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Paolo Berlusconi porterà in Italia le elettriche Voyah?

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Paolo berlusconi dongfeng

Paolo Berlusconi aprirà le porte dell’Italia all’auto elettrica cinese? Pare di sì: secondo indiscrezioni di Affari Italiani riprese dal Sole 24 ore, la holding Pbf del fratello del Cavaliere sarebbe  entrata con il 10% nel capitale della DF Italia srl, società che importerà i brand del colosso automobilistico cinese DongFeng Motors. Tra questi Voyah e Mhero.

Proprio la gamma Voyah è stata presentata in pompa magna a Milano durante la Design Week della scorsa settimana.

paolo berlusconi dongfeng
Il Suv 100% elettrico Voyah Free di DongFeng Motors

Con la holding Pbf nella società che importerà le auto DongFeng. Poi una fabbrica?

La holding Pbf appartiene per il 51,7% a Paolo Berlusconi e per il resto a sua figlia Alessia tramite la finanziaria Luna Srl.

Df Italia è una newco appena costituita in uno studio notarile di Milano. Il socio di maggioranza è Car Mobility (Cm) che detiene il 90%. Cm a sua volta fa capo alla finanziaria Tailor Finance e all’uomo d’affari ed esperto del settore automobilistico Bruno Mafrici.

Df italia sarà l’importatore ufficiale dei veicoli DongFeng, quarto gruppo automobilistico cinese, di proprietà dello Stato. Ma la presenza di Paolo Berlusconi potrebbe essere l’anticamera di uno sbarco diretto. Potrebbe essere insomma il car maker asiatico che il Governo italiano vorrebbe convincere a produrre  nel Bel Paese, diventando così il secondo costruttore insediato in Italia, oltre a Stellantis.

DongFeng non nasconde l’ambizione di conquistare una posizione di primo piano nel mercato auto europeo. E già collabora con l’azienda di assemblaggio molisana DR.

paolo berlusconi dongfeng

Il debutto con il suv da 72 mila euro Voyah Free

Df Italia comincerà invece importando direttamente i modelli del marchio premium Voyah, sia ibridi sia elettrici. Il primo ad arrivare sarà Voyah Free Suv elettrico a due motori per 490 cavalli, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi, una velocità massima di 200 km/h. La batteria da 106 kWh  garantisce un’autonomia di oltre 500 chilometri e si ricarica dal 10 all’80% in 45 minuti. In Svizzera la Free viene venduta a circa 72.000 euro.

il mastodontico 7 posti Voyah Dream

Oltre alla Free, DongFeng Motor ha messo in mostra a Milano anche l’imponente Suv Voyah Dream, sette posti da 5,3 metri di lunghezza con motorizzazioni sia 100% elettrica sia ibrida plug in a benzina.

«L’Italia è uno dei maggiori mercati automobilistici europei e per una casa automobilistica cinese avere una produzione locale significa poter rifornire tutti gli altri Paesi dell’area», ha dichiarato Qian Xie, responsabile delle attività europee di Dongfeng a margine dell’evento Voyah.

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14 COMMENTI

  1. chissà se basterà l’intervento diretto della famiglia del Cavaliere .. (supporter del governo attuale) per non farci diventare tutti “cavallerizzi” … a dorso di mulo …..

  2. Basta con questi enormi SUV, quello che serve per diffondere la mobilità elettrica sono piccole auto dei segmenti A e B a prezzo ragionevole. Per fortuna c’è qualche produttore con questa idea, come BYD e Jac Motors.
    Mentre Stellantis ha fatto diventare pure la nuova Panda un SUV !

      • L’ odio verso le EV è pompato principalmente da chi deve tenere le pecore al pascolo e poi ricondurle all’ ovile.
        Ho l’ impressione che i cani che abbaiano contro i SUV diventerebbero improvvisamente docili quando i SUV dovessero essere mossi da propulsori a benzina o diesel.
        Detto questo, ci servono assolutamente auto elettriche più sobrie a tutto vantaggio dell’ ambiente, ma in questo clima di disinformazione e scarsa educazione economica non sono facili da vendere.

        • Io continuo a credere che non sia vero. Che comincino a vendere auto ” normali” a prezzi accessibili, che comincino a mettere prezzi onesti di ricarica alle colonnine e le auto bev si venderebbero da sole. Certo che se servono 5 anni di stipendio per comprare un’auto e la corrente per caricarla costa 4 volte tanto quello che costa a casa ovvio che la maggior parte delle persone continua a preferire auto termiche

          • Per fortuna ci sono aziende come Tesla, BYD e poche altre che ribaltano ai consumatori i risparmi avuti con i nuovi sistemi di produzione, tagliando i prezzi. Tra la fine del 2024 e il 2025 inizieranno ad arrivare in Italia auto BEV econonimche e con buona autonomia (es. BYD Seagull): gli altri produttori si dovranno adeguare.
            Discorso a parte sono i prezzi delle colonnine: anche qui Tesla mostra che è possibile far pagare circa 0,5 €/kW per i supercharger da 250 kW, molti dei quali aperti a tutti. Basta boicottare chi pratica prezzi assurdi.

    • Basta ripetere sempre le stesse cose!

      Proviamo con un’obiezione più sensata: “chi spende 72k euro per una dongfeng?”

      • Tenendo conto di quello che costa allestire un carro funebre e considerando che la Dream è già bella e pronta, direi che è un affarone.

    • Voyah Dreamer è un MPV non un SUV, tecnicamente un monovolume equivalente al grand voyager ; sette posti comodi anche per viaggiare da solo bello sembra ben fatto, con inteni in pelle e tanti accessori; ottimo sicuramente come luxury taxi da aeroporto ad hotel e viceversa e per farsi scorrazzare a destra ed a manca in pieno relax quando sei in giro. i crash test lo danno anche come alta affidabilità per passeggeri sia anteriori che posteriori. Personalmente preferisco girare con questi anzichè con na smart o na panda

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