Con un impressionante sprint nelle installazioni di fonti rinnovabili e una rigorosa strategia di efficientamento energetico nelle imprese più energivore la Germania chiude il 2023 con emissioni di gas serra inferiori del 46% rispetto ai livelli del 1990.
Emissioni, un balzo indietro agli anni 50
E con un totale di 673 milioni di tonnellate, la CO2 rilasciata in atmosfera è tornata ai livello degli Anni 50. E’ un risultato clamoroso per ampiezza e velocità .
Lo certifica il rapportodel think tank tedesco Agora Energiewende. Secondo lo studio, però, è stato favorito anche da fattori endogeni, temporanei e non del tutto positivi, come la recessione economica, il clima particolarmente mite e la crisi energetica prodotta dalla guerra in Ucraina. La quota strutturale della riduzione, quindi, non supererebbe il 15%.
Fatto sta che, nonostante l’abbandono del nucleare, è diminuito anche il ricorso al carbone per la generazione elettrica, tornato ai livelli degli anni 60. E per la prima volta nella storia la produzione da fonti rinnovabili ha coperto più del 50% del fabbisogno.
Eolico e fotovoltaico da record
Fotovoltaico, eolico e idroelettrico hanno prodotto 268 TWh, più del doppio rispetto all’Italia. Di questi, 61 TWh vengono dal fotovoltaico (con 14,4 GW di capacità aggiunta nel 2023), e 138 TWh dall’eolico, che da solo ha superato la generazione di tutte le centrali a carbone.
Secondo il rapporto di Agora Energiewende in Germania le emissioni sono calate di 73 milioni di tonnellate rispetto al 2022 e di 49 milioni di tonnellate rispetto all’obiettivo della legge sulla protezione del clima per il 2023.
«Il 2023 è stato l’anno di nuovi estremi climatici e della consapevolezza politica che l’uscita dai combustibili fossili è inevitabile» dice il rapporto. Tuttavia i settori del trasporto e residenziale hanno mantenuto livelli di emissioni poco inferiori all’anno precedente.
Resta il nodo del trasporto: accelerare sulle auto elettriche
Il trasporto, in particolare ha emesso 145 milioni di tonnellate di COâ‚‚, -2% rispetto all’anno precedente e -11% rispetto al 1990. Per rispettare il target di 133 milioni di tonnellate la Germania deve arrivare a un parco circolante di almeno 15 milioni di auto elettriche entro il 2030. Il rapporto invoca quindi «l’adeguamento di tasse, imposte e sussidi relativi alle automobili, la salvaguardia dell’espansione del trasporto pubblico locale e la modernizzazione della legislazione tedesca sulla circolazione stradale per rendere più semplice per le autorità locali l’attuazione di misure che facilitino la transizione verso modalità di trasporto rispettose del clima».
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Quanti terreni per i grandi parchi fotovoltaici utility?
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qui sotto abbiamo nei commenti la vecchia bufala del FT che ruberebbe spazio alle coltivazione;
è una assurdità , si capisce guardando qualche numero:
– il suolo agricolo coltivato, circa 129.000.km2, è circa il 40% del territorio Italiano
– poi ci sono altri terreni agricoli ma non coltivati, circa altri 36.000.km2, spesso aree marginali (senza alto valore economico o agricolo e magari posti a confine con aree industriali)
– istallando un’enormità di fotovoltaico ( 200 GW ), avremmo:
> 100 GW di Fotovoltaico su aree già impegnate (capannoni, tetti, aree dismesse, parcheggi, etc) per circa 1000 Km2
> altri 100 GW su terreni, circa altri 1.000 km2 questi, si di terreni, cioè 0,34% del territorio
una parte saranno agrivoltaico (campi che continuano ad essere utilizzati), e una parte sarà normali parchi FT utility su terreni (prati)
perchè i grandi parchi utility a terra hanno costi di installazione e gestione molto bassi, sono quelli che generano molta corrente e a prezzi stracciati e possono decarbonizzare e far scendere i prezzi del kwh, più rapidamente rispetto al fotovoltaico di taglia più piccola
1000 km2 è una briciola rispetto a terreni non coltivati ( area 1.000 su 36.000), e un niente rispetto a quelli agricoli totali (area 1.000 su 165.000)
sono invece molti di più i km2 persi negli anni per cementificazione per speculazione edilizia, proprio la cementificazione che è possibile limitare impegnando terremi marginali con campi FT, che generano un valore per il campo anche senza trasformarlo in aree edificabile, ma mantenendolo invece per altri decenni non cementificato
e sono molti di più i campi agricoli che anche in italia erano e sono impegnati nella coltivazione di olio di colza e simili per fare i cosidetti “biocarburanti”, da bruciare in generatori diesel o nei motori; queste coltivazioni si, hanno un notevole consumo di suolo (circa 40 volte in più rispetto al FT a parità di resa) e nello specifico competono per suolo agricolo coltivato, tanto da essere un problema a livello mondiale nei paesi più poveri
Aggiungo che l’economia tedesca è in leggera recessione e l’energia elettrica è tra più care d’Europa, il che aiuta ad inquinare meno. Vedremo se saranno capaci di ridurre l’intensità carbonica nei prossimi anni.
“dovrebbero tornare ad utilizzare le centrali nucleari per generare energia nei periodi di poco sole e poco vento” una centrale nucleare NON è una turbogas: non è che ne moduli la potenza in 5 minuti e non puoi nemmeno pensare di “spegnerla” quando non ti serve per poi riaccenderla, si può solo ridurla. E’ anche grazie a questo che noi compriamo di notte l’energia nucleare Francese venduta sottocosto, non potendo smettere di produrla preferiscono cederla in perdita.
Si hai ragione, non si può spegnere ed accendere a piacimento, ma penso tu abbia capito il senso del mio commento: continuare ad usare il nucleare invece che ricorrere alle centrali a carbone, che inquinano molto di più.
a saperlo prima, potavano farle andare ancora qualche anno, ma le operazioni tecniche di spegnimento erano già inziate prima della crisi del 2021-2022
comunque le rinnovabili stanno sostituendo anche il carbone, come hanno fatto con il nucleare, solo questione di poco tempo, è il loro programma
guarda i TWh nei mix elettrici anno per anno su energy-charts
Sintetizzando:
nel 2023 hanno prodotto 261 TWh annui di rinnovabili, con cui hanno sostituito circa 130 TWh di nucleare e 130 Twh di energia fossile, tra cui una buona fetta di carbone/lignite è stata già eliminata, a dispetto dei luoghi comuni
gli rimane da limare, anno su anno, altri 114 TWh annui di carbone/lignite, usando la loro produzione da rinnovabili che aumenta ogni anno circa +20 TWh annui
per ultimi saranno eliminati i loro 45 Twh di metano, i più flessibili e meno impattanti tra le varie fonti fossili
E la germania con tutte le rinnovabili con il carbone e il gas e in recessione ancora è fra i maggiori importatori di energia elettrica (dalla francia ovviamente che di notte produce e la germania no, quindi di sicurp non la paga negativa)
oltre ad essere appunto barbaramente costoso sui nuovi impianti, ad oggi manderebbe in fallimento uno Stato (ne sa qualcosa l’Inghilterra ce per due miseri reattori non ancora terminati ha già scucito 50 miliardi); solo i fan scatenati sui social italiani e il Salvino fanno finta di non saperlo
– la Germania di notte usa eolico (spesso genera l’80-90% del carico), stoccaggi idroelettrici in Norvegia, e alla bisogna può modulare le sue fonti fossili, metano e carbone
– nel 2022 il nucleare Francese è stato un enorme peso per l’europa, la Francia si è trovata con il 40% delle sue centrali inutilizzabili per manutenzione straordinaria rischio crepe e altri problemi vari come il mancato raffreddamento; alla Francia sono mancati circa 90-96 Twh; sono stati forniti per un anno in buona parte dalla Germania, però come risultato nel 2022 in Europa abbiamo avuto tutti i prezzi della corrente alle stelle
Hanno deciso di fare il decomissioning delle centrali tedesche, più che altro (se non ricordo male!) perchè i costi di manutenzione stanno crescendo.
Il nucleare ha tre difetti: tempi di realizzazione, costi, smaltimento scorie (e un quarto: location). Probabilmente costa molto molto molto meno e ha tempi di realizzazione infinitamente più brevi la realizzazione di uno storage (a CO2, gravitazionale, batterie al sodio, a flusso, Megapack Tesla etc.) in accoppiata con le rinnovabili.
Sapete che in novembre in Portogallo si sono alimentati per un periodo di quasi 6 giorni (notti comprese…) esclusivamente a rinnovabili? Con le turbogas spente? Novembre, mica Giugno!
Quindi il “non si fa tutto con le rinnovabili” non è completamente vero: però per farlo c’è da investire tanto e risolvere problemi, niente è gratis.
L’intensità carbonica l’hanno già ridotta del 50% rispetto al 1990. Certo, il punto di partenza era molto alto, ma se vede il trend di riduzione capisce che già il prossimo anno staranno abbondantemente sotto l’Italia e la media europea.
comune tra i nuclearisti, distorcono i dati pur di propagandare gli assurdi e costossissimi impianti, quando i più scappano a gambe levate da essi:
Germania, Belgio e Spagna stanno uscendo dal nucleare
cioè stanno fermando non solo nuovi progetti, ma chiudendo persino centrali già costruite, ma lo stesso ritenute anti-econonomiche e problematiche, e mentre lo fanno stanno installano rinnovabili.. saranno tutti scemi?
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1) trovo sbagliatissimo scrivere che le rinnovabili in Germania “producono poco”,
provate a giocare con i grafici del sito energy-charts, selezionando Germania
le loro rinnovabili producono a basso costo e molto: 261 TWh annui nel 2023,
— pari al 57% del consumo elettrico Tedesco,
— pari a quasi il 90% del consumo Italiano,
impressionante poi che questa quota aumenta +3% ogni anno
già oggi le loro rinnovabili producono il doppio ( 260 TWh annui ) dell’ energia che produceva nel 2007 il nucleare tedesco ( 130 TWh annui ), prima che iniziassero a chiuderlo; se 260 TWh fossero “pochi”, allora il nucleare produceva veramente briciole, peraltro carissime
2) trovo sbagliato scrivere “tornare a bruciare carbone”
il carbone in Germania è in calo ogni anno, con l’eccezione del 2021 (crisi russa) e del 2022 (quando la Germania ha dovuto supplire alla improvvisa mancanza di funzionamento del 40% delle centrali Francesi, alla Francia sono mancati 90 TWh di energia, che comprava dall’estero per non avere black-out)
già nel 2023 in Germania è ripreso il trend del calo di uso del carbone, sostituito progressivamente cosi come il nucleare, da installazioni di rinnovabili:
vediamo i numeri, kwh Germania prodotti ogni anno con carbone+lignite:
se il trend proseguisse al ritmo del 2022-2023, già in 3 anni eliminano le quote rimanenti di carbone e lignite, quelle che alzare il valor medio delle emissioni
3) sbagliato anche dire il valore di emissione del kwh più alto d’europa
il valore tedesco è alto, ma già oggi non più cosi alto, nel 2023 è sceso a circa 400-440 gr x kwh (dati provvisori, magari arrivano a 380 gr); come riferimento, è circa come gli USA;
in Europa abbiamo valori di 800 gr in alcuni paesi dell’Est Europa (che usano ancora molto più carbone e lignite); circa 330-360 gr in Italia; circa 200 gr in Portogallo e Spagna; etc
4) ingannevole anche sostenere che le rinnovabili non hanno decarbonizzano abbastanza
ovviamente con le rinnovabili la velocità di installazione è rapida ma non è istantanea, nel 2023 in Germania hanno aggiunto nuove installazioni per circa +20 GW di potenza di picco, e faranno altrettanto (o anche di più) negli anni a venire;
accusarle di non essere adeguate perche non hanno risolto già nel 2023 la decarbonizzazione della Germania, cioè con 15-20 anni di anticipo, lo trovo ingannevole
5) sbagliato anche dire che hanno l’energia più cara d’europa,
nel 2023, il loro Pun (media sull’anno) è stato circa 9,6 centesimi a kwh, leggermente meglio della Francia; la Germanmi viene comuque battuta da Spagna e Portogallo a circa 7-8 centesimi (con molte rinnovabili), ma non dall’Italia, a circa 12,5 centsimi a kwh
Per il 2024:
sconsiglio di basarsi sul Pun 2024 pesato soli sui primi giorni dell’anno ( festività , in cui c’è ececsso di produzione e il PUN scende in modo anomalo);
in italia già a fine 2023 siamo scesi da 12-13 a circa 10-11 centesimi a Kwh perchè sta producedo molto il nostro poco l’eolico installato principalmente al sud italia
PS: il punto importante sul costo energia, credo non sia chi paga 1-2 centesimi in meno sul kwh rispetto allo Stato vicino in tempi tranquilli, quando poi il costo tassato e distibuito al dettagio è comuque più alto, a circa 20-25 centsimi
ma credo sia ancora piu rilevante quale Stato in tempi di crisi, avendo più indipendenza, eviterà di vedere di nuovo i prezzi del Pun schizzare verso l’alto di +30 centesimi stoncando ogni attività economica
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Ricapitolando i numeri principali:
nel 2023 le rinnovabili in Germania hanno prodotto 260 TWh annui, con cui sono stati sostituiti 80 TWh di nucleare e 180 TWh di fonti fossili
Ragionando sul “paradosso” dei 400-440 gr di Co2 per kwh:
in dettaglio dal 2022 al 2023 sono calate molto le quote di lignite e carbone, che sono quelle che nel mix tedesco ancora pesano nell’alzare il valore medio di emissioni..ma il trend è ottimo già proiettandosi a breve, ai prossimi 3 anni (avranno valori più bassi dell’Italia e si avvicineranno a Spagna e Portogallo)
Non mi stupisce affatto il FV è il migliore dei sistemi per produrre kW gratis per non capirlo bisogna essere solo in malafede. Lo ribadisco non si sa mai ,attualmente costa relativamente poco ,si alimenta gratis, occupa spazi inutilizzati, non ha praticamente costi di manutenzione è statico non si rompe e funziona sempre,non è rumoroso etc etc etc .Non lo dico per sentito dire il mio primo impianto è del 2011 non ho speso ancora un euro di manutenzione, fra gli scettici aspetto che mi dicano cosa c’è di meglio al mondo.
Spettacolo anche in Italia, multinazionali che operano tramite società italiane per accaparrarsi campi dedicati alla coltivazione per metterci fotovoltaico. Per di più come accaduto in Piemonte espropriando di fatto .Tra qualche anno mangeremo pannelli fotovoltaici, non riso ed importeremo anche quello. Grande transizione ecologica.
Tra l’altro i vari contratti DDS (Diritto Di Superficie) vengono pagati pure bene ed è comunque una sorta affitto del terreno per 20-30 anni (rinnovabile); poi allo scadere del contratto tolgono tutto e ripristinano alle condizioni iniziali a spese della società che ha installato l’impianto, altro che espropriazione!
Purtroppo queste sono le solite bufale che inventano chi non vuole sfruttare le occasioni che può portare la transizione ecologica ma vuole solo continuare a bruciare combustibili!
Sì sì e su YouTube c’è pure il video della marmotta che confeziona la cioccolata, se ti può interessare tanto per te la sola presenza di un video su YouTube ne certifica la veridicità del contenuto.
per far andrare l’intera nazione a energia solare servono 1000 km2 di aree di coperture e 1.000 km2 di aree di terreni
e abbiamo 165.000 km2 di terreni agricoli, di cui 36.000 km2 che non sono neppure coltivati, che possono ospitare FT su prato (o agrivoltaico su campi)
i terreni agricoli non coltivati, se non utilizzati/valorizzati, rischiano pure di essere trasformati in terreni edificabili per speculazione, cioè venir cementati ed essere persi
Vero, molto molto molto meglio passare ai biocarburanti, con la resa per ettaro di 1/40mo (lo scrivo per esteso in italiano che si legge meglio: un quarantesimo) rispetto al fotovoltaico a parità di chilometri percorribili con un’auto. Questo ragionando solo a superfici di suolo. Perchè se si dovesse ragionare a costi di CO2 conseguenti a: semina (ogni anno), raccolta (ogni anno), raffinazione e lavorazione del prodotto (ogni anno), distribuzione del combustibile (ogni volta), inquinamento locale (sempre carburante è, quindi sempre inquinante!) rispetto al produrre UNA VOLTA ogni 30/40 anni un pannello la cui energia la distribuisco con la rete già esistente.
Spettacolare davvero.
Ma a noi chi? A chi come lei promuovere l’elettrico dalla sua tastiera e non di informa? Ma dove vive, in un salottino al centro di Milano? Lo sa a cosa serve la terra? Lei è ignorante, a qualche km da casa mia anni faranno trasformato una cava in parco fotovoltaico, benissimo questo si deve fare, su capannoni, non in terreni coltivati e dismessi perche ben remunerati ( forse).
Il video è un minestrone incomprensibile di affermazioni gratuite e non documentate. Si accusano personaggi senza volto di aziende senza nome di aver violato la proprietà privata. Perchè non li denuncia?
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Inutile togliere la funzione risposta, per evitare di sentire le verità . Il video è lungo ma chiaro, con il proprietario che ha un’ azione legale, per un terreno SUO coltivato a riso, su cui un’ azienda privata vuole costruire una centrale elettrica per un parco fotovoltaico.
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Ma la pianti: se voglio farla sparire da questo sito devo solo cestinare i sui commenti (e la tentazione è forte). C’è una causa legale? Benissimo, i tribunali servono per questo: far rispettare la legge. Cosa c’entrano le rinnovabili?
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Luca, traduzione: l’attuale legge vieta ESPRESSAMENTE l’installazione di fotovoltaico su terreno agricolo, con l’esclusione di terreni identificati prima del 2012 o di origine demaniale.
E’ consentito solo in regime di agrivoltaico, dove apposite leggi determinano le modalità della coesistenza dei due regimi (e non è questo il caso).
Quindi il campo fotovoltaico di cui parla lei NON può essere stato costruito dopo il 2012 (oppure era stato autorizzato prima) su terreno agricolo OPPURE non era un terreno agricolo.
Diversamente, proceda pure con una denuncia se pensa di trovarsi di fronte ad un illecito: verso chi ha dato il permesso di realizzazione (il Comune, il GSE che vuole tutta la documentazione e i nulla osta e quindi deve essere connivente) o verso il “contadino” perchè non la racconta giusta, veda lei.
Perchè lei sarà esperto di campi (io no) ma io sono esperto di fotovoltaico, possedendone due, di impianti. E so quanta burocrazia c’è dietro e quanti permessi vanno rilasciati, persino quando li metti sul TUO tetto e il Comune ti chiede la copia della ricevuta del nulla osta di conformità per il decoro che rilascia l’ufficio accanto (sempre del Comune) e te la chiede in copia originale autenticata in bollo e ti manda una raccomandata a casa per dirti che ha ricevuto da te la copia autenticata del visto di conformità e una settimana dopo ti manda un’altra raccomandata per dirti che ha ricevuto indietro la notifica di consegna della prima raccomandata. Però ci vogliamo immaginare che qualcuno metta lì due megawatt di fotovoltaico dopo aver fatto fuori le zucchine su di un terreno su cui ha pagato le tasse fino all’anno precedente come “terreno agricolo”. Ok.
Domanda: Luca, ma lei lo ha visto il video? Perchè arriva qui e dice che installano sul terreno di quel signore, risaia DOP, un campo fotovoltaico?
Quel signore sarà , forse perchè non è ancora stato autorizzato un bel niente, vittima di servitù per opera di pubblica utilità : una centrale elettrica. I campi fotovoltaici saranno INTORNO al suo terreno, non SUL SUO TERRENO. E’ chiaro che dopo le rispondiamo male: perchè lei da informazioni sbagliate.
Il problema di quel contadino è che gli installeranno, forse, una centrale elettrica in mezzo al suo terreno, espropriandone una parte, costruiranno strade di servizio per accedere alla suddetta centrale e gli daranno disagio per oltre due anni, necessari alla realizzazione del tutto: MA NESSUNO INSTALLA UN CAMPO FOTOVOLTAICO AL POSTO DELLA SUA RISAIA.
Se lei non capisce quello che vede e insiste anche di avere ragione, non se la prenda se le si risponde male e bruscamente.
Carissimo, il problema ed i danni diretti ed indiretti per una centrale elettrica da fotovoltaico vicina su terreno coltivati a riso, sono spiegati benissimo. Il tutto da un’ azienda PRIVATA che sii avvale di un articolo di legge inserito da qualcuno nel governo Draghi. Ho anch’io un fotovoltaico e ne farò un’altro, so tranquillamente che ci sono dei permessi, ma lei ed io siamo privati ed io non sono uno sprovveduto per non capire come a certi livelli funzionano le cose. Ripeto, qui in Friuli nell’ ultimo anno ho visto 3 nuovi impianti si terreni agricoli prima coltivati si cui ora crescerà solo erba. A Treviso c’ è un’ altra situazione simile. Chi viene qui a scrivere che è tutto a posto e normale, o ha interessi o NON CAPISCE COME FUNZIONA IL MONDO E COME AGISCONO I POTERI FORTI. ..In Italia poi, dove di situazioni oscure e truffe ce ne a pacchi e sono la norma.
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Luca,
senza volere fare polemica e senza volere fare il saccente perchè in Italia abbiamo visto veramente di tutto (e continuiamo a vederlo, citofonare Salvini, come prima – e ora – si citofonava Renzi, per vedere commistioni di interessi truffaldini o semitruffaldini e la politica ad altissimi livelli), ma le centrali elettriche in Italia sono di Terna, TUTTE. Non esiste “la centrale privata”, non è una cosa “privata” è, fortunatamente, pubblica. Altrimenti non siamo in Italia. Capisce che c’è qualcosa che non quadra nel racconto (o in quello che ha capito lei)?
Di nuovo lei dice che ha visto sparire 3 coltivazioni che prima erano terreni agricoli e poi non lo erano più: evidentemente il proprietario ha deciso di cessare l’attività , perchè un terreno agricolo, come già detto, non può essere trasformato smettendo semplicemente di seminarci sopra, in pochi mesi. L’iter approvativo dei campi fotovoltaici è lunghissimo, impiega anni e anni (ed è uno dei problemi endemici dell’Italia, la burocrazia). Oppure ufficialmente quelli non erano terreni agricoli ma incolti. Oppure qualcuno sta tranquillamente violando la legge, ma capisce che andiamo in un terreno che non ha nulla a che fare con la transizione energetica, ha a che fare con la speculazione incontrollata che a volte fa nascere grattacieli, a volte raffinerie, a volte supermercati, a volte parchi fotovoltaici, ma nulla ha a che vedere con la normalità .
Evocare i “poteri forti” fa un po’ ridere, se me lo consente: se ci fosse davvero un “potere forte”, come sarebbe possibile passare da Conte a Draghi alla Meloni? Cosa hanno in comune questi 3 personaggi? Non è possibile che vadano bene “ai poteri forti” tutti e 3 essendo diversissimi. Magari avessimo i poteri forti…. il nostro problema è proprio che siamo in mano a dei totali incapaci che si fanno comandare come marionette da poteri debolissimi: i propri interessi elettorali ed economici in piccolissima scala e con una visione a brevissimo termine.
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Luca per piacere non si faccia ridere dietro e si guardi intorno quante inutilizzate e abbandonate aree si potrebbero utilizzare.
SVEGLIA. Hanno appena attivato un agrivoltaico in Sicilia ( ho perso il link) C’è scritto; ci si coltiverà ERBA E FRUTTETO, quest’ ultimo cozza per ombre sui pannelli. API E PECORE. Cioè ad occhi è una presa per i fondelli, serve solo per poter usare il terreno agricolo. ecco come va il mondo e non sono io lo sprovveduto.
Le cose si fanno con coscenza e per speculazione
e a volte anche per filantropia o egocentrismo
comunque i pannelli bifacciali , per l’agrivoltaico, li doveva costruire Enel nella sua conpartecipata in sicilia
ed erano stati fatti anche dei campi sperimentali
un agrumeto , che tra l’altro permetteva di risparmiare anche acqua nell’irrigazione
visto su “presa diretta” di Iacona https://www.youtube.com/watch?v=tWm3mpeyIVY
ma ha ragione lei , noi non siamo all’altezza di Tedeschi e Israeliani in fatto di agricoltura e rinnovabili
noi siamo capaci solo di chiacchiere inutili ..
ragazzi… miracolo?! la Germania sta segnando la più grande recessione della sua storia dal dopoguerra. i consumi sono crollati in tutti i settori, anche quello dell’energia. non saltiamo a facili conclusioni, il contesto che stiamo vivendo è un contesto di guerra, non di certo di espansione economica.
corretto tenere conto del fattore recessione, ma pare che giochi circa -10% sui loro consumi di energia; mentre qui abbiamo emissioni totali scese quasi -50%, si sono dati da fare, sia installando rinnovabili, che efficentando l’uso dell’energia
EMISSIONI TOTALI IN COSTANTE CALO DAL 1990
se apri il link al grafico con le emissioni totali della Germania vedi che c’è un trend lineare con una costante diminuzione negli anni
restando sul dettaglio del settore elettrico, per me si potrebbe effettivamente parlare di “miracolo” (Germania ma anche altri Paesi) guardano la velocità con cui stanno installando rinnovabili negli ultimi anni
circa +3% all’anno nel mix energetico, sono numerio da capogiro, praticamente sono un cantiere aperto; leggevo faticano a trovare abbastanza manovalanza qualificata per stare dietro alle quantità di installazioni, oltre ad avere spesso (quasi fossero eventi normali) le strade bloccate dai trasporti eccezionali per le pale eoliche; solo l’anno scorso mi pare hanno anche aggiunto nuovi elettrodotti interrati
Potremmo prendere ad esempio per noi alcuni degli aspetti specifici di quanto si sta facendo ad es. in Germania, Inghilterra, Danimanca, Spagna, Portogallo
In questo caso si sta parlando di riduzione di emissioni totali (ovvero la somma di tutti settori,
energia, industria, edifici, trasporti, agricoltura, rifiuti ed altro)
e poi c’è anche uno zoom sui dati del settore generazione energia elettrica (con aggiunta rapida anno su anno di molte rinnovabili, la quota nel mix aumenta di quasi +3% all’anno)
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Link a un grafico con un buon colpo d’occhio con le emissioni totali di Co2 della Germania
dal 1990 -> 1251 M.Tonn CO2 equiv. annue
al 2023 —> 673 M.Tonn Co2 equiv. annue
coni colori mostra anche le suddivisioni per settore:
energia, industria, edifici, trasporti, agricoltura, rifiuti ed altro
e i loro prossimi obiettivi secondo la campagna Climate Action Now misurati rispetto alle loro emissioni del 1990 ( 1251 M.Tonn Co2 equiv,):
– 2030 -> riduzione del 65% -> 438 M.Tonn Co2 equiv. annue
– 2040 -> riduzione del 88% -> 250 M.Tonn Co2 equiv. annue
– 2045 -> neutralita carbonica
e sembra che a questo ritmo siano in tabella di marcia
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Rispetto a Italia
le emissioni di Co2 equiv. totali delle Germania del 2023 ( 671 M.Tonn) sono circa il doppio di quelle dell ‘Italia (circa 330 M.Tonn )
questo riflette più o meno la proporzione tra le due economie ( 2 a 1);
anche l’Italia ha avuto consistenti riduzioni delle sue emissioni TOTALI rispetto al 1990
in Germania rispetto a noi partivano svantaggiati ( avendo molta lignite e corbone nel mix) ma installando molte rinnovabili e riducendo appunto carbone e lignite:
– ci hanno superato di parecchio come quota di energia generata da rinnovabili,
misurata sul carico elettrico nazionale, 57% (Germ) vs 34 % (Italia)
misurata sulla produzione nazionale, 60% (Germ) vs 42% (Italia)
– a causa delle alte emissioni delle lignite ( una specie di carbone ancora più sporco) non ci hanno ancora raggiunto come bassa intensità carbonica del Kwh elettrico, ma lo faranno forse entro 2 anni;
per il 2023, l’intensità carbonica del kwh elettrico tedesco è sceso a circa 400-440 gr di Co2 per kwh, mentre quello Italiano a circa 330-360 gr di Co2 per kwh (dati provvisori)
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Come Italia non siamo messi male, partiamo da una situazione storica vantaggiosa:
molto idrolettrico ( e in aggiunta più la possibilità di usare i pompaggi idrolettrici per stoccare ebrgia nostra o Francese e Svizzera), efficenti centrali a metano a ciclo combinato al posto del carbone (da noi è in quote minime da tempo), e le poche rinnovabili installate ma che dan noi hanno un alto rendimento (sole e vento)
però negli anni scorsi siamo rimasti fermi, come quota di rinnovabili e anche di bassa intensità barbonica siamo stati raggiunti e superati da altri paesi; rimanendo tra i Paesi latini, es. Portogallo e Spagna stanno a circa soli 200 gr di CO2 per kwh elettrico
Per le emissioni ci sono 3 indici principali per ogni Pease del mondo:
A) Mega Tonnellate di Co2 emesse all’anno; questo è il dato più ingannevole, non tiene conto della popolazione, ne dello stile di vita (in via di sviluppo o già moderno); ma se si vuole guardare questo dato, si trova per es qui: https://lab24.ilsole24ore.com/cop27-dati-CO2-mondo/#
B) Tonnellate di Co2 annue per abitante questo è già più significativo
Cina ed Europa sono a circa 7-8 tonn per abitante; come hai scritto tu, USA (e RUSSIA, e altri) invece sono più spreconi (i massimi sono gli stati arabi ricchi); USA se non altro si stanno muovendo, anche se ostacolati da tostissime lobby del carbone e del fracking petrolifero che interferiscono pesantemente nella loro politica e amministrazione
C) il dato relativo al solo settore della produzione elettrica, i gr di Co2 per ogni kwh elettrico prodotto, la cosidetta intensità carbonica;
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bruciare lignite sono circa 1000.gr di emissioni di Co2 per kwh ottenuto, il carbone circa 700-800.gr, il metano a ciclo combinato circa 440 gr, il nucleare va da 60 a 300 gr (minimo 50 per filiera di base, poi il resto dipende dalla concentrazione dei giacimenti minerari di uranio, anche se EDF in sede europea presso UNECE ha dichiarato un dato fuffa compressivo di 5 gr); le fonti rinnovabili e gli accumulatori vanno da 7 a 40 circa gr per kwh
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sicuro una parte delle emissioni della Cina, intese come numeri assoluti (tonnellate totali di Co2) sono per fabbricare oggetti che poi usiamo noi, ma questo non nega i risultati brillanti che sta ottenendo la Germania e l’Europa in generale
Considerando questa distorsione dovuta all’export di prodotti, personalmente ritengo più corretto il dato dell’intensità carbonica del kwh, cioè quanto è pulito/sporco 1 kwh prodotto in Cina o altrove, misurato in grammi di emissioni equivalenti di Co2
La Cina sta effettivamente correndo per diminuire la sua intensità carbonica (mentre allo stesso tempo si sta ancora espandendo come economia), nel 2022 è già scesa a circa 530 gr di CO2 per kwh, nel 2023 credo farà circa 500 gr, in pratica come erano Germania e USA pochi anni fa, mentre nel nostro pregiudizio comune crediamo che la Cina sia ancora a circa 800 gr
mentre come valori assoluti di Tonn di emissioni, sappiano che la Cina sta ancora leggermente aumentando (pare sia arrivata vicina al picco, e che dopo un momento di plateau, entro 3-4 anni potrebbe già inziare la discesa, grazie al continuo miglioramento del mix energetico)
c’è il famoso tormentone sulle nuove centrali a carbone cinesi, ma gli articoli più semplificati non spiegano che entrano in funzione per sostituire centrali a carbone più obsolete che avevano rendimenti più bassi ed emissioni più alte; e che soprattutto, è in corso una crescita massiccia anno su anno delle loro fonti rinnovabili, nel 2023 hano installato eolico e solre per 230 GW nominali di picco
i pannelli FT li stanno usando con successo anche per recuperare aree desertiche (cercare in rete video sul progetto ” Cina kubuqi desert ” )
Gli USA, ad oggi scesi a circa 400-440 gr al kwh, sono più o meno simili come intensità carbonica al mix tedesco, ma poi i singoli abitanti, usano più energia degli europei (stile di vita e spese militari); stanno iniziando anche loro a fare massicci investimenti in rinnovabili, forse ci vorranno un paio di anni per inziare a vedere più risultati
la Germania sta comunque migliorando anno su anno più velocemente degli Usa, altri 2-3 e si libera anche delle quote residue di carbone e lignite nel suo mix, già calata molto nel 2023, queste quote pesano molto nel fare il vaolre medio, tolte queste avrà un’ottima intensità carbonica, scenderà a a livelli più bassi dei nostri italiani, e si avvicinerà a Portogalle e Spagna, a circa 200 gr per kwh
Con l’occasione di questo articolo mi son guardato un po’ di grafici sulle emissioni, ho notato un sensibile aumento dell’India se poi dovessero avvicinarsi ad emissioni procapite degli occidentali sarebbe un disastro. Anche questa è un’altra nazione da monitorare
con l’India (e con l’Africa, che sta avendo la crescita demografica più importate di tutti) penso che quando inzierà a crescere di più anche economicamente, salterà una parte della fase industriale più screcona a base di energie fossili, per passare direttamente a energie rinnovabili, mezzi elettrici, efficentamento
per la somma mondiale, il picco mi pare (?) è previsto in questi anni (forse 2024 o 2025), poi diminuzione
queste innovazioni e politiche energetiche funzionano, fa bene Vai-Elettrico a mostrare già anche il caso di singoli Stati come la Germania o altri, lo trovo di incoraggiamento
se ho capito bene, più o meno siamo su una curva di miglioramento ma che che porta comunque già verso i +2 o +2.5°C gradi di riscaldamento globale
se in questi anni non scendevano di prezzo le rinnovabili (in buona parte grazie agli investimenti tecnologici fatti in Cina), e si aveva una adozione più lenta, saremmo stati su una curva più alta, che portava ad es.+4°C, che non suona bene (molte più guerre future per acqua, cibo e migrazioni)
Non sono così sicuro che le nuove tecnologie rinnovabili riusciranno ed essere più economiche di quelle fossili per cui la sostituzione sarà automatica. Per esempio gli ultimi dati sull’offerta di petrolio dicono che c’è una marea di petrolio disponibile.
Quindi le nuove tecnologie sarebbero adottate solo se i certificati di emissione di CO2 diventeranno talmente cari da renderle concorrenziali, ma dubito che la politica da cui i certificati di emissione sono legati ce la faccia a tener il punto di fronte alle proteste dei cittadini.
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“RINNOVABILI AL 50% ? ”
Ve lo “traduco” io dal tedesco:
La metà dell’energia che consumiamo in Germania è GRATIS ed in pochi anni avremo azzerato gli investimenti per produrla, avremo enormi fondi da investire su reti intelligenti sempre più avanzate, ed il costo produttivo diventerà molto basso e converrà investire in Germania per i decenni a venire.
Ora provo a tradurre il “piano Mattei” agli italiani:
Continuiamo a legarci mani e piedi ad una moltitudine di stati produttori di fonti fossili, dal costo esorbitante (senza guardare ai danni ambientali per ricerca, estrazione, trasporto, raffinazione, e, giustamente… per condividere il “disagio” con gli altri, bruciato ed inalato in Italia),
Oltre a pagare un costo esorbitante di acquisto, danni all’ambiente ed alla salute, NON risolver NULLA per il surriscaldamento del pianeta …. dovremo pure subire l’onta scandalosa di aver l’energia più cara dell’intera Europa … e quindi dove NON sarà assolutamente conveniente creare fabbriche o altro …. Saremo solo una Disneyland per turisti stranieri (magari dotati di “maschera antigas” quando visiteranno le nostre super artistiche città , ancora affollate da “vecchie e rumorose stufe con le ruote” … la nuova Cuba! molto pittoresco!
Quanti terreni per i grandi parchi fotovoltaici utility?
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qui sotto abbiamo nei commenti la vecchia bufala del FT che ruberebbe spazio alle coltivazione;
è una assurdità , si capisce guardando qualche numero:
– il suolo agricolo coltivato, circa 129.000.km2, è circa il 40% del territorio Italiano
– poi ci sono altri terreni agricoli ma non coltivati, circa altri 36.000.km2, spesso aree marginali (senza alto valore economico o agricolo e magari posti a confine con aree industriali)
– istallando un’enormità di fotovoltaico ( 200 GW ), avremmo:
> 100 GW di Fotovoltaico su aree già impegnate (capannoni, tetti, aree dismesse, parcheggi, etc) per circa 1000 Km2
> altri 100 GW su terreni, circa altri 1.000 km2 questi, si di terreni, cioè 0,34% del territorio
una parte saranno agrivoltaico (campi che continuano ad essere utilizzati), e una parte sarà normali parchi FT utility su terreni (prati)
perchè i grandi parchi utility a terra hanno costi di installazione e gestione molto bassi, sono quelli che generano molta corrente e a prezzi stracciati e possono decarbonizzare e far scendere i prezzi del kwh, più rapidamente rispetto al fotovoltaico di taglia più piccola
1000 km2 è una briciola rispetto a terreni non coltivati ( area 1.000 su 36.000), e un niente rispetto a quelli agricoli totali (area 1.000 su 165.000)
sono invece molti di più i km2 persi negli anni per cementificazione per speculazione edilizia, proprio la cementificazione che è possibile limitare impegnando terremi marginali con campi FT, che generano un valore per il campo anche senza trasformarlo in aree edificabile, ma mantenendolo invece per altri decenni non cementificato
e sono molti di più i campi agricoli che anche in italia erano e sono impegnati nella coltivazione di olio di colza e simili per fare i cosidetti “biocarburanti”, da bruciare in generatori diesel o nei motori; queste coltivazioni si, hanno un notevole consumo di suolo (circa 40 volte in più rispetto al FT a parità di resa) e nello specifico competono per suolo agricolo coltivato, tanto da essere un problema a livello mondiale nei paesi più poveri
Attenzione, la notizia così sembra molto positiva, ma la Germania è un paese paradossale quando si parla di rinnovabili ed inquinamento. Bene l’avere tanta produzione da eolico e fotovoltaico, male avere comunque un’intensità di carbonio tra le più alte d’Europa. Questo avviene perché quando eolico e FV producono poco, tocca bruciare carbone, che inquina davvero tanto. Volessero togliersi di mezzo il carbone e ridurre l’intensità carbonica, dovrebbero tornare ad utilizzare le centrali nucleari per generare energia nei periodi di poco sole e poco vento, ma non credo proprio che lo faranno.
Aggiungo che l’economia tedesca è in leggera recessione e l’energia elettrica è tra più care d’Europa, il che aiuta ad inquinare meno. Vedremo se saranno capaci di ridurre l’intensità carbonica nei prossimi anni.
“dovrebbero tornare ad utilizzare le centrali nucleari per generare energia nei periodi di poco sole e poco vento” una centrale nucleare NON è una turbogas: non è che ne moduli la potenza in 5 minuti e non puoi nemmeno pensare di “spegnerla” quando non ti serve per poi riaccenderla, si può solo ridurla. E’ anche grazie a questo che noi compriamo di notte l’energia nucleare Francese venduta sottocosto, non potendo smettere di produrla preferiscono cederla in perdita.
Si hai ragione, non si può spegnere ed accendere a piacimento, ma penso tu abbia capito il senso del mio commento: continuare ad usare il nucleare invece che ricorrere alle centrali a carbone, che inquinano molto di più.
a saperlo prima, potavano farle andare ancora qualche anno, ma le operazioni tecniche di spegnimento erano già inziate prima della crisi del 2021-2022
comunque le rinnovabili stanno sostituendo anche il carbone, come hanno fatto con il nucleare, solo questione di poco tempo, è il loro programma
guarda i TWh nei mix elettrici anno per anno su energy-charts
Sintetizzando:
nel 2023 hanno prodotto 261 TWh annui di rinnovabili, con cui hanno sostituito circa 130 TWh di nucleare e 130 Twh di energia fossile, tra cui una buona fetta di carbone/lignite è stata già eliminata, a dispetto dei luoghi comuni
gli rimane da limare, anno su anno, altri 114 TWh annui di carbone/lignite, usando la loro produzione da rinnovabili che aumenta ogni anno circa +20 TWh annui
per ultimi saranno eliminati i loro 45 Twh di metano, i più flessibili e meno impattanti tra le varie fonti fossili
I”periodi di poco sole e vento” non è che siano pochi.. ci sono tutti i giorni dopo le 18
Il nucleare è ottimo ed è indispensabile alla riduzione di emissione di co2 perché fa appunto da base alla produzione
Non si fa tutto con le rinnovabili e non si fa tutto con il nucleare, spegnerlo vuol dire continuare a bruciare, bruciare gas carbone o biomasse e bruciare è “male”
E la germania con tutte le rinnovabili con il carbone e il gas e in recessione ancora è fra i maggiori importatori di energia elettrica (dalla francia ovviamente che di notte produce e la germania no, quindi di sicurp non la paga negativa)
Piano a spararle cosi grosse, vedo che oggi vi date da fare
la Spagna ha 20% di Nucleare è se ne vuole disfare per andare 100% rinnovabili; il Belgio anche sta dismettendo, oltre alla Germania
– il nucleare non solo non è indispesabile, ma è pure dannoso nei mix moderni, è nocivo allo sviluppo delle rinnovabili; sia perché drena quantità spaventose di soldi (gli impianti nuovi sono fuori mercato, costano da 3 a 10 volte le rinnovabili a parità di kwh prodotti, producono kwh a 16-23 centesimi al kwh), che come architettura delle rete (mancano di flessibilità ) e anche gestione della borsa energia;
oltre ad essere appunto barbaramente costoso sui nuovi impianti, ad oggi manderebbe in fallimento uno Stato (ne sa qualcosa l’Inghilterra ce per due miseri reattori non ancora terminati ha già scucito 50 miliardi); solo i fan scatenati sui social italiani e il Salvino fanno finta di non saperlo
– la Germania di notte usa eolico (spesso genera l’80-90% del carico), stoccaggi idroelettrici in Norvegia, e alla bisogna può modulare le sue fonti fossili, metano e carbone
– nel 2022 il nucleare Francese è stato un enorme peso per l’europa, la Francia si è trovata con il 40% delle sue centrali inutilizzabili per manutenzione straordinaria rischio crepe e altri problemi vari come il mancato raffreddamento; alla Francia sono mancati circa 90-96 Twh; sono stati forniti per un anno in buona parte dalla Germania, però come risultato nel 2022 in Europa abbiamo avuto tutti i prezzi della corrente alle stelle
Hanno deciso di fare il decomissioning delle centrali tedesche, più che altro (se non ricordo male!) perchè i costi di manutenzione stanno crescendo.
Il nucleare ha tre difetti: tempi di realizzazione, costi, smaltimento scorie (e un quarto: location). Probabilmente costa molto molto molto meno e ha tempi di realizzazione infinitamente più brevi la realizzazione di uno storage (a CO2, gravitazionale, batterie al sodio, a flusso, Megapack Tesla etc.) in accoppiata con le rinnovabili.
Sapete che in novembre in Portogallo si sono alimentati per un periodo di quasi 6 giorni (notti comprese…) esclusivamente a rinnovabili? Con le turbogas spente? Novembre, mica Giugno!
Quindi il “non si fa tutto con le rinnovabili” non è completamente vero: però per farlo c’è da investire tanto e risolvere problemi, niente è gratis.
L’intensità carbonica l’hanno già ridotta del 50% rispetto al 1990. Certo, il punto di partenza era molto alto, ma se vede il trend di riduzione capisce che già il prossimo anno staranno abbondantemente sotto l’Italia e la media europea.
comune tra i nuclearisti, distorcono i dati pur di propagandare gli assurdi e costossissimi impianti, quando i più scappano a gambe levate da essi:
Germania, Belgio e Spagna stanno uscendo dal nucleare
cioè stanno fermando non solo nuovi progetti, ma chiudendo persino centrali già costruite, ma lo stesso ritenute anti-econonomiche e problematiche, e mentre lo fanno stanno installano rinnovabili.. saranno tutti scemi?
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1) trovo sbagliatissimo scrivere che le rinnovabili in Germania “producono poco”,
provate a giocare con i grafici del sito energy-charts, selezionando Germania
le loro rinnovabili producono a basso costo e molto: 261 TWh annui nel 2023,
— pari al 57% del consumo elettrico Tedesco,
— pari a quasi il 90% del consumo Italiano,
impressionante poi che questa quota aumenta +3% ogni anno
già oggi le loro rinnovabili producono il doppio ( 260 TWh annui ) dell’ energia che produceva nel 2007 il nucleare tedesco ( 130 TWh annui ), prima che iniziassero a chiuderlo; se 260 TWh fossero “pochi”, allora il nucleare produceva veramente briciole, peraltro carissime
2) trovo sbagliato scrivere “tornare a bruciare carbone”
il carbone in Germania è in calo ogni anno, con l’eccezione del 2021 (crisi russa) e del 2022 (quando la Germania ha dovuto supplire alla improvvisa mancanza di funzionamento del 40% delle centrali Francesi, alla Francia sono mancati 90 TWh di energia, che comprava dall’estero per non avere black-out)
già nel 2023 in Germania è ripreso il trend del calo di uso del carbone, sostituito progressivamente cosi come il nucleare, da installazioni di rinnovabili:
vediamo i numeri, kwh Germania prodotti ogni anno con carbone+lignite:
– 2023: 114 TWh carbone+lignite
– 2022: 160 TWh carbone+lignite
– 2018: 204 TWh carbone+lignite
se il trend proseguisse al ritmo del 2022-2023, già in 3 anni eliminano le quote rimanenti di carbone e lignite, quelle che alzare il valor medio delle emissioni
3) sbagliato anche dire il valore di emissione del kwh più alto d’europa
il valore tedesco è alto, ma già oggi non più cosi alto, nel 2023 è sceso a circa 400-440 gr x kwh (dati provvisori, magari arrivano a 380 gr); come riferimento, è circa come gli USA;
in Europa abbiamo valori di 800 gr in alcuni paesi dell’Est Europa (che usano ancora molto più carbone e lignite); circa 330-360 gr in Italia; circa 200 gr in Portogallo e Spagna; etc
4) ingannevole anche sostenere che le rinnovabili non hanno decarbonizzano abbastanza
ovviamente con le rinnovabili la velocità di installazione è rapida ma non è istantanea, nel 2023 in Germania hanno aggiunto nuove installazioni per circa +20 GW di potenza di picco, e faranno altrettanto (o anche di più) negli anni a venire;
il loro programma è avere 100% di rinnovabili già prima del 2045, con sino a 700 GW di rinnovabili installate, come in questo grafico:
https://energy-charts.info/charts/remod_installed_power/chart.htm?l=it&c=DE
accusarle di non essere adeguate perche non hanno risolto già nel 2023 la decarbonizzazione della Germania, cioè con 15-20 anni di anticipo, lo trovo ingannevole
5) sbagliato anche dire che hanno l’energia più cara d’europa,
nel 2023, il loro Pun (media sull’anno) è stato circa 9,6 centesimi a kwh, leggermente meglio della Francia; la Germanmi viene comuque battuta da Spagna e Portogallo a circa 7-8 centesimi (con molte rinnovabili), ma non dall’Italia, a circa 12,5 centsimi a kwh
Per il 2024:
sconsiglio di basarsi sul Pun 2024 pesato soli sui primi giorni dell’anno ( festività , in cui c’è ececsso di produzione e il PUN scende in modo anomalo);
i valori 2024 comunque me li aspetto in calo per quasi tutti in europa, perché le medie del 2023 risentono ancora della crisi del 2022;
in italia già a fine 2023 siamo scesi da 12-13 a circa 10-11 centesimi a Kwh perchè sta producedo molto il nostro poco l’eolico installato principalmente al sud italia
PS: il punto importante sul costo energia, credo non sia chi paga 1-2 centesimi in meno sul kwh rispetto allo Stato vicino in tempi tranquilli, quando poi il costo tassato e distibuito al dettagio è comuque più alto, a circa 20-25 centsimi
ma credo sia ancora piu rilevante quale Stato in tempi di crisi, avendo più indipendenza, eviterà di vedere di nuovo i prezzi del Pun schizzare verso l’alto di +30 centesimi stoncando ogni attività economica
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Ricapitolando i numeri principali:
nel 2023 le rinnovabili in Germania hanno prodotto 260 TWh annui, con cui sono stati sostituiti 80 TWh di nucleare e 180 TWh di fonti fossili
Ragionando sul “paradosso” dei 400-440 gr di Co2 per kwh:
in dettaglio dal 2022 al 2023 sono calate molto le quote di lignite e carbone, che sono quelle che nel mix tedesco ancora pesano nell’alzare il valore medio di emissioni..ma il trend è ottimo già proiettandosi a breve, ai prossimi 3 anni (avranno valori più bassi dell’Italia e si avvicineranno a Spagna e Portogallo)
c’è poi l’indipendenza e stabilità energetica che stanno aquisendo, se capitasse un’altra crisi geopolitica, erano impreparati nel 2021, ma lavorano affinché non gli ricapiti, per garantire stabilità al tessuto sociale e produttivo-industriale
Non mi stupisce affatto il FV è il migliore dei sistemi per produrre kW gratis per non capirlo bisogna essere solo in malafede. Lo ribadisco non si sa mai ,attualmente costa relativamente poco ,si alimenta gratis, occupa spazi inutilizzati, non ha praticamente costi di manutenzione è statico non si rompe e funziona sempre,non è rumoroso etc etc etc .Non lo dico per sentito dire il mio primo impianto è del 2011 non ho speso ancora un euro di manutenzione, fra gli scettici aspetto che mi dicano cosa c’è di meglio al mondo.
Spettacolo anche in Italia, multinazionali che operano tramite società italiane per accaparrarsi campi dedicati alla coltivazione per metterci fotovoltaico. Per di più come accaduto in Piemonte espropriando di fatto .Tra qualche anno mangeremo pannelli fotovoltaici, non riso ed importeremo anche quello. Grande transizione ecologica.
Si chiama agrivoltaico e riesce a conciliare le due cose: produzione agricola e produzione di energia pulita.
Tra l’altro i vari contratti DDS (Diritto Di Superficie) vengono pagati pure bene ed è comunque una sorta affitto del terreno per 20-30 anni (rinnovabile); poi allo scadere del contratto tolgono tutto e ripristinano alle condizioni iniziali a spese della società che ha installato l’impianto, altro che espropriazione!
Purtroppo queste sono le solite bufale che inventano chi non vuole sfruttare le occasioni che può portare la transizione ecologica ma vuole solo continuare a bruciare combustibili!
Al contrario di voi, nonostante sia sensibile al tema, mi guardo in giro e mi rendo conto di cosa sta succedendo. Ripeto stanno mettendo fotovoltaico dove si coltivava, non sono cieco. Poi che si pensi che sia normale farlo per produrre energia, molto molto pagheremo in futuro. Che mi si venga a dire poi, che si può togliere in futuro, vuol dire che non avrete benché visto queste strutture e se sono invadente.
A lei probabilmente va bene di farlo passare per agrivoltaico, o magari perché non sa le cose. Su quello che ho scritto c’è un video su YouTube molto illuminante del padrone dei campi. Da parte mia le posso dire che, nei dintorni di Udine nell’ ultimo anno sono nati 3 siti del genere, dove sotto ci cresce solo erba, prima erano coltivati a mais. Si informi perché tra poco, oltre all’ energia importeremo anche cibo.
Su youtube ci sono anche video di terrapiattisti e novax con le loro teorie se è per quello.
Magari fissi questo proprietario non ragioneresti così. https://www.youtube.com/live/sBQJEPa0Ec0?si=hkN8xt_SxZMsAXMq
Sì sì e su YouTube c’è pure il video della marmotta che confeziona la cioccolata, se ti può interessare tanto per te la sola presenza di un video su YouTube ne certifica la veridicità del contenuto.
per far andrare l’intera nazione a energia solare servono 1000 km2 di aree di coperture e 1.000 km2 di aree di terreni
e abbiamo 165.000 km2 di terreni agricoli, di cui 36.000 km2 che non sono neppure coltivati, che possono ospitare FT su prato (o agrivoltaico su campi)
i terreni agricoli non coltivati, se non utilizzati/valorizzati, rischiano pure di essere trasformati in terreni edificabili per speculazione, cioè venir cementati ed essere persi
Vero, molto molto molto meglio passare ai biocarburanti, con la resa per ettaro di 1/40mo (lo scrivo per esteso in italiano che si legge meglio: un quarantesimo) rispetto al fotovoltaico a parità di chilometri percorribili con un’auto. Questo ragionando solo a superfici di suolo. Perchè se si dovesse ragionare a costi di CO2 conseguenti a: semina (ogni anno), raccolta (ogni anno), raffinazione e lavorazione del prodotto (ogni anno), distribuzione del combustibile (ogni volta), inquinamento locale (sempre carburante è, quindi sempre inquinante!) rispetto al produrre UNA VOLTA ogni 30/40 anni un pannello la cui energia la distribuisco con la rete già esistente.
Spettacolare davvero.
-molto molto molto meglio passare ai biocarburanti-
Concordo.
Io infatti voto per la grappa.
secondo me tu sei del solito gruppetto..siete pochi ma lavorate h24 per spammare stupidate sul web.. meno male che siete parecchio imbranati 🙂
Dimostri quello che dice. A noi non risulta un solo metro quadrato di fotovoltaico installato su terreno coltivabile.
Ma a noi chi? A chi come lei promuovere l’elettrico dalla sua tastiera e non di informa? Ma dove vive, in un salottino al centro di Milano? Lo sa a cosa serve la terra? Lei è ignorante, a qualche km da casa mia anni faranno trasformato una cava in parco fotovoltaico, benissimo questo si deve fare, su capannoni, non in terreni coltivati e dismessi perche ben remunerati ( forse).
Noi di Vaielettrico, signor maleducato. Lei va a spasso per i campi, noi consultiamo le leggi.
No, lei purtroppo mangia perché ci sono i campi! Ha visto il video? Tutto normale per fan ?
Il video è un minestrone incomprensibile di affermazioni gratuite e non documentate. Si accusano personaggi senza volto di aziende senza nome di aver violato la proprietà privata. Perchè non li denuncia?
Inutile togliere la funzione risposta, per evitare di sentire le verità . Il video è lungo ma chiaro, con il proprietario che ha un’ azione legale, per un terreno SUO coltivato a riso, su cui un’ azienda privata vuole costruire una centrale elettrica per un parco fotovoltaico.
Ma la pianti: se voglio farla sparire da questo sito devo solo cestinare i sui commenti (e la tentazione è forte). C’è una causa legale? Benissimo, i tribunali servono per questo: far rispettare la legge. Cosa c’entrano le rinnovabili?
Luca, traduzione: l’attuale legge vieta ESPRESSAMENTE l’installazione di fotovoltaico su terreno agricolo, con l’esclusione di terreni identificati prima del 2012 o di origine demaniale.
E’ consentito solo in regime di agrivoltaico, dove apposite leggi determinano le modalità della coesistenza dei due regimi (e non è questo il caso).
Quindi il campo fotovoltaico di cui parla lei NON può essere stato costruito dopo il 2012 (oppure era stato autorizzato prima) su terreno agricolo OPPURE non era un terreno agricolo.
Diversamente, proceda pure con una denuncia se pensa di trovarsi di fronte ad un illecito: verso chi ha dato il permesso di realizzazione (il Comune, il GSE che vuole tutta la documentazione e i nulla osta e quindi deve essere connivente) o verso il “contadino” perchè non la racconta giusta, veda lei.
Perchè lei sarà esperto di campi (io no) ma io sono esperto di fotovoltaico, possedendone due, di impianti. E so quanta burocrazia c’è dietro e quanti permessi vanno rilasciati, persino quando li metti sul TUO tetto e il Comune ti chiede la copia della ricevuta del nulla osta di conformità per il decoro che rilascia l’ufficio accanto (sempre del Comune) e te la chiede in copia originale autenticata in bollo e ti manda una raccomandata a casa per dirti che ha ricevuto da te la copia autenticata del visto di conformità e una settimana dopo ti manda un’altra raccomandata per dirti che ha ricevuto indietro la notifica di consegna della prima raccomandata. Però ci vogliamo immaginare che qualcuno metta lì due megawatt di fotovoltaico dopo aver fatto fuori le zucchine su di un terreno su cui ha pagato le tasse fino all’anno precedente come “terreno agricolo”. Ok.
Domanda: Luca, ma lei lo ha visto il video? Perchè arriva qui e dice che installano sul terreno di quel signore, risaia DOP, un campo fotovoltaico?
Quel signore sarà , forse perchè non è ancora stato autorizzato un bel niente, vittima di servitù per opera di pubblica utilità : una centrale elettrica. I campi fotovoltaici saranno INTORNO al suo terreno, non SUL SUO TERRENO. E’ chiaro che dopo le rispondiamo male: perchè lei da informazioni sbagliate.
Il problema di quel contadino è che gli installeranno, forse, una centrale elettrica in mezzo al suo terreno, espropriandone una parte, costruiranno strade di servizio per accedere alla suddetta centrale e gli daranno disagio per oltre due anni, necessari alla realizzazione del tutto: MA NESSUNO INSTALLA UN CAMPO FOTOVOLTAICO AL POSTO DELLA SUA RISAIA.
Se lei non capisce quello che vede e insiste anche di avere ragione, non se la prenda se le si risponde male e bruscamente.
Carissimo, il problema ed i danni diretti ed indiretti per una centrale elettrica da fotovoltaico vicina su terreno coltivati a riso, sono spiegati benissimo. Il tutto da un’ azienda PRIVATA che sii avvale di un articolo di legge inserito da qualcuno nel governo Draghi. Ho anch’io un fotovoltaico e ne farò un’altro, so tranquillamente che ci sono dei permessi, ma lei ed io siamo privati ed io non sono uno sprovveduto per non capire come a certi livelli funzionano le cose. Ripeto, qui in Friuli nell’ ultimo anno ho visto 3 nuovi impianti si terreni agricoli prima coltivati si cui ora crescerà solo erba. A Treviso c’ è un’ altra situazione simile. Chi viene qui a scrivere che è tutto a posto e normale, o ha interessi o NON CAPISCE COME FUNZIONA IL MONDO E COME AGISCONO I POTERI FORTI. ..In Italia poi, dove di situazioni oscure e truffe ce ne a pacchi e sono la norma.
Luca,
senza volere fare polemica e senza volere fare il saccente perchè in Italia abbiamo visto veramente di tutto (e continuiamo a vederlo, citofonare Salvini, come prima – e ora – si citofonava Renzi, per vedere commistioni di interessi truffaldini o semitruffaldini e la politica ad altissimi livelli), ma le centrali elettriche in Italia sono di Terna, TUTTE. Non esiste “la centrale privata”, non è una cosa “privata” è, fortunatamente, pubblica. Altrimenti non siamo in Italia. Capisce che c’è qualcosa che non quadra nel racconto (o in quello che ha capito lei)?
Di nuovo lei dice che ha visto sparire 3 coltivazioni che prima erano terreni agricoli e poi non lo erano più: evidentemente il proprietario ha deciso di cessare l’attività , perchè un terreno agricolo, come già detto, non può essere trasformato smettendo semplicemente di seminarci sopra, in pochi mesi. L’iter approvativo dei campi fotovoltaici è lunghissimo, impiega anni e anni (ed è uno dei problemi endemici dell’Italia, la burocrazia). Oppure ufficialmente quelli non erano terreni agricoli ma incolti. Oppure qualcuno sta tranquillamente violando la legge, ma capisce che andiamo in un terreno che non ha nulla a che fare con la transizione energetica, ha a che fare con la speculazione incontrollata che a volte fa nascere grattacieli, a volte raffinerie, a volte supermercati, a volte parchi fotovoltaici, ma nulla ha a che vedere con la normalità .
Evocare i “poteri forti” fa un po’ ridere, se me lo consente: se ci fosse davvero un “potere forte”, come sarebbe possibile passare da Conte a Draghi alla Meloni? Cosa hanno in comune questi 3 personaggi? Non è possibile che vadano bene “ai poteri forti” tutti e 3 essendo diversissimi. Magari avessimo i poteri forti…. il nostro problema è proprio che siamo in mano a dei totali incapaci che si fanno comandare come marionette da poteri debolissimi: i propri interessi elettorali ed economici in piccolissima scala e con una visione a brevissimo termine.
Luca per piacere non si faccia ridere dietro e si guardi intorno quante inutilizzate e abbandonate aree si potrebbero utilizzare.
SVEGLIA. Hanno appena attivato un agrivoltaico in Sicilia ( ho perso il link) C’è scritto; ci si coltiverà ERBA E FRUTTETO, quest’ ultimo cozza per ombre sui pannelli. API E PECORE. Cioè ad occhi è una presa per i fondelli, serve solo per poter usare il terreno agricolo. ecco come va il mondo e non sono io lo sprovveduto.
Anche la disinformazione ha un limite. Sarà meglio che ritrovi il link, viste le boiate contenute in quello precedente
Le cose si fanno con coscenza e per speculazione
e a volte anche per filantropia o egocentrismo
comunque i pannelli bifacciali , per l’agrivoltaico, li doveva costruire Enel nella sua conpartecipata in sicilia
ed erano stati fatti anche dei campi sperimentali
un agrumeto , che tra l’altro permetteva di risparmiare anche acqua nell’irrigazione
visto su “presa diretta” di Iacona
https://www.youtube.com/watch?v=tWm3mpeyIVY
ma ha ragione lei , noi non siamo all’altezza di Tedeschi e Israeliani in fatto di agricoltura e rinnovabili
noi siamo capaci solo di chiacchiere inutili ..
ragazzi… miracolo?! la Germania sta segnando la più grande recessione della sua storia dal dopoguerra. i consumi sono crollati in tutti i settori, anche quello dell’energia. non saltiamo a facili conclusioni, il contesto che stiamo vivendo è un contesto di guerra, non di certo di espansione economica.
Quindi Lei pensa che la (lieve) recessione tedesca sia dovuta al fatto che le imprese non potevano produrre per mancanza di energia?
corretto tenere conto del fattore recessione, ma pare che giochi circa -10% sui loro consumi di energia; mentre qui abbiamo emissioni totali scese quasi -50%, si sono dati da fare, sia installando rinnovabili, che efficentando l’uso dell’energia
EMISSIONI TOTALI IN COSTANTE CALO DAL 1990
se apri il link al grafico con le emissioni totali della Germania vedi che c’è un trend lineare con una costante diminuzione negli anni
https://www.cleanenergywire.org/sites/default/files/styles/gallery_image/public/ghg-emissionsgrafik_trend_1990-2023_nach_ksg-einteilung_incl_agora.png?itok=Yz35to0a
EMISSIONI DEL SOLO SETTORE ELETTRICO
per il settore elettrico è veloce consultare dati sul sito energy-charts
https://energy-charts.info/charts/energy/chart.htm?l=it&c=DE&interval=year&year=2023
2023 (notare le proporzioni)
>> 261 TWh rinnovabili
>> 170 TWH fossili
>> 7 TWh nucleare
2016:
>> 181 TWh rinnovabili
>> 286 TWh fossili
>> 87 TWh nucleare
restando sul dettaglio del settore elettrico, per me si potrebbe effettivamente parlare di “miracolo” (Germania ma anche altri Paesi) guardano la velocità con cui stanno installando rinnovabili negli ultimi anni
circa +3% all’anno nel mix energetico, sono numerio da capogiro, praticamente sono un cantiere aperto; leggevo faticano a trovare abbastanza manovalanza qualificata per stare dietro alle quantità di installazioni, oltre ad avere spesso (quasi fossero eventi normali) le strade bloccate dai trasporti eccezionali per le pale eoliche; solo l’anno scorso mi pare hanno anche aggiunto nuovi elettrodotti interrati
grafico con la crescita negli anni della quota di rinnovabili nel mix tedesco:
https://energy-charts.info/charts/renewable_share/chart.htm?l=it&c=DE&interval=year
Potremmo prendere ad esempio per noi alcuni degli aspetti specifici di quanto si sta facendo ad es. in Germania, Inghilterra, Danimanca, Spagna, Portogallo
In questo caso si sta parlando di riduzione di emissioni totali (ovvero la somma di tutti settori,
energia, industria, edifici, trasporti, agricoltura, rifiuti ed altro)
e poi c’è anche uno zoom sui dati del settore generazione energia elettrica (con aggiunta rapida anno su anno di molte rinnovabili, la quota nel mix aumenta di quasi +3% all’anno)
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Link a un grafico con un buon colpo d’occhio con le emissioni totali di Co2 della Germania
dal 1990 -> 1251 M.Tonn CO2 equiv. annue
al 2023 —> 673 M.Tonn Co2 equiv. annue
https://www.cleanenergywire.org/sites/default/files/styles/gallery_image/public/ghg-emissionsgrafik_trend_1990-2023_nach_ksg-einteilung_incl_agora.png?itok=Yz35to0a
coni colori mostra anche le suddivisioni per settore:
energia, industria, edifici, trasporti, agricoltura, rifiuti ed altro
e i loro prossimi obiettivi secondo la campagna Climate Action Now misurati rispetto alle loro emissioni del 1990 ( 1251 M.Tonn Co2 equiv,):
– 2030 -> riduzione del 65% -> 438 M.Tonn Co2 equiv. annue
– 2040 -> riduzione del 88% -> 250 M.Tonn Co2 equiv. annue
– 2045 -> neutralita carbonica
e sembra che a questo ritmo siano in tabella di marcia
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Rispetto a Italia
le emissioni di Co2 equiv. totali delle Germania del 2023 ( 671 M.Tonn) sono circa il doppio di quelle dell ‘Italia (circa 330 M.Tonn )
questo riflette più o meno la proporzione tra le due economie ( 2 a 1);
anche l’Italia ha avuto consistenti riduzioni delle sue emissioni TOTALI rispetto al 1990
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Se poi guardiamo solo al settore generazione energia elettrica (che è il settore principe perché guida la decorabonizzazione anche degli altri settori, che vengono elettrificati):
in Germania rispetto a noi partivano svantaggiati ( avendo molta lignite e corbone nel mix) ma installando molte rinnovabili e riducendo appunto carbone e lignite:
– ci hanno superato di parecchio come quota di energia generata da rinnovabili,
misurata sul carico elettrico nazionale, 57% (Germ) vs 34 % (Italia)
misurata sulla produzione nazionale, 60% (Germ) vs 42% (Italia)
– a causa delle alte emissioni delle lignite ( una specie di carbone ancora più sporco) non ci hanno ancora raggiunto come bassa intensità carbonica del Kwh elettrico, ma lo faranno forse entro 2 anni;
per il 2023, l’intensità carbonica del kwh elettrico tedesco è sceso a circa 400-440 gr di Co2 per kwh, mentre quello Italiano a circa 330-360 gr di Co2 per kwh (dati provvisori)
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Come Italia non siamo messi male, partiamo da una situazione storica vantaggiosa:
molto idrolettrico ( e in aggiunta più la possibilità di usare i pompaggi idrolettrici per stoccare ebrgia nostra o Francese e Svizzera), efficenti centrali a metano a ciclo combinato al posto del carbone (da noi è in quote minime da tempo), e le poche rinnovabili installate ma che dan noi hanno un alto rendimento (sole e vento)
però negli anni scorsi siamo rimasti fermi, come quota di rinnovabili e anche di bassa intensità barbonica siamo stati raggiunti e superati da altri paesi; rimanendo tra i Paesi latini, es. Portogallo e Spagna stanno a circa soli 200 gr di CO2 per kwh elettrico
Ho un dubbio, può essere che molta emissione CO2 sia stata delocalizzata in Cina perché molte produzioni energivore sono state spostate li?
La Cina è diventata negli anni la fabbrica del Mondo e non vorrei che alla fine la somma totale mondiale sia sempre li se non peggiorata, credo che la chiave di volta per la riduzione delle emissioni sia proprio la Cina.
Comunque anche in Cina non sono fermi, si stanno dando molto da fare per aumentare le rinnovabili, ma hanno tanta produzione energetica soprattutto da Carbone da superare, un compito arduo, ma fattible.
Invece un altro stato che mi preoccupa sono gli USA, con emissioni procapite di CO2 monstre e con poca voglia di efficientarsi e con investimenti scarsi soprattutto se confrontati con quelli della Cina, non vorrei che un giorno fossimo tutto carbon neutral ad eccezione degli USA che resteranno sporcaccioni.
Per le emissioni ci sono 3 indici principali per ogni Pease del mondo:
A) Mega Tonnellate di Co2 emesse all’anno; questo è il dato più ingannevole, non tiene conto della popolazione, ne dello stile di vita (in via di sviluppo o già moderno); ma se si vuole guardare questo dato, si trova per es qui:
https://lab24.ilsole24ore.com/cop27-dati-CO2-mondo/#
B) Tonnellate di Co2 annue per abitante questo è già più significativo
Cina ed Europa sono a circa 7-8 tonn per abitante; come hai scritto tu, USA (e RUSSIA, e altri) invece sono più spreconi (i massimi sono gli stati arabi ricchi); USA se non altro si stanno muovendo, anche se ostacolati da tostissime lobby del carbone e del fracking petrolifero che interferiscono pesantemente nella loro politica e amministrazione
C) il dato relativo al solo settore della produzione elettrica, i gr di Co2 per ogni kwh elettrico prodotto, la cosidetta intensità carbonica;
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bruciare lignite sono circa 1000.gr di emissioni di Co2 per kwh ottenuto, il carbone circa 700-800.gr, il metano a ciclo combinato circa 440 gr, il nucleare va da 60 a 300 gr (minimo 50 per filiera di base, poi il resto dipende dalla concentrazione dei giacimenti minerari di uranio, anche se EDF in sede europea presso UNECE ha dichiarato un dato fuffa compressivo di 5 gr); le fonti rinnovabili e gli accumulatori vanno da 7 a 40 circa gr per kwh
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sicuro una parte delle emissioni della Cina, intese come numeri assoluti (tonnellate totali di Co2) sono per fabbricare oggetti che poi usiamo noi, ma questo non nega i risultati brillanti che sta ottenendo la Germania e l’Europa in generale
Considerando questa distorsione dovuta all’export di prodotti, personalmente ritengo più corretto il dato dell’intensità carbonica del kwh, cioè quanto è pulito/sporco 1 kwh prodotto in Cina o altrove, misurato in grammi di emissioni equivalenti di Co2
Cliccando sui Paesi di questa mappa si ottengono i dati storici dei gr. Co2 per kwh:
https://ourworldindata.org/grapher/carbon-intensity-electricity
La Cina sta effettivamente correndo per diminuire la sua intensità carbonica (mentre allo stesso tempo si sta ancora espandendo come economia), nel 2022 è già scesa a circa 530 gr di CO2 per kwh, nel 2023 credo farà circa 500 gr, in pratica come erano Germania e USA pochi anni fa, mentre nel nostro pregiudizio comune crediamo che la Cina sia ancora a circa 800 gr
mentre come valori assoluti di Tonn di emissioni, sappiano che la Cina sta ancora leggermente aumentando (pare sia arrivata vicina al picco, e che dopo un momento di plateau, entro 3-4 anni potrebbe già inziare la discesa, grazie al continuo miglioramento del mix energetico)
c’è il famoso tormentone sulle nuove centrali a carbone cinesi, ma gli articoli più semplificati non spiegano che entrano in funzione per sostituire centrali a carbone più obsolete che avevano rendimenti più bassi ed emissioni più alte; e che soprattutto, è in corso una crescita massiccia anno su anno delle loro fonti rinnovabili, nel 2023 hano installato eolico e solre per 230 GW nominali di picco
i pannelli FT li stanno usando con successo anche per recuperare aree desertiche (cercare in rete video sul progetto ” Cina kubuqi desert ” )
Gli USA, ad oggi scesi a circa 400-440 gr al kwh, sono più o meno simili come intensità carbonica al mix tedesco, ma poi i singoli abitanti, usano più energia degli europei (stile di vita e spese militari); stanno iniziando anche loro a fare massicci investimenti in rinnovabili, forse ci vorranno un paio di anni per inziare a vedere più risultati
la Germania sta comunque migliorando anno su anno più velocemente degli Usa, altri 2-3 e si libera anche delle quote residue di carbone e lignite nel suo mix, già calata molto nel 2023, queste quote pesano molto nel fare il vaolre medio, tolte queste avrà un’ottima intensità carbonica, scenderà a a livelli più bassi dei nostri italiani, e si avvicinerà a Portogalle e Spagna, a circa 200 gr per kwh
Con l’occasione di questo articolo mi son guardato un po’ di grafici sulle emissioni, ho notato un sensibile aumento dell’India se poi dovessero avvicinarsi ad emissioni procapite degli occidentali sarebbe un disastro. Anche questa è un’altra nazione da monitorare
con l’India (e con l’Africa, che sta avendo la crescita demografica più importate di tutti) penso che quando inzierà a crescere di più anche economicamente, salterà una parte della fase industriale più screcona a base di energie fossili, per passare direttamente a energie rinnovabili, mezzi elettrici, efficentamento
perché banalmente gli costerà meno, le rinnovabili sono già più convenienti, mentre i mezzi elettrici lo saranno a breve; per le batterie ad es. fanno in tempo ad avere disponibili in quantità le ione-sodio; on-line ho visto già in vendità batterie prodotte in india
poi c’è il gioco delle compensazioni, per india che e africa che salgono, il resto del mondo sarà in calo di emissioni:
https://www.mezzopieno.org/wp-content/uploads/2022/01/grafico-mezzopieno-emissioni-pro-capite-CO2.jpg
per la somma mondiale, il picco mi pare (?) è previsto in questi anni (forse 2024 o 2025), poi diminuzione
queste innovazioni e politiche energetiche funzionano, fa bene Vai-Elettrico a mostrare già anche il caso di singoli Stati come la Germania o altri, lo trovo di incoraggiamento
se ho capito bene, più o meno siamo su una curva di miglioramento ma che che porta comunque già verso i +2 o +2.5°C gradi di riscaldamento globale
se in questi anni non scendevano di prezzo le rinnovabili (in buona parte grazie agli investimenti tecnologici fatti in Cina), e si aveva una adozione più lenta, saremmo stati su una curva più alta, che portava ad es.+4°C, che non suona bene (molte più guerre future per acqua, cibo e migrazioni)
Non sono così sicuro che le nuove tecnologie rinnovabili riusciranno ed essere più economiche di quelle fossili per cui la sostituzione sarà automatica. Per esempio gli ultimi dati sull’offerta di petrolio dicono che c’è una marea di petrolio disponibile.
Quindi le nuove tecnologie sarebbero adottate solo se i certificati di emissione di CO2 diventeranno talmente cari da renderle concorrenziali, ma dubito che la politica da cui i certificati di emissione sono legati ce la faccia a tener il punto di fronte alle proteste dei cittadini.
“RINNOVABILI AL 50% ? ”
Ve lo “traduco” io dal tedesco:
La metà dell’energia che consumiamo in Germania è GRATIS ed in pochi anni avremo azzerato gli investimenti per produrla, avremo enormi fondi da investire su reti intelligenti sempre più avanzate, ed il costo produttivo diventerà molto basso e converrà investire in Germania per i decenni a venire.
Ora provo a tradurre il “piano Mattei” agli italiani:
Continuiamo a legarci mani e piedi ad una moltitudine di stati produttori di fonti fossili, dal costo esorbitante (senza guardare ai danni ambientali per ricerca, estrazione, trasporto, raffinazione, e, giustamente… per condividere il “disagio” con gli altri, bruciato ed inalato in Italia),
Oltre a pagare un costo esorbitante di acquisto, danni all’ambiente ed alla salute, NON risolver NULLA per il surriscaldamento del pianeta …. dovremo pure subire l’onta scandalosa di aver l’energia più cara dell’intera Europa … e quindi dove NON sarà assolutamente conveniente creare fabbriche o altro …. Saremo solo una Disneyland per turisti stranieri (magari dotati di “maschera antigas” quando visiteranno le nostre super artistiche città , ancora affollate da “vecchie e rumorose stufe con le ruote” … la nuova Cuba! molto pittoresco!
Per cortesia, citofonare Giorgio Meloni, o sua moglie Matteo Diesel.