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Ottima scelta la mia plug-in, ma in futuro…?

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La Volvo XC40 T4 ibrida plug-in di Mirko in ricarica.
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Ottima scelta la mia plug-in, ci scrive Mirko, soddisfatto della sua Volvo dopo un viaggio in Austria. Ma sta già pensando alla prossima auto: ancora ibrida o…? Vaielettrico risponde. Ricordiamo: i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it
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La Volvo XC40 T4 ibrida plug-in (foto: Volvo.com).

Ottima scelta, un viaggio in Austria consumando solo 5,8 litri/100 km…

“Mi chiamo Mirko, scrivo da Bologna. Questa estate ho fatto un viaggio di circa una settimana ad Hallstatt, in Austria, con la mia nuova Volvo XC40 T4 ibrida plug-in. Vorrei sottolineare i pregi delle plug-in, perché se sfruttate bene sono veramente flessibili. Da Bologna ad Hallstatt sono circa 600km e con il cruise adattivo a 125km/h e partendo con batteria al 100%, ho fatto una media andata e ritorno di circa 5,8 l/100km. Considerando la fila che ho fatto sulla A14 e le montagne in Austria, con la mia precedente Jaguar E-Pace 180d non sarei riuscito a fare meglio. Inoltre in Austria ho caricato due volte a pochi minuti dall’albergo con la app Be-Charge, con la quale al primo colpo ho fatto tutto senza problemi.Ad esempio, in un viaggio in mezzo alle montagne di circa 30 km, ho speso l’equivalente di un consumo da 20km/litro, che in montagna è praticamente infattibile.

ottima sceltaOttima scelta, ma la prossima auto sarà ancora un’ibrida o un’elettrica pura?

Ho scelto una plug-in perché al lavoro riesco a caricare gratis, lavorando in una grande multinazionale che sta spingendo sul green. E che ci permette per ora di utilizzare gratuitamente le colonnine da loro montate nei vari stabilimenti bolognesi. Poi a casa ho installato una batteria di accumulo al mio fotovoltaico esistente e wallbox Zappi. Il costo di acquisto è stato più o meno lo stesso della equivalente Jaguar che avevo prima, anzi leggermente meno, e quindi non è vero che le plug-in sono più care. Chiaro, non sono economiche e non alla portata di tutti, ma, se paragonate ad un grosso diesel di simile potenza, non necessariamente sono più care. Il dilemma ce lo avrò tra poco meno di quattro anni, quando dovrò restituire la XC40 e decidere se prendere un’altra plug-in o un’elettrica, ma avrò tempo per pensarci“. Mirko Menzani
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Jim Rowan, numero uno di Volvo.

Il n.1 della Volvo: “Le ibride plug-in? Soluzione destinata ad essere abbandonata”

Risposta. Nell’ultimo numero di Quattroruote c’è un’intervista al numero uno della Volvo, Jim Rowan. Ecco che cosa risponde alla domanda “qual’è il destino delle plug-in?” (esattamente il suo quesito): “È evidente che è una soluzione destinata ad essere abbandonata. Ma è una tecnologia utile a fungere da ponte con il puro elettrico, perché consente agli automobilisti di acquistare familiarità con le ricariche. Peraltro a noi risulta che molti clienti delle plug-in le utilizzano in modalità elettrica. Il che contraddice la convinzione che molti hanno”.  Siamo disposti a scommettere che, con il continuo miglioramento della tecnologia delle batterie (e di tutto il corpo vettura), nel 2026 la sua scelta cadrà su un’elettrica. Con tanti modelli da 7-800 km di autonomia tra cui scegliere.
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Phoenix
Vesper
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12 COMMENTI

  1. Ci provo. Proviamo a stravolgere il ragionamento. Partiamo dal quesito posto: “Il dilemma ce lo avrò tra poco meno di quattro anni, quando dovrò restituire la XC40 e decidere se prendere un’altra plug-in o un’elettrica, ma avrò tempo per pensarci”.

    Facciamo un passo indietro. Chiaramente Mirko tra questo modello e il precedente Jaguar non sembra che nella vita lavori in un fast food o come assistente idraulico, buon per lui, può permettersi auto “lussuose”. Bene. La domanda allora è: Mirko, cosa cerchi in un auto? Quali “lussi” vuoi? Perché a te non interessa cosa spinge le tue ruote, al più ti interessano gli effetti della tua scelta (performance, inquinamento, tempi di rifornimento, etc.).

    E qui ci sono più possibili risposte:
    – voglio accelerazioni brucianti e fare lo 0-100 in meno di 3″
    – voglio il rombo di un V8
    – voglio il veicolo più silenzioso del mondo
    – voglio tanto spazio a bordo
    – voglio un veicolo che come passano si girano tutti
    – voglio il lusso di fare un lungo viaggio senza mai dovermi fermare a fare rifornimento
    – voglio fare lunghi viaggi (in Autobahn) come medie molto elevate
    – voglio salvare gli orsi polari
    – voglio l’infotainment col teletrasporto di Star Trek

    Dico questo perché dati gli attuali prezzi di benzina e corrente, scegliere un veicolo da 50.000 euro di media perché ogni anno, guidando con super attenzione, risparmio forse 1000 euro sui costi è ridicolo, fa ridere le galline. Quindi non può essere un assunto di partenza, in nessun caso. E parlare dei costi di manutenzione di una auto (plugin) con motore termico che Mirko cambia ogni 4 anno è ulteriormente ridicolo, in 4 anni c’è da fare solo il cambio dell’olio 2 o 3 volte, non esiste la voce costo del tagliando, non arriva neanche al cambio cinghia in 4 anni.

    Quindi, caro Mirko, di soldi non parliamo, se non di quelli per l’acquisto del veicolo. Parlaci invece dei “lussi” che cerchi in un veicolo: cosa ti aspetti “di più” dal tuo prossimo veicolo?

    Nell’ipotesi che tu sia preoccupato esclusivamente per l’aspetto ambientale, ti chiedo: considerato che cammini spesso in elettrico, quanti litri di benzina pensi che consumerai i primi 10.000 km? Se sono pochi litri, sappi che oggi (domani chissà) la tua ibrida plug-in è meno inquinante di una Mustang Mach-e Long Range 100% elettrica perché le emissioni causate dalla combustione non compenseranno mai le maggiori emissioni climalteranti dovuti alla fabbricazione di una batteria più grande, soprattutto se ci cammini quasi sempre a corrente. Se invece la tua media reale (e non solo quella dei lunghi viaggi) è 20 km/l, allora sì, con una elettrica inquineresti meno.

    Ma, ripeto, la domanda fondamentale è: visto che acquisti auto da circa 50.000 euro, quali “lussi” vuoi che ti vengano offerti? A cosa tieni davvero?

  2. Quindi, da quanto scritto nell’articolo, desumo che nel 2026, ossia fra solo 4 anni, in piena crisi globale, le auto elettriche con 200kwh di pacco batterie saranno la regola, a pari peso di quelle odierne. Oggi con 100 kwh si arriva, se va bene, a 350 km di autonomia in autostrada a 130 kmh/h. Negli ultimi due, se non 3 anni, io non ho visto aumenti di capacita’ reale. Anche la quota di elettriche non si scolla da punti percentuali. Mi sfugge qualcosa? Nella remota ipotesi che fosse vero, le auto elettriche attuali fra quattro anni non avrebbero valore residuo, con batterie piccole e pure un po’ stanche. Mi sembrano promesse piu’ incredibili di quelle dei politici!

  3. Sono d’accordo, ma con il problema della reperibilità dei componenti e l’aumento dei tempi di consegna ho dovuto scegliere con meno tempo di quello che mi ero prefissato e sono andato con la soluzione più conservativa, sapendo che al prossimo giro avrei avuto più calma per decidere 🙂
    Grazie, saluti

  4. Se permane l’attuale indirizzo europeo, direi che non sussistano dubbi sulla futura scelta, viste anche le possibilità economiche dell’autore evidenziate dalle due auto indicate: elettrico senza pensarci, e magari Tesla, per il suo “mondo”, se in questi anni infrastrutture, offerta e tecnologia per le altre case non dovessero migliorare di quanto atteso.
    A meno di non avere esigenze particolari non esauribili compiutamente della elettriche che ci saranno. Ma la vedo difficile che l’offerta “elettrica” non sarà adeguata in quel tempo.

  5. Rispetto la scelta fatta dal lettore, ma io nella sua situazione con fotovoltaico a casa e possibilità di ricaricare gratuitamente sul posto di lavoro avrei preso ad occhi chiusi una bev togliendomi da tutte le spese legate al motore termico che si hanno comunque con le plug-in e il loro prezzo di acquisto che alla fin fine non si discosta di molto dalle controparti full elettric, anzi… anch’io nel 2020 ero intenzionato all’acquisto di una ibrida plug-in ma poi a conti fatti e senza nemmeno avere un impianto fotovoltaico mi sono deciso per una bev e ne sono pienamente soddisfatto e anche quando decido di partire per un viaggio la mancanza della praticità del motore termico non mi manca assolutamente.

    • Cari colleghi lettori, qui si ragiona sempre sul risparmio della manutenzione, sul risparmio della corrente che si ha ricaricando in azienda.
      Ma non su questo tipo di auto cavolo !
      Se ti puoi permettere “La” Jaguar la bev va comprata per il gusto di guidare elettrico altrimenti si va a finire che troviamo bev da 60000 euro a scroccare corrente ai supermercati. ( X me inconcepibile)

      • Anche da 120.000, se è per questo. Tempo fa ho postato in un articolo, qui su Vaielettrico, il collegamento ad una foto delle 4 paline di ricarica (allora gratuite) del centro commerciale vicino a casa mia. Da quando è a pagamento (0,30 € kWh), tutto vuoto (me compreso: costa come a casa ed è meno comodo).
        Di otto auto attaccabili, cinque erano Tesla: 3 Model 3 e 2 Model S. Il “gratis” attira tutti.
        D’altra parte abito in una provincia tra le più ricche in Italia, e di Tesla ce ne sono davvero molte (e non solo…). Inoltre, almeno nel mio condominio, quelli che non vogliono spendere sono sempre quelli con più soldi (ma tanti, essendo alcuni proprietari di catene di negozi di abbigliamento e scarpe o di alberghi ed appartamenti a Venezia). Ad esempio, non c’è verso di convincerli a mettere il fotovoltaico, il “cappotto” all’edificio, ecc… Una valanga di riunioni e non si cava un ragno dal buco: richiediamo all’amministratore di procurare decine di preventivi e, alla fine, troppo caro!
        Da tre giorni siamo senza ascensore: si era bloccato ed il tecnico non lo vuole riavviare perché troppo pericoloso: sono tre anni che abbiamo 4 preventivi per il cambio, ed i suddetti lo hanno solo fatto riparare alla meglio (non si trovano più pezzi di ricambio!). Che ci vuoi fare: spilorci!
        Però, magari, hanno tanti soldi perché, a differenza di me, sono attentissimi agli spiccioli. Meglio loro, direi (che possono permettersi di avere più auto premium, tra cui la Model S, e non dissanguarsi per una Skoda, come ho fatto io).
        Qui un esempio di ricarica gratuita alla Stazione di Servizio: io… e chi sta in paradiso…
        https://www.flickr.com/photos/140815723@N06/52222258084/in/dateposted/

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