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Mai dire colonnine: altre lamentele

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Una Panda a benzina parcheggiata in uno stallo di ricarica a Roma (foto d'archivio).

Mai dire colonnine: altri due lettori, uno da Milano e uno dalla Romagna, segnalano situazioni deprimenti sul fronte della ricarica. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it

mai dire colonnineMai dire colonnine  / Milano, la ricarica è nel distributore, ma a che cosa serve se poi tutti parcheggiano negli stalli?

“Segnalo un sito Be Charge, a quanto pare mal operativo. Trovo macchine parcheggiate così, a caso, occupandone pure gli stessi spazi destinati alla ricarica. Non ho voluto far storie, ormai stanco della inciviltà delle persone: parcheggio sopra l’erba a fianco, ricarico i miei 10 minuti per portare la macchina al 50% e me ne vado… Non so proprio che cosa passi per la mente dei gestori di questo Eni, installare le colonnine e usarle come parcheggio. Tra l’altro sulla stessa via è presente in altra colonnina dimenticata da Be Charge da tempo. Sito: via Ripamonti Milano. Grazie. Dylan

mai dire colonnineCesenatico: la colonnina c’è, peccato che sia inaccessibile

“Segnalo questa colonnina Enel X a Sala di Cesenatico, Via Canale Bonificazione. Colonnina che è inaccessibile, essendo stata inglobata dentro alla recinzione di moduli mobili adibiti a scuola media. Saluti. Erio Calderara 

Risposta. La nostra impressione è che in una prima fase non si sia andati tanto per il sottile pur di installare. Con risultati a volte paradossali e location strampalate. Adesso ci sembra che si scelga con più cognizione di causa. Quanto al caso della Be Charge nel distributore Eni, sorge sempre la stessa domanda. Ovvero: chi mai parcheggerebbe l’auto davanti alla pompa di benzina? Certo che, se qualcuno lo fa davanti alla colonnina, devono essere anche gli addetti a intervenire…

  • Quello che ancora forse non sapete sulla ricarica: scopritelo nel VIDEO di Paolo Mariano

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11 COMMENTI

  1. L’idea dell’etichetta adesiva mi piace perchè non devi toccare il tergicristallo maniman che aspettava te per rompersi. Oltretutto, potrebbe essere appiccicato anche ad un vetro laterale in base a come è messo il veicolo
    Mi cerco su Amazon un foglio A4 con una dimensione di etichette non enorme (es. 4 per foglio) da moralizzatore, nemmeno troppo piccole da risultare illeggibili, poi intendo smanettare con Impress per vedere come viene fuori. Eventualmente condivido il risultato. Se c’è qualcuno che lo fa per professione e riesce graficamente a far comunicare il messaggio anche a chi passa di lì. Magari con una vignetta !

  2. Meglio il suggerimento di Michele, il messaggio su un’ etichetta adesiva sul parabrezza che fa perdere tempo per staccarla e rimane più facilmente in memoria

  3. Io i foglietti li metto a chi parcheggiava davanti al cancello che ha un cartello di passo carrabile (ne ho stampati una ventina) sembra che funzioni perché la seconda volta stanno più attenti 😁

  4. Anch’io di indole sarei un “moralizzatore”… ma lasciare un foglio comporta questo:
    – al bullo medio fa pure piacere che gli venga puntualizzato il fatto che ha messo i piedi in testa a qualcuno (io sono io e voi… che me frega);
    – l’effetto comunque è nullo… “ma si dai che pignolo.. solo 5 minuti… ne avevo bisogno.. faccio assistenza ad un anziano.. a sì non si può?.. non me ne ero accorto… ma stavo ricaricando anch’io…zzi miei.. (alcune di queste giustificazioni mi vengono presentate anche quando trovo auto parcheggiate nel mio stallo condominiale assegnato.. per dire.. poi la situazione in genere non degenera troppo per il solo fatto che peso sui 100 kg… e sono ben piazzato)
    – rischio che i foglio finisca per terra o che cercano pure di menarti dopo il tempo e la spesa per stampare

    • Capisco i vari commenti che rispecchiano le diverse “sensibilità” italiche. Prevale in me però non tanto l’indole del moralizzatore (nessuno scagliò la prima pietra), quanto quella del pioniere che che nel lontano West scrive: okkio che a questa pozza ci porto il cavallo a bere, per cortesia non ostacolarmi.
      Sulla pesa c’è quindi c’è la reazione più o meno violenta di chi l’auto ce l’ha messa apposta perchè noBEV e non lo recuperi e di chi, superficialmente, ha parcheggiato lì “perchè intanto non c’è mai nessuno” (perchè c’eri tu pirla)
      Il fatto di intraprendere una azione collettiva e singola (firmando magari con “la comunità di vaielettrico” invece che con un foglietto scritto nervosamente a mano, creerebbe una senzazione di tanti a uno e non solo di aver danneggiato un altro utente.

      Propongo un testo educato di poche parole: Gentile Automobilista, il suo parcheggio ha impedito di accedere alla colonnina, cortesemente in futuro eviti di ostruire i luoghi di ricarica.

      Migliorabilissimo, avevo 6 di italiano…
      E’ vero che potrebbe rimanere qualche foglietto in giro

  5. Il parcheggio delle auto endotermiche nelle aree destinate alla ricarica dei veicoli elettrici è solo uno dei tanti esempi di inciviltà e mancato senso civico. Si possono citare mille esempi guida al cellulare, strada inondate di rifiuti lungo le strade, rifiuti naturalmente gettati dal finestrino delle auto, parcheggio nelle aree per disabili eccetera eccetera. Ci vorrebbe più educazione, un processo culturale che si risolve solo a lungo termine con una migliore educazione impartita già nelle scuole

  6. L’elettrico è visto come una cosa da fighetti. Caricare l’auto è visto come un privilegio per trovare facilmente parcheggio.
    Purtroppo questa è l’amara verità.

  7. Proposta civile, facciamo un bel foglietto con poche righe educate, ma che puntualizzano il disagio e informano che “qualcuno” nei loro famosi solo 5 minuti, avrebbe avuto intenzione di caricare, ma a causa della sua superficialità e poca educazione non ha potuto farlo.
    Se fosse poi scaricabile il PDF e i soli lettori di questo giornale lo applicassero al tergicristallo del poco attento automobilista, potrebbe succedere che si faccia una bella collezione di foglietti anche in città diverse…
    Forse ingenuo, ma vorrei fare qualcosa che non sia parcheggiare davvero la mia ID.3 davanti ad una pompa di benzina.
    Oppure tornarmene con le pive nel sacco perchè l’agente mi dice “lo so, dopo, ho da fare”

    …5 minuti…

    • Lo stavo pensando anch’io, anche se l’idea era di un adesivo (rimovibile) da appiccicare al vetro.
      Ne attaccavano uno nel parcheggio dell’ospedale della mia città, per chi si intrufolava senza permesso. Un modo soft per riprendere le persone.

      • Perche’ rimovibile?!! Lasciagli quei 5 minuti a grattar via i residui dell’adesivo come momento di contemplazione funzionale al ravvedimento…

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