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Parcheggi gratis: perché negarli alle plug-in?

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Parcheggi gratis nelle strisce blu: perché negarli alle ibride plug-in e concederli solo per le elettriche pure? Ce lo chiede Mario, un lettore emiliano. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

parcheggi gratisParcheggi gratis: lo sanno che anche le plug-in possono andare in elettrico?

“Sono  da una settimana felice possessore di una MG EHS ibrida plug-in. Mi trovo in una nota cittadina in provincia di Modena. Approfittando della presenza di una pattuglia di Polizia municipale  chiedo delucidazioni sulla modalità du fruizione dei parcheggi con strisce blu. Mi viene risposto che solo i veicoli elettrici usufruiscono del parcheggio gratis, tutti gli altri (ibridi) no. Chiedo se conoscono la differenza tra HEV, MILD HEV, FULL HEV, PHEV E BEV. Mi rispondono che per le amministrazioni esistono i veicoli elettrici, ibridi  e termici. Gli faccio notare che tra gli ibridi ci sono differenze e cioè che le plug-in possono anche andare solo in elettrico, mentre le altre no. Mi rispondono che sono ibride e non sono tenuti a conoscere le differenze. Mi chiedo: la transizione verso l’elettrico la dobbiamo fare solo noi cittadini? Grazie“. Mario

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L’auto del lettore, la MG EHS ibrida plug-in.

Ecco perché i vantaggi sono solo per le EV

Risposta. Ci sembra che i vigli in questione si siano comportati in modo ineccepibile. Non spetta a loro decidere se le ibride plug-in devono godere degli stessi vantaggi accordati alle elettriche pure. Devono far rispettare norme stabilite da altri, senza tanto disquisire se siano giuste o meno. Concedere la sosta gratuita nelle strisce blu alle sole elettriche è un orientamento ormai condiviso in buona parte dei Comuni italiani. Così come l’accesso alle Zone a traffico limitato. Con le EV hai la certezza che si circoli a emissioni e rumore zero, cosa che con le ibride plug-in non è assicurata. Dipende dall’uso, più o meno corretto, che se ne fa. I lettori che ci seguono, e non abbiamo dubbi sul fatto che Mario sia tra questi, ci parlano di un utilizzo in gran parte in elettrico. Con il motore termico all’opera solo per spostamenti lunghi. Ma purtroppo le indagini effettuate a livello internazionale per la maggior parte degli utilizzatori raccontano un’altra storia.

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30 COMMENTI

  1. Io avendo una plug-in, una con una decente autonomia di 70km che mi permette di spostarmi tra città limitrofe, mi chiedo perché non equipararle alle full, perché così io la uso.

    Perché non disincentivare chi le usa erroneamente, anche facendogli pagare il bollo o richiedendo gli incentivi, invece che colpire tutti indiscriminatamente.
    Su 7000km in 7 mesi solo 1100 li ho percorsi col termico, di cui almeno metà durante il rodaggio (quando faceva 40km) e buona parte del resto perché non ho potuto accedere alle colonnine.

    Insomma io ne faccio l’uso per cui è stata ideata eppure per il mio comune/regione è come girare con una di quelle auto con un grosso alternatore (cosiddette mild hybrid), guidate da persone non hanno idea di che sia la frenata rigenerativa.

    • Un’ottima autonomia ed un buon utilizzo. Può cortesemente dirmi che auto ha e, magari, fornirmi qualche dato e caratteristica? Perché in questi mesi in cui leggo articoli e commenti su Vaielettrico, ho scoperto che dire “plug-in” vuol dire tutto ed il contrario di tutto. Ogni costruttore si fa il suo sistema con diversissime caratteristiche tecniche.
      Grazie!
      Io dispongo di una Skoda Octavia Combi iV, plug-in hybrid con caratteristiche similari a molte auto del gruppo VAG: batteria da 13 kWh lordi, utilizzabili 10,4, motore elettrico da 116 CV e 330 Nm di coppia, motore termico 1.4 da 150 CV. Potenza di sistema 205 CV per 350 Nm di coppia. Come lei uso pochissimo il termico: 93% dei viaggi in elettrico e 82% dei Km a zero emissioni. Lei, però, fa quasi il doppio dei miei Km, dai numeri che fornisce. Dopo 19 mesi ho percorso in totale solo 12.717 Km.

      • Ho un Mercedes classe B250e, motorizzazione comune a tutte le A, CLA e GLA, 100cv elettrici e 160 benzina, 218 complessivi, batteria disponibile simile alla tua.
        La ho da poco, i primi mesi l’autonomia era quasi la metà, quindi ho usato molto il termico, ora non ha problemi a fare i canonici 70km.
        Io ho una guida che ha sempre privilegiato il freno motore (oltre a accelerazioni brevi e velocità costanti), nelle mie precedenti auto ho sempre cambiato i freni con un 20- 30% in più di percorrenza rispetto la media, quindi la guida rigenerativa mi è naturale.
        Sul discorso che plug-in vuol dire “tutto e niente” ha ragione, le nostre hanno un vero motore elettrico e autonomie decenti, ma chi si ritrova con 40km e motori che in autostrada arrancano o che da soli non vanno… possono usarle solo in città in modo pratico e ovviamente usano molto più il termico, seppure poi sono omologate allo stesso modo O.o

          • Per curiosità la tua quanti km riesce a fare con una carica?
            Per fare un esempio reale, oggi ho percorso 66,2km, tornato con 9km di autonomia residua, scattati davanti al garage, tutti col clima acceso, media esterna di 35°, percorso misto, ho superato pure i 110, media di 50km/h.
            Domani parto per il mare, vedrò quanto regge in autostrada e se vale la pena ricaricarla per fare almeno 1/3 dei 230km in elettrico… Ma dipende se mi fermo.

          • Scusami, vedo solo ora la tua richiesta (non ricevo le mail di avviso).
            La mia auto, con una batteria più piccola della tua, viene accreditata di 65 Km di autonomia elettrica come omologazione. Naturalmente è un dato medio e dipende, come ovvio, dal clima, dalle cariche al 100% (ovvero l’80% reale), dai percorsi, ecc… Come per tutti. E dipende anche dall’utilizzarla al meglio, soprattutto utilizzare la pre-climatizzazione nelle due stagioni fredda-calda. E di conseguenza, quando possibile, non utilizzare il clima, visto che si parte già a temperatura ideale. In questo periodo (35/39°C), ciò non è possibile: pre-climatizzo ma ho sempre il clima acceso. Naturalmente, pre-climatizzando, deve comunque lavorare meno, soprattutto alla partenza.
            Spiegato il quadro, i numeri:
            – autonomia massima ad oggi (ottenuta 4 volte a fine inverno inizio primavera): 78 Km;
            – autonomia media cariche al 100%: 69,3 Km;
            – autonomia media da inizio vita auto: 60,3 Km. Specifico che il dato è così basso in quanto, nei primi 5 mesi di utilizzo, non sapendo che si può caricare al massimo solo l’80% della batteria (10,4 invece di 13 kWh), per proteggere la batteria caricavo solo fino all’80%, che essendo l’80% dell’80%, cioè solo il 64%, avevo autonomie ben al di sotto dei 60 Km. E non pre-climatizzavo, cosa che faccio solo da gennaio di quest’anno, con un aumento di autonomia medio di 6/10Km.
            Infatti, nel 2022 l’autonomia media totale è di 72 Km, per le cariche al 100%, 75 Km.
            Va però detto che io sono un utente molto particolare: la mia normalità è fare viaggi di 10/20 Km per spese, un po’ più lunghi per questioni di salute. Quindi, mancando i normali viaggi per lavoro in ore di punta, è probabile che la mia sia una condizione così ottimale da ottenere il massimo dall’auto. Nella normalità ritengo che la media possa essere attorno ai 60 Km.
            Scusa ancora per il ritardo nella risposta. Buone vacanze e buon divertimento al mare.

          • Se può essere utile ho anche un’analisi dei consumi dell’auto in modalità solo elettrica (E-Mode) espressi in kWh/100Km, con l’indicazione dell’autonomia calcolata sul consumo e sulla capacità della batteria (autonomia che in media è leggermente peggiore dell’autonomia reale, cioè quella data dai Km realmente percorsi più quelli indicati come ancora da percorrere tra una carica e la successiva).
            L’analisi evidenzia, distribuiti per temperature medie del viaggio, tutti i consumi, con “vista” vita auto e “vista” dedicata al solo anno 2022, e la trovi qui:
            https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52214807504/in/dateposted/
            Spero possa essere esaustiva per rispondere alla tua domanda.
            Di nuovo buon mare e buon divertimento.

          • Devo correggere un’imprecisione, che mi è balzata agli occhi leggendo il commento in calce all’analisi di cui ho fornito il link: quella presentata non è l’autonomia calcolata (definita ad ogni viaggio in base ai Km fatti ed alla % di batteria rimanente, come detto leggermente peggiore del dato reale), ma è l’autonomia potenziale, cioè consumo medio per capacità della batteria. Essendo potenziale, ovviamente, non considera soste in garage ed altre dispersioni che incidono sull’autonomia reale e, quindi, contrariamente a quanto detto, è leggermente migliore del dato reale. Infatti: vita auto, 65,8 Km potenziali vs 60,3 Km reali e, 2022, 75,8 Km potenziali vs 72 Km reali). Mi scuso per l’involontaria imprecisione.

          • Non so se leggerai le mie risposte visto il tempo intercorso dalla tua domanda, ma ho pubblicato un’analisi che si occupa delle tre autonomie di cui ho qui accennato. Prende ad esempio i dati dei viaggi fatti tra la penultima e l’ultima carica della batteria, evidenziando le autonomie citate. Inoltre, rende evidente il mio utilizzo non certo standard.
            La spiegazione in calce è un po’ barbosa, però, se interessa, fa capire le differenze tra autonomia “reale”, “calcolata” e “potenziale”.
            Qui:
            https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52218764030/in/dateposted/
            Saluti

  2. Buongiorno, da possessore di phev… altro che sconto alle plugin, il parcheggio dovrebbero pagarlo anche le elettriche.

    Se avete soldi per una bella elettrica o una bella phev avete pure quelli per il parcheggio!!!

    Più parcheggi con le colonnine magari… uno il parcheggio lo paga insieme all’elettricità o dopo se la lascia lì, anche se non è propriamente corretto ma se fossero tanti…

    • Per il pagamento delle righe blu concordo, ma l’accesso al centro dovrebbero permetterlo, per risparmiare km e permettere di raggiungere molti punti di ricarica.

  3. A Milano, facendo una richiesta in comune con tanto di marca da bollo da 16€, puoi parcheggiare dove vuoi con le ibride Plug in, anche sulle strisce gialle.

  4. Le plug in sono un compromesso, io direi espdiente, che consente la catalogazione come “elettrica” di qualcosa che è e rimane termica. Per gli incentivi? Per smaltire tecnologie e progetti datati in attesa di riprogettare nuove auto? Per rispondere ad un mercato “dubbioso”?
    Con la plug in forse metti in pace la tua coscienza ma non è la stessa (sei e rimani un termico anche se parziale) cosa che andare sempre in elettrico. Giusta quindi la catalogazione in elettriche, plug in e termiche.

    • In pratica ho 2 auto in 1, elettrica per città ed extraurbano e termica X le vacanze… e anche in elettrico non disdegna l’autostrada, non lo vedo un gran compromesso.
      Giusto che sia in una categoria a parte, ma in città è una elettrica e non è paragonabile ad una ibrida frazionale o mild.
      Mercedes ha fatto uno splendido lavoro con i 250e, 2 motori veri e un’autonomia decente.

  5. Mi sembra una polemica molto sterile. Il lettore sa benissimo perché le elettriche hanno vantaggi non consentiti alle ibride.

    • Spiegaci, perché in città la mia plug-in con 100cv e 70km di autonomia è diversa da un’elettrica?
      Nell’ultimo mese ho acceso il motore 2 volte, per un totale di 20km su oltre 1000km, perché per 2gg ho fatto 90km/gg e dove sono andato non c’erano colonnine (con un minimo d’attenzione fa pure 80km).
      2 settimane prima sono stato ad un outlet a 63km, andata e ritorno in elettrico nonostante 15km di autostrada fatti ai 135, ovviamente c’erano le colonnine, ma avevo pure 8km d’autonomia residui.
      Sul motore a benzina pago le dovute tasse e i tagliandi, perché non dovrei avere le agevolazioni sulla parte elettrica?

  6. Il fatto che le elettriche non paghino parcheggio e/o ZTL è certamente una questione di incentivo che andrà a decadere nel momento in cui il mercato delle elettriche prenderà seriamente piede. Altrimenti torniamo a riempire di traffico di automobili i centri abitati.. non lo trovo giusto.

    • Mi pare ovvio che debba decadere. Per il momento è corretto incentivare i mezzi che hanno impatto minore (best in class).

  7. Condivido in pieno la risposta della redazione, in effetti comprendo poco la polemica montata nei confronti di chi le regole è chiamato a farle rispettare e non a definirle, se uno proprio volesse contestare dovrebbe scrivere al consiglio comunale, non ai vigili

  8. L’unico problema che vedo è che nelle PHEV (ops, ci sono cascato anch’io), in alcune PHEV, tra cui la mia, non è immediatamente evidente con che modalità ti stai muovendo. In una BEV, invece, non può sussistere il dubbio. Non si può pretendere che un vigile fermi tutte le PHEV per verificare con quale modalità ti stai muovendo. Ho letto che qualche marca mette (metterà?) nelle PHEV luci azzurre evidenti (non ricordo dove e non ricordo chi) che evidenziano il fatto che ti stai muovendo in modalità elettrica. Però credo che, ormai, i giochi siano fatti: se le amministrazioni hanno deciso così, difficile che tornino indietro, luci o meno. Per me, in città e dintorni, non c’è dubbio sul come mi muovo, ma solo per me: non è chiaro a tutti (tranne a qualche passante che mi dice di non avermi sentito e si spaventa girandosi). Evidentemente l’E-noise non è così evidente, soprattutto in manovra.

    • Ma a cosa serve stabilire se in dato momento tu ti stia muovendo in elettrico o meno?
      Nel caso della sosta, questa è comunque un momento successivo al movimento. E l’accesso in ZTL… come discriminare chi va un po’ in elettrico e un po’ a benzina? Suvvia, le leggi devono essere pure ragionevolmente applicabili..

      • Non lo so… non ci ho pensato moltissimo, per la verità. Anche perché con il mio utilizzo non ho molta necessità di usare parcheggi pubblici. E le rarissime volte che accade metto i 50 cent che servono per la mezz’ora che mi serve (pure abbondante) senza pormi problemi. Certamente una normativa, per essere facilmente applicabile, dev’essere semplice. Però credo che non sarebbe male se fosse evidente per le PHEV come ti stai muovendo in città. E’ indubbio che è più semplice lasciarle fuori dalle ZTL. Per me, che la uso totalmente in elettrico nelle città, può essere seccante, ma comunque comprensibile.

  9. Da proprietario e utilizzatore di plugin sono assolutamente d’accordo con la risposta della redazione e con L’interpretazione dei vigili.

  10. Beh, la prima riflessione che mi viene da fare è come quella di Charlie Brown e Snoopy:

    CB: “…un giorno moriremo anche noi Snoopy…”
    S: “Certo. Ma tutti gli altri giorni no.”

    Così è anche per le ibride, incluse le plug-in. D’altra parte vengono acquistate proprio per avere la comodità di andare a benzina nei viaggi lunghi. Non c’è da stupirsi se le amministrazioni non vogliano estendere il vantaggio anche alle plug-in, che d’altra parte è un costo, in termini di mancate entrate sui parcheggi. Ed per alcuni versi è fin troppo comodo lavarsi la coscienza andando in elettrico solo quando è più facile farlo.

    • Cioè, praticamente quasi sempre, per me. Ho una coscienza quasi immacolata! Diciamo che non vado in elettrico quando è più difficile farlo: definizione che si attaglia meglio al mio utilizzo.

    • Se fosse per me toglierei la possibilità di ricarica, per le phev, alle colonnine. Oppure farei mettere… Ricarica auto elettriche e plug in

      • Fosse per me vieterei di comprare auto elettriche con batterie fatte in Cina, cioè praticamente tutte, e obbligherei a caricarle col fotovoltaico e ovviamente con accumulo, altrimenti il vantaggio rispetto ad alcune Full Hybrid e qualche plugin, è risibile. In assenza di queste condizioni le Bev non dovrebbero avere alcun incentivo. Ti assicuro che è molto più ragionevole di quello che hai scritto tu.

      • Perché non posso ricaricare la mia phev alle colonnine secondo te?
        Le colonnine si pagano, non sono un servizio statale.

        La scelta per me era poca, volendo un’auto elettrica, compatta e spaziosa, ma non alta da terra per fare salire mia nonna, il classe B è una delle ultime monovolume in commercio.

        Inoltre è la prima auto della famiglia (amici e conoscenti) elettrificata, ma anche l’auto principale, un po’ di timore c’era, pure giustificato, col senno di poi ho scoperto che il concessionario non conosceva per niente la vettura, non sapeva del “rodaggio”, quanto era la batteria disponibile, la resa della ricarica… Ci ho messo 2 mesi a trovare una quadra.

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