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MX 30 – l’elettrica Mazda alla prova autostrada

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La Mazda MX 30 durante il test, in carica presso una stazione FAST sull'autostrada del Brennero.

MX 30, l’elettrica d’esordio di casa Mazda, è un crossover di 4,39 m. di lunghezza, per 1,79 m. di larghezza e 1,55 m. di altezza. Si caratterizza per l’utilizzo di una batteria di capacità “ridotta”, rispetto alla media dei veicoli di pari segmento di ultima generazione. Una scelta precisa del costruttore. Votata al contenimento delle emissioni in fase di produzione della batteria, di riduzione dei pesi a vantaggio dei consumi e alla dinamica di guida.

Mazda MX-30 monta un motore da 107 kW di potenza e 265 Nm di coppia e una batteria da 35,5 kWh. L’abbiamo guidata su un percorso di 54 km, quasi tutti percorsi in autostrada (ambiente ostico per le elettriche) per cercarne i limiti. Ce ne siamo già occupati, qui trovate articolo e Video-Prova firmati da Luca Palestini. E qui sotto il video realizzato durante questo nuovo test.

MX 30, l’elettrica fatta bene dentro, da auto premium

Appena saliti a bordo si nota immediatamente è l‘alta cura dei dettagli, un ottimo livello delle finiture e un’alta qualità dei materiali. Alcune scelte sono persino esclusive di questo modello, come l’utilizzo del sughero per alcuni dettagli del tunnel centrale. Le regolazioni elettriche dei sedili e il rivestimento del cruscotto, con l’attenta scelta degli abbinamenti cromatici, danno subito un senso di benessere a bordo. Non è tra le più economiche della sua categoria, specialmente in rapporto al pacco batteria, ma il livello delle finiture è quasi da auto premium.

mx 30
I materiali usati per gli interni sono di alto livello

L’auto è sostanzialmente una sorta di coupé. I posti dietro non sono eccessivamente sacrificati (per quanto lo sia l’accesso, non semplice per ill tipo di sportelli “inversi “utilizzati). Ma le scarse superfici vetrate non aiutano a sentirsi a proprio agio. Anche lo spazio per le gambe non è molto.

MX 30, l’elettrica che voleva essere una termica

Per me, abituato a guidare un’elettrica, la prima sensazione quando ho affondato il piede sul pedale dell’acceleratore, è stata: “Si sono sbagliati e mi hanno dato un’auto a benzina? uhm, silenziosa però!“…”. Mi spiego. I progettisti Mazda hanno regolato l’erogazione del potenziometro collegato all’acceleratore per rendere l’erogazione estremamente modulabile. Mai eccessiva. L’auto poi ha un’ottima progressione e non risulta certo impacciata. La coppia c’è e i kW non mancano. Solo manca del tutto la sensazione di guidare un’elettrica. Il feeling è più quello di un diesel molto ben insonorizzato.

manda MX 30Considerando che l’auto è a trazione anteriore, limare un po’ l’erogazione non mi è sembrata affatto una cattiva idea. Anzi. Molte elettriche a trazione anteriore fanno fatica a scaricare a terra tutta la coppia, specialmente quando le condizioni di aderenza non sono ottimali. Con MX-30 far entrare in funzione il controllo di trazione è praticamente impossibile. Ben fatto, direi. Per il resto la dinamica di guida è molto buona. Il sistema di recupero non è invasivo e anche questo aiuta a familiarizzare più velocemente chi arriva dall’auto termica.

Quanto consuma? Quanti km fa?

Abbiamo deciso di testare Mazda MX-30 soprattutto su un tipo di percorso, l’autostrada, notoriamente nemica delle elettriche. Siamo parititi da Trento città con il 96% di batteria diretti al centro commerciale ADIGEO di Verona (94 km di autostrada). E siamo giunti a destinazione con il 32%. Il consumo è stato quindi di 20,48 kWh (media consumo 21,78 kWh/100km). Ma su questo percorso abbiamo tenuto una media di velocità piuttosto bassa, causa traffico e cantieri. Abbiamo quindi ripetuto il test dei consumi autostradali su una tratta più corta (54 km), ma percorsa a 130 km/h con temperatura esterna di 5 gradi e clima sempre acceso e impostato a 21,5 gradi.mx 30 La nostra media in questo caso è stata di ben 26,8 kWh/100km, per circa 120 km di autonomia autostradale, almeno con queste temperature. Di fatto: per la maggior parte delle persone, spostamenti urbani ed extraurbani possono essere gestiti senza alcuna ansia da ricarica. Ma la classica gita a medio raggio deve essere programmata con attenzione. Nel caso del “viaggio” Trento – Verona, ad esempio, abbiamo potuto contare sulle wall-box messe gratuitamente a disposizione dal centro commerciale. Ma non potendo contare su di queste, avremmo dovuto programmare una ricarica fast ad Affi, di (teorici, e vedremo perché) 18 minuti. Importante capire quante volte ci troveremo ad affrontare viaggi di questo tipo e quanto è accettabile gestire una sosta del genere.

E la ricarica FAST? Non è andata oltre i 35 kW

Mazda MX-30 ricarica a una potenza massima di 6,3 kW in corrente alternata e di 50 kW in corrente continua. L’abbiamo portata a una FAST sull’autostrada del Brennero e poco dopo presso una stazione Ionity in città (Trento). Nella prima abbiamo avuto solo la sensazione di una ricarica piuttosto lenta (le colonnine di ABB non permettono di visualizzare la potenza istantanea). E solo dopo abbiamo potuto calcolare di aver ricaricato a una potenza media (su 35 minuti di ricarica) di “soli” 25 kW di potenza, avendone conferma presso la colonnina Ionity. MX-30 non garantisce la ricarica alla potenza dichiarata di 50 kW. Presso la stazione Ionity, pur con un livello di carica del 28%, non abbiamo superato i 35 kW. Questo, in un’auto di questo tipo non è un gravissimo problema. Tutto sommato, in meno di mezzora abbiamo recuperato energia a sufficienza per percorrere circa 100 km in città. E un’auto come MX-30 nasce per essere ricaricata prevalentemente a casa. Ma è utile sapere che non possiamo contare su un tipo di ricarica che sulla carta promette di essere più rapido.

In conclusione: ecco a chi la consiglierei

A chi consigliare la MX 30? A chi, pur senza aspirare a un’auto del segmento superiore per dimensioni, ritiene di voler viaggiare in un ambiente raffinato e decorato con materiali di qualità. Idealmente in non più di due persone. È un’auto elettrica per chi non ha bisogno di coprire lunghe percorrenze giornaliere (almeno non spesso). E che quando, di tanto in tanto ha bisogno di farlo, è disposto a qualche piccolo compromesso. Il prezzo della versione Executive è di 34.900,00 Euro, che, al netto di sconti e incentivi, possono scendere sotto i 25.000,00 Euro. Pur tenendo presenti i suoi “limiti”, davvero non male per un’auto di questo livello.

mx 30— Guarda qui le Video-prove di Paolo Mariano, a partire dalla Volkswagen ID.3. E iscriviti gratuitamente al nostro canale YouTube, con test e interviste ai protagonisti della rivoluzione elettrica.

 

 

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5 COMMENTI

  1. Secondo me i consumi ci possono stare visto il clima a 21 gradi (non tengo temperature così nemmeno in casa) però 35kw al 28% di pila è troppo poco. L’idea ed il prodotto mi piacevano, peccato.

  2. Credo ci siano delle regole “implicite” da rispettare con una macchina configurata così, una è quella di non superare i 110 km/h in autostrada. In un altro video un tester ha verificato un consumo di poco oltre i 16 KW/h a 110 km/h, sicuramente con temperatura esterna più alta, però la differenza è enorme.

    • Aggiungo: patema d’animo per i consumi di aria riscaldata (ma ci rendiamo conto?), sensazione da turbodiesel (fantastico!) e, chicca assoluta, rischio di strozzare il passeggero anteriore se per caso non stacca bene la cintura allorche’ la porticina laterale si apre. Auto morta prima di nascere. Batte pure l’Arna anni ’80!

      • Buona sera Paul,
        nessun patema d’animo per i consumi del clima, peraltro con pompa di calore (quindi con consumi molto contenuti). Ma qualsiasi elettrica risente comunque delle basse temperature. Questo è dovuto alla chimica della batteria. La sensazione da turbodiesel è un modo di spiegare il fatto che Mazda ha scelto di privilegiare un’erogazione molto dolce della coppia a disposizione (rispetto a altre elettriche). Sono scelte, non certo limiti.
        Non sia così drastico nel giudizio. Il mercato è molto variegato e così il parco dei potenziali clienti.

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