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Retrofit: da Parigi la BMW R75 elettrica

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L’iconica moto tedesca rivisitata in chiave elettrica grazie ad un kit di trasformazione ideato dai francesi di Mototherapy. Il prototipo R01 nel retrofit conserva in toto l’estetica originale, con un nuovo potente propulsore green.

Convertire in elettrico una moto non è certo un concetto nuovo. Di casi di retrofit su veicoli a due ruote in Italia se ne sente parlare da tempo. Sono però spesso conversioni one-off, che il più delle volte coinvolgono vecchi scooter (Vespa in primis) e di rado modelli di motociclette classiche.

Pratica che sembra essere invece particolarmente diffusa in Francia, dove il retrofit elettrico sta assumendo le forme di una valida alternativa per chi voglia investire sulla mobilità green e allo stesso tempo continuare a godersi le proprie moto storiche.

Una BMW R75 a zero emissioni

Da Parigi arriva la notizia di un interessante progetto di conversione elettrica “vintage” ideato dall’atelier/officina Mototherapy e realizzato dalla squadra di specialisti affiliati Ride Mercury: un nuovo prototipo di BMW R75 elettrificata. Una moto (nome in codice R01) che ha il pregio di conservare in toto la struttura e il design iconico originale, sostituendo solo l’amato boxer con un motore a zero emissione nuovo di zecca.

I costruttori hanno progettato una trasmissione completa, che si inserisce semplicemente nel telaio dove solitamente si trovano le componenti propulsive del modello originale. L’obiettivo è chiaro: dimostrare che una trasmissione elettrica può essere adattata ad una moto d’epoca senza dover per forza rivoluzionare l’intero veicolo.

Retrofit potente, con quattro batterie

Il risultato è che la BMW resta fedele all’originale, con un nuovo “cuore”. Il propulsore elettrico, collegato direttamente all’albero di trasmissione d’origine, raggiunge i 22 kW di potenza di picco (15 kW nominali), inviando fino a 340 Nm di coppia alla ruota posteriore.
A questo sono abbinate ben quattro batterie, dalla capacità complessiva di 10 kWh. Due sono alloggiate in involucri alettati che imitano le iconiche testate dei cilindri del boxer, le altre due sono posizionate più avanti.

Le specifiche riportano una velocità massima di 130 km/h e un’autonomia dichiarata in ambito urbano che raggiunge i 150 km. Nel prototipo tutte le “nuove” parti necessarie sono confezionate in alloggiamenti di alluminio su misura, con l’acciaio utilizzato per le componenti strutturali.

Anche in vendita

Il design originale della R75 non è stato toccato. Le uniche parti aggiornate sono gli interni dei fari e il cruscotto digitale, collegato al controller del motore. Al momento il serbatoio del carburante è solo un guscio vuoto, ma il team sta lavorando per convertirlo in uno spazio di stoccaggio o in un luogo in cui imballare una porta di ricarica aggiornata.

R01 è ovviamente un concept in evoluzione, e i ragazzi di Ride Mercury hanno già fatto sapere che in futuro ci saranno upgrade.

Mototherapy intanto sta promuovendo il suo kit di trasformazione e ha deciso di mettere comunque in commercio questo prototipo di moto esclusiva. Costo iniziale di 29.500 euro, con preordini aperti e prime consegne previste per la primavera 2024.

Forse i puristi delle BMW classiche storceranno il naso. O forse no. Ai posteri…

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5 COMMENTI

  1. Da motociclista appassionato non dimentichiamo che la BMW in questione ha un valore (da originale) dagli 8 ai 12K€ …modificata non ha più alcun valore 🙁
    Sarebbe come modificare un mobile pregiato in legno intarsiato con delle aggiunte in laminato…

  2. /// il propulsore elettrico, collegato direttamente all’albero di trasmissione d’origine, raggiunge i 22 kW di potenza di picco (15 kW nominali), inviando fino a 340 Nm di coppia alla ruota posteriore \\\ Chissá se il cardano di serie resiste a una coppia che è oltre il quadruplo di quella del motore termico originale..

    • Perchè la coppia conica finale 32/10 ha un rapporto di riduzione. Per cui già l’albero del cardano è sottoposto a 340/3,2=106,25Nm. Il cardano originale deve sopportare ben di più della coppia del motore giacchè prima c’è un rapporto di riduzione primario e anche quello del cambio per un totale di…non so.
      Comunque il cardano non va certo a 7.000RPM come il motore.
      E ricomunque, da possessore di NUI NGT e ZOE, se avessi una moto d’epoca del genere spenderei qualche € per farci una sontuosa teca e coi rimaenti dai 29.500€ del kit mi comprerei una moto elettrica nuova😉

  3. magari si potesse fare anche da noi, sai quanto lavoro per le officine e divertimento per gli appassionato, e il riuso intelligente delle (belle) moto d’epoca, che è sempre bello vederle in strada

    ma c’è l’ostacolo omologazione, penso lasciato di proposito

    se qualcuno lo sa, come hanno risolto in Francia? il loro governo si è impegnato per semplificare la procedurra di omologazione? e solo per le moto o accettano anche i retrofit elettrici delle auto d’epoca?

  4. Ha l’estetica della vecchia, bellissima, l’aggiornamento futuro sara’ in celle piu’ dense e costose, ma 150 km con un uso accorto sono veritieri gia’ ora.

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