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Ricarica casalinga e aziendale: come mi sono organizzato

Ricarica casalinga e la ricarica aziendale: ecco come mi sono organizzato, dovendo ricaricare la mia Renault Zoe in garage e in ufficio.Tra cavi e wall box.

Una delle primissime preoccupazioni di chi si avvicina al mondo dell’auto elettrica ed inizia a pensare di acquistarne una è senz’altro questa: “Come farò a ricaricare la macchina?“. Per taluni la preoccupazione arriva addirittura a trasformarsi in una sorta di incubo, che alla fine conduce a desistere dall’acquisto (“Troppo complicato e scomodo…”). Anch’io, come tutti gli EV drivers, mi sono trovato ad affrontare questo dilemma. Certo, per chi non ha né un box privato nella propria abitazione né un posto auto riservato nei pressi del luogo di lavoro, la scelta dell’auto elettrica è quanto meno azzardata. Tanto più se non ha colonnine pubbliche nelle vicinanze. E anch’io in questi casi non mi sento di consigliarla. Io fortunatamente avevo (ed ho tuttora) un garage e quindi partivo avvantaggiato.

Ricarica casalinga: primi passi con una Zoe a noleggio

Dato che all’inizio ero un po’ diffidente verso questo mondo, ho optato per un noleggio della durata di 12 mesi di una Renault ZOE Q210. Era la prima versione della berlina elettrica francese, con batteria da 22 kWh e autonomia di circa 180 km. L’auto, che mi è stata recapitata a casa da una società di noleggio di Reggio Emilia (la TIL), era dotata di 2 cavi: il cavo Tipo 2 – Tipo 2 per le colonnine, ed il “mitico” Flexi Charger di Renault per la ricarica casalinga.

Flexi Charger di Renault

Quest’ultimo consentiva di ricaricare la ZOE da una “qualsiasi” presa schuko (più nota come presa “tedesca”), anche con un classico contratto da 3 kW. Subito mi sono reso conto che il flexi charger assorbiva solo 10 A (al massimo 2 kW), all’incirca come un asciugacapelli, ed aveva un’efficienza bassissima. Quasi la metà dell’energia elettrica prelevata dal contatore si disperdeva in calore, e i tempi di ricarica della batteria erano lunghissimi. Quindi dopo qualche giorno ho deciso di accantonarlo e iniziai ad informarmi su quali fossero i prodotti consigliati dagli esperti.

Ricarica casalinga: presa industriale ed EVR

Ho fatto varie ricerche su forum e gruppi Facebook di appassionati e proprietari di auto elettriche. La mia scelta è caduta sulla stazione di ricarica portatile e a potenza regolabile “EVR”, progettata dall’ingegnere torinese Davide Rizzo. La commercializza l’azienda milanese e-Station. Dopo aver parlato telefonicamente con un gentilissimo ragazzo del loro team ed aver descritto la mia situazione, ho deciso – sulla base dei loro suggerimenti – di acquistare un EVR1 max 3,7 kW Tipo 2. L’EVR1 è conforme al Modo 2 della Norma Internazionale IEC 61851-1. Consente di ricaricare la propria auto elettrica mediante una presa tipo CEE industriale monofase 16A (che a me, a suo tempo, è costata 40 euro). Una presa industriale, rispetto a una comune schuko, è progettata e costruita per essere più robusta e dunque adatta a sopportare potenze importanti per molte ore.

Presa industriale blu CEE interbloccata 230V/16A 2P+T+N (box di casa)

Ridurre al minimo il rischio di sovraccarico

L’EVR da una parte si collega alla presa di corrente industriale tramite spina tripolare, e dall’altra direttamente nell’auto tramite connettore Tipo 2. Sulla ZOE la presa di carica è posta sul lato anteriore del veicolo, sotto al logo della losanga.

EVR1

Una delle caratteristiche più interessanti di questa stazione di ricarica portatile è il fatto che la corrente di carica è regolabile: da 6A fino a 16A. In questo modo si riduce al minimo il rischio di sovraccarico. Inoltre, in caso di potenza disponibile limitata al contatore, perché magari tutti gli elettrodomestici di casa girano “a palla”, si può facilmente selezionare una corrente più bassa. In modo da limitare il consumo di potenza destinato all’auto.

L’EVR è un prodotto italiano robusto e sicuro che integra:

Un prodotto utile anche in giro…

Altro punto di forza dell’EVR è rappresentato dal fatto che può tornare utile anche in situazioni di emergenza per ricaricare l’auto in luoghi diversi dalla propria abitazione. Di seguito riporto a tal proposito l’immagine di una mia ricarica, resa possibile grazie all’EVR, durante una sosta a Loreto (Ancona). Ero di ritorno a casa dopo un fine settimana trascorso con la famiglia a Ravenna:

Ricarica a Loreto (AN)

Anche il pilota professionista Nicola Ventura ha portato l’EVR in giro ovunque e l’ha definito un “alleato fondamentale per vincere il Mondiale FIA Energie Alternative 2016 con la Zoe.” Di recente è uscito l’EVR1W: una versione “evoluta” dell’EVR. EVR1W è dotato di connettività Wi-Fi, che consente il controllo del dispositivo da smartphone, tablet e PC. Quindi, se desideri interrompere o riprendere la ricarica, oppure modificare la potenza di ricarica, non è più necessario andare fisicamente nel box, lo si può fare comodamente da casa. La web app mostra anche lo stato in tempo reale, per cui è possibile sapere in qualsiasi momento se l’auto sta ricaricando. Inoltre, sempre da smartphone, tablet o PC, è possibile programmare funzioni utili, quali la partenza ritardata, un limite di kWh da ricaricare, notifiche via e-mail in caso di errori, ecc.

La wall-box per la ricarica aziendale

L’EVR è la stazione di ricarica che utilizzo ancora abitualmente a casa, per lo più per le ricariche durante la notte. Ma, visto che dopo il primo acquisto e-Station mi ha riconosciuto un codice sconto, dopo qualche mese ho deciso di sfruttarlo per acquistare un altro prodotto. Da impiegare per la ricarica della mia EV nell’altro posto dove è solitamente parcheggiata: il mio ufficio. Qui ho optato per una wall-box fissa da 3,7 kW e presa Tipo 2 ad accesso libero e installazione a parete:

Ricarica in ufficio

Da quando posso contare su questi due punti di ricarica, non ho più alcun pensiero per la copertura dei miei spostamenti routinari. Appena posso, a casa o in sede, attacco la Zoe alla presa di corrente e non perdo più tempo per il “rifornimento”, visto che la batteria si ricarica mentre dormo o lavoro.

Ricarica casalinga: altri prodotti

Un altro prodotto che usano, soddisfatti, diversi amici EV drivers è la wall-box Zappi, distribuita dell’azienda romana Flexienergy. È un caricatore intelligente che consente di ricaricare l’auto elettrica con l’energia eccedente generata da pannelli fotovoltaici (o generatori eolici). La Zappi ha diverse modalità di carica. In modalità Eco+, la Zappi “insegue” la produzione dell’impianto fotovoltaico. Se il fotovoltaico produce 6 kW la wallbox eroga 6kW, se produce 11 kW eroga 11 kW etc., fino ad un massimo di 22 kW. In modalità Eco, invece, se la produzione da fotovoltaico scende sotto il minimo erogabile impostato, la wall-box utilizza la rete elettrica per integrare la richiesta. Zappi mette a disposizione un display grafico con consultare i flussi d’energia e visualizzare il risparmio dalla data d’installazione. Senza pannelli solari, Zappi può comunque lavorare come qualsiasi altra wall-box a potenza variabile.

Decreto Rilancio e detrazioni Irpef

Ricordo che il Decreto Rilancio (legge 19 maggio 2020, n.34) prevede una detrazione Irpef del 110% per l’acquisto di wall-box e infrastrutture necessarie alla ricarica delle auto elettriche (qui il nostro articolo). Quindi, nel caso decidiate di acquistare uno di questi prodotti, chiedete al venditore se e come potete usufruire di queste detrazioni.

Ricarica casalinga: per concludere, qualche consiglio pratico, a partire dall’aumento di potenza…

Indipendentemente da quale prodotto decidiate di prendere per ricaricare la vostra EV, mi sento di consigliarvi di

Alla lunga diventa un’abitudine come tante altre

In conclusione, dopo 4 anni di auto elettrica, posso affermare che la ricarica della vettura nella vita di tutti i giorni è diventata un’abitudine. Un gesto quasi automatico, che oramai svolgo senza accorgermene più. Il problema, che può però tramutarsi una sfida avvincente, si presenta invece in caso di spostamenti più lunghi; ma questo è un altro discorso, di cui magari parleremo un’altra volta…

Ricarica casalinga: per una panoramica completa dei prodotti, non perdere il nostro Listino facile – Qui  la Guida a Colonnine, wallbox & Co.

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