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Motori eBike riciclabili: lo vuole una direttiva UE

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Motore ebike centrale

Motori eBike riciclabili per legge. Lo prevede una direttiva dell’Unione Europea che vuole ottimizzare al massimo le materie prime considerate critiche.

Di recente il Consiglio UE ha raggiunto un accordo circa una direttiva sulle materie prime cosiddette critiche. Tale Direttiva prevede importanti modifiche al riciclo dei magneti permanenti e un nuovo elemento è stato aggiunto all’elenco delle materie prime ritenute strategiche. La proposta include specificamente i motori delle eBike.

Anche la bauxite è considerata strategica

La maggior parte di queste materie prime, infatti, viene importata dalla Cina. Alcune di queste dipendenze raggiungono il 90% per determinati elementi. L’accordo raggiunto dagli Stati membri apre la strada ai negoziati finali una volta che anche il Parlamento avrà adottato il proprio mandato. Il regolamento, proposto dalla Commissione a marzo, mira a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle materie prime per le tecnologie chiave nei settori dell’energia e dei trasporti.

Motori eBike riciclabili: l’iter

La maggior parte dei magneti permanenti contiene materie prime critiche come neodimio, praseodimio, disprosio e terbio, boro, samario, nichel e cobalto. I produttori saranno obbligati a pubblicare le informazioni necessarie sulla quantità, il tipo e la composizione chimica dei magneti, la loro ubicazione e i rivestimenti, le colle e gli additivi utilizzati.

obbligatoria la lista dei materiali usati

In una seconda fase, tutti i magneti permanenti dovranno contenere una quantità minima di materiale riciclato, che verrà successivamente decisa dalla Commissione. Il Consiglio ha aggiunto un obiettivo importante, obbligando tutti i produttori a rendere i loro magneti permanenti completamente rimovibili. Secondo una parte del testo: «i magneti permanenti dovrebbero quindi essere un prodotto prioritario per aumentare la circolarità, mantenendo così un mercato secondario per i magneti permanenti e garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento di materie prime critiche».

Elenco ampliato dei materiali

Il regolamento include un elenco di materie prime strategiche e critiche. Gli elenchi originali includevano già minerali rari, ampiamente utilizzati nei magneti. I nuovi elenchi, come modificati dal Consiglio, includono anche la bauxite utilizzata nella produzione dell’alluminio. A ben vedere si  tratta di un cambiamento importante per il settore delle biciclette. Le materie prime presenti nell’elenco potranno beneficiare di una serie di vantaggi previsti dal regolamento, quali appalti congiunti e procedure accelerate per progetti strategici di estrazione e riciclo.

Motore lunga durata, sì ma ancora di più con il riciclo

Il regolamento concordato dal Consiglio conferma anche altre disposizioni, come l’obbligo di audit delle filiere di materie prime strategiche per le imprese con più di 500 dipendenti e un fatturato netto globale superiore a 150 milioni di euro, e i piani nazionali per migliorare la raccolta dei rifiuti critici rifiuti di materie prime e garantirne il riciclo.

Motori eBike riciclabili: prime proteste

«Riteniamo che essere responsabili di tutti i requisiti di riciclabilità possa creare una discriminazione tra le aziende che utilizzano motori prodotti nell’UE e quelle che utilizzano motori prodotti al di fuori dell’UE». Quanto ha scritto LEVA-EU in una dichiarazione. “Pensiamo che ridurre la domanda di materiali critici dovrebbe essere la prima scelta, non ottimizzando l’estrazione di questi materiali. In questo quadro, ci rammarichiamo profondamente che il Critical Raw Materials Act non presti alcuna attenzione alla riduzione dell’impronta di carbonio dei veicoli e dei loro componenti, riducendo la domanda dei materiali interessati”.

LEVA-EU è associazione di categoria in Europa che lavora esclusivamente per i veicoli elettrici leggeri

È importante sottolineare che il testo non è ancora legge e ha un iter molto lungo. In Parlamento sono in corso i negoziati tra i relatori sugli emendamenti di compromesso. Secondo fonti parlamentari, l’ultimo round di negoziati è previsto entro la fine di luglio. Il voto finale in commissione Industria è previsto per il 7 settembre. Una volta che anche il Parlamento avrà adottato il suo mandato, potrebbero finalmente iniziare i negoziati finali tra i due legislatori e la Commissione. L’obiettivo è adottare il regolamento prima delle prossime elezioni europee nella primavera del 2024

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