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Ricarica in hotel: posso vendere il servizio?

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ricarica hotel
credit: Bulgari Hotels

Simone chiede lumi sulla possibilità di vendere il servizio di ricarica in hotel, e in particolare nel suo B&B. Risponde Alberto Stecca, co fondatore di Silla Industries. Ricordiamo ai lettori che possono indirizzare le loro domande a info@vaielettrico.it.

 

“Vorrei offrire il servizio, ma farmelo pagare”

Buongiorno, complimenti per i vostri articoli. Qualche settimana fa stavo leggendo uno dei vostri contributi quando mi sono imbattuto nei commenti e mi è sorta spontanea una domanda. Io gestisco una piccola attività di B&B nel Garda, ricordo di questo articolo in cui si nominava un servizio (se non erro chiamato proprio HORECA) che l’azienda Silla propone a chi è titolare di un’impresa come la mia e voglia offrire un ulteriore servizio ai propri ospiti, anche a fronte di un pagamento. Quello che non ho capito è: si può o non si può? Io sarei molto interessato a far partire questo servizio, anche e soprattutto in vista degli arrivi dall’estero! Però leggendo i commenti tra il sig. Bruno e gli utenti dubbiosi ecco… alla fine non ho capito se sia ritenuta legittima o meno questa attività. Grazie!
Simone

Tutto legittimo per una persona giuridica

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Alberto Stecca

Risposta Ringraziamo il lettore per questa domanda che ci consente di approfondire alcuni punti su cui è bene non vi siano dubbi.
Per prima cosa ci teniamo a chiarire che si tratta di un’attività legittima, esercitata da chi detiene regolare p.iva. La vendita del servizio di ricarica è possibile solo da parte di soggetti giuridici, di attività cioè che possano emettere uno scontrino, una ricevuta fiscale o una fattura. Quindi è posibile far pagare la ricarica anche in hotel e in ogni altro  servizio di ospitalità.

Questo perché, a livello di normativa, la distinzione tra “vendita di energia” e “vendita del servizio di ricarica” è ben definita dalle norme vigenti; in questo caso noi facilitiamo a livello logistico ed operativo la vendita del servizio di ricarica da parte degli imprenditori HORECA.

ricarica in hotel
La wallbox Prism Solar

Ecco cosa pescrive la legge

Per completezza riportiamo il testo dalla fonte ufficiale PNIRE: Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad Energia Elettrica.
«E’ necessario privilegiare soluzioni aperte che, in particolare, permettano di considerare
efficacemente la “ricarica” non solo come “vendita di energia” ma come parte della fornitura di un servizio. In questo ambito, anche sulla scia della quasi totalità delle esperienze europee in corso, la vendita del kWh non rappresenta l’unica componente dell’intero servizio fatturato». Inoltre il sito Ufficiale di ARERA, sessione FAQ, alla domanda: «Il servizio di ricarica pubblica dei veicoli elettrici può venire erogato solamente da imprese di vendita di energia elettrica?» risponde: «No, non esistono limitazioni di questo tipo».

Prism HORECA permette di quantificare

Detto questo naturalmente la vendita del servizio di ricarica da parte del semplice “privato” non è ammissibile e non viene in alcun modo promossa o facilitata da Silla.
Ricapitolando, qualunque soggetto giuridico può vendere il servizio di ricarica per veicoli elettrici, e questo servizio può essere valorizzato in proporzione ai kWh erogati, oppure in altra modalità scelta liberamente da chi eroga il servizio.
Il plus che offriamo con Silla è che abbinando l’acquisto e l’utilizzo di Prism Solar RFID al servizio HORECA sia più facile gestire la vendita del servizio di ricarica. La ricarica è intelligente, perchè effettuata con device Prism Solar RFID, e il calcolo del servizio di ricarica per singola sessione è preciso, verificabile nonché identificabile.

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Phoenix
Vesper
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6 COMMENTI

  1. Colgo l’occasione per segnalare che, come nel caso di Ivone, anche io ho provato ad utilizzare il servizio di individuazione di strutture dotate di ricarica, nel mio caso presentando il tour dello scorso anno in Spagna del Nord tramite booking:
    ” Selezionando l’opzione la selezione si riduce drasticamente a poche strutture che risultano essere tra le più care (peccato)
    ” Le strutture che abbiamo confermato, pagando un extra, ci hanno fornito un punto di ricarica che consisteva in una shuko (inaccettabile a mio avviso)
    * Ci sono state strutture (soprattutto hotel) che potrebbero tranquillamente fornire posti adibiti alla ricarica ma non conoscono il potenziale di questo servizio
    Questo è un’area di forte espansione e di grande importanza dato il peso del comparto turistico soprattutto nel nostro Paese.
    Dotare ogni struttura di punti di ricarica lo reputo ormai importante come dotare le camere di Wi-Fi, TV, ecc.

    • Personalmente ho trovato che in alcune città italiane il filtro “Stazione di ricarica per veicoli elettrici” di Booking.com include anche strutture che a mio avviso non sono care. Mentre il prezzo del servizio varia molto. Credo dipenda da quante strutture si sono attrezzati per fornire questo servizio.
      Riguardo al filtro di Booking.com, ho notato che la lista dei risultati include anche le strutture che non non hanno questo servizio all’interno del loro parcheggio, ma non sono lontane da parcheggi pubblici dotati di stazioni di ricarica. Inoltre, come li ha scritto, alcune offrono solo poche prese schuko. Di conseguenza, dopo aver individuato le strutture usando il filtro di Booking.com contatto la struttura per verificare se hanno effettivamente la stazione di ricarica all’interno del loro parcheggio, il tipo di presa ed il costo del servizio. Ho scritto a Booking.com che dovrebbero indicare tutti questi dettagli tra le informazioni che descrivono la struttura, ma non mi hanno risposto. Ho detto la stessa cosa agli alberghi e B&B dove ho alloggiato e offrivano il servizio di ricarica. Spesso anche i siti internet delle strutture non indicano i dettagli del servizio di ricarica. Speriamo che progressivamente le cose migliorino.

      Riguardo al tipo di connettore e potenza di ricarica: wallbox, presa schuko, presa industriale CEE da 16A monofase (presso un albergo e un campeggio ho trovato questa opzione), durante uno dei mei viaggi ho trovato un albergo che aveva una presa schuko per la quale il servizio di ricarica era gratuito e una wallbox con servizio a pagamento. A me è sembrato un buon compromesso tra costi di installazione e servizio offerto.

      Molte piccole strutture che non hanno la wallbox, ma sono molto disponibili a trovare il modo di aiutare il cliente, mettendo gratuitamente a disposizione una presa. Ma a volte la presa non è vicina al parcheggio, oppure si tratta di una presa industriale CEE. Per questo motivo, ho acquistato una prolunga da 20 m (sezione del cavo 2.5 mm2) e un raccordo spina CEE – presa schuko che fanno parte del mio equipaggiamento per le vacanze.

  2. Con la mia auto elettrica (Hyundai Kona) facciano viaggi turistici con tratte giornaliere fino a 600-700 km. L’ansia da autonomia non esiste più ed è un ricordo di primissimi viaggi. Le uniche difficoltà che sono rimaste quando programmo questi viaggi sono il “piano B” nel caso la colonnina fosse guasta o occupata, e la ricerca di hotel, B&B e campeggi dotati di punti di ricarica.

    Per le prossime vacanze estive, tranne per due pernottamenti, sono riuscito ad organizzare il percorso (circa 2300 km, pernottamenti in 6 località diverse) prenotando strutture dotate di wall box che erogano almeno 7kW, tranne in 2 località. Ho comunque fatto la prenotazione anche presso strutture non dotate di wall-box perché la disponibilità del servizio di ricarica non è l’unico criterio di scelta delle strutture dove pernottare. Ma, se avessero avuto anche la wall-box, sarebbe stato tutto perfetto.

    Riguardo al commento di alexmed, che indica come soluzione l’offerta gratuita del servizio di ricarica per i B&B non professionali, credo sia utile cercare un modo di compensare gli extra costi che il proprietario deve sostenere per installare e far funzionare le wall-box. Una soluzione potrebbe essere dare la mancia per questo servizio, oppure la struttura potrebbe offrire le “EV driver rooms” con servizio di ricarica incluso (un po’ come per la prima colazione). Mi è venuta in mente questa idea perché ho visto un hotel offrire le “sport rooms” che comprendevano: camera + prima colazione + garage riservato alle biciclette.

    • Certo un accordo si trova, chi viaggia in elettrico conosce i costi e la quantità di energia che la sua auto immagazzina. Vorrei ricordare che a tal proposito per organizzare le vacanze possiamo trovare strutture con il servizio di ricarica sul sito “eviaggio.it.” E Vorrei incoraggiare anche chi conosce strutture che danno questo servizio ad inserirle in tale sito affinché diventi sempre più fornito.

  3. I B&B non professionali, quasi la totalità dei B&B, però non ha partita iva. In pratica i B&B non possono vendere servizi di nessun genere. Credo fosse questo il dubbio di chi ha posto la domanda.

    Ciò che può fare è dare gratuitamente la ricarica.

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