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La Leaf come va? Sentiamo Stefano dopo 50mila km…

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La Nissan Leaf di Stefano in ricarica in una colonnina Enel X Way.

La Leaf come va? Stefano, un lettore, fa un dettagliato bilancio dopo quasi 50 mila km. Che cosa funziona, che cosa invece non lo convince nella Nissan…

                       di Stefano Paniccia

“Da un anno sono il possessore di una Nissan Leaf e+N-Connecta e anch’io vorrei condividere la mia “epopea elettrica” iniziata un anno fa e destinata a continuare”.

la leaf come va
La Leaf come va? Una tabella inviata da Stefano con km percorsi e consumi

La Leaf come va? Prima di comprarla ero indeciso…

In realtà, il mio percorso verso la mobilità elettrica è iniziato prima, quando mi sono iniziato ad informare su questa tecnologia. Ma dopo quasi un anno di ricerche, avevo le idee più confuse di prima. Avevo provato diverse auto elettriche, avevo sentito vari concessionari e avevo anche fatto un giro di prova con i modelli che mi interessavano…. Ma l’unica cosa chiara, sulla quale tutti erano concordi erano le emissioni allo scarico…. (ovviamente zero per una full-electric), tutte le altre informazioni erano confuse…. Non capivo come mai alcuni mettevano il tempo di ricarica da 0-100%, altri 20-100% e altri ancora 20-80%…. Sembrava che le colonnine da 100 kW fossero in ogni angolo della città… e poi c’erano i concessionari “elettroscettici” che, dopo un giro in elettrico, ti suggerivano un turbodiesel anche più grande. E poi c’erano gli “elettroconvinti”. Alla fine, ho capito che, per capirci qualche cosa, averi dovuto acquistare e vivere la macchina al 100%…. E così ho preso il coraggio a due mani e ho fatto l’acquisto. 

la leaf come va…tra Nissan e la Peugeot e-208. Poi ho deciso

Avevo la sensazione che mi sarei “cacciato in un guaio” e ho preferito comodità,  dimensioni ed esperienza della Nissan. Il 7 maggio 2021 sono uscito con la mia prima auto elettrica  dalla concessionaria e ho cominciato a fare le prime esperienze. E capire cosa volesse dire guidare e vivere una macchina simile…. La prima sensazione?

  • Parte positiva: la macchina è una macchina a tutti gli effetti… anzi, è meglio di tante altre. Velocità, ripresa, comodità e tecnologia sono ai massimi livelli.
  • Parte negativa: bisogna trovare un “equilibrio mentale” nella gestione delle ricariche. Ho iniziato che non avevo possibilità di ricaricare al lavoro e a casa e mi sono ritrovato a fare il pellegrino di colonnina in colonnina. È la cosa peggiore che ci possa essere e si rischia di disamorarsi dell’auto elettrica dopo la prima settimana

Dopo il primo mese, mi è stata data la possibilità di ricaricare al lavoro. La mia vita in elettrico è cambiata dalla sera alla mattina e la mobilità elettrica è incominciata a diventare compatibile con la mia vita….

la leaf come vaLa Leaf come va / Primo problema da affrontare: il Rapidgate in ricarica

La velocità di ricarica e l’autonomia, sono talmente variabili dalle condizioni al contorno, che sembra quasi che ci sia qualcosa di “vivo” sotto di te. E che si lamenta continuamente per il troppo caldo o troppo freddo. Inoltre, c’è il cosiddetto “Rapidgate” , uno dei difetti caratteristici di questa auto che non ha un sistema di climatizzazione della batteria. Se fai un lungo viaggio in autostrada, senza fermarti, e fai più ricariche rapide consecutive, rischi il surriscaldamento della batteria. E la velocità di ricarica scende anche a 20 kW. Non ho ancora ben capito come domare questo fenomeno. Ma posso dire che: temperatura esterna (anche di 2 gradi), velocità basse (massimo 110 in autostrada), uso della modalità ECO (che tengo da quando ho acquistato la macchina), uso del cruise control (strumento utilissimo per viaggiare) e limitarsi all’ 75% della ricarica, non migliorano e non riducono più di tanto questo fenomeno. Per ora, la strategia contenitiva migliore sembra quella di partire carico al 100% con carica lenta e ricaricare meno e con più frequenza.

In autostrada? Mai fidarti dell’autonomia dell’auto…

Per me è normale fare viaggi in autostrada di 70-140 km. Con questa macchina non ci sono problemi e si possono affrontare, senza grossi timori di restare a piedi e senza preoccuparsi eccessivamente della velocità. Più la strada si allunga e più diventano importanti la pianificazione e l’uso di specifiche applicazioni Devo ringraziare il software PCC, ottimo strumento per combattere l’ansia da ricarica e arrivare sempre a casa. Ma, come tutti gli strumenti, bisogna capire come usarlo al meglio e sfruttare l’intero potenziale… Si interfaccia perfettamente con Google Maps e con l’auto tramite la porta OBDS e dà una buona valutazione dei tempi di percorrenza, ricariche comprese. Conosce perfettamente il profilo altimetrico e stima correttamente il consumo durante i tragitti previsti, considerando le famigerate salite e le fortunate discese.  In molti casi non conviene affidarsi all’autonomia indicata dall’auto, che stima sulla base degli ultimi km  percorsi, per velocità e profilo altimetrico. Devi affidarti a strumenti più sopraffini, che conoscono la carica dell’auto ed il percorso, consigliando la giusta velocità da tenere. 

la leaf come vaLa prima volta in salita, con la pura di restare a piedi

Cavolo, quanto consuma in salita…. Sono arrivato in cima con un bassissimo livello di carica, credo di aver sbagliato un po’ i miei calcoli…. (e avevo anche impostato male PCC). Ma, quando ho girato la macchina, per tornare indietro, la macchina ha iniziato a ricaricarsi in discesa, l’ansia è sparita e sono tornato a casa senza problemi. Finora ho sempre decantato le lodi di PCC (Power Cruise Control) ed effettivamente è uno strumento che ritengo indispensabile per viaggiare. Mi sembra però corretto segnalare i pochi problemi che ho avuto nell’utilizzo, per conoscerli ed evitarli

  • In autostrada non è in grado di capire da quale lato si trova la colonnina
  • Una volta mi ha portato ad una colonnina che era segnata come “in manutenzione” (icona marrone) 

In entrambi i casi ho programmato il percorso manualmente, risolvendo così il problema.

La mia prima wallbox e la prima volta con il “carichino”

È bene installare una wallbox con gestione dinamica del carico. In questo modo viene trasferita tutta l’energia disponibile, non assorbita da altre utenze, all’auto. Attenzione anche alla sezione dei cavi di alimentazione…. Non bisogna essere troppo tirati. La macchina può assorbire anche 5-6 kWh di potenza e per 8 e più ore filate, ma queste cose un elettricista le dovrebbe sapere bene. Anche se mi sono stati fatti preventivi con sezioni di cavo minori rispetto a quanto suggerito sul manuale della wallbox ed effettivamente installato… Consiglio di scegliere tra quelle presenti nella lista sul sito del GSE, in modo da avere 6 kW la sera e la domenica…. Ma attenzione, oltre ad una buona messa a terra, hanno bisogno di copertura GSM oppure WiFi, altrimenti non funzionano…. E quindi ho dovuto estendere la rete WiFi anche in garage. Il “carichino” in dotazione è semplicemente una wallbox da trasporto con una sezione ridotta di cavi. E delle prese che consentono di ricaricare a potenza ben più bassa. Meglio usarla il meno possibile, evitando prolunghe e adattatori. La resa è bassa e rischi dei surriscaldamenti. L’ho sempre con me in auto e usata meno di 10 volte, quando non potevo fare altrimenti”.

La Leaf come va: 10 problemi che ti possono capitare con la ricarica

Problemi di ricarica?In questo caso la lista è veramente lunga…. 

  • la APP che ti porta ad una colonnina che non funziona
  • APP (o tessera) che non attiva la ricarica e stai 10 minuti al telefono con l’operatore
  • Colonnine che non si fermano e continuano a ricaricare, a meno che non si prema il fungo di emergenza 
  • Colonnine fuori servizio con il fungo di emergenza pigiato e da ripristinare
  • Colonnine occupate da turisti stranieri che, giustamente, ricaricano vicino alla città ma aumentano la “concorrenza”
  • Colonnine occupate abusivamente, solo perché piove e sono vicine all’ingresso del supermercato
  • Colonnine che risultano funzionanti dalla APP, ma in realtà non funzionano
  • Colonnine che ricaricano, ma non addebitano (mi è capitato anche questo)
  • Blackout dell’intero quartiere mentre ricaricavo di notte al supermercato prima di partire per un viaggio del giorno dopo (era una delle ricariche gratuite del telepass)
  • Il famigerato “Rapidgate” che si fa sentire in alcuni momenti“.

    La Leaf come va? Il tagliando costa un terzo

    Rispetto alla mia precedente auto diesel, il costo del tagliando è praticamente un terzo. In questa occasione, ho scoperto di essere il loro cliente con il più alto tasso di chilometraggio in elettrico (30.000 chilometri in 8 mesi). Quando ho comperato questa auto, ero indeciso tra una full-electric ed una plug-in. Con il senno di poi posso dire che ho fatto la scelta economicamente migliore. Faccio tantissima autostrada e con una plug-in, avrei speso molto di più, andando quasi sempre a benzina. Inoltre, quando guidi una termica, sei abituato a considerare quasi costante il prezzo del carburante: la variazione tra i distributori è di pochi punti percentuali… Il costo dell’elettricità è estremamente variabile anche a casa, sulla base dei contratti di fornitura che fai…. E puoi trovaryi a spendere da 0,18 €/kWh a 0,30 €/kWh a casa o da 0,00 €/kWh a 0,71 €/kWh, a seconda che si ricarichi in strada o autostrada. Con abbonamenti o convenzioni che ti permettono di ricaricare a costo zero.  Se non si sta attenti, è un volo spendere niente o un capitale. Questa variabilità aumenta un po’ la tirchieria…. Per me era normale spendere 50€ a settimana in gasolio e oggi mi sembra di spendere tanto se faccio 10€/mese di ricarica extra ad una colonnina“. 

    la leaf come vaQuali APP ho installato sul cellulare (ma serve anche la card…)

    • Nextcharge: per trovare le colonnine e fare una prima pianificazione del viaggio
    • PCC: per sapere se arriverò a destinazione, con che velocità e stato della batteria
    • ABRP: per fare una pianificazione del viaggio, stando sul divano di casa (volendo potrebbe sostituire PCC, ma non sono riuscito a connetterla alla macchina)
    • Telepass Pay: per ricaricare (per un periodo si poteva anche ricaricare gratis)
    • D-mobility (Duferco): ho una tariffa flat che oggi non si può più sottoscrivere
    • JuicePass (EnelX): per ricaricare, quando non funzionano le altre tessere
    • BeCharge: per ricaricare, quando non funzionano le altre tessere
    • Nissan Charge: per quando non funzionano le altre tessere (e nei concessionari)
    • LeafSpy: per conoscere il numero di ricariche rapide fatte, lo stato e il degrado della batteria, oltre a tante info normalmente non visibili

    Dove possibile, consiglio di affiancare l’app per la ricarica con la relativa tessera, che è molto più veloce ed intuitiva da usare“.

    la leaf come va
    La Leaf come va? Il giudizio finale di Stefano.

    La Leaf come va? Che cosa ho capito in un anno e quasi 50mila km

    Per vivere bene l’auto elettrica, devi avere la possibilità di ricaricare a casa o al lavoro. Inoltre, per fare tutti i km che faccio io, è bene avere anche una buona wallbox e un buon contratto di fornitura. Che consentano di ricaricare in poco tempo spendendo il meno possibile. Per i viaggi lunghi sono indispensabili le principali APP che ho descritto, sia per pianificare, che per ricaricare al minor costo. Così come in vacanza è bene avere la disponibilità di una postazione di ricarica comoda. Credo che la Leaf abbia un buon rapporto qualità-prezzo, nonostante il sistema di ricarica sia da rivedere. Probabilmente non la consiglierei a chi fa oltre 200 km/gg di autostrada pura. Si può viaggiare in elettrico, con auto che hanno prezzi quasi normali, ma devi  mettere in conto i tempi di ricarica, una buona pianificazione e prontezza quando le colonnine non sono disponibili. Il mio futuro continuerà ad essere elettrico, oramai mi sono attrezzato e sto apprezzando sempre di più questa tecnologia nella quotidianità. Nella prossima auto cercherò la presa CCS, perché di Chademo ce ne sono di meno (ne ho viste almeno 3 che hanno solo CCS) e maggiore potenza di ricarica in AC e DC.

TAG: La Leaf come va

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41 COMMENTI

  1. Insomma prima di guidare un’elettrica mi devo fare un foglio in excel ? ed essere costantemente nell’ansia di trovare la colonnina libera e non con tre o quattro auto prima di me..

    • Assolutamente no…. i fogli excel che vedi, sono le registrazioni della mia “vita automobilistica”. Ricaricare a casa o al lavoro è decisamente molto importante, perchè consente di poter ricaricare quando si fa altro e quindi la ricerca della colonnina è limitata solo ed esclusivamente ai viaggi che vanno oltre la normale autonomia.
      I viaggi più lunghi vanno pianificati con un attenzione crescente, quanto più aumenta la distanza. Un conto è fare 200 chilometri e un conto è farne 600 di autostrada. Sono daccordo con te che c’è sempre il rischio di trovare qualcuno prima di te o una colonnina non perfettamente funzionante con dei tempi di viaggio che si allungano… ma la rete aumenta e cresce continuamente

      • Ciao Stefano sto seguendo l’argomento in quanto intenzionato ad acquistare presto una BEV usata e sono indeciso su una Renault ZOE R110 o una Nissan LEAF 40 kwh.
        La mia percorrenza media giornaliera è di circa 80 km (20 in città, 60 in extra urbano); velocità max 90 km/h; uso autostrada 1 volta all’anno per vacanza.
        Lavoro su tre turni di 8 ore e in inverno la temperatura presso il park dove lavoro scende spesso e volentieri a -8°C per circa 5 ore; d’estate, al contrario, arriva spesso e sovente a 32°C. L’azienda dispone di 4 colonnine Enel X ad uso esclusivo dei dirigenti, quindi devo contare sulla ricarica da casa (40+40 km). Il mio alloggio è sito al 2° piano e dispone di un box con allaccio al contatore condominiale.
        A 1 km dal posto di lavoro c’è una colonnina Enel X, ma non posso pensare di lasciarvi l’auto allacciata 8 ore.
        Su un famoso e colossale sito di “offerte auto nuove/usate” ho trovato varie Leaf d’occasione con batteria da 24 kwh e da 33 kwh con prezzo a me accessibile ma spesso con enorme chilometraggio percorso. La mia previsione è di percorrere circa 15mila km all’anno.
        Domande:
        – è possibile trovare una Leaf usata con batteria da 40 kwh?
        – è vero che la batteria Leaf perde molto in capacità dopo 100mila km e l’acquisto è sconsigliatissimo?
        – avrò problemi per la ricarica da casa o su colonnine del Piemonte (prediligo sempre una ricarica lenta).
        – ho il piede molto leggero (con una Auris HBD sostitutiva ho percorso in 5 giorni per 320 km su 540 totali in solo elettrico e mi sono entusiasmato), ma abito in collina e adoro escursionismo in montagna, quindi continui dislivelli nei fine settimana. Distanza casa/montagna 180 km. Riuscirò ad arrivarci in assenza di colonnina all’arrivo?
        Ho visto qualche foto delle Leaf e mi entusiasma soprattutto nell’ultimo restiling (ma con prezzo a cui non posso accedere) e soprattutto per i notevoli DAS compresi nel prezzo.

        Per confronto (anche qui come per Leaf, per sentito dire):
        Renault ZOE ha una batteria più performante e più longeva oltre che con più Kwh (mi sembra 42 o 50) e sembra abbia pochi problemi PERO’ batteria a noleggio e questo non rientra nel mio budget di spesa, cioè con un Diesel e una Zoe, risparmierei assai con il Diesel, mentre con una Leaf risparmierei assai.
        So che ci sono anche rarissime ZOE con batteria di proprietà ma il costo non è alla mia portata.
        Spero di ricevere consigli e info da un grande ed esperto utilizzatore. Io uso acceleratore solo per sorpassi, mantengo solitamente una velocità costante e adoro “veleggiare” (su una termica uso sempre l’acceleratore al minimo e con una Auris D-4D riesco a percorrere una media di 25 km/l

        Grzie per la tua cortese risposta.

  2. Grazie Stefano per questo resoconto davvero molto obiettivo, dettagliato e “vissuto”: davvero complimenti.
    Io sono in attesa della mia Zoe, ferma dal concessionario in attesa della riapertura del portale ecobonus (più di un mese dal DPCM del 6 aprile e ancora niente!), e sto attrezzandomi (contratto a 6 kW, adeguamento linea del garage, wall box già acquistata in attesa dell’auto per posizionarla al meglio, ecc.) e studiando per controllare al meglio quel «qualcosa di “vivo” sotto di te».
    Dove sono ancora del tutto scoperto è sul lato ricarica presso le colonnine, dove da neofita mi pare regni un notevole caos. La sensazione è confermata da quanto leggo nel tuo racconto e da altre fonti: tutti indicano perentoriamente di acquisire più app e tessere (Duferco, Enel X, BeCharge, ecc.) “per sicurezza”, “quando non funzionano le altre tessere”.
    Io userò molto meno la Zoe di quanto tu non usi la tua Leaf e ricaricherò al 90% in garage. Ciò nonostante, prevedo ovviamente di fare nel tempo libero viaggi anche più lunghi dell’autonomia della Zoe, e quindi il problema della ricarica fuori casa si pone.
    Chiedo a te, ma anche ai tanti amici più esperti di me che frequentano vaielettrico.it:
    1) Non ho ben chiaro come si gestiscono i vari fornitori, perché io avrei solo bisogno di tessere “a consumo” (visto l’uso saltuario) e non di abbonamenti. A meno che gli abbonamenti siano del tipo “tessera prepagata” senza obbligo di consumo entro precise scadenze, o con scadenze molto lunghe (tipo tot kW da consumarsi entro 1 anno). Il massimo sarebbe se si potesse pagare semplicemente e normalmente con la propria carta di credito come qualsiasi altro acquisto… ma so già che sono pochissimi i fornitori che prevedono questa modalità, e che questa peculiare situazione durerà ancora a lungo.
    2) Interoperatività dei fornitori: più per curiosità che per altro, esiste da qualche parte una mappatura chiara di quali fornitori hanno fatto accordi con quali altri operatori? Immagino che app come PCC e ABRP coprano molti altri fornitori oltre ai principali citati sopra, in modo che ci si possa munire delle app e tessere necessarie anche di fornitori “secondari” in caso non le si possieda già: giusto?
    Avrei mille altre domande, ma per il momento mi fermo qui, ringraziandoti ancora per l’ottimo resoconto.

    • Ciao. Ti posso dare la mia esperienza con una ZOE che credo ti sarà utile: io quando ricarico uso la tessera o l’app next charge e per sicurezza ho preso anche Juicepass di Enel. Con queste 2 app mi sento tranquillo. Calcola che con nextcgarge puoi ricaricare il credito che vuoi e ti scade dopo un anno, se non funziona la tessera nextcgarge puoi usare l’app nextcgarge. Fino ad ora ho sempre ricaricato con una o l’altra, per il resto al 90% ricarico a casa. A mio avviso l’impresa in certi casi è trovare la colonnina….Io sono andato a Rimini dall’Abruzzo e all’andata ho ricaricato una volta ad una colonnina Enel X in un centro commerciale, con la card, la mattina dopo ho dovuto cercare una colonnina per ricaricare è quella gratis alla fiera di Rimini era off limits se la fiera non era aperta…. perciò con l’app nextcharge ho rimediato trovando una colonnina becharge di ENI e ho ricaricato l’auto che era al 20% scarso…poi mi sono fermato ad una stazione di servizio Conero est che aveva colonnine di ricarica e li ho ricaricato, importante è pianificare, sempre, ho potuto usare la stazione di servizio solo al ritorno perché sull’altro lato non erano installate…poi vai di velocità costante in modalità ECO usando il booster solo per superare e piede leggero. Ti piacerà

    • Buongiorno Eugenio,
      per quel che riguarda la ZOE, penso che sia una buona macchina, anche se più piccola della Leaf. Può ricaricare fino a 22 kW in alternata e ha anche l’optional della ricarica rapida a 50 kW in corrente continua. Possibilità utili e importanti nelle gite fuori porta

      Io ero partito con la tessera Duferco, perchè aveva una flat a buon prezzo, affiancando le altre per le emergenze. in particolare, tutte quelle che ho, prevedono la possibilità di inserire il numero della carta di credito nella app e poi pagare alla fine della ricarica (in alcuni casi, la ricarica mi è stata addebitata anche dopo un paio di mesi)

      In merito alla seconda domanda. “chiarezza” e “mobilità elettrica” non sono termini che si possono usare nella solita frase e, ad oggi, la app che mi sembra migliore da questo punto di vista è proprio nextcharge, che censisce anche le colonnine gratuite e gli utenti possono caricare le foto della colonnina stessa

  3. Ciao Stefano, e grazie del tuo resoconto, tra l’altro prima di iniziare a mettere la testa veramente sulle elettriche la leaf mi tentava tanto da averla messa nella lista di quelle da valutare..

    Leggendoti ho necessità di farti un paio di domande, son critico ma ho chiaro che prima o poi dovrò cambiare hehe
    La connettività in garage come la hai portata? Io probabilmente dovrò usare una powerline essendo due piani sotto, per caso se qualcuno la usa ha notato problemi con powerline e potenza di carica elevata?

    Come per te, per me è la normalità il 50€ a settimana (ora di più ahimè diciamo i 40 litri), mi par di capire che ti muovi verso un ufficio e da lì una parte della giornata è in viaggio (altrimenti se sei sempre fuori non potresti usare la carica a lavoro hehe), come ha accolto l’azienda la richiesta di punto di ricarica? Te lo fa pagare e si va di rimborso km? È gratis e niente rimborso? Avete parcheggio privato o riservato su strada?
    In inverno, hai dovuto usare accortezze o comunque la riduzione di capacità non ti ha dato problemi?

    Concludo che però conferma quanto dico è ripeto di continuo nonostante i negazionisti… Oggi una elettrica è adatta solo a chi ha determinate competenze, agilità mentale e soprattutto tecnologica, per Stefano è un complimento, ha queste caratteristiche ed è riuscito nonostante handicap dell’auto che molti non hanno (raffreddamento, presa etc) a gestire con successo il tutto…
    Ma la lista di app che usa ogni giorno al volante l’avete vista anche voi vero? Ci vedete vostra madre o vostra nonna? Il collega di lavoro che ogni secondo sminchia il pc dell’ufficio?

    Soprattutto ho trovato molto divertente quando dici “Devi affidarti a strumenti più sopraffini, che conoscono la carica dell’auto ed il percorso, consigliando la giusta velocità da tenere.” non so perché ma tra le righe ci ho letto una cosa tipo “e ci deve arrivare una app esterna perché il costruttore che la conosce meglio di tutti non ci riesce” 😅😂

    Comunque confermo, la tecnologia in un suo modo è viva, ho la stessa sensazione con i miei pc quando ho problemi da risolvere.. A volte una minaccia verbale e un riavvio risolvono cose che ore di magheggi non han fatto 😂

    • Ti rispondo per punti

      La connettività in garage l’avevo già portata per via di una telecamera di sorveglianza. Inizialmente avevo usato proprio un powerline che ho scoperto essere totalmente inaffidabile perchè i segnale doveva passare attraverso due salvavita magnetotermici
      Pertanto ho passato, con tanta e meticolosa pazienza, un cavo di rete attraverso le canaline presenti in casa, portata la rete in garage, poi è bastato uno switch di rete e un access point. Esistono comunque tante altre possibilità, come ripetitori wifi e altro, ma dipende da come è fatta la tua casa

      La mia azienda aveva già delle Leaf, per spostarsi tra le sedi e ha dato la disponibilità per un anno di ricaricare gratuitamente…. ma ogni azienda fa storia a se

      Io mi sono dotato di tutte queste APP, perchè ho chiesto molto alla mia macchina e non volevo restare a piedi per nessun motivo al mondo, soprattutto quando non si può pianificare il viaggio al 100%. In questi casi, è bene dotarsi di alcune di queste APP. ma se ci si limita al classico Casa-lavoro e qualche gita ben pianificata, non ci sono grossi problemi (e comunque ho voluto scrivere questo lungo articolo dove ho raccolto la mia esperienza di un anno in modo da sopravvivere alla nuova tecnologia)
      Non le uso tutti i giorni, ma le ho li pronte in modo da usarle quando e come serve

      Oltre a strumenti più sopraffini… ci sono anche auto più sopraffine…. ma costano veramente molto di più

      • Grazie mille 👍
        ti chiedevo che soluzioni avevate adottato proprio per un futuro passaggio, ahimè si parla tanto delle auto per i privati etc ma non c’è una “bibliografia” di come le aziende stanno affrontando il discorso rimborsi km del mezzo personale o come sostituire la carta carburante del mezzo aziendale a uso promiscuo o lavorativo e basta, che se carichi a casa come normalmente si fa se viaggi durante il giorno o cmq resti poco in filiale/ufficio la soluzione che usano da voi diventa un po’ inutile e ci rimette il dipendente in molti casi. Però almeno arrivare a quel giorno preparato è utile

  4. la peggior auto elettrica sul mercato… come fai a pagare così tanto una vettura con batteria non climatizzata e chademo… cioè, nemmeno lo sforzo di mettere lo standard europeo. cioè batteria non climatizza equivale a disintegrare la batteria in quanto, 5 anni? LOL

      • Veramente non sono poche le leaf 30/40 kWh con batteria al 70% di Soc dopo 5/6 anni. Bella macchina, scartata per quello.

        • Le prime leaf, le 24 kWh specialmente prima serie hanno sofferto tanto, e in parte anche le 30 kWh (in parte perché era un problema software… La batteria stava bene ma vi era necessità di un aggiornamento).

          Ma questi problemi sono comparsi proprio perché non pativano il rapid gate come avrebbero dovuto (una 24 kWh che carica a 50 kW patisce il doppio quasi di una 40 kWh… Avrebbero dovuto subire il rapid gate già alla seconda ricarica se non a metà della prima).

          Se la temperatura sale troppo la batteria si rovina, il rapid gate lo impedisce.

          • Attaccati un inspector OBD e alla terza ricarica a 24kW ne riparliamo. Le batterie della ZOE climatizzate volano in inverno da 6 gradi a 24 pure essendo climatizzate e facendo freddo quandi la si ricarica a 22kW, fatte voi la Leaf che e’ raffreddata a tanta speranza.

          • Giusto per confutare, un conoscente ha una Tekna 40kWh. La sua media di degrado e’ del 4/5% annuo da inspector OBD. A oggi il suo SOC dopo 5 anni e’ a pochi decimi percentuali sopra l’80.

    • Domanda: hai una Leaf? Credo di no perché se l’avresti non diresti proprio così….. come tanti ti fai ingannare dalle mode del momento… io sono tre anni che ho la leaf e mai avuto un problema di rapid gate o di ricarica per mancanza di chademo. Anzi ti dico che è molto meglio di tante altre elettriche e costa relativamente poco. Per lavoro ne ho guidate molte e non le scambio neanche lontanamente con la leaf. Mi manca solo di provare una Tesla…. ma poi ho paura che vendo la leaf….. anche se il costo è estremamente più alto.

  5. La Leaf purtroppo è una auto a fine vita, Nissan NON ha investito: proponendo un semplice modello nuovo che esaspera (visto l’aumento di prezzo) i difetti di base.
    Se acquistata da un guidatore, non consapevole dei suoi grandi limiti, può generare grandi frustrazioni facendo rimpiangere le auto a pistoni.
    Complimenti a Stefano che, pur con tutti i limiti del mezzo ha percorso ben 50’000 in un anno .

  6. A quanto pare sono l’unico al mondo che una soluzione al surriscaldamento della batteria l’ha trovata!

    Nel 2022 mi sembrerebbe ragionevole che ogni modello abbia l’opzione a scelta raffreddamento pila si/no a scelta del cliente finale, la mia stima é che faccia aumentare il prezzo di circa 5000 EUR.

    Il Chademo sarà un problema molto presto. A parte che alcune colonnine hanno la presa non mantenuta che non aggancia più, ho trovato un paio di percorsi che richiedono deviazioni di quasi 200km.
    Che ci crediate o no… É quasi irrilevante perché equipaggiata con copertoni Premium (150 EUR in più) l’operatività giornaliera e le gite fuori porta rientrano nell”autonomia base.

    • Ciao Massimo,

      forse non ho capito io ma non ho capito qual è la soluzione che hai trovato per il surriscaldamento delle batterie.

      Siccome ho una Leaf anch’io, mi interessa molto sapere che soluzione hai trovato.

      Grazie.

      Daniele

    • Diciamo in generale, che oggi, una qualsiasi auto elettrica deve darti la possibilità di gestire anche manualmente (o tramite programmazione tua) più feature possibili, se non ti serve o non sai cosa farci le lasci in preset o automatico.
      Come dici tu l’accensione è spegnimento della climatizzazione batteria (fermo restando che se la hai non ha senso disattivarla rovini più alla svelta la batteria è basta) ma per tutte quelle auto che han il pre riscaldamento in prossimità della colonnina è basilare! Soprattutto perché l’evidenza dice che il navi di bordo non sarà mai aggiornato in tempo reale, pure una tesla penso che se ha necessità di usare una carica non tesla non c’è sul computer di bordo o quantomeno non tutte.

      Altrimenti, che siamo passati a fare ad auto con capacità di calcolo pari al nostro smartphone top gamma? Per avere un motore elettrico e le stesse identiche possibilità che avevamo con le termiche? Molte non puoi cambiare l’intensità della rigenerativa senza passare dai menu, e al diavolo una guida efficiente etc etc… Ci vorrà tempo perché qualcuno inventi la chicca rivoluzionaria, ma almeno avere le basi per farlo è il minimo

      • Xardus disattivare il condizionamento batteria avrebbe molto senso invece, mica rovini la batteria senza… Tutt’al più patisco il rapid gate…. Ma se devo percorrere 50 km…. Perché riscaldare la batteria?

        Il raffreddamento della batteria raggiunta una certa temperatura invece non dovrebbe essere disattivabile per me, ma se sto caricando e arrivo a destinazione senza ulteriori cariche, non è utile sprecare energia per raffreddare la batteria allo solo scopo di poter caricare più velocemente a destinazione (perché magari la attacco alla spina e carico a 1,8 kW)

        • Perché se non fai 50km è un problema per la capacità della batteria, se fai tanta strada si scalda un po’ da sola e vero ma se ne fai poca alla volta come per ora è l’uso ideale delle elettriche ti mangi un sacco di kWh che comunque alla spina ricarichi è paghi.
          Però se si avesse una gestione programmabile dellauto più dettagliata puoi collegare l’accensione del pre riscaldamento alla sveglia sul telefono in modo che usi la corrente esterna per riscaldare e poi partire, cosa che se vuoi fare oggi devi tenerla attiva fissa quando finisce di caricare finché stacchi (almeno così ho capito se ho detto cazzate correggetemi)

          • Scusa mi son perso il pezzo, per il raffreddamento son d’accordo, deve essere gestito dall’auto e basta, il calore non è amico della batteria né di tutto quello che c’è attorno, oltre che con l’andare degli anni e il degrado le batterie iniziano a scaldare sempre più

          • Si il mio discorso era per il riscaldamento, è inutile riscaldare la batteria per consumare meno è caricare più veloce se il rapporto tra energia usata da questa feature è energia risparmiata si pareggia a 50 km… Ma tu ne fai 40 (è un problema noto della ID. 3, ovviamente in inverno quando molti lamentano consumi davvero alti perché fanno 10-20 km per tratta, anche senza attaccare il riscaldamento abitacolo. Però sorpassati i 50 km per tratta appunto i consumi sono buoni)

  7. Stefano grazie per il tuo racconto, l’ho molto apprezzato per oggettività, soggettività e per i dati forniti, rientra nella top ten delle recensioni “adulte”. Ho avuto il piacere di guidare una Leaf 2 giorni e l’ho trovata valida,anche se a differenza sua non userei mai la modalità eco (ma capisco che ricaricando al lavoro è necessaria …). Ancora complimenti e grazie.

    • Senza voler mancare di rispetto al nostro amico, che ringrazio pure io, ma ci ho dato un’occhiata anch’io alla leaf 40kw, si trovano recenti, con pochi km (fai tra i 20k e i 25k, ma a volte anche parecchi meno) e non poche ben al di sotto dei 25k. Che per una segmenti C non è nemmeno male. Poi, a parte il fatto che è troppo lunga e allora tantovale tenerci la Giulietta, metti in fila tre cose e capiaci perchè te le tirano appresso (sempre rispetto ai prezzi delle elettriche, ovvio). Con 40kw di batteria se ti muovi un po’ in autostrada devi ricaricarla spesso. E fin qui… però c’hai la Chademo, che è diffusa ma non diffusissima, il fatto che già di suo non è un razzo (ricarica dc max 46 kw, ormai fa quasi tenerezza) e soprattutto il rapidgate, su cui nei vari forum che ho lurkato si sono spesi fiumi di ASCII senza trovare una vera soluzione. Quindi se uno di abitudine la usa nel range della batteria e poi ha il tempo di ricaricarla in alternata… beh, in giro ci sono degli ottimi affari. Da fiondarsi se il veicolo interessa. Altrimenti… se devi fare 300 o più km tutti in fila, diciamo che te la devi prendere con una certa comodità. A me sarebbe anche andata bene, però è troppo lunga.

        • Io ho preso una tekna di due anni e 14500 km a meno di 20000€, come lunghezza è al mio limite (senza camera 360 gradi non riuscirei a parCarla in garage), come percorsi io la uso per fare di solito non più 80-100 km per tratta (quindi 200 totali) quando vado al mare, e cmq posso caricare a destinazione…

          Per quello che l’ho pagata è molto ben fatta come auto, seppur stile forse un po troppo classico.

          • Lei corrisponde alla perfezione al profilo del “cliente tipo” di questa macchina. di conseguenza lei ha fatto veramente un affare. bravissimo!

          • Alessandro capisco che la Leaf possa non essere adatta per tutti ma per quello che costa (parlo degli street price e dell’usato), rispetto ad altre elettriche, è assolutamente da valutare. Dentro si respira un’aria molto premium, interni di qualità, pulsanti fisici, sedili molto comodi. Il progetto è maturo e si nota, non c’è nulla fuori posto. Nessun ritardo al kick down, le sospensioni sono però votate al confort e non alla sportività e vanno in crisi se messe alla frusta. La videocamera 360 è miracolosa.

            Capisco che il rapidgate non è il massimo ma la Leaf offre tanto, come compatta segmento C non ci vedo molte alternative. Per me la velocità massima di 150 kmh è sicuramente troppo bassa e io la cerco ancora più prestante (almeno 200 kmh, ma minimo) ma in ottica di citycar & medie percorrenze ha molto da dire.

          • Enzo… Da quel che hai scritto tu cerchi la model 3 (peccato per il prezzo però!) 🙂

    • Buongiorno Enzo,
      la scelta della modalità ECO non è stata fatta per ridurre i consumi, ma semprelicemente perchè la ripresa era più che sufficiente per le mie esigenze e l’autonomia era maggiore.

      • Immaginavo. Ad ogni modo l’auto è configurabile, disattivando tutti gli aiuti alla guida e riducendo al minimo il recupero in frenata e disattivando la modalità sport la guida risultava fluida come una berlina a benzina (lo dico a vantaggio di chi legge e ricerca le prestazioni). Ma è bello leggere che in modalità eco è già perfetta per le sue esigenze. Ancora complimenti

  8. L’auto deve essere una comodità, leggendo questo articolo fra APP e colonnine mi sento solo male…
    Sig Stefano per quanto riguarda l’aspetto economico penso lei si sia dimenticata una precisazione, ovvero: la mia vita è cambiata da quando mi hanno consentito di ricaricare GRATIS al lavoro…

    • @piero, Stefano non scrive che gli hanno consentito di ricaricare GRATIS al lavoro, ma sarei felice per lui se fosse veramente così. Inoltre vorresti mettere in dubbio che l’auto che sta utilizzando Stefano non sia una comodità per lui? Per noi magari non lo sarebbe, ma dal suo racconto sembra che lui sia completamente soddisfatto nonostante debba/voglia utilizzale tutte quelle APP. Nel suo racconto fa intendere o trapelare che se potesse tornerebbe ad una termica? A me mi pare di aver capito il contrario, probabilmente non riesco a leggere tra le righe il suo disagio.

    • è cambiata la mia vita, perchè potevo ricaricare, mentre facevo altre cose (lavorare) e purtroppo non ho ancora avuto modo di instalalre la colonnina a casa mia dove invece posso (dormire)
      La wallbox di cui parlavo, si trova a casa dei miei genitori, ma li non la posso sfruttare al 100%

        • La mamma non dice di no, mi da anche un giaciglio, un pato caldo e tanti chilowat…. ma si trova a 70 km di autostrada da dove lavoro 🙂

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