Ricarica a Riccione, con le colonnine Be Charge che funzionano due volte no e una sì e i turisti costretti a chiedere di rifornire negli hotel attrezzati. A prezzi…
Ricarica a Riccione: le Be Charge? Un rebus
Una località balneare importante come quella romagnola, con tanti turisti stranieri, dovrebbe avere una rete di ricarica all’altezza. E invece niente: chiuse le vecchie colonnine Enel X, un po’ vetuste ma funzionanti, il Comune ha aggiudicato il nuovo bando a Be Charge. Sembrava un bel passo in avanti, con ricariche più moderne e potenti, tra cui una Fast nel piazzale antistante la stazione, con un comodo parcheggio lato mare. E invece no: da diverso tempo questa colonnina risulta fuori servizio. E neanche nella colonnina da 22 kW che si trova oltre il sottopassaggio, in piazza Caduti di Cefalonia, siamo riusciti a ricaricare. Neppure con l’aiuto dell’operatore da remoto, che per inciso non risponde a un numero verde, ma a un normalissimo numero telefonico di Milano (02….). Morale della favola: ci siamo arresi.
Finisci a ricaricare in un hotel, a 0,90 al kWh
Dovendo però ripartire, le scelte erano due. O spostarsi nella vicina Misano, per utilizzare la Enel Eva + da 50 kW nel parcheggio di un Conad. Oppure chiedere a un hotel di Riccione, attrezzato con wall-box o colonnina, la cortesia di poter ricaricare. Abbiamo optato per questa seconda soluzione, per evitare di perdere un’ora, tra spostamento e ricarica. Trovando subito un bell’albergo disposto a farci utilizzare la ricarica EON installata nel parcheggio sotto al ristorante. Morale della favola: 32 kWh ricaricati in meno di due ora a un costo di 0,9/kWh, per un totale di 29 euro. Prezzo da hotel di lusso a una persona che non è neppure cliente, nulla da eccepire. Eccepiamo però sul fatto che una località turistica come Riccione non offra una rete di ricarica all’altezza della sua fama. Fate qualcosa, magari offrendo più di un operatore.
Quello che io non capisco, è perché si debba passare ad un operatore all’altro dismettendo le vecchie, quando si potrebbe ampliare e aggiungere senza togliere.
Buongiorno, visto che ci abito a Riccione e che giro da più di un anno con una Eniro, penso di poter dire la mia.
Carico a casa di solito ma ogni tanto quando sono in giro uso le colonnine e ne ho provate abbastanza in giro per Riccione e le ho sempre trovate funzionanti e sempre avviate al primo colpo, usando la tessera RFID di Becharge.
La fast dietro la stazione non l’ho mai usata, quindi non posso dirvi, ma per il resto tutte le volte che ho usato una colonnina, ha sempre funzionato regolarmente.
Chiaro che ha più risonanza uno che si lamenta che 10 che stanno in silenzio.
Ovvio che la situazione manutenzione colonnine deve essere migliorata, ma essere costretti ad elemosinare ricariche agli hotel proprio no, basta aver voglia di “sbattersi un po’”.
Saluti
Sono anch’io di Riccione ed ho una Tesla Model 3. Mi accodo alla risposta di Claudio confermando che di colonnine BeCharge a Riccione e dintorni ce sono veramente tante ed io, in tre anni di utilizzo, non ne ho mai trovata una fuori servizio. Quella poi presente nel parcheggio a fianco al casello dell’autostrada e da 150kw ed è perfetta per rifornire velocemente i turisti appena arrivati o in partenza.
Facile: è un business che non funziona. Evidentemente, installare le colonnine conviene agli operatori per questione di immagine/bandi/”prenotazione” degli spazi, ma poi non guadagnano abbastanza dalla ricarica, quindi non c’è interesse a fare funzionare le colonnine.
Se confermata questa mia ipotesi, ci sarebbe un grosso problema di fondo sulla mobilità elettrica: anche la rete di ricarica non è autosostenibile economicamebte, e sta in piedi grazie alle spese pubbliche. Malissimo.
Le colonnine sono installate a totale carico dell’operatore, con zero contributi pubblici. Farle funzionare è il primario interesse dell’operatore per rientrare dell’investimento. Le colonnine sono imbottite di schede eletroniche, estrememente delicate. Spesso si guastano anche per usi impropri dei clineti. Le schede elettroniche sono prodotte quasi tutte in Estremo Oriente, a Taiwan in particolare. Le forniture di componenti dall’Estremo Oriente si sono interrotte. Conclusione: mancano le schede elettroniche di ricambio per riparare le colonnine.
Ma come vaielettrico.it non riuscite ad ottenere un contatto in BeCharge o EnelX per farvi rilasciare una dichiarazione a riguardo di questi continui disservizi nelle colonnine?
Suggerisco una segnalazione a Striscia la notizia … purtroppo finché i disservizi non finisco in “prima pagina” visti da milioni di persone in Italia non si muove nulla.
Questa proprio non la so, quindi chiedo a chi è più esperto di me: ma se l’assegnazione è avvenuta con un bando di gara (va visto cosa era scritto nel bando), il comune non ha gli estremi per imporre a becharge il ripristino del servizio e il risarcimento del danno economico e d’immagine, facendoseli certificare da un perito? La ratio è: se il comune assegna in via esclusiva degli stalli pubblici per la ricarica su strada, non lo fa per far arricchire il privato ma per offrire il servizio al pubblico. Ma se tale servizio non viene offerto perché le colonnine non funzionano, il comune subisce un danno: più inquinamento, meno turisti, più recensioni negative, etc. etc. Dovrebbe dunque tutelare i suoi interessi e intimare l’attivazione del servizio
Oppure fai neanche 10km e carichi alle becharge al borgo marinaro a Rimini….così vai a fare un giro in centro o mangi in uno dei tantissimi locali della zona.
Take It Easy.
non vorrei pensare male, ma secondo me fanno le colonnine per i finanziamenti statali e poi chi sè visto sè visto
I finanziamenti statali non ci sono, però.
Se il problema fosse solo a Riccione…. A Cesena sono tutte in manutenzione e a Bellaria nel parcheggio de comune quella di Enel x è spenta be carge ne va una sola ma non dava errori un cittadino elettrico alla finestra mi ha indicato quella che funzionava😥😥😥
Mi sembra giusto, in quella zona li sono affezionati alle piattaforme petrolifere e sono ostili all’eolico off shore.
Purtroppo sembra che accade con la maggioranza delle persone, non solo da quelle parti, e mi chiedo continuamente se pensano con la loro testa ed a volte mi rispo do di si
Tanto più che Riccione non dovrebbe finire sott’acqua, come tutta la costa a nord tra Monfalcone e Cesenatico, secondo le ultime proiezioni dei modelli climatici.
https://coastal.climatecentral.org/map/9/12.8208/44.8171
Quindi Riccione sarebbe un luogo sul quale investire a lungo termine (elettrificazione).