La tariffa della ricarica? La scegli come quella del telefonino. Certo, la puoi anche pagare a consumo, un tanto a kWh come i litri dal benzinaio. Ma ormai un po’ tutti i provider spingono per tariffe flat, con un importo fisso (e un tetto massimo di utilizzo).
Non paghi a kWh ma a forfait
Per chi ha convissuto per decenni con l’auto a benzina o a gasolio, non è facile prendere dimestichezza con approcci completamente diversi al prezzo del pieno. Anche perché le ricariche non sono tutte uguali. Le super-fast, diciamo da 50 kW di potenza in su, costano di più delle colonnine che arrivano al massimo a 22 kW. Le prime sono a corrente continua, le seconde in alternata e caricano molto più lentamente (guarda anche il vademecum di Motus–e).
I prezzi di Enel X, utility e aziende private
Per dare qualche esempio concreto, abbiamo spulciato i siti web di alcuni tra i maggiori gestori di colonnine in Italia. Come farebbe qualsiasi cittadino che, interessato all’acquisto di un’auto elettrica, giustamente vuole fare due conti. Per poi, carta e penna, confrontare quel che spenderebbe con la benzina o il gasolio. Oltre a Enel X, che è di gran lunga il leader di mercato, abbiamo preso in esame tre multiutility come A2A, Hera e Alperia.