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Lo stivale delle 7 leghe, ecco cosa sono le e-bike

Un'immagine del Giro-E e, a destra, un'illustrazione da "lo Stivale delle 7 leghe".

La stivale della 7 leghe della famosa favola: ecco che cosa sono le bici elettriche. Un’innovazione preziosa e democratica, per allargare gli orizzonti di chi pedala.  

Lo stivale delle 7 leghe, per portarti sullo Zoncolan

Sta suscitando una bella discussione l’articolo in cui vi abbiamo riferito dello studio realizzato dall’Università di Miami su bici elettriche e bici muscolari E su quali sono più salutari. In realtà noi non vediamo nessuna contrapposizione. La e-bike è solo una grande opportunità in più per chi vuole continuare a pedalare, anche verso le vette più impegnative, senza più avere la forma fisica di un tempo.

Un’altra immagine del Giro-e, riservato alle bici elettriche.

È lo stivale delle 7 leghe della famosa favola popolare, il calzare magico in grado di far compiere al possessore sette leghe, appunto, con un solo passo. Avendo anche la capacità di adattarsi al piede di chi provava ad indossarlo. Lo stesso accade per le bici elettriche, che si adattano alla nostra potenza di pedalata. Portandoci ovunque, come dimostrano le cronache in arrivo dal Giro E, con ex campioni ormai cinquantenni che salgono allegri su salite terribili come lo Zoncolan, nelle Alpi friulane.

Adriano Panatta in e-bike sulle Tre Cine di Lavaredo, 2019.

Non è solo questione di età, anche di malattie

Come non ricordare la soddisfazione di Adriano Panatta quando, a 69 anni, ha scalato le Tre Cime di Lavaredo (qui l’articolo)? E non è solo questione d’età. Il Corriere racconta dell’impresa di Simone Bonzanni, un giovane chimico bergamasco ammalato di diabete. Sabato ha scalato lo Zoncolan nello  stesso giorno in cui salivano i ciclisti del Giro-E. Un’ascesa così commentata dal diretto interessato: “Quando uno è malato, tende a rinchiudersi, invece non deve abbattersi, deve continuare a fare sport. Il diabete, per esempio, è super curabile. Quel che abbiamo fatto noi ragazzi diabetici, a salire lo Zoncolan con il Giro-E ne è la prova“. E Fulvio Ferrara, il medico che dirige il Dipartimento di Medicina del Centro Diagnostico italiano, commenta: “L’impresa di Simone è la dimostrazione che anche con il diabete si può fare sport ad altissimi livelli. In questi casi lo spot non è solo prevenzione, è anche cura“. E cadono i limiti, di età e di salute, che in passato erano legati all’energia per spingere una bici muscolare.


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