che ABRP fa solo calcoli teorici.

    Certo, ha la comodità di progettare il viaggio al pc, ma salvandolo lo si può poi richiamare sul telefono quando siamo in auto, qui tramite bluetooth si interfaccia ai più svariati dongle OBD e proietta poi il tutto sull’auto tramite Android Auto (comprando la versione premium, ma nemmeno PCC è gratuito) avendo così tutto visibile a display in tempo reale.
    Ho visto già più volte ABRP adattare e ricalcolare il percorso man mano che il viaggio procedeva e i dati reali si aggiornavano.

    • Buon giorno Luca,
      io invece ho capito da tempo che, per qualche motivo, nonostante i molti sforzi, non godiamo della fiducia di tutti i lettori. Ed è statisticamente piuttosto normale. Quindi me ne faccio una ragione.
      Nessuna promozione di PCC.
      So che è possibile utilizzare ABRP in auto come navigatore. E interfacciarlo all’auto tramite un dongle OBD per fare in modo che ABRP possa ricalcolare in tempo reale percorso ed eventuali soste sulla base del SOC. Non serve nemmeno la versione Premium a pagamento di ABRP per farlo. Basta la base. Almeno per quanto concerne Apple Carplay.
      Ma la grossa differenza con PCC è che ABRP non fornisce nessun tipo di assistenza al guidatore su come agire per rispettare la pianificazione scelta (a destinazione nel minor tempo possibile, più o meno soste, ecc.).
      PCC al contrario, una volta selezionata la strategia di viaggio, accompagna il guidatore istante per istante per permettergli di raggiungere l’obiettivo. ABRP si limita a constatare che ad esempio stai consumando meno del previsto e magari riduce il tempo di sosta previsto alla prossima colonnina. O che stai consumando di più e quindi magari anticipa una sosta. Ma non ti suggerisce come affrontare la strada che hai di fronte.
      Ecco perché il mio consiglio è quello di utilizzare PCC. Perché cerco di consigliare, sulla base della mia esperienza, le soluzioni migliori, indipendentemente da tutto.

      • Il problema di PPC è che l’applicazione è specifica per ogni auto, immagino che i parametri letti dall’OBD non siano standard per tutte le auto e quindi non è possibile fare una versione universale, pertanto immagino che se non si possiede l’auto “giusta” non è utilizzabile. ABPR ha lo stesso problema?

        • ABRP ha un’unica versione del software, con una lista di auto supportate (controllabile nelle release notes sul sito) in ocntinua espansione.
          Per l’interfacciamento permette diverse opzioni, dal dongle nativo usb, a EVnotify, ad altri.

          PS: in beta permette anche di registrare diverse charge cards possedute, per valutare differenti “strategia di ricarica” in base agli abbonamenti che si possiedono.

      • Paolo,
        avete la mia completa fiducia la stragrande maggioranza delle volte che scrivete. Qui avete scritto a mio avviso un’inesattezza, e ho ritenuto di farvelo notare.

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