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Non emoziona, l’auto elettrica è un bluff

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caro colonnine
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Non ha emozione, non ha storia e non ha un’anima, per di più costa troppo e ha poca autonomia: Fabrizio boccia senza appello l’auto elettrica. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

non emozionaNon emoziona, non ha un’anima, costa troppo e ha poca autonomia

“Costano troppo, poca autonomia, quindi poco affidabili, costosa l’elettricità per la ricarica, batterie costose e poco durature. Elettrico non meno inquinante di un diesel moderno, che ha una grande autonomia e quindi libertà di movimento. Con questa costosa tecnologia l’elettrico è destinato a fallire. Non ha portato benefici, se non a chi era già ricco…Motori termici puliti e ad alta tecnologia tutta la vita… Smettete di raccontare balle e interpretate i dati reali. L’Italia non è un paese di ricchi, se vuoi che siano solo i ricchi ad avere l’auto, allora l’auto elettrica è giusta. Per il resto è solo un bluff. Neppure i dati sull’inquinamento la possono sostenere. Ah, importantissimo: non emoziona l’auto elettrica, non ha una storia, un’anima. Non ha l’arte e la creatività di tutti quegli incredibili artigiani che hanno creato il mito. No emotin no party...non vendi“. Fabrizio Petrini

non emoziona
La nuova R5 in arrivo nel 2024: servono più citycar elettriche.

Una sfilza di luoghi comuni che fanno presa sugli italiani

Risposta. Dobbiamo essere grati a Fabrizio: in poche righe è riuscito a condensare tutti i luoghi comuni di cui si cibano gli italiani quando si trovano di fronte a una novità tecnologica. Invece di documentarsi, di capire quali opportunità si aprono, si chiude la porta cibandosi delle sciocchezze che circolano in rete. Per esempio: come fai a dire a chi guida una Tesla Model 3 LR che accelera da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi che l’elettrico non dà emozioni? Come puoi sostenere che l’elettrico non inquina meno del diesel, quando centinaia di test indipendenti hanno stabilità che invece le EV sono molto più virtuose? Poi, certo, ci sono aspetti sui quali bisogna migliorare e noi lo rimarchiamo tutti i giorni. Bisogna ridurre i prezzi e mettere in gamma meno Suv costosi e più citycar dal costo abbordabile. Così come bisogna contenere i costi della ricarica. Ma di qui a dire “motori termici tutta la vita” ce ne corre. Significa condannare l’industria italiana a un ruolo marginale in un mondo sempre più orientato verso l’elettrico.

  • Nuova Volkswagen ID.3: i consumi sono una (piacevole) sorpresa. Guarda il VIDEO-TESTdi Paolo Mariano

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87 COMMENTI

  1. Ho scelto di non farmi più emozionare… dal conto al distributore di benzina!
    Veloce e conciso quanto i video di Tiktok 🙂

  2. Cerchi di presentare un altro argomento per tutti questi allergici all’elettrico.
    Se le aziende e grande compagnie di distribuzione stanno passando velocemente all’elettrico con i nuovi furgoni, una ragione ci sarà.
    Per le aziende l’elettrico è una grande opportunità di abbassare i costi e l’hanno capito.
    I privati no (non ancora)….
    1. Costo dell’energia più basso
    2. Manutenzione ridottissimo
    3. Tempi morti (per guasto o manutenzione) quasi eliminati

    Ma non sono argomenti che possono interessare i privati?
    Ma sembra che ci sono molti in Italia che preferiscono sganciare soldi per tenersi endotermico e avere il piacere di sentirti il rumore e inquinare.

    Io ho fatto una scelta diversa 4,5 anni fa comprando una tra le prime 5 Tesla Modello 3 arrivati in Italia.
    Finora mia vettura non è mai andato per una manutenzione. Zero tempo perso.
    E mi ha costato meno di €100 per sostituzione filtri aria cabina e tergicristalli tranne cambio gomme stagionalmente.

    Auguri a tutti quelli che preferiscono rimanere nel vecchio mondo. Io me la godo e per niente andrei indietro.

    • Inquinare? Non sapete ancora come smaltiranno i pacchi batterie andati. Poi l elettrica a oggi ti mette le manette. Se l hai scarica e ti serve urgente stacci tu mezz’ ora a ricaricare. È un oggetto per ricchi con esigenze limitate

        • Comunque la colonnina da casa mia sta a 4 KM non ho temnpo da perdere di andare e aspettare li il distribuitore sta a 50 metri e in 3 minuti faccio il pieno per 600 Km…..

          • Ho dato un’occhiata ai suoi commenti precedenti. Cestiniamo i troll, quindi non perda più tempo a scriverci

  3. Quando ci si attacca a “storia ed emozioni” significa che non si hanno argomenti oggettivi solidi a supporto delle proprie tesi (strampalate)

  4. Vedo che viene talvolta ancora incompresa la questione dell’accelerazione bruciante/immediata delle auto elettriche, o almeno della maggior parte di esse. Voglio chiarire che la questione dell’accelerazione non viene esaltata per stimolare delle gare ai semafori, ma un’accelerazione da 0 a 100 km/h in men che non si dica, come per le auto elettriche, serve in particolare a garantirsi una coppia massima notevole istantanea, potendosi così permettere quando necessario anche sorpassi in condizioni non ottimali sempre con facilità, rapidità, sicurezza ed emozione. Questo è il grande vantaggio dell’accelerazione bruciante/immediata delle auto elettriche. Per chi ci riesce sarebbe anche facile da comprendere. Questo al netto degli altri innumerevoli vantaggi dell’auto elettrica, di cui da qualche mese sono felicissimo e soddisfattissimo possessore dopo oltre 33 anni di rumorose, puzzolenti, dannose e nocive auto termiche possedute. I problemi dell’auto elettrica sono…di chi non ce l’ha.

  5. Tutti questi luoghi comuni da laureato all’Università di Fess-buk, insieme ero riuscito a sentirli solo su un noto canale “gregoriano”.
    Poi, se non dà emozione lasciare fermo ad un semaforo un 535 TDS come se fosse un cassonetto dell’AMA, con una Zoe, mi dica il nostro geniale scrittore di letterine di Babbo Natale, cosa può darlo. Con la eNiro non lo avrei neppure visto…
    O andare in montagna e guardare nel retrovisore e vedere fuoristrada blasonati (e molto fumosi) con tanto di tubi di scarico al tetto arrancare sui tornanti mentre con una banale Zoe già li hai distanziati di 300 metri. Con la eNiro non ci sarebbe storia
    Su autonomie, batterie e tutta la sequela di fesserie riportate, posso solo consigliare un rapido corso per imparare a leggere la lingua italiana, poi provare a leggere qualcosa che non faccia parte delle pubblicazioni dell’università di Fess-buk.
    Potrebbero riservare delle sorprese, specie ai laureati di quella scuola, le cui pubblicazioni non richiedono la capacità di saper leggere.
    Sono vocali…

  6. Non condivido quanto scritto dal lettore, nell’uso comune l’auto elettrica ha senza dubbio vantaggi. Nell’andare da A a B e ritorno non ha eguali, soprattutto caricando a casa.
    Sul convolgimento, inteso come interazione uomo/veicolo, la perfezione sintetica dell’elettrico fa mancare la sensazione si esserne parte, di poterne condizionare la risposta. Questo, associato al fatto di quanto il corpo umano viva le emozioni con tutti i sensi, quindi vibrazioni e rumore, crea nel tempo un effetto di separazione, allontanamento.
    Su questo molte case sono al lavoro. Le versioni S line, M sport, AMG, per non parlare delle varie declinazioni non tedesche, hanno fatto e fanno fare profitti alle case. Se non siete tra questi cliente e’ chiaro che non ha molto senso per voi.

  7. Che sono auto per ricchi, non ha tutti i torti, e per giunta, con un fotovoltaico sul tetto. In definitiva, chi ha una casa singola, chi è in condominio, la maggior parte è tagliato fuori.

    • Io vivo in condominio, non ho il fotovoltaico, sono un semplice impiegato (come anche mia moglie), pago l’energia elettrica di casa 0,40 €/kWh, eppure ad aprile 2022 ho acquistato una Renault Zoe (segmento B) per 26.000 €, grazie a incentivi e lo sconto pronta consegna del concessionario e adesso, con un consumo ormai stabilizzato attorno a 11,5-12,0 kWh per 100 km, cioè nel caso peggiore 4,80 € per 100 km.
      Lei quanti km percorre con 4,80 €?
      Ritenti, sarà più fortunato.

  8. Siamo alle solite, per emozionare non servono 400 cavalli e 0-100 in 4,4 secondi e poi mi viene da vomitare per la cinetosi….
    Emozione è vivere serenamente l’auto senza preoccuparsi di nulla. Non che mi stringe il cu..se non trovo la colonnina…
    Capisco che per imbalsamare gli idioti serve questo.
    Ma se facessimo un auto elettrica che fa da 0-100 in 15 secondi anziché in 4,4 non si risparmia in consumo? Un motore troppo potente consuma maggiormente di uno più piccolo…questo è.

    • Un motore elettrico più potente è allo stesso tempo un generatore elettrico più potente, ovvero genera più energia in fase di rallentamento/frenata. Proprio questo sfugge ai più, il moto/generatore elettrico non è un motore endotermico che consuma solamente. Il moto/generatore genera anche elettricità.
      Quello che può essere fatto per ridurre i consumi è ridurre i pesi ovvero lavorare sulle batterie. Se in molti accettassero l’idea di percorrenze autostradali tra i 200 e i 300 km allora ci sarebbe spazio per ridurre i consumi adottando batterie più piccole. D’altro canto chi ci obbliga di partire a razzo dai semafori? Con un’auto che fa lo 0-100 km/h in 4,4s posso fare anche lo 0-100 km/h in 15s. Il viceversa no.

  9. E intanto abbiamo avuto 50 gradi a Luglio (il piu caldo di tutti i tempi) e 34 gradi a Ottobre (il piu caldo di tutti i tempi)

      • Per curiosità Flavio, sai perché il pianeta Venere ha temperature medie di 464°C?
        Se sei curioso, forse saprai che Venere in un certo istante della sua vita aveva mari e terre emerse e temperature miti come la terra dell’era pre-industriale.
        Poi piano piano le cose sono cambiate. Ecco tra qualche miliardo di anni ci penserà il nostro sole a trasformare la Terra in una nuova Venere, fino ad allora molti di noi vorrebbero che non fossimo causa del nostro male, visto che è stata la CO2 in eccesso a far partire il processo serra su Venere.

        • PS: ogni anno che passa le temperature possono solo aumentare visto che in maniera impercettibile (per la brevità della nostra breve vita) il sole diventa sempre più grande, luminosa ed espelle più energia verso l’esterno.
          L’unico modo per raffreddare la terra è ridurre la CO2 o mettere specchi in orbita.
          Detto questo, cosa è più facile fare? Mandare specchi in orbita o elettrificare la nostra società portando a zero le emissioni di CO2 e dare tempo alla natura di riassorbire la CO2 in eccesso?

      • assolutamente no … per ristabilire il clima dai cambiamenti gia avvenuti probabilmente ci vorranno centinaia di anni se non migliaia … ma intanto sarbbe utile cercare di non farlo progredire … ma vista la tua affermazione/domanda retorica immagino che tu non sia molto “informato” … o meglio sei tra i molti che fanno delle opinioni i fatti.

  10. Leggo: “poca autonomia, quindi poco affidabili”

    Ma che centra l’autonomia con l’affidabilità?

    Questa affermazione, già da sola, fa capire lo spessore dell’intera lettera.

    Detto questo, ben venga una critica costruttiva, ma ha senso dare spazio alle solite lettere piene di luoghi comuni, pregiudizi e disinformazione?

    Ogni volta le risposte fanno riferimento a decine di articoli, cose già dette fino alla nausea, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.

    Non dare spazio a chi viene su un sito dedicato alla mobilità elettrica solo per fare polemica inutile, non è censura, ma autodifesa. Meno spazio diamo a questi personaggi e più ne avremo per fare dialoghi costruttivi con gli scettici. I NOwatt sono altra cosa, lasciamo che si parlino addosso fra di loro, senza dargli la possibilità di inquinare il (nostro) pozzo.

  11. Ma vuoi mettere l’emozione che ti da il cavallo? Il respiro, il battito del suo cuore, l’animale è vivo, ha un’anima

    • Il problema è che anche lui(il cavallo) ha emissioni…anzi le fa!!…E…che emissioni…voglio vedere a raccoglierle…

  12. Io sono “quel tizio” alla scrivania dell’officina assistenza concessionaria
    a cui per 18 anni migliaia di clienti all’anno (spesso molto arrabbiati.. per non dire inc…ti) raccontavano le “beghe” dell’auto…come se le avessero loro in persona …
    e per quasi altrettanti anni ha gestito le pratiche di garanzia con la Casa produttrice … evidenziando tutti i limiti della gestione dei difetti molti congeniti .. spesso per motivi anche molto stupidi .. per componenti mal progettati o mal assemblati o con materiali scadenti…
    Mi son vissuto tutto il passaggio dai carburatori .. all’iniezione elettromeccanica.. poi elettronica … vedendo pure Case concorrenti presentare (con estremo coraggio) le prime BEV (quando a malapena erano riuscite a fare un filtro antiparticolato decente… che non “piantasse” il motore diesel una volta al mese)

    A tutti quelli che pensano che prendere una BEV è prematuro (a parte zone mal fornite di colonnine) posso solo dire che ..
    Guasti e altri inconvenienti capitano e capiteranno a TUTTI i tipi di vetture prodotte ( sia per HW ma anche SW) perché dipendono spesso da componentistica .. che arriva da 100 diversi paesi produttori…fornitori e sub fornitori (una centralina BOSCH o MagnetiMarelli ha dentro sempre qualche “cinesata” dentro..)
    Una vettura prodotta già da 7 o 8 anni può essere costruita con Nuovi pezzi (e relativi nuovi problemi) e per sapere COSA ordinare in Concessionaria dovete fornire il VIN (Numero telaio) e (in certi Marchi anche il DAM : Data applicazione modello auto) per far distinguere una serie ricambi dall’altra su una vettura APPARENTEMENTE identica e stesso mese di produzione o vendita)

    Talvolta poi non si trovano ricambi per problemi della catena di produzione e distribuzione…o perché la Casa ha messo in vendita il modello nuovo di cui i ricambi saranno disponibili solo vari mesi dopo …

    Detto ciò … garantisco che tra BEV ed ICE non ci son grandi differenze …

    Se cambierete vettura … più o meno avrete gli stessi rischi… Se non li volete correre .. iniziate a pedalare..

    Buon allenamento a tutti ( ps. io già lo faccio … anche perché ora tornano momenti che mi ricordano la crisi del 1973 .. domeniche a piedi ..targhe alterne etc)

  13. Il problema e’ semplice,chi parla male della macchina elettrica la dovrebbe provare, prima di dire fesserie stratosferiche. Certo se non si ha un garage….. Qualche problema c’è.

    • Fosse per me chi non ha un garage non dovrebbe avere l-automobile. Le citta’ italiane sono diventate un mero parcheggio: automobili ovunque, uno schifo.

      • Bravo! Così si fa.
        Hai il box ? Si ? Ok , puoi spostarti in autonomia, andare in ferie, viaggiare senza orari nè utilizzare mezzi terzi; non lo hai ? Ehhhh peccato, vai coi mezzi pubblici. Ah per arrivare in fabbrica dove lavori devi cambiarne 6 ? Ehhh pazienza…

        Bravo Klaus, ottima idea.

        PS. tu lo hai il box, vero ?

  14. Questo Fabrizio scrittore, Basic italiano medio che ripete e si fa grande con i pareri del gregge e dei telegiornali (ultimamente solo fonte di disinformazione e nient’altro) come se avesse solo lui la verità. Persone del genere meritano solo una risposta, BAAAAAAAASIIIIIIC!

  15. Se voglio un mezzo che mi emoziona, tiro fuori la mia bellissima Lambretta del 1968, motore a 2t e miscela al 2% abbondante.
    Il mezzo è perfettamente restaurato e sì mi emoziona guidarlo e mi piace pure farlo per qualche giro domenicale.
    Per andare a lavorare, tra una caffettiera con tanta elettronica da non essere più nemmeno un auto ed un cumulo di chip e sensori prendo il secondo almeno non avveleno l’aria che respiro quando giro in bicicletta (mezzo anche quello che mi emoziona)

    • È inutile girarci intorno, la vera transizione si farà quando l’elettrico costerà quanto un termico..tutto il resto è noia😄

      • E’ inutile girarci intorno, l’elettrico ha già oggi un TCO inferiore al termico… tutto il resto è ignoranza di chi non guarda più in là del prezzo di acquisto di un bene che va mantenuto per dieci anni.

  16. EMOZIONI?
    lo dico sinceramente, dopo 40 anni di studi elettronici: quando viaggio con solo un leggero fruscio a 130 kmh, penso che l’elettrico sia una genialata!
    A 50 o 60 kmh, il silenzio è quasi assoluto: bellissimo!
    in coda senza emettere fumo e rumori: fantastico!
    in sosta con clima acceso, senza rumore e senza emissioni: incredibile!

    Scrivo dal Friuli, in città vedo anche utilitarie che sbuffano fumo mal bruciato ovunque. Me lo giustifico “forse non hanno la possibilità di fare un salto in meglio”; attraverso in bici la SS 13 tutti i giorni da 20 anni: vedo auto termiche da 40.000, 60.000 , 80.000 o anche tanto di più. “Ma questi i soldi li hanno, perché li spendono per una marmitta puzzolente e fracassona?” Ho sviluppato un’opinione! Egoismo (cosa mi interessa che affumico il prossimo), stupidità (brum bruuum, bruuuuummmm), ignoranza (non riesco ad imparare una cosa nuova, sono un conservatore reazionario).
    In sintesi, il terrore dell’innovazione!

    • Questo Fabrizio e’ uno di quelli che si riempono la bocca di paroloni senza senso, tipo “Motori termici puliti e ad alta tecnologia”.
      Bruciare gasolio/benzina non puo’ essere “pulito” per definizione. Basta un minimo (ma proprio minimo) di conoscimento della chimica.
      E “alta tecnologia” ha ancora meno senso: i motori di oggi sono di una complessita’ straordinaria per cercare di rimediare un minimo di efficienza in piu’, mentre i motori elettrici sono di una semplicita’ spettacolare. Fare “la stessa cosa” con una soluzione estremamente complessa ed un’altra semplice ed elegante non vuol dire che la prima e’ piu’ tecnologica: vuol dire che e’ obsoleta.

  17. La verità è che i talebani dell’elettrico non vogliono ammettere che questa è una tecnologia ancora acerba, incluse le infrastrutture (e lo dico da Ingegnere, non da patito del motore termico tout court)
    Non parliamo poi dell’EU che non considera il ciclo completo di emissioni… andate x esempio in Cile a vedere i disastri che comporta l’estrazione del Litio.
    L’ imparzialità, oggi, sarebbe a vantaggio di tutti x un futuro migliore e, perché no, elettrico.

    • Buona sera Paolo, come lei in molti portare l’aumentare delle infrastrutture di ricarica e di una tecnologia acerba. Se così fosse mi domando come può un colosso come BYD proporre i suoi modelli elettrici in Colombia in Sud America?
      Medi fa incuriosito del loro modello DOLPHIN ho cercato in rete delle prove e sorpresa quando in Italia nessun giornalista l’aveva ancora potuta provare in Colombia già circolavano video prove. Ora se ci sono, vuol dire che c’è mercato e se c’è mercato in un paese del Sud America con molte meno infrastrutture dov’è il problema in Italia?
      Riporto il link del sito colombiano della BYD https://bydauto.com.co/modelo/byd-t3/byd-t3-electrico

    • Caro collega, la invito a documentarsi meglio:
      – Le emissioni nel ciclo vita di un EV sono già oggi molto inferiori ad un termico, anche nel caso peggiore (Polonia, India). Numerosi studi indipendenti lo attestano.
      – Nessuna attività mineraria è ad impatto zero per definizione e quella dell’estrazione del petrolio (che contrariamente al litio non si può riciclare) è una delle peggiori. Una ricerca sul fracking, le sabbie bituminose, sui campi petroliferi nel delta del Niger e magari anche deep water horizon aiuterebbe a sviluppare una visione imparziale (l’elenco continuerebbe, ma questo dovrebbe essere sufficiente)

    • Un ingegnere che non capisce nulla: ne ho conosciuti tanti alla mia facolta’, di Ingegneria, dove mi sono laureato

  18. Posso accettare critiche sui prezzi delle auto (che comunque sono folli anche per quanto concerne le termiche) e sull’autonomia ma per quanto concerne le emozioni… Inviterei il lettore a farsi un giro su un’elettrica e provare cosa significa avere sempre coppia subito. Ho sempre guidato vetture con sotto dei bei motori ma le emozioni che mi stá dando la mia Tesla, sono uniche.

      • Cosa intende di preciso? Perché io arrivo da Audi, in 13 anni ne ho cambiate tre e anche a livello di asetto e precisione nello sterzo, erano notevolmente inferiori a Tesla.
        Testata su percorsi impegnativi, si guida meravigliosamente.
        Se vogliamo parlare di emozioni di guida pure, per avere sensazioni simili o migliori devo tornare indietro a quando guidavo Alfa Romeo, ma erano veicoli dotati di pochissima elettronica. Ti divertivi sí ma molto meno in sicurezza e comunque non avrebbe standard di sicurezza replicabili sulle auto moderne, termiche oppure no… Quindi di che parliamo?

  19. Ma a che serve pubblicare continuamente lettere insulse sia di no bev che di pro bev dal chiaro tenore populista?

      • Anch’io ho qualche riserva sul numero di pezzi “negazionisti” che appaiono sul sito. Parliamo di più dei problemi effettivi che incontriamo noi elettromobilisti? Per esempio la questione posteggi gratuiti o no, con procedure tutte diverse e tutte bizantine, diverse da comune a comune… grazie!

    • – a non dare un taglio solo teorico al blog

      – spunti per discussione, su aspetti pratici, psicologici e di costume, perché non si può far finta che non contino

      • O semplicemente a far aumentare i click. Siamo già a 60 commenti, e mi immagino molte più visualizzazioni. Si volesse solo fare informazione, queste lettere finirebbero nel cestino.

        • Caro Luca, non trova che sarebbe ancor più noioso un dibatto monocorde fra chi la pensa allo stesso modo? Non crede che sia nostro compito dar spazio anche agli scettici e ai disinformati? In definitiva l’onere e la pazienza di ripetere enne volte le stesse cose è sulle nostre spalle, non sulle sue che può tranquillamente passare oltre.

          • Strano, pensavo che i disinformati leggessero per imparare, invece di ruttare i loro commenti da bar infarciti di luoghi comuni. Accetto una discussione con Enzo o altri scettici, perchè se non altro argomentano, qui che argomentazioni abbiamo scusi? Che valore portano alla discussione queste uscite? Il semplice fatto l’autore del post non compare MAI tra i commentatori di queste tipologie di lettere ovrebbe essere sufficiente a spiegare lo scopo di queste lettere, per identificarle come trollate.

            E comunque l’onere è già risolto con mille articoli, i cui link possono tranquillamente essere inviati con risposta privata a lettere simili. Pubblicare sempre queste lettere, tutte uguali, non fa altro che ingigantire la “montagna di cacca”, o Gish Gallop se vuole un termine più educato. (https://it.wikipedia.org/wiki/Gish_gallop). L’onere di far notare sempre che i social funzionano in modo differente pare invece che tocchi sempre a noi pochi fedeli lettori…

          • Non so se ha notato: rispondiamo sempre ai commenti e alle mail dei lettori palesemente disinformati (chiamiamoli così). Ma una sola volta. Poi finiscono nel cestino.

          • Certo che ho notato, ed è una risposta di troppo: il commento becero resterà li, e registrato dai motori di ricerca, a imperitura addizione alla montagna di cui sopra. Pubblicarlo una volta per potergli rispondere fa esattamente il loro gioco. Nessuno torna a ribattere, a loro basta un singolo commento, o la singola letterina.

          • Qui si sbaglia. Ribattono, frignano perchè non li pubblichi più, insistono, e alla fine ti insultano.

          • Beh massimo se la seconda volta finiscono nel cestino certo che non possiamo notarlo.
            Dovresti inaugurare il cestinometro. 😂
            Chi manda più mail becere vince un giorno sulla Spring.

          • Massimo
            Siccome, purtroppo, ha ragione Luca sul discorso indicizzazione, suggerisco di continuare a pubblicare il testo delle mail ma sotto forma di immagine: così NON viene indicizzata (almeno, non mi risulta al momento si faccia OCR) ma noi “umani” possiamo ugualmente leggerla e commentare senza aggiungere visibilità.

  20. Beh, io fo un altro discorso ma le conclusioni alla fine sono le stesse.
    Per me l’auto è solo un oggetto utilitario che serve per andare da A a B. E io che guido fa più di 40 anni ho sempre usato auto a motore a scoppio che hanno sempre fatto egregiamente questo lavoro.
    E dal momento che “squadra che vince non si cambia” perché mai dovrei passare ad un auto elettrica? In questo modo passo da un mezzo affidabile che non mi ha mai dato problemi ad una cosa nuova che ha incognite, la ricarica è problematica, che ci devo pure spendere più soldi e poi alla fine fa le stesse cose. E chi me lo fa fare?

    • Scusami Massimo, hai scritto: “… che ci devo pure spendere più soldi e poi alla fine fa le stesse cose. E chi me lo fa fare?”
      Quel ci devo spendere più soldi l’hai scritto a ragion veduta facendo dei conti con carta e penna e verificando tutti i costi dell’opzione ICE vs BEV in base al tuo utilizzo? Oppure ti sei basato sul mero prezzo di acquisto di una BEV per sentito dire?
      Io so solo che al momento dell’acquisto della mia nuova auto ho fatto una comparazione tra circa 4/5 modelli tra ICE e BEV. Alla fine è risultato che mi conveniva una BEV, anche se di poco. A oggi solo di costo chilometrico ho circa 0,08€/km per una ICE diesel segmento B che abbiamo e 0,04€/km (senza fotovoltaico e caricando da casa) per la BEV di classe superiore alla B. Mettiamoci nessun bollo per 5 anni, praticamente nessun tagliando a meno della sostituzione del filtro aria clima (tra 2 anni) che posso fare da solo ed RCA uguale al segmento B, a me è convenuto acquistare una BEV rispetto all’equivalente ICE.
      Ora non ho idea quale sia la sua percorrenza annuale in auto, ma se in un anno percorre 10.000 km allora con i miei costi chilometrici andrebbe a risparmiare 400€ solo di energia/carburante. Se percorre 20.000 km/anno circa 800€. Nell’ipotesi più favorevole che prevede 100.000 km in 5 anni avremo 4.000€ in meno. Ecco se avesse la necessità di cambiare auto e stesse per prendere in considerazione ad esempio un segmento C tipo una VW golf diesel Full optional o quasi (che avrà un costo di 0,08€/km solo di diesel) allora forse con questi chilometraggi potrebbe essere più conveniente acquistare una VW ID.3 (che avrà un costo di 0,04€/km e forse meno di elettricità) senza tenere conto dei minori costi per i tagliandi e l’assicurazioni. Ma questo lo può confermare/smentire solo con conti alla mano (facendo preventivi per le auto dell’esempio, l’RCA, chiedendo i costi dei tagliandi, ecc…) ed ipotizzando che i costi energetici (carburante/elettricità) rimangano allineati a quelli attuali.
      Con questo non affermo che una BEV sia perfetta in tutte le situazioni, ma escluderla senza aver valutato pro/contro come quando negli anni passati tutti dovendo acquistare un’auto ci siamo chiesti che alimentazione ci sarebbe convenuta tra diesel/benzina ibrida/GPL/METANO e l ci siamo resi subito conto che la risposta era legata all’uso che facevamo dell’auto. Conosci che in base all’alimentazione avremmo avuto più o meno costi di gestione/manutenzione.

    • Forse l’inquinamento?

      E comunque:
      Per me la biga è solo un oggetto utilitario che serve per andare da A a B. E io che guido da più di 40 anni ho sempre usato bighe a cavalli che hanno sempre fatto egregiamente questo lavoro.
      E dal momento che “squadra che vince non si cambia” perché mai dovrei abbandonare la biga? In questo modo passo da un mezzo affidabile che non mi ha mai dato problemi ad una cosa nuova che ha incognite, far mangiare i cavalli è facile, che ci devo pure spendere più soldi e poi alla fine fa le stesse cose.
      E chi me lo fa fare?

  21. Bellissimo esempio….ha ha ha …poi sembra che tutti quelli che odiano l’elettrico siano proprietari di Ferrari, Porsche o Lamborghini…..e invece magari hanno la classica macchina diesel e li trovi in colonna in tangenziale alla mattina per andare a lavorare….ma di che emozioni parliamo quando si parla di motori termici?che siamo tutti piloti?

  22. L’ emozione di cui parla Fabrizio arriverà con la naturale evoluzione delle auto elettriche … almeno si spera …

    • Al momento è un dialogo fra sordi.
      Intestardirsi a magnificare lo 0-100 come unico parametro emozionale vuol dire che si fa apposta a non voler considerare tutto quello che sta attorno a un certo tipo di discorso. Che, interessi o meno, per non pochi esiste eccome.

      D’altronde continuare imperterriti come nulla fosse o potesse essere, specie se ci si presenta come “tecnici appassionati”, a dire che siccome oggi le proposte sono oggettivamente tristoline agli occhi di un certo pubblico allora “non potrà sempre che essere così”… Ecco, mi fa dubitare moltissimo circa il concetto di “passione” e “conoscenza tecnica” di un sacco di gente (e anche circa la “fantasia” e la “creatività” di molte menti).

      Quindi è un dialogo fra sordi della miglior specie, e cioè quello che “non vogliono sentire”

      Se poi il nostro amico Fabrizio da fondo al repertorio di ci critica per partito preso sena nemmeno aver provato una volta l’effettivo uso di un veicolo elettrico…
      E diciamolo chiaramente: si può fare serenamente.
      Provare un’auto elettrica non è come dire “cosa ne sai se ti piace o meno prendere un calcio nel sedere finchè non provi?”.

      • Con la piccola differenza che una metà dei sordi se ne frega di continuare ad inquinare il pianeta su cui vive. Perchè passione, piacere di guida, emozioni (???) possiamo gentilmente tutti mettercele in tasca (per dirlo in modo educato) se c’è da scegliere se fare brumbrum o garantirci un minimo di futuro.

        • Si ok, “mo me lo segno”, però dai adesso basta prendersela con me. Ho capito che una volta eri un peccatore e adesso non lo sei più, però sembra che mi segui apposta per farmi la predica.
          Io voglio la botte piena e la moglie ubriaca. Posso desiderarlo?
          Prenditela con fabrizio dai. Le vaccate le ha dette lui. 😉

          • Se parli di due gruppi di sordi, li metti un pò sullo stesso piano. Sono io che ti faccio la predica, o tu che ciurli?
            Poi per carità, siamo in uno Stato libero, puoi fare tutto quello che è permesso e che in coscienza ritieni corretto 😉

          • Concettualmente sì che sono sullo stesso piano.
            Elevare i propri gusti a norma e dire che possono essere l’unica regola, stigmatizzando di conseguenza quelli degli altri, a livello di dialogo e comunicazione è fallace e soprattutto controproducente. Qualsiasi sia la tesi che si voglia sostenere.

            Se davvero hai letto quello che ho scritto, ti sarai accorto che stavo considerando un aspetto peraltro marginale di tutto l’intervento strampalato di Fabrizio.
            Aspetto che però a me sta molto a cuore.

            Se invece (come fai sembrare) ogni volta che affronto l’argomento a te piace pensare che in realtà sto scrivendo “voglio una Tesla, però con dentro il V6 della Giulia”… A questo punto un filino di pregiudizio me lo concedo anch’io, che in genere tento di non cadere nell’errore. 😉

  23. Ma perchè non mettere queste lettere dove meriterebbero, cioè nell’umido? Ci sono già i bar del dopolavoro per far sfogare questa gente, tra una battuta sul calcio scommesse e il meteo. Dedicatevi ad argomenti di cui sapete discutere su.

  24. É palese che parla per luoghi comuni perche se chiedesse a gente come me che é passato da una 2.0 TDI con cambio dsg ad una EV con 204cv gli saprebbe dire quanta piu emozione e divertimento di guida ho piu adesso..
    Ma continuate a guidare termico tranquilli che a noi rimangono i vantaggi…

    • Sinceramente non capisco il discorso delle “emozioni”, con tutti i limiti di velocità che abbiamo nelle nostre strade, con tutto il traffico che c’è in giro, con tutto il tempo che stiamo incolonnati dietro a un semaforo etc etc
      Per me elettrico o termico, le emozioni quando guido se ne vanno e basta.

  25. Dal periodico “VaiDiBenza” del 15/10/1920:

    Queste caffettiere scoppiettanti a benzina sono un bluff colossale, giocattoli per ricchi annoiati che non hanno nulla da fare, di certo non per chi lavora ed ha un salario, per non parlare dei tanti poveri mezzadri che sono la maggioranza degli italiani. E poi, dov’è l’emozione che può dare un cavallo? dov’è la storia di questo nobile animale? Ve lo immaginate Louis David dipingere Napoleone al volante? Vorreste una statua del re al volante o lo preferite a cavallo? In queste caffettiere non c’è nè arte nè anima. E poi un po’ d’erba si trova ovunque e non si resterà mai senza….. già li vedo con l’ansia da rifornimento, costretti a lasciare a casa i bagagli per caricare taniche di benzina… poveri fessi.

        • Ricordo la prima volta che andai a vedere il Don Giovanni.
          Nel finale 7 minuti di pelle accapponata, soprattutto il cuoio capelluto ( poco capelluto, a dire il vero )
          Mai successo in auto !
          (Anche se a volte mi prendo qualche soddisfazione con la coppia della Kona con 395 Nm senza pagare bollo e superbollo )

      • Anche allora l’Italia è arrivata tardi!
        L’auto elettrica (nella storia delle automobili tutte, anche brum brum), raggiunse per prima i 100 km/h il 29 aprile del 1899. Il record fu realizzato da Camille Jenatzy con la sua auto elettrica (Jamais Contente) che toccò i 105,88 km/h.
        Nuova tecnologia, che spasso…

    • In un altro articolo ho parlato di Trogloditi. Qualcuno ha capito, qualcuno no.
      Posso affermare senza tema di smentita che Fabrizio lo è? O lo offendo?
      Emozione? Ancora? Con quello che sta succedendo?

      • Dare del troglodita a Fabrizio è come dare del troglodita al 96% degli italiani che acquistano un’autovettura nuova, questa è la realtà con dati alla mano.

        • Sfortunatamente gran parte degli italiani è ignorante, nel senso che ignora, spesso non per colpa loro ma a causa del vergognoso livello dell’informazione che passa per i canali principali (con pochissime eccezioni).
          Poi vabbè…. sentire parlare di emozioni per un 4 cilindri TD

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