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Motore, batteria, abitacolo: Marelli integra la gestione termica

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Marelli presenta il nuovo modulo di gestione termica integrato per veicoli elettrici, che migliora l’efficienza, la sicurezza e aumenta l’autonomia fino al 20%.

Il nuovo modulo di gestione termica integrato (iTMM – integrated Thermal Management Module) consente di combinare in modo efficiente i diversi circuiti termici del veicolo in un unico componente, per un sistema di gestione termica estremamente efficiente.

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Lo stabilimento Marelli di Corbetta

Tre funzionalità, un solo dispositivo

La gestione ottimizzata dell’energia termica è un fattore chiave nei veicoli elettrici, che non possono sfruttare il calore prodotto dalla combustione e normalmente disperso. Le esigenze di raffreddamento e riscaldamento dei componenti e dei passeggeri a bordo richiedono quindi un elevato consumo energetico a carico della batteria. I tre sistemi che incidono maggiormente sul consumo di energia sono: il sistema termico del motore elettrico, il sistema termico della batteria e il sistema termico dell’abitacolo.

I veicoli elettrici sono generalmente dotati di diversi scambiatori di calore, ognuno con un’unica funzione. Al contrario, spiega Marelli «il modulo iTMM gestisce in maniera modulare gli scambiatori di calore raffreddati ad acqua, come il refrigeratore o il condensatore raffreddato ad acqua, con una gestione intelligente della valvola».

Utilizzando una valvola combinata, che gestisce fino a 6 combinazioni di canali, l’iTMM collega  i tre sistemi, «sfruttandone le sinergie e condividendo i componenti, per una gestione energetica ottimizzata». Questo riduce la complessità totale del sistema, «garantendo allo stesso tempo un raffreddamento ottimale del motore elettrico, sicurezza elevata e ricarica ultraveloce della batteria e il massimo comfort termico all’interno dell’abitacolo».

Meno spreco di energia, l’autonmima aumenta del 20%

Un altro miglioramento reso possibile dal modulo iTMM, scrive Marelli, è «l’efficienza in condizioni climatiche avverse e a basse temperature, che consente di aumentare l’autonomia del veicolo fino al 20% se combinato con un sistema a pompa di calore in condizioni invernali».

Il sistema integrato riduce il numero di componenti, con dimensioni e peso inferiori. Il modulo soddisfa anche tutti i più recenti requisiti del mercato, come la ricarica ultraveloce con precondizionamento e la conformità agli standard OBD (On-Board Diagnostics – diagnostica di bordo).

La divisione Thermal Solutions di Marelli sviluppa una gamma completa di sistemi termici per ottimizzare la durata e le prestazioni dei veicoli, sia per motori a combustione interna sia per motori elettrici.

Con circa 50.000 dipendenti nel mondo, il perimetro di Marelli conta 170 fra stabilimenti e centri di Ricerca e Sviluppo in Asia, America, Europa e Africa.

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7 COMMENTI

  1. Siamo veramente lenti e non solo noi, tutta l’Europa.
    Guido una phev di un marchio blasonato, per avere 2 motorizzazioni in una vettura avrebbero dovuto inventarsi da subito questa tecnologia, non proprio una genialata, chiunque sano di mente potrebbe pensarci, e invece mi ritrovo a perdere quasi mezza autonomia d’inverno e con un sistema incredibilmente complesso e inefficiente.
    Deludente, perché non dovrei prendere una cinese o una tesla in futuro se sono anni avanti a noi?

  2. Oltre a Tesla ci sono altri sistemisti come ad esempio Hella che propone da qualche un sistema del genere e versioni semplificate con solo la gestione del liquido di raffreddamento/riscaldamento, senza la parte gas.
    Quest’anno poi al Battery Show di Stoccarda ci saranno state almeno 5 aziende tedesche che presentavano sistemi di questo tipo.
    Più che l’efficienza questi sistemi avranno un impatto positivo sulla riduzione dei costi perché permettono di semplificare notevolmente i circuiti idraulico e gas della vettura.
    A domanda specifica mi è stato risposto che stavano lavorando su specifiche di OEM europei.
    Speriamo che qualcosa sia stia muovendo veramente….

  3. Chiaro esempio di come un’azienda storica dell’automotive possa adattarsi e restare competitiva durante la transizione energetica. Mi piacerebbe sapere se il Sig. Porro aveva conteggiato anche i dipendenti Marelli tra i 70/80 mila posti di lavoro che secondo lui spariranno per colpa delle auto elettriche

  4. Ottimo, brava Marelli
    sistema che va a migliorare la già utilizzata pompa di calore sulle EV;

    componenti più integrati = meno costi = meno peso = più spazio nella scocca

    Mi mi pare ad es. BYD Dolphin abbia qualcosa di simile a bordo,
    a fare scuola comunque era stata Tesla anni fa con la “Octovalve”:

  5. Meno male che qualcosa si muove , seppur lentamente , bastava prendere una Tesla , copiare Octovalve 8 non 6 valvole e vedere una lezione del professor Weber USA su gestione termica .

    Ma vabbè accontentiamoci dei piccoli passi della Marelli adesso in mano ai Giapponesi

  6. Da come è spiegato a me sinceramente non sembra nulla di nuovo.. o meglio può essere un miglioramento rispetto le auto elettriche fatte male, cioè fatte da chi non le sa fare perché se guardiamo chi le sa fare sono almeno 2 anni che utilizzano un sistema che fa esattamente ciò che ora la Marelli spaccia per novità….
    Le Tesla è dal 2021 che montano una valvola a 8 vie che fa esattamente ciò che è illustrato in questo video quindi a me sembra che qualcuno abbia copiato qualcosa di già esistente da anni….

    • Siamo i nuovi cinesi… senza la parte di cinvenienza, la burocrazia e una classe dirigenziale vecchia ci stanno rallentando.

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