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Ricarica gratuita? “Meglio pagare che perdere tempo”

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Meglio pagare che perdere tempo ad aspettare una ricarica gratuita. A Savignano sul Rubicone c’è chi ha festeggiato per la fine della gratuità all'”Iper La grande i”. Si preferisce pagare poco, ora sono 20 centesimi/kWh, che  aspettare.

Calici in alto: “Così gli scrocconi vanno altrove”

Una colonnina nel parcheggio di uno degli Iper di La grande i

Martino Semprini ha un ‘auto elettrica e frequenta il gruppo Facebook Quelli che viaggiano in elettrico  dove ha esultato perché finalmente paga ma trova lo stallo libero: “Segnalo che Iper La grande i di Savignano sul Rubicone (in Romagna nella provincia di Forlì-Cesena Ndr) hanno finalmente messo le colonnine a pagamento, così gli scrocconi vanno altrove a rompere le scatole, con un ottimo prezzo 0.20€/kwh“.

Un vero e proprio grido di liberazione, seguito dalla spiegazione sul funzionamento: “Bisogna registrarsi sul sito Ricarica Ev  e collegare un metodo di pagamento. Ben fatto, così si ricarica fino a 22kw (su 6 stalli )“.

Una motivazione chiara e semplice: “Trovi sempre posto grazie alla non gratuità del servizio, ma ad un costo veramente basso, pur avendo un’ottima infrastruttura di ricarica”.

A 20 centesimi “meglio della ricarica di casa”

Non piace a tutti la ricarica gratuita, meglio pagare per trovare libero lo stallo

Martino ha trovato consenso, con Domo Tico:  “Oh, finalmente scelte intelligenti dei supermercati, servizio a prezzo competitivo e fine degli scrocconi, magari lo facessero tutti“.  La pensa così anche Franco Vecchi che aggiunge: “Mi sembra un’ottima soluzione, prezzo di costo ma non gratis. L’ideale sarebbe che mettessero le ricariche come premio per i bollini, almeno non si è invogliati a prendere cose spesso inutili“.

Marco Cazzola: “Magari trovare colonnine lente a 0,20€/kwh farei la firma“, anche se si potrebbe rischiare ancora l’affollamento per la tariffa competitiva anche con la bolletta casalinga.

Cosa dicono dal centro commerciale? Puntano sul servizio come scrivono sul sito Internet: “Per adattarsi ai cambiamenti sempre più importanti che stanno impattando sul mondo dell’energia della e-mobility, Iper La grande i aggiorna i termini di utilizzo per il servizio di ricarica dei veicoli elettrici. In particolare dal 21 novembre il servizio di ricarica dei veicoli elettrici sarà erogato a pagamento“.

Si passa alla tariffa a pagamento nella catena Iper La grande i

Anche se nel sito (qui il link) si parla di tariffe a 0,44 euro e per i possessori della carta vantaggi di 0,39 euro.  Sembra di capire che sta per arrivare un rincaro che forse potrebbe far calare l’allegria di chi festeggia per i 20 centesimi di oggi.

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30 COMMENTI

  1. Le tariffe da Iper sono sempre state quelle indicate alla fine dell’articolo e pubblicate sul loro sito, da quando iper è passata progressivamente (e giustamente imho) a pagamento.
    Non capisco la 0,20 da dove arrivi magari è una promo del supermercato in questione a titolo temporaneo.

  2. Certo, il bello che stanno lì in macchina e aspettano per farla ripartire, e lo vedo spesso. Per Mauro, mi riferivo al fatto che chi spende 50000 euro per una macchina non dovrebbe avere problemi a caricare a pagamento, per di più stando ore per guadagnare quattro euro.

    • Scusa ma se una sta in macchina per caricare a 11kw per mezzo ora è solo un deficiente qualsiasi auto abbia .
      Solitamente uno va a fare la spesa o a prendere un caffè

  3. Bah, riterrei la ricarica nei commerciali utile solo in presenza di una adeguata presenza di colonnine oppure per chi carica a 22 kW.
    Per tutti gli altri è un approfittare di un momento morto (la spesa) che rende ben pochi Km.
    A questo punto sarebbe meglio mettere parecchie “wall box” da 3,5/4 JW e far pagare un prezzo leggermente superiore al costo di approviggionamento.
    Almeno se qualcuno ha tempo da perdere o abita in zona fruisce di un servizio senza rompere le scatole ad altri.

    • Esselunga riscatti i punti che carichi su bevahrge , ma paghi a consumo , se la colonnina costa 0,97 pachi se costa 0,65 paghi e scarichi piano piano il buono

  4. Direi che Iper ,con la gratuità,non collegata , alla propria spesa aveva un po’ perso la palla .
    Adesso siamo a 0,44 Eu non clienti e 0,39 Eu con la carta Iper , parlo di Milano portello .
    Trovo interessante anche l approccio SLunga dove puoi scaricare i punti e caricare a consumo .

  5. La cosa più vergognosa da vedere sono le Tesla da 50000 euro a caricare per ore, comprano i macchinoni e poi non hanno i soldi per ricaricarle alle colonnine a pagamento.

    • Un giudizio tranchant, può essere solo perchè è la stazione di ricarica più vicina, perchè ci si trova in zona…

      • Non è così , purtroppo sono sempre le stesse, e sarà perché ne vendono di più, ma quando si va al Lidl a caricare ci sono sempre Tesla.Per di più caricano a 11kw e ci stanno delle ore.

        • Probabilmente sono sempre Tesla perché sono le più diffuse. E chi compra un’auto elettrica i conti sul TCO li sa fare bene, per cui anche la disponibilità di ricariche gratuite, finché esistente, rientra in questi calcoli.
          È ora di finirla con questi commenti populisti, figli del fatto che più un’auto termica costava all’acquisto e più costava mantenerla. Per le auto elettriche non è così.

        • Io non vado al Lidl , ma mi sembra che dopo 30 Min staccano ,per cui bene che vada hai carica 30 km ,meno ancora se hai una Plug in , onestamente il gioco e tempo non vale la candela

    • Guarda che per una forchetta di plastica gratis la gente fa la fila ai negozi per ore.
      E’un comportamento stupido ma è cosi.

  6. Anche io l’anno scorso (ai miei primi mesi BEV) ho vissuto la frustrante esperienza del supermecato con wallbox gratuita … e un NON cliente a caricare tutti i giorni la TESLA per molte ore (max 11kW).. lo feci anche presente allo sportello clienti (in effetti avrebbero dovuto dare la tessera solo a chi presentava scontrino spesa)

    ma è durato poco.. a quanto pare avevan già in programma passaggio a ENI BeCharge (con nuove colonnine a 50kW), a pagamento …. ma anche con la possibilità (che sto sfruttando felicemente) di convertire i “bollini” con un conveniente voucher … utilizzabile tra l’altro su tutta la rete Plenitude.

    Alla fine dei conti … in aree accessibili al pubblico (magari h24 7/7) secondo me è la soluzione più giusta … Evitano anche gli “scrocconi”.

    Ben diverso è l’accesso gratuito ma condizionato che possono offrire p.es. ristoranti o alberghi … in cui possono facilmente controllare che sia disponibile solo per i veri clienti (ed anche questo .. riallacciandomi al un video di Paolo Mariano) sarebbe bene che venisse più sfruttata questa possibilità … perché apparire in molte App di ricarica (o gMaps) come posti disponibili può essere anche una buona fonte di “affari”.

    Penso però che il 2024 o 2025 al massimo sia il punto di svolta che attendiamo…

  7. Progressivamente tutti gli stalli di ricarica gratuiti andranno a sparire. Detto questo, a mio avviso le ricariche gratuite agli ipermercati finché reggono, restano un plus non da poco. Il problema è come al solito chi ne abusa; sostando invece che il tempo di una spesa, anche un’ora, due o più. È un problema di educazione degli automobilisti. Essere felici perché alla volpe è stata tolta l’uva, non elimina la volpe e l’uva tutto sommato, può far piacere mangiarla anche a noi.

    • Buongiorno. Io ho sempre ricaricato a casa e solo due volte a colonnine enelx e plenitude, ovviamente pagando. Non vedo il perché della ricarica gratis, quando con l’altra auto vado al distributore la benzina la pago. Ben venga che qualche ipermercato decida di fare una raccolta punti con i clienti ai quali dopo riconosca una ricarica gratuita come premio fedeltà, assolutamente condivisibile. Il servizio gratis invece induce gli scrocconi a mettere l’auto in carica anche se non serve, precludendo la ricarica a chi ne avrebbe bisogno. E il costo della ricarica finisce suddiviso si tutti i clienti, anche su quelli che vanno a fare la spesa in bici

      • Concordo con lei Ilario.

        Per chi, come il sottoscritto, ricarica prevalentemente a casa, le colonnine servono durante viaggi medio/lunghi per i quali è importante poter fare affidamento ai punti di ricarica disponibili lungo il percorso o in vicinanza ai luoghi dove si intende sostare. Piuttosto di un servizio inaffidabile gratuito, è meglio un buon servizio a pagamento
        Un altro articolo di Vaielettrico riportò la notizia che la società che gestisce l’autostrada del Brennero ha deciso di passare al servizio di ricarica a pagamento. Il mio primo pensiero è stato: “Era ora. Finalmente potrò pianificare i miei viaggi lungo questa autostrada sapendo che ci dovrebbero essere buone probabilità di trovare le colonnine libere”.

      • Pienamente d’accordo, e con un ritorno economico per il supermercato, che potrebbe incentivare la spesa con questo benefit.

      • Buongiorno Ilario,
        Sicuramente le ricariche gratuite messe a disposizione dagli ipermercati sono figlie di politiche commerciali che vista la progressiva scomparsa delle stesse, allo stato attuale non sembrano sostenibili. Detto ciò lei è liberissimo di fare la spesa con la sua auto termica o con la sua elettrica caricata a casa, ma se io che ricarico in strada, so di poter fare la spesa e nel mentre tamponare ricaricando 20-30km, probabilmente sarò più motivato a recarmi in quel punto vendita. Stesso discorso se al posto della gratuità venissero applicate tariffe particolarmente vantaggiose per i clienti.
        Tuttavia la mia riflessione verteva su un altro punto:
        Qui da ciò che leggo pare si sia passati da una situazione di totale gratuità ad una ricarica a consumo ad oltre 0.40€/kWh, non vengono menzionate raccolte punti come da lei auspicato o tariffe calmierate per i clienti, come da me auspicato. Da qui mi domando: come si può essere felici per una struttura che mette a disposizione una ricarica ad oltre 0.40€/kWh? Tra l’altro parliamo di colonnine che non mi pare offrano interoperabilità, quindi viene a meno qualsiasi forma di comodità oltre che di convenienza.
        Un altro spunto della mia riflessione verteva sul fatto che ormai siamo talmente tanto arresi nei confronti del malcostume che ci siamo convinti l’unico modo per contrastarlo sia tramite la privazione di servizi che sarebbero utili anche ai cittadini rispettabili. In pratica in questo articolo si stá ringraziando l’ipermercato per la cioccolata, solo che cioccolata non è

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